Turchia: abolito il divieto di velo nelle università, protestano in centomila

Circa centomila persone, in buona parte donne di ogni età, hanno protestato ieri nella capitale della Turchia, contro il progetto del governo filoislamico di abrogare il divieto del velo femminile per le studentesse universitarie. Analoghe manifestazioni, tutte convocate dalle organizzazioni femminili laiche, si sono svolte in altre 17 città della Turchia. La manifestazione di Ankara, svoltasi nei pressi del Mausoleo del fondatore della repubblica, Kemal Ataturk, ha visto la partecipazione di oltre 50 organizzazioni non governative laiche che temono una futura progressiva completa liberalizzazione (e cioè anche negli edifici pubblici, comprese le scuole medie e i licei) del velo islamico (turban) femminile, da esse considerato un simbolo politico antilaico e di discriminazione antifemminile, e che temono anche un graduale scivolamento della Turchia in una Repubblica islamica. «La Turchia è laica e lo rimarrà», «siamo tutti soldati di Ataturk», «le vie della Turchia sono chiuse alla sharia», hanno scandito i manifestanti, sventolando migliaia di bandiere turche e ostentando fotografie di Ataturk, il generale che fondò nel 1923 la Repubblica turca su basi rigidamente laiche. […]

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10 commenti

rossotoscano

aspettateci che stiamo arrivando…. tra poco anche qui da noi la situazione sarà simile….

darik

è con un misto di invidiosa ammirazione ke ho seguito le ben
esigue notizie della manifestazione; anzi, delle manifestazioni,
visto ke il commentatore precisava ke, altre, si erano tenute nei principali centri della turkia.
il perké di tale “invidia” si dovrebbe capire senza alcuna spiegazione. se da noi una qualsiasi associazione di laici lanciasse un appello proprio in difesa della laicità del paese; potrebbe, nella migliore delle ipotesi, sperare di radunare 1/10 di quei 100.000; e per di più in una sola città.
vorrei, per coloro ke storcono il naso al pensiero di avere il popolo turco associato nell’unione europea, far presente ke casomai dovrebbero “essere loro” a provare disagio per i
nostri atteggiamenti di miserabile asservimento ai poteri religiosi.
darik

lacrime e sangue

E’ finita. Ormai ho capito a che punto siamo dei ricorsi storici.
Ogni periodo storico che ha dato libertà di pensiero e ha cercato l’uguaglianza per uomini e donne, anche inconsapevolmente, è stato seguito subito dopo da un’ondata di terrore e follia.
Pensiamo al II secolo d.c.: alle donne e agli schiavi le cose cominciavano ad andare meglio, ma chi ti arriva? Il cristianesimo.
Pensiamo a Federico II: falso credente, si impegnò per lo sviluppo della cultura, del dialogo tra i popoli e del superamento delle divisioni cristiano-musulmane. Chi ti arriva? I papi a scomunicarlo e a far uccidere tutti i suoi discendenti.
Pensiamo all’illuminismo che cercò di allontanare le tenebre della superstizione. Chi ti arriva? Prima una malintesa rivoluzione francese, poi la reazione clero-monarchica.

Ad ogni tentativo di migliorare, l’umanità torna indietro a soffocare nel sangue.

Azathoth

@ darik

effettivamente molti turchi (che ho il piacere di conoscere) sono un po’ perplessi nell’entrata in EU…

… tipo che ci vedono come una specie di club per soli cristiani.

Aldo Grano

Perché vietare il velo? In fondo, chi non lo vuole portare, rimane libero di non portarlo.
Bene, scusatemi questa piccola “vendetta!” e parliamo seriamente. Il regime di Kemal Ataturk, se giudicato coi metri odierni, fu una dittatura nazional socialista sostenuta dai militari. Si macchiò di crimini orrendi contro le minoranze etniche armene, greche e curde.
Non permise nessuno stato dentro lo stato e in questo senso combattè la religione islamica. Contro di lei la vittoria fu facile perché alla religione si era appoggiato il Sultano, col risultato che il popolo vedeva gli Imam grassi come i funzionari di stato, mentre la gente moriva di fame. Un po’ come il Terzo Stato della Rivoluzione Francese davanti ai nobili e al clero. Oggi l’ abolire un divieto di portare un simbolo religioso che per gli Islamici è importante quanto il Crocifisso per noi cattolici è un ritorno alla democrazia. Purtroppo la situazione turca è ancora più grave della nostra e temo che prevarranno gli estremisti delle due parti (i laici sono appoggiati da una parte cospicua dell’ esercito, specie gli ufficiali) e la guerra civile difficilmente potrà essere evitata. E il colpo di stato militare, appoggiato dalla Nato, ne sarà l’ esito “naturale”.

