Riti superstiziosi

La ABC News australiana riprende, da fonte Reuters, la notizia del sacrificio in campo di una vacca da parte della squadra nazionale di calcio egiziana. Un fotografo dell’agenzia è stato testimone dell’uccisione, compiuta con una coltellata, durante un allenamento per la partecipazione alla Coppa d’Africa. La squadra ha poi confermato che il rito doveva portare fortuna all’Egitto nei prossimi incontri e che la carne avanzata sarebbe stata donata ai poveri. L’Egitto ha poi battuto l’Angola 2-1, passando il turno per i semi-finali.

Fonte: Essential News 

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24 commenti

lacrime e sangue

Per vincere i mondiali suggerisco il ripristino dei sacrifici umani… a cominciare da questi stessi giocatori.

L’Europa emana direttive per ridurre il maltrattamento contro gli animali e questi li macellano in un campo da calcio.

E’ proprio vero che dalla barbarie non ci si libera così facilmente.

Anticlericale

Infami!

Come sempre le religioni giustificano qualunque crudeltà.

Vash

Povera mucca, uccisa perchè 11 ritardati più panchinari potessero divertirsi con una palla. Ovviamente visto che hano vinto ripeteranno il rito.

watchdogs

le bestie sono loro, e ovviamente speriamo che la prossima la perdano e che siano i tifosi a macellare loro

N2RT

Non ce ne accorgiamo forse, ma nelle chiese viene quotidianamente effettuato un sacrificio UMANO con tanto di CANNIBALISMO sacro (e su questo il compendio del catechismo parla chiaro).

La vacca non mi stupisce più di tanto.

…da notare che quando i sacrifici non riguardano le religioni più famose, non sono atti religiosi ma “superstiziosi”…. Il Sangue di San Gennaro allora che cos’è?????

Saluti

N2RT

Silesio

Spero che chi di dovere intervenga e che la federazione internazionale calcistica squalifichi la squadra.

San Gennaro

Alcuni cittadini spagnoli amano assistere alla lenta agonia di un toro (vacca maschio) in teatri all’aperto all’uopo costruiti. La differenza risiede nel fatto che gli Spagnoli sono cattolicissimi, pertanto non criticabili.

anteo

il packaging cellofanoso della bistecca che i carnivori acquistano al supermercato cela ai meno avveduti la realtà dei macelli industriali dove ci sono le “catene di smontaggio”, peggio molto peggio del sacrificio della vacca sopra descritto.

San Gennaro

Nell’Italia di oggi il calcio professionistico è una barbarie anche senza le vacche sgozzate.
Da Vincenzo Paparelli (do you remember?) a Filippo Raciti quanti uomini sacrificati al dio Pallone! quanti stadi vandalizzati, quante auto incendiate, quanti treni sfasciati, quanti autogrill derubati, quante risorse umane ed economiche distratte da utilizzi più proficui…

luxio

quoto in pieno anteo.
non capisco tanto scandalo quando giornalmente avviene di molto peggio in casa nostra in fatto di carneficine bovine,

San Gennaro

“passando il turno per i semi-finali”
ai miei tempi c’erano LE finali 😆

Jeeezuz

ora però non facciamo i moralisti, perché se proprio vogliamo andare a vedere la pagliuzza nell’occhio altrui, prima dovremmo tener conto di tutti i maiali che in italia vengono uccisi per sgozzamento senza la presenza di un veterinario; solo in emilia i contadini ne faranno fuori a migliaia ogni anno in questo modo.

salvatore

“passando il turno per i semi-finali” … questo va a vantaggio della rispettabilità della religione giusto? C’è un’EVIDENTISSIMA relazione di causa-effetto 😀

antoniotre82

@ Anteo

la carne comprata al supermercato viene uccisa per uno scopo, e cioè l’alimentazione.
Quella povera vacca invece è stata vittima di un sacrificio dovuto al fanatismo e la superstizione religiosa.
C’è un’enorme differenza, e la differenza sta nella stupidità dell’uomo. Puoi considerare stupido macellare un animale per procurare carne nei banchi di macelleria?
Visto che non possiamo andare a caccia, come pensi di risolvere il fatto che la natura umana è anche carnivora.

N2RT

@antoniotre82

…. però bisogna dire che anche la vacca sacrificata è andata a finire nel piatto…

Bruna Tadolini

… Come per farsi amico un altro uomo lo si invita a pranzo e si cuoce per lui un animale (dopo averlo ucciso!!), così per farsi amico un dio o uno spirito … si fa lo stesso!!! Ed insieme si mangia l’animale sacrificato: poichè il dio non mangia, spesso gli si trasforma in … fumo…. qualcosa dell’animale (magari tre peli!!!)

Per saperne di più, tanto per cambiare, suggerisco la lettura del libro “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita” liberamente scaricabile da http://www.geocities.com/biochimicaditutti

antoniotre82

@ N2RT

si, ok, è andata a finire nei piatti, ma non è stata uccisa in un mattatoio, è stata uccisa in campo, con un rito religioso.
Il risultato è statp sempre quello, siamo d’accordo, ma è stato il modo di ucciderla che cambia.
Bisognerebbe sapere se questa vacca era comunque destinata al macello, o se invece avesse avuto l’opportunità di vivere.
E nel caso fosse stata destinata comunque al macello, non è certo da persone razionali alimentare queste superstizioni sacrificando animali con riti religiosi per vincere una stupida partita di calcio.

