L’arcivescovo di Canterbury apre alla sharia

Religioni di tutto il mondo unitevi.

Alla fine è intervenuto il governo, che ha fatto sapere che “il primo ministro ritiene che in questo paese debba essere applicata la legge britannica, basata sui valori britannici” e che la legge islamica “non può essere usata come giustificazione per violazioni della legge britannica, né la i principi delle sharia possono essere introdotti in tribunali civili per risolvere dispute contrattuali”. Ma la proposta dell’arcivescovo di Canterbury, la massima autorità della chiesa anglicana dopo la regina Elisabetta, di applicare la sharia ai musulmani britannici, scatena reazioni indignate nella stampa britannica.
“Bisogna prendere atto- ha detto l´arcivescovo a Bbc radio – che alcuni dei nostri cittadini non si riconoscono pienamente nel sistema legale britannico”. Che fare, dunque? Applicare la sharia per risolvere dispute coniugali o questioni finanziarie presso un tribunale islamico in Gran Bretagna. “Credo sarebbe pericoloso – ha dichiarato Williams – sostenere che esiste un’unica legge per tutti e che qualunque altra cosa richieda fedeltà e rispetto sia del tutto irrilevante nei procedimenti giudiziari”. Insoma, l’integrazione della minoranza islamica in Gran Bretagna (due miiloni di persone su 60 milioni di cittadini britannici) passerebbe per il riconoscimento di una sorta di ‘enclave giuridica’ musulmana di fornte alla quale lo stato di diritto britannico dovrebbe fare un passo indietro. Certo, “nessuno sano di mente vorrebbe vedere in questo Paese l’inumanità che alle volte viene associata con la pratica della legge in alcuni stati islamici – precisa Williams- Come le punizioni estreme o l’atteggiamento verso le donne. E in nessun caso, essa precederebbe i diritti che si hanno come cittadini. Ma dire che c’è una legge per tutti, è un po’ pericoloso”.
E’ lo stesso Muslim Council of Britain a dire che la maggior parte dei musulmani britannici non vogliono la sharia, si legge oggi sul Times. […]
La posizione del Guardian: “Rowan Williams – leggiamo nell’editoriale di oggi – ha una vera e propria abilità per generare problemi dove non esistono. Squassando, per quanto meditatamente, il nido del multiculturalismo e della legge, l’arcivescovo ha provocato una tempesta mediatica prevedibile che a breve termine oscurerà soltanto la sua intenzione di promozione della coesione culturale – così come conferma la frustrazione dei suoi critici con la sua mancanza apparente di buonsenso. Le sue argomentazioni, espresse con toni morbidi e con attenzione, alimenteranno simultaneamente i timori del tabloid e faranno infuriare quanti credono che lo stato dovrebbe tenersi alla larga dalla religione”.
Per il Telegraph Williams è stato quanto meno inetto. “L’Arcivescovo di Canterbury ieri ha approfittato di un intervento alla Royal Courts of Justice per proporre che la legge di sharia venga applicata in determinate circostanze. L’idea non è folle come può apparire in prima battuta. Ci sono già consigli di sharia in questo paese, ai quali i musulmani si rivolgono per consigli e sanzioni religiose in argomenti quali divorzio. Inoltre, gli ebrei ortodossi fanno ricorso al din di Beth ad esempio per dispute dietetiche, divorzio e affitti. Un altro esempio di sensibilità legale a credenza religiose è il riconoscimento ai medici cristiani di obiettare e di non praticare aborti”. “Il problema risiede, piuttosto, nella condizione del portatore del messaggio e nel timing del suo intervento. Se esiste una questione relativa alla creazione delle corti di sharia, sarebbe meglio venisse discussa da un gruppo che rappresenta le tre grandi fedi – ebraismo, islam, cristianesimo. Arrivando invece dall’arcivescovo della chiesa d’Inghilterra è vulnerabile alle interpretazioni di appeasement di fronte all’estremismo islamico richiamato dal timore di sommosse”. “Per quanto riguarda i tempi, la conferenza è stata data subito dopo le minacce successive all’articolo di uno degli uomini più vicini a Williams, Michael Nazir-Ali di Rochester, che sul Telegraph di domenica ha scritto che l’estremismo islamico ha trasformato alcune Comunità in zone dove i non musulmani non possono entrare”. “Si aggiunga a questo il riconoscimento crescente dei guasti del multiculturalismo ed avrete da parte dell’arcivescovo un esempio classico del politico incapace. Ma anche con un avvocato più convincente, la creazione delle corti di sharia sarebbe in questo paese una battaglia in salita. Nell’opinione pubblica, la sharia è associata con punizioni brutali, come l’ amputazione delle mani per il furto o la lapidazione per l’adulterio e l’apostasia. Inoltre, è vista come repressiva nei confronti delle donne; un giornalista nell’Afghanistan sta affrontando la condanna a morte per la distribuzione di materiali scaricati da internet che metteno in discussione la pratica della poligamia. Un ostacolo ulteriore è l’opposizione ad un sistema legislativo doppio del Consiglio musulmano della Gran-Bretagna, un’organizzazione non sempre moderata”.

