Aborto: contestati Ferrara e la Binetti a Cassino

Attivisti favorevoli alla legge 194 sull’aborto, scandendo «vergogna, vergogna», hanno contestato domenica a Cassino la senatrice del Pd Paola Binetti e il direttore de «Il Foglio», Giuliano Ferrara. La contestazione è partita da una sessantina di persone che partecipavano a un sit-in della Cgil, della Uil e delle associazioni «Facciamo breccia», «Arcobaleno» e «Clr di Roma» a sostegno della legge 194, mentre la Binetti e Ferrara stavano entrando nella sala conferenze dell’aula Pacis di Cassino, per un convegno organizzato in occasione della trentesima giornata per la vita. Gli slogan li hanno accolti all’esterno dell’edificio al loro arrivo: Ferrara, con indosso un cappotto beige, e una sciarpa arancio, e la senatrice Binetti, erano accompagnati dal padre abate di Montecassino Dom Vittorelli, promotore del convegno.
I manifestanti chiedevano il «rispetto della vita e dell’ autodeterminazione delle donne. Prevenzione attiva contro stupro e violenza, e la piena attuazione della legge 194 con pieno diritto ad una maternità consapevole e serena». Non solo. Gli aderenti a Cgil, Uil e alle associazioni «facciamo breccia», «Arcobaleno» e «Clr di Roma» che partecipano al sit-in chiedono il potenziamento dei consultori rispettando il numero previsto della normativa vigente, cioè un consultorio ogni 20 mila abitanti, l’ampliamento dell’organizzazione socio sanitaria dei consultori nei reparti di ostetricia e di pronto soccorso, nonchè la presenza di almeno una mediatrice culturale per ogni consultorio e una politica di prevenzione e promozione nella salute di uomini e donne. Infine chiedono un’attività di informazione nelle scuole su paternità e maternità consapevoli e sulla prevenzione della diffusione dei rischi sull’Aids.A manifestare fuori dall’aula Pacis di Cassino molte donne. Sventolava anche una bandiera bianca con una croce blu sullo stemma del Vaticano con scritto: no Vat + autodeterminazione – Vaticano. E si legge ancora su altri striscioni: «Ferrara: sempre dalla parte del più forte, sempre dalla parte sbagliata». Una donna che indossa una «mitra» bianca con su scritto: «Ferrara, Binetti, cecchini perfetti» e su un cartellone giallo: «Siamo educati, per favore giù le tonache dalla 194».

Fonte: Corriere 

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14 commenti

ren

Non sono esattamente due personaggi popolari fra le persone di buon senso. In TV sembrano (solo in apparenza) avere un qualche seguito perchè parlano sempre senza contradditorio e col megafono. E il megafono li rende anche piuttosto volgari a dire il vero.

Daniela

finalmente anche altre organizzazioni si stanno svegliando e dando una mossa

Francesco Paoletti

Pur facendo di tutto per assumere atteggiamenti comunicativi stle Joseph Goebbels, purtroppo Ferrara si distingue dal suddetto personaggio per due aspetti fondamentali :

1 – Goebbels fu coerente fino alla fine con le proprie idee (Ferrara è partito dal PCI, poi è finito sul libro paga della CIA ed ora fa di tutto per lasciar intendere che sia sul libro paga della CEI)

2 – Goebbels sapeva affrontare anche la platea fischiante ribaltando la situazione a proprio vantaggio.

Vash

Purtroppo i manifestanti sono stati pochini ed in eventuali trasmissioni televisive che vedranno la loro partecipazione non faranno altro che sottolineare la differenza di numero tra quei 60 e (cifra inventata a piacere) che erano invece a loro favore. Siccome in ogni caso Ferara e Binetti sono due personaggi efettivamente mal visti nella nostra società, allora bisogna ingrossare il più possibile le file dei loro critici!

rossotoscano

hanno proprio la faccia come il …. per mostrarla anche in giro

rosalba sgroia

Left lancia una moratoria:
“Una moratoria su Giuliano Ferrara, una sospensione d’un anno sul “ferrarismo”, formula piccoloborghese fatta di sproloqui telepresenzialisti, di pensiero splatter nutrito a provette, inseminazioni, embrioni, Cia, capitalismo americano, militarismo, bushismo, e di abbracci reazionari con cardinali, neocon, teodem, berlusconidi, misogini, ciellini, chierici fascisti, vandeisti antidemocratici, antidivorzisti divorziati, padroni delle ferriere, preti maremmani di Scansano che gli benedicono i suoi animali.
Un mondo bizzarro, gotico, da esoterica e primigenia età dell’oro antilluminista, una via di mezzo fra nostalgie di antiche tribù germaniche da foresta europea e sogni cattolici di egemonie neomedievali.”

Ecco la mail per aderire:

segreteria@avvenimentionline.it
😀

gianfranco

@Francesco Paoletti:

3 – Goebbels vistosi vinto, si suicidò…

enrico g.

legge 194, art . 2
I consultori familiari (..) assistono la donna in stato di gravidanza:
a) informandola sui diritti a lei spettanti, e sui servizi sociali, sanitari e assistenziali concretamente offerti dalle strutture operanti nel territorio;
b) informandola sulle modalità idonee a ottenere il rispetto delle norme sul lavoro a tutela della gestante;
c) attuando direttamente o proponendo allo ente locale competente o alle strutture sociali operanti nel territorio speciali interventi, quando la gravidanza o la maternità creino problemi per risolvere i quali risultino inadeguati i normali interventi di cui alla lettera a);
d) contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza.
I consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita.

Sarebbe bello che, nel richiedere giustamente il potenziamento dei consultori, si sottolineasse anche questo importante compito, finora quasi mai espletato.

Silesio

Non si capisce perché mai la 194 è diventata improvvisamente al centro dei problemi dell’universo. Una ragione comunque c’è ed è probabilmente quella di creare un “partito dei cattolici” ossia un pacchetto elettorale potente e infiltrato ovunque direttamente gestito dal vaticano. Il partito delle “scalate cattoliche”. CL docet. Sul Ferrara “difensore della vita” mi viene proprio da ridere, visto che era in prima fila a marciare contro l’Iraq, per sostenere una guerra che pare abbia fatto un milione di morti (notizia smentita, ma probabilmente attendibile). Allora era il trombone di Bush e aveva promosso manifestazioni con la bandierina americana. Adesso è il trombone di Ratzinger e promuove altre manifestazioni con bandierini di altro colore. Io credo che lo faccia perché ci sono individui che non si possono pensare se non come tromboni ideologici. Allora essi vanno nei luoghi in cui si suona di più la tromba. Prima era il PCI e lui era lì, poi c’era Craxi e lui era lì, poi il Berlusca e lui era lì, poi Bush e lui era lì e, come ultimo trombone ideologico, è arrivato Ratzinger e invitabilmente Ferrara non poteva che essere lì.

paolo marani

Daniela scrive: “finalmente anche altre organizzazioni si stanno svegliando e dando una mossa”.
Con un pò di amarezza faccio notare a te Daniela, ma anche ai redattori di Ultimissime, che le “altre organizzazioni” son ben deste e organizzano il NO VAT 2008. Viceversa l’UAAR, pur aderendovi, non ha ritenuto opportuno publicizzare il corteo del 9 febbraio e sollecitare a parteciparvi, qui su Ultimissime.

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