Spazi adeguati per funerali e matrimoni civili

Martedì siamo stati ad un funerale civile. Molta gente presente. Tutti non sono riusciti ad entrare in quella che noi eufemisticamente chiamiamo “sala del commiato” e che in realtà assomiglia ad uno squallido garage. Alcuni assessori della giunta Zanotto e la già presidente dell’Agec, Patrizia Bravo, ci avevano promesso che entro la scadenza della passata amministrazione ci sarebbe stata una dignitosa e funzionale sala del commiato. Nel dopo funerale ci sono stati i soliti brontolii contro questa città che non riesce, perché non vuole, darsi alcune strutture civili, mentre regala continuamente soldi alla chiesa cattolica che ha edifici ad iosa. I matrimoni civili hanno da tempo superato i matrimoni religiosi, ma per questi ci sono cento chiese e per quelli la sala alla tomba di Giulietta con il rinforzo, talora, di una sala a palazzo Barbieri. Sarebbe ormai necessaria una struttura in ognuna delle otto circoscrizioni. I funerali civili non sono frequenti come i matrimoni, ma egualmente è ora di pensare ad una pluralità di sale sparse nel territorio, là dove abitano i vivi che partecipano ai funerali. Qualcuno accusa l’UAAR di non essere ancora riuscita ad ottenere niente in questo settore. Ha ragione, ma siamo stati anche gli unici a muoverci.

Dalla Newsletter del circolo UAAR di Verona

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10 commenti

Antonio

I soci del circolo UAAR di Verona hanno ragione quando scrivono che ” i matrimoni civili hanno da tempo superato i matrimoni religiosi “, ma temo che questo dato riguardi esclusivamente il NordItalia, ma non certamente il Sud.
Qui in Calabria ci si continua a sposarsi in chiesa. Anzi qui il matrimonio è quasi sinonimo di ” Chiesa “.
Se non avete voi le strutture adeguate per sposarvi civilmente, figuriamoci noi !

Vi abbraccio.

Antonio

rossotoscano

C’è sud e sud… Non voglio fare polemica con nessuno: io vivo in toscana da 10 anni e sono di napoli città, quando vivevo a napoli molti dei miei amici si sono sposati solo al comune e nessuno ha mai trovato da ridire, capisco che alcune aree siano maggiormente attratte dalla grande kermesse del matrimonio in chiesa però il problema rimane ed è vitale in tutta italia la carenza ( eufemismo) delle cosiddette sale di commiato.

watchdogs

secondo me oltre al divario nord/sud (che non è tantissimo), c’è il divario grande città/cittadina di provincia

Guastardo III di puglia

andate in un bosco con la/il vostra/o amata/o e incidete i vostri nomi sulla corteccia d’un albero, il tutto racchiuso da un cuore.
abbracciatevi dunque tenendo l’albero in mezzo e baciatevi! (l’albero al centro funge anche da simbolo propizio per la fecondità dell’unione sottolinea Freud)

io lo trovo stupendo… voi no?

martire69

Per quanto riguarda i funerali civili, è scandalosa la carenza di spazi per chi non vuole esequie religiose, secondo me non è che l’UAAR non ha fatto abbastanza, è stata troppo “corretta”. Di fronte ad una a dir poco scandalosa ingerenza delle gerarchie ecclesiastiche non è con una per certi versi apprezzabile correttezza che si affrontano certi argomenti.
Dovrebbe esser fatta più propaganda, più volantinaggio, più attacchi all’informazione di regime.
Per il discorso matrimoni le statistiche dell’ISTAT sono chiare, oltre a ventiquattro capoluoghi dell’Italia settentrionale, sotto la “linea gotica” solo a Firenza, Siena, Livorno e la mia città, Pisa, i matrimoni civili superano quelli religiosi.
Se nel resto dell’Italia centrale (Marche, Umbria, Lazio) i matrimoni civili strappano un accettabile 30% abbondante, nel Sud e nelle isole la percentuale di matrimoni civili è veramante irrisoria.
Forse c’è più attaccamento a certe tradizioni o al “si fa così”, è però innegabile che, rispetto alla Toscana, al Sud per un matrimonio si spendono cifre spesso molto maggiori e gli invitati sono quando va bene il doppio. In questo contesto la cerimonia religiosa per certe mentalità è più bella. La mia non vuole essere una polemica, ho sposato una calabrese (ovviamente in Comune) che mi ha confermato quello che ho scritto in questo commento.
Saluti a tutti

chiericoperduto

Ha ragione watchdogs, per esperienza posso dire che il divario maggiore si ha tra città e provincia. Io abito in una città di 60.000 abitanti e tantissimi si sposano in comune. A soli 15 km quasi tutti in chiesa.
Comunque tutte queste persone che si sposano in comune, presto o tardi(meglio), avranno poi bisogno e richiederanno una sala del commiato civile.
E’ un processo ineluttabile, come quello dei matrimoni.

cartman666

@martire69, sono siciliano e proprio mi fa ribrezzo vedere queste spese immani per farsi il matrimonio, mah proprio non lo capiro’ mai, perche’ al sud la gente si rovina solo per un giorno.

Guastardo III di puglia

@Jean Meslier

Io confido nella non esistenza di un loro apparato nervoso atto a trasformare il mio incidere, nel loro soffrire.
Non poss dunque che ritenermi agnostico sul tema della sofferenza dei vegetali… potrebbero benissimo percepirla come noi percepiamo il taglio dei capelli (del tutto indolore), quindi sarebbe del tutto lecito incidere.

Eugenio

pure gli amministratori locali…
ma possibile che nessuno abbia il coraggio di alzare la testa di fronte all’ invadenza della chiesa ????

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