Un mondo governato dal DNA

Pubblicata, sul sito UAAR, la traduzione in italiano di una conferenza di Craig Venter: il titolo, per l’appunto, è Un mondo governato dal DNA.

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3 commenti

Daniela

ottimo, un intervento davvero ottimo, traspare l’amore per la scienza, l’amore per la scoperta e per la sperimantazione. Non posso che essere d’accordo con lui quando sostiene che solo una società scientificamente colta può affrontare i grandi problemi che ci aspettano.
I suoi metodi pedagogici per insegnare la scienza ai ragazzini è davvero interessante, d’altronde la curiosità è un requisito fondamentale per lo scienziato.
Insegnare a porsi domande e trovare le risposte basandosi sui fatti, è un altro requisito fondamentale.
E veniamo alla biologia sintetica, non c’è dubbio che questo sia il futuro, non a cosa i progressi fatti in questo campo sono davvero impressionanti

Manlio Padovan

Leggendo il discorso mi è venuto in mente quanto ha affermato Michel Faucoult e cioè che: “la scienza ha il compito di farci vedere ciò che non vediamo, la filosofia ciò che vediamo”; ma per fare ciò occorre evidentemente abbandonare l’inconcludente idealismo e sarebbe ben ora visti i risultati che ha conseguito fino ad ora.

Senofane

molto bella.
questa frase mi è sembrata una proposta incompleta o fallace:
“Se la scienza e l’ingegneria non sono delle priorità nazionali e globali, come possiamo aspettarci di affrontare le complessità che ci attendono e/o di competere con nazioni che invece le scienze le sanno valutare?”

perché non si mira all’equilibrio nello sviluppo umano? come è possibile continuare ad ignorare i diversi metodi pedagogici e a non riunirli in una sintesi efficace? la scienza dovrebbe essere una priorità come il femminismo o il laicismo o molte altre cose, ma sappiamo tutti che queste cose servono solo a riequilibrare la situazione e non devono estremizzarsi.

bello anche quando parla dei giovani studenti, ma se i professori non sono intelligenti cosa insegneranno agli studenti? le interrogazioni, che bel termine eh, sono una piccola messinscena dove l’alunno cerca di compiacere con tutti i mezzi il professore per ricevere una buona valutazione. non si cerca la qualità, si cerca il consenso. se insegno scienza in questo modo che differenza c’è? da metodi idioti escono idioti, se riesci a scamparla non è che poi ti trovi molto avvantaggiato, di solito se ti comporti in maniere non previste, cosa tipica dell’intelligenza, cercano di neutralizzarti impedendoti di andare avanti.
allegria.

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