Testo integrale sui RainNews24

Chissà se avremo mai una stampa italiana in grado di commentare allo stesso modo le uscite del principale leader religioso del paese…

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29 commenti

lacrime e sangue

Possibile che non si capisca che di questo passo le religioni scaveranno nicchie sempre più grandi nel corpo sociale e politico, fino a sostituirsi del tutto al governo e alle leggi costituzionali?

Lo scopo dei tre monoteismi è la teocrazia gestita da rabbini, imam e preti.
L’ho già scritto che prima combatteranno contro le democrazie sfruttando le intrinseche debolezze del sistema democratico – la rappresentatività per tutti e la libertà di parola per tutti, anche chi lavora per distruggerle – e poi formeranno imperi teocratici costruiti sul sangue dei diversamente pensanti.

La legge DEVE essere uguale per tutti: non ci deve essere chi è più uguale degli altri… La legge deve essere una mediazione laica che prescinde dagli dei delle varie fedi…

e-sugar

Non dimentichiamo che il fondamentalismo islamico si è fatto strada in vari paesi arabi (vedi Iran) proprio facendo appello alla democrazia, per poi sopprimerla non appena ha conquistato il potere.

Giovanna

Dall’11 settembre 2001 in poi ho l’impressione che le religioni, in particolare quelle tradizionali, abbiano raggiunto un capolinea. In questo mondo sempre più (per fortuna!!!) secolarizzato le sfere più alte delle religioni fanno a gara per inventarne sempre una nuova per stare al centro dell’attenzione. Che sia l’imam, il papa/vescovo o il rabbino di turno, sembra che tutti siano afflitti dalla sindrome da Berluska: purchè se ne parli. E’ proprio vero che non hanno più argomenti da proporre alle loro greggi e non fanno altro che alimentare la divisione tra le culture, condendo il tutto con ridicoli e alquanto maldestri tentativi di tolleranza e riconciliazione. Chissà se le greggi più fedeli se ne accorgono … Comunque tanto di cappello alla stampa inglese per la reazione alle dichiarazioni del Dr Williams. Chissà se un giorno anche la stampa italiana avrà lo stesso coraggio nei confronti del Dr Ratzinger o chi per esso.

Magar

E se l’Arcivescovo di Canterbury si disarcivescovicanterburizzasse, dopo ‘sta bella pensata, non sarebbe meglio?

“Dire che c’è una stessa legge per tutti mi pare pericoloso”.
OK, la mia religione dice che è immorale pagare le tasse, e che buttare le cartacce per strada è doveroso…

Silesio

Così uno va all’ospedale e non viene trasfuso perché il medico è testimone di Geova, poi un’altro va a cercare la pillola de giorno dopo e il medico non gliela fornisce perché obiettore cattolico, esce e va al ristorante e non gli viene servito l’affettato perché il gestore è islamico, poi… poi… andiamo bene!