Markus

Io sono favorevole a queste cose. Non per motivi religiosi, ma psicologici.

Credo che massacrare un animale con le proprie mani

mentre il resto della mia squadra è intenta a salmodiare un rito propiziatorio

e il sangue caldo ti bagna le mani

e la bestia urla impotente

sia un gesto profondamente terapeutico.

😆 😆 😆 😆

Già me li immagino i bigottoni scandalizzati dalle mie parole.

Quattro righe quattro e avranno già condannato me, la mia famiglia e tutte le mie generazioni future alla fine del povero animale sacrificale…

e poi si sentono pure con la coscienza a posto !

Ah che pazienza che ci vuole !

Scherzavo !!

Capito ?

Scherzavo ! Tenete a bada le vostre generalizzazioni compulsive !

😉

Luca A. Borchi

“La facoltà a delegare altri a commettere ciò che in prima persona ci ripugna è la causa
della maggior parte dei delitti”

Nell’assoluta normalità vengono massacrati 131 milioni di animali al giorno, l’equivalente
di una Auschwitz ogni ora.

lacrime e sangue

Ho letto tempo fa un bellissimo libro sulle emozioni e l’intelligenza animali:

“Il maiale che cantava alla luna” di Masson Jeffrey http://www.vegetariani.it/vegetariani/articles/910.html

I vegetariani lo consceranno senz’altro. Agli altri lo consiglio.

P.S.: è vero che molte persone non hanno il coraggio di uccidere e cucinarsi la preda. Sarebbe istruttivo vedere se si è capaci di farlo. Io so che non ci riuscirei: ho visto morire un pesce e da allora non ne mangio più.

gioled

agniuno si sceglie i propri animali per il sacrificio di turno:
b16 si accontenta dell’agnello come premio per 40 giorni di digiuno quaresimale.

N2RT

@ antoniotre82

Ti do ragione sul fatto che può esser considerato stupido uccidere un animale per una partita di calcio, ma il discorso è un’altro.

Se uno ha una religione che comporta sacrifici animali, non va denigrata come superstizione (altrimenti si fa come i cristiani!!!), va semplicemente regolamentato il sacrificio.

Sicuramente il sacrificio di una vacca sconvolge più un hindu di qualsiasi occidentale benpensante ed animalista, ma siamo sicuri che denunciando come “terribile” un fatto del genere non cadiamo nell’esclusivismo religioso (in questo caso “areligioso”)?

Chi siamo noi per dire che non andava fatto?

Ripeto: possiamo non essere d’accordo con le motivazioni, oppure pretendere che venga regolamentato il sacrificio in base a norme igieniche, ecc. Ma non possiamo certo accusare di superstizione chi la pensa diversamente da noi. Sempre che questi non dica che il suo “sistema” è l’unico possibile (in quel caso viola la nostra libertà e denigra ciò che NOI siamo o pensiamo)….

Ciao

Bruna Tadolini

Se qualcuno fosse interessato ai processi evolutivi che sottendono alla ritualità, allego il riassunto di un lavoro scientifico che spiega la ritualità come corollario del ” Sistema Precauzione” che, insieme al “Sistema Paura”, ha favorito la sopravvivenza degli organismi animali.

Behav Brain Sci. 2006 Dec;29(6):595-613; discussion 613-50.

Why ritualized behavior? Precaution Systems and action parsing in developmental,
pathological and cultural rituals.

Boyer P, Liénard P.

Department of Psychology, Washington University in St. Louis, St. Louis, MO
63130, USA. pboyer@artsci.wustl.edu

Ritualized behavior, intuitively recognizable by its stereotypy, rigidity,
repetition, and apparent lack of rational motivation, is found in a variety of
life conditions, customs, and everyday practices: in cultural rituals, whether
religious or non-religious; in many children’s complicated routines; in the
pathology of obsessive-compulsive disorders (OCD); in normal adults around
certain stages of the life-cycle, birthing in particular. Combining evidence from
evolutionary anthropology, neuropsychology and neuroimaging, we propose an
explanation of ritualized behavior in terms of an evolved Precaution System
geared to the detection of and reaction to inferred threats to fitness. This
system, distinct from fear-systems geared to respond to manifest danger, includes
a repertoire of clues for potential danger as well as a repertoire of
species-typical precautions. In OCD pathology, this system does not supply a
negative feedback to the appraisal of potential threats, resulting in doubts
about the proper performance of precautions, and repetition of action. Also,
anxiety levels focus the attention on low-level gestural units of behavior rather
than on the goal-related higher-level units normally used in parsing the
action-flow. Normally automatized actions are submitted to cognitive control.
This “swamps” working memory, an effect of which is a temporary relief from
intrusions but also their long-term strengthening. Normal activation of this
Precaution System explains intrusions and ritual behaviors in normal adults.
Gradual calibration of the system occurs through childhood rituals. Cultural
mimicry of this system’s normal input makes cultural rituals attention-grabbing
and compelling. A number of empirical predictions follow from this synthetic
model.

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