…non mi ricordo più: in quale circostanza si usa portare i crisantemi?
I radicali sono pronti a “sposarsi” con il Pd, lo ha ribadito ieri Emma Bonino. «Ma la verità è che su di noi esiste un veto della Binetti e dei teodem»…
A tanto pragmatismo, fa da contraltare la Rosa Bianca degli ex Udc Mario Baccini e Bruno Tabacci, che Fini ha sprezzantemente definito «un crisantemo». «Non siamo uno dei tanti partitini – ci tiene a precisare Baccini – siamo un movimento, siamo delle persone che hanno compiuto un gesto forte…
C´è una fetta consistente di Sd che nasce veltroniana e ora è attirata dalle sirene del sindaco. «Qualcuno di noi è molto tentato dal Pd», ammettono i dirigenti di Sd. All´appello di Mussi risponde subito Oliviero Diliberto. Il suo niet è chiarissimo: «Lo dico con fraternità ai compagni. Non vorrei che qualcuno stesse lavorando per rompere e dare la colpa ad altri della rottura». Ma anche i Verdi vogliono un´alleanza con il Partito democratico e oggi la Cosa rossa si riunisce per decidere come muoversi. Veltroni invece sta fermo e tiene il punto. Aspetta nuovi sondaggi, quando le Camere saranno ufficialmente sciolte. Ma anche ieri, al vertice del Pd riunito al loft, ha insistito sull´idea di «andare da soli»…
(tratto da due articoli pubblicati su Repubblica di martedì 5 febbraio 2008 a pagina 6)
Voto: ad aprile. Veto: Binetti.
Matrimonio tra Veltroni e Bonino. Dal centro regalano rose. Da destra crisantemi. A sinistra invece spuntano come funghi le damigelle d’onore.
È tutta una festa, tutta una festa… No, forse il titolo del film era sbagliato e c’è un solo matrimonio, con quattro funerali: della laicità e della socialdemocrazia, oltre a quelli ormai scontati dell’alternanza bipolare e del diritto di rappresentanza politica di tutte le istanze culturali.
E chissà perché mi ritorna in mente il buon vecchio Massimo Ranieri:
Crisantemi per te
ho comprato stasera,
e Parlamento lo sai
cosa voglio da te…
Di elezioni non si muore
e non mi so spiegare
perche’ muoio per te
da quando han sciolto le Camere
sarà perché ho sbagliato
ma io vivo di te
e ormai non c’e’ piu’ strada
che non mi porti indietro
Parlamento sai perché
nel cuore del mio cuore
non ho altro che te
Forse in politica i crisantemi
non si usano più
ma questi fiori sapranno
parlarti di me…
(tutti insieme per il ritornello!)
Crisantemi per te
ho comprato stasera,
e Parlamento lo sai
cosa voglio da te.
(1969, Alteredo – E.Polito – G.Bigazzi, Ed. Melodi)
spero solo che con lo schifo di legge che ci ritroviamo, le alleanze siano trasparenti e chiare fin dall’inizio della campagna elettorale…
Tra 2 mesi si vota, eppure già adesso è stato deciso che la senatrice Binetti verrà eletta…
Grazie all’attuale legge elettorale, anche in assenza di preferenze, si decide di inserire Miss Cilicio in qualche collegio blindato in posizione ottimale di lista.
Ovviamente cari fratelli e sorelle, per il PD vale il buon vecchio: “non possumus”!
I radicali con la Binetti?
Non è possibile che pur di far cassa di voti siano disposti a stare insieme a chi porta il cilicio è lo vorrebbe per tutti noi, magari seguito da una rosolatina sulla brace per i non credenti.
E se in massa ci rifiutassimo di andare a votare? Perchè ci disgustano a destra, a sinistra, in centro, in alto e in basso?
Io, per la prima volta, annullerò la scheda. E da troppo tempo che voto per il meno peggio, che poi, puntualmente, si dimostra peggio del peggio.
Troppo deluso dall’ultimo centro sinistra, che oggi sarebbe meglio chiamare centro “sinistro”, mi prendo una pausa…e che il paese abbia ciò che si merita.
Urca…se i radicali vanno con la binetti per pura esigenza di “poltrona” direi che è proprio la fine. Sposterò il voto all’estrema sinistra. Mi auguro di essermi profondamente e clamorosamente sbagliato.
E’ possibbile, invece di non votare o votare scheda bianca, recarsi al
seggio, controllare i nomi nelle liste, e CANCELLARE con biro o pennarello
TUTTI i signori immeritevoli del seggio in parlamento.
I radicali sono di sinistra sui diritti civili, di destra sulla politica economica. Visto che a destra impazza il neodevotismo senile postateo68ottardo (ferrara) e che il PD è ormai depurato totalmente da qualsiasi componente comunisteggiante è ovvio che i radicali vedano nel PD il loro interlocutore ideale (ma con i teodem di mezzo il matrimonio è alquanto improbabile). Anche nella sinistra estrema ci sono atteggiamenti che non condivido, come l’ostilità verso la TAV e i termocombustori. Straordinaria poi l’intenzione del PD di ricandidare Bassolino (!?), ti dà l’impressione di una cricca di potere preoccupata solo di perpetuare se stessa all’infinito. A destra c’è molta gente che fa paura per grossolanità, rozzezza, crassa ignoranza. Devo valutare, questa destra al governo significa più soldi a scuole ed ospedali cattolici, e questo non mi piace per nulla, ma anche la sinistra, al di là delle sigle nuove, si presenta ancora con le stesse facce e la stessa ambiguità.
Ho appena ascoltato Sansonetti (direttore di Liberazione, quotidiano di Rifondazione Comunista) a “Ballarò”.
E’ stato l’unico a dichiarare una posizione programmatica forte e chiara a nome di Sd, di laicità, per l’esserci delle donne, per l’ambiente, per i diritti civili, contro l’invasione clericale dello Stato.
Credo che dovremmo ragionare positivamente, segnalando queste ed altre prese di posizione a noi favorevoli e ciascuno non gettare il proprio voto al calpestio della Binetti e Cc.
Tutto ciò che viene fatto con la presente legge elettorale è comunque un abuso e un insulto alla costituzione. In teoria l’unica protesta possibile sarebbe quella di non andare a votare in massa. Con un abbattimento della participazione al voto del 20 – 25 % sarebbe un segnale molto brutto per la “casta”. Purtroppo questo non è possibile, per quanto il voto oggi è sopratutto voto di scambio e di natura clientelare per cui ogni candidato coltiva il suo “pollaio” che regolarmente corre alle urne per potere poi chiedere favori.
Il PD corre da solo per prendere più voti della somma dei voti di AN e UDC, il che giustificherà il governo di “larghe intese” con FI, sotto, è ovvio, la supervisione vaticana.