Kitsunegari

E’ scandaloso! Ma certa gente si rende conto di quello che dice? la Gran Bretagna e’ uno stato sovrano, e la sua legge ne e’ un fondamento. Minare le leggi vuol dire minare l’ordine pubblico. Se una minoranza arriva in un Paese straniero, DEVE adattarsi alle leggi: l’idea di sacche di giurisdizione diversa e’ semplicemente folle, e contraria a ogni principio di legalita’. L’idea di stato laico pare estranea a tutto il clero, indipendentemente dalla confessione….

antonio mac5

ma t’immagini cosa direbbero se una minoranza italiana nel loro paese pretendesse di essere giudicata secondo una legge europea?

ma forse la cosa piu’ curiosa e’ provare a capire il motivo della loro paurosa ottusita’.
questione genetica-razziale? educativa? ambientale? politica?

pdp

Provate a pensare se in italia si facessero leggi di stretta osservanza cattolica da imporre ai soli cattolici, accanto a leggi laiche per i laici, quanti cattolici rimarrebbero?
Per inciso non è una proposta seria, è più un pensiero solfureo.

Marco.g

Ma se l’arcivescovo di Canterbury è la massima autorità della chiesa anglicana dopo la regina Elisabetta, perché Lizzy non dice niente?

miro99

cosi si potrebbe passare da una religione ad un ‘altra secondo la convenienza del momento.
E un assurdo, W lo stato laico, una sola legge x tutti

Marco.g

In Italia per i cattolici questo esiste già, si chiama concordato. Per i cittadini cattolici alcune parti del diritto canonico producono anche effetti civili.

charlYmingus

sapevano che la proposta non sarebbe stata accettata, ciò non toglie che è stata una proposta sconcia e immorale.
In pratica non gli pare il vero di creare un precedente, per tornare ai tempi del di Opkins il persecutore di streghe

charlYmingus

Anzi per dirla con le parole di From : …Il protestantesimo completamente ha abolito i tratti matricentrici del cristianesimo. I sostituti materni come la vergine Maria o la chiesa sono scomparsi così pure i lineamenti materni di dio. Al centro della teologia troviamo il dubbio o la disperazione che il peccatore possa avere una certezza di essere amato. E vi è soltanto un rimedio: La fede ….
Quindi non ci dobbiamo illudere la comunanza di valori porterà sicuramente a strane unioni politiche.

Nikky

Ma la sharia non si potrebbe applicare all’Arcivescovo di Canterbury?
Anzi no, a lui applicherei direttamente la legge biblica mettendolo a morte se lavora il sabato…

Marco.g

Nella chiesa anglicana comunque le cose funzionano un po’ diversamente che non in quella cattolica: i primi a criticare Williams sono stati altri vescovi anglicani, in più due membri del sinodo (laici, uno dei due è una donna) hanno chiesto all’arcivescovo di dimettersi. Vi immaginate una donna laica che chiede le dimissioni del papa?

Francesca

@Nikky

Considerato che il clero non lavora mai, mi pare punizione poco efficace…

Bruno Gualerzi

Giovanna si chiede – con riferimento alla arrampicata sugli specchi delle varie religioni per tenere unito il gregge dei fedeli – “Chissà se le greggi dei più fedeli se ne accorgono…”
Temo di no.
Per constatazione, diciamo così, storica e psicologica: le religioni, trovando fondamento in una condizione umana caratterizzata dal bisogno, sfruttando il fatto che ogni bisogno soddisfatto ne ha creato e ne crea subito almeno un altro, hanno sempre avuto buon gioco a proporsi come le detentrici del segreto per soddisfare quel bisogno esistenziale che rimane nonostante tanti progressi, soprattutto della scienza e della tecnica. Ponendo il vero superamento della precarietà ineliminabile – nonostante i tanti traguardi conquistati dall’ingegno umano – della condizione umana nell’aldilà, sia pure a tempi più o meno lunghi, sono sempre riuscite ad adeguarsi alle nuove situazioni, trovando disposto, il gregge, a passare sopra alle macroscopiche contraddizioni perché sempre fiducioso nella soluzione finale, metastorica, una volta constatato che le soluzioni ‘storiche’, cioè reali e verificabili, si sono sempre dimostrare, per forza di cose, inadeguate.
In altre parole, fino a quando ci si affiderà a qualche istituzione umana (lo stato, le leggi, le necessarie regole per la convivenza civile) aspettandosi da essa una soluzione che non potrà mai dare se fatta oggetto delle aspettative che invece hanno sempre fatto prosperare le religioni, queste ultime avranno sempre la meglio.
Soluzione? Intanto prendere coscienza di questo e sforzarsi di non trasferire, più o meno inconsciamente, il carisma attribuito dal gregge ai capi religiosi, in qualche capo carismatico ‘laico’.

nicola

Stanno veramente scavando un tunnel nella democrazia per farla saltare per aria. Veramente: “religioni di tutto il mondo unitevi”, sì, contro lo Stato, e contro il libero pensiero. Povera Inghilterra se passasse mai una legge islamica… God (!) save the Queen e ci lasci in pace da ‘sta gente!!!

claudio r.