darik

lacrime e sangue scrive:
3 Febbraio 2008 alle 18:46 ..cut

dai!? non puoi sempre pensare in analogia col tuo nick;
lasciaci un barlume di speranza………
almeno fintanto ke non ci troveremo legati ad un palo con le fascine sotto i piedi..
😉

darik

sai azathtoh, al di fuori di ogni altra considerazione, io ho
molta simpatia per quella nazione.
ho visitato istanbul una sola volta, molti anni fa; tra le altre cose ricordo una cosa ke mi è rimasta indelebile e ke nemmeno riesco a spiegarmi: ero (eravamo) in attesa del traghetto per attraversare il bosforo e vedevo nella gente ke passava una rassomiglianza impressionante con molte persone del mio paese (e sì ke l’etnia è abbastanza diversa;-)
c’è tuttavia una teoria ke dà gli etruski come provenienti
dall’anatolia; e allora…….

darik

Red Passion

@ Aldo Grano.
Il vaticano è un regno governato da un Rè proclamato da alcuni suoi pari. La democrazia non esiste e la vita privata di ciascuno è governata da regole rigide (che immancabilmente vengono aggirate). Il Vaticano è noto per aver appoggiato o fomentato infinite guerre, ha provocato milioni (forse 1 miliardo!) di morti direttamente o indirettamente. Ha segregato il genere femminile a semplici servette obbedienti e servizievoli eliminando fisicamente le altre (= caccia alle streghe). Ha inventato la tratta degli schiavi, ha appoggiato tutte, ma proprio tutte, le dittature fasciste. Ruba i soldi, che servono al papa per vivere da nababbo e al popolo clericale da parassita, ai milioni di creduloni nel mondo direttamente (chiedendo soldi per l’elemosina che i poveri non vedranno mai, se non come briciole) o indirettamente attraverso concordati vari.
L’Iraq è stato bombardato per molto meno, che facciamo con il vaticano?

Azathoth

@ darik condivido anch’io questa simpatia (forse riconducibile alla “venezianità”, nel mio caso :-D). A Istanbul non ci sono ancora stato (in programma), ma tutti i turchi che ho conosciuto si sono rivelati delle ottime persone (con cui sono tutt’ora in contatto). E il ricevere notizie riguardanti vive proteste quando si va a minare la laicità dello stato non può che farmi piacere. Certo però (mi si dice) che è un paese abbastanza ricco di contraddizioni (soprattutto divario tra est e ovest, o il ruolo dell’esercito…)

@ Aldo Grano quando ho chiesto ad una mia amica turca come funziona la storia del velo lei mi ha detto sostanzialmente che si tratta di un simbolo di discriminazione sessuale, e si domandava perchè dovremmo discuterne noi in europa quando pure in turchia è fuori discussione… Inoltre mi risulta che Ataturk fosse il tizio che ha guidato la resistenza contro le forze d’occupazione greche e che ha fondato lo stato laico dalle ceneri dell’impero ottomano (il vero responsabile della repressione delle minoranze, anche se questo non lo ammetteranno mai, sono un poco orgogliosi 🙂 ). Oltretutto ha cercato (non so con che grado di successo) di scopiazzare dagli stati europei…

Luigi N.

darik, da qui su wikipedia:


Secondo lo storico greco di nome Erodoto, gli Etruschi, popolo dalla cultura più evoluta rispetto alle altre etnie italiane, proverrebbero dall’Asia Minore salpando, dal porto di Smirne, a seguito di una carestia. Recenti studi condotti da ricercatori dell’Università di Pavia, che hanno comparato il DNA di diversi toscani con quello di altre popolazioni, confermerebbero tale versione


Una teoria formulata dal linguista Massimo Pittau vedrebbe gli Etruschi provenire dalla Lidia, in accordo con il racconto di Erodoto


Nel giugno del 2007, Alberto Piazza, genetista dell’Università di Torino, nella conferenza annuale della Società europea di genetica umana a Nizza, ha presentato i risultati di un’analisi innovativa compiuta utilizzando il DNA degli abitanti viventi da almeno tre generazioni nei centri di Murlo e Volterra, siti archeologici tra i più importanti[2]. Mettendo a confronto i dati raccolti con quelli del Nord Italia, della Sicilia, della Sardegna, della Turchia e dell’isola di Lemnos in Grecia, si evince, nelle parole dell’autore, che il codice genetico «degli individui di Murlo e Volterra è molto più simile a quello dei Turchi. In particolare una precisa variante genetica è stata trovata nel campione di Murlo e solo nelle persone provenienti dalla Turchia». Certamente nel completare le ricerche effettuate, l’equipe degli studiosi guidati dal professor Piazza analizzeranno il Dna degli individui di altri centri toscani e valuteranno la presenza di continuità genetica tra gli antichi Etruschi e i toscani dei nostri tempi”.
Sarebbe l’ennesima conferma dell’attendibilità di Erodoto, proveniente ancora una volta da una metodologia scientifica d’avanguardia.

it.wikipedia.org/wiki/Etruschi

vedi anchequesto articolo

http://www.galileonet.it/news/7896/etruschi-un-dna-mediorientale

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