Io proporrei anche una particolare legislazione per gli atei:
L’ateo che bestemmia non e’ perseguibile neanche in via mministrativa.
Sono riconsciute le unioni di fatto purche’ i contraenti siano atei.
Agli atei sono permessi l’aborto, la pillola del giorno dopo, quella del giorno prima e quella
di domani l’altro.
Gli atei sono esentati da qualunque imposizione fiscale che anche indirettamente vada a beneficio di qualsiasi religione.
E cosi’ via……….
In questi temini la proposta dell’arcivescovo di Canterbury mi potrebbe stare anche bene.

Kull

Io sono Dario il Grande, sovrano di sovrani, reggitore di paesi che contengono ogni genere di uomini, re di questa grande terra ampia e vasta, figlio di Istaspe, un achemenide, persiano figlio di persiani, Iraniano di sangue ariano,

per il favore di Ahura Mazda queste sono le lande che conquistai fuori di Persia, io le domino, esse mi pagano tributi, obbediscono ai miei dettati, osservano fermamente la mia legge: Media, Elam, Partia, Battriana, Sogdia, Korasmia, Drangiana, Arakosia, Sattaghidia, Gandara, la terra degli Sciti bevitori di Soma, la terra degli Sciti dai cappelli aguzzi, Babilonia, Assiria, Arabia, Egitto, Armenia, Cappadocia, Lidia, la terra degli Sciti oltre il mare (mar nero), Tracia, la terra dei greci dagli ampi cappelli, Maka e i Cariani…

Kull.

paolo malberti

finalmente Kull ha gettato la maschera
(adesso scriva pure ciò che vuole)

Ma tornando al tema:
oltre al concordato (come ricordava marco g.) a favore dei cattolici (in particolare il divorzio tramite la sacra Rota),
per i musulmani ed ebrei la legge italiana consente di macellare gli animali per sgozzamento e lasciarli morire per dissanguamento (articolo 5 comma 2 del DL n. 333 del 1 settembre 1998). Lo stato italiano permette, in ossequio ad usanze barbare ed incivili di natura religiosa, che gli animali siano uccisi con molta sofferenza (senza previo stordimento, come la norma altrimenti prevede).

Il Filosofo Bottiglione

da un arcivescovo cosa ci si può aspettare, se non che dica qualche sciocchezza?
ci sarebbe da ridere se non fosse che la cosa comincia a preoccupare un po’ e se non fosse che in Inghilterra anche il ministero della famiglia ragiona in modo inquietante, elargendo contributi ai poligami musulmani.

Daniela

e poi accusano le persone secolarizzate di relativismo culturale, questo arcivescovo è caduto con la testa per terra, secondo me, poi dove la vuole introdurre la sharia? Proprio nel diritto matrimoniale, dove è più facile fare pressioni sulla donna affinchè se ne stia zitta e buona.

Giol

Una alleanza tra fondamentalisti.
L’unica speranza per il cristianesimo di rimanere vivo è accettare il fondamentalismo islamico.
L’arcivescovo l’ha capito bene.
A forza di fare favori alle religioni, a scapito della laicità, ci ritroviamo con gli integralisti in casa.
Cristiani e musulmani, stessa pasta.

antonietta dessolis

in Canada ciò che propone l’anglicano è già realtà 🙁
leggo su “Senza velo, donne nell’islam contro l’integralismo, ed.intra moenia 2005”:
>>…secondo l’osservatorio internazionale sulla legalità in Canda, nella provincia dell’Ontario…i musulmani potranno redimere secondo i dettami della sharia le controversie …a proposito di controversie familiari, di eredità, d’affari e di divorzio…<<
Ma ci sono ammessi anche tribunali ebraici…
Inquietante!

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