In Rete la «black list» dei docenti ebrei

Si presentava come un classico blog di una delle molte piattaforme gratuite presenti sulla rete. Il suo autore si identificava semplicemente come «Re», utilizzando come slogan di apertura del sito una tripla V, acronimo delle parole via, verità e vita, e una grande immagine dei Magi che seguono la stella cometa. E tra i contenuti in evidenza aveva messo una serie di link dedicati al revisionismo, a Mussolini e all’antisionismo. Ma a portarlo all’attenzione del grande pubblico è stata la pubblicazione di un elenco di 162 nomi di insegnanti ebrei, accusati di «fare lobby» e «baronaggio sionista». Ora però è sparito dalla rete: le proteste della comunità ebraica e la denuncia alla polizia postale hanno infatti portato all’oscuramento del sito chee dalle 13,25 di venerdì 8 febbraio non è più accessibile.
Il post contenente la «black list» dei professori ebrei o comunque considerati vicini al mondo ebraico (l’elenco, come rivela l’autore, è stato ricavato dalle firme a margine di una petizione contro un boicottaggio attuato in Gran Bretagna nei confronti di docenti ebrei) aveva però fatto la sua comparsa già il 16 gennaio. E per tutto questo tempo è rimasto accessibile a chiunque. E’ stata la comunità ebraica romana a sollevare il caso, presentando una denuncia formale alla polizia postale e lanciando un appello al ministero dell’Università e agli atenei a costituirsi parte civile «per bloccare un cancro che può espandersi e colpire chiunque». […]

Fonte: Corriere 

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51 commenti

emiddio

discriminare è sbagliato…ma come sbagliano gli antisemiti cosi sbagliano i sionisti!

speriamo che quella lista non è piena veramente di sionisti altrimenti siamo realmente nei guai!

162 ebrei sionisti sono come di 162 nazisti…e la storia di israele ne è una prova!

marco melli

ritorniamo sempre al discorso dei religiosi che se le cantano e se le suonano, sono sionisti perchè gliel’ha detto Dio…..

Aldissimo

Ho letto le reazioni scomposte di Fioroni (vabbè…), Veltroni, Amato, persino di Teodori (che di solito dimostra un briciolo di lucidità mentale).
Invito i sopracitati sepolcri imbiancati a chiedere ad alta voce l’oscuramento di Wikipedia, che molto diligentemente cataloga i personaggi in base al credo, ad esempio: attori ebrei, cantanti cattolici, professori atei, imprenditori agnostici, e via discorrendo. (c’è pure Odifreddi tra parentesi)
Fino a prova contraria, se non si stratta di “outing” forzato, nessuno si deve vergognare di essere catalogato pubblicamente, a seguito di dichiarazioni pubbliche.

antonio mac5

Quando sento parlare di sionismo mi vengono sempre in mente le parole di Shopenhauer, che dicevano piu’ o meno:

…l’assassino Mose’, capace di muovere guerra ai legittimi abitanti di una terra, perche’ quella doveva essere la terra che Dio gli aveva promesso…

era il 1700… ma il suo ochio penetrava i secoli…

Gabriele (studente)

@ antomio mac5
Non capisco il significato del tuo intervento: in ogni caso, ti vorrei ricordare che secondo la mentalità che tu riporti che anche i nativi americani sono stati sterminati e poi emarginati.

Carlo

Un attimo, qui il sionismo non c’entra nulla. Qui c’e’ un sito che pubblica una lista di nomi di professori ebrei o simpatizzanti, corredandoli con deliri sul baronaggio e con affermazioni antisemite. Non mi sembra proprio legale fare liste di proscrizione. E’ un atto vergognoso e incivile, peraltro questi si nascondono dietro pseudonimi.

Inoltre qui non si tratta di una lista di persone catalogate in base al credo, ma di una vera e propria lista di proscrizione basata su “cognomi ebraici” (???) e l’aver firmato una petizione.

Distinguiamo ebrei, Stato di Israele e sionismo, please. E non associamoci con squallidi personaggi con intenti dubbi.

monicavita

Siamo alle solite: i fascisti li accusano di essere di sinistra e di avere un piano per prendere il potere del mondo; qualche comunista che magari si ispira anche a Marx dimenticandone i natali li accusa di essere capitalisti e di avere un piano per prendere il potere del mondo, i cattolici “pregano” perchè siano illuminati dalla “luce” del cristianesimo. I qualunquisti non si curano di niente. Il clima generale sembra peggiore di quello che favorì lo sterminio nell’ultima guerra, l’unica cosa diversa e che adesso la metà degli ebrei viventi sulla terra ha anche uno stato da difendere da qualche islamico che quasi ogni giorno si fa saltare in mezzo a loro.
Il giorno della memoria sottolinea gli orrori del passato, ma il mondo contemporaneo non è cambiato di tanto e quasi nessuno si cura delle prepotenze che subiscono gli altri.
“Prima sono venuti a prendere gli ebrei, ed io non ho alzato la voce perchè non ero ebreo. Poi sono venuti a prendere i comunisti, ed io non ho alzato la voce perchè non ero comunista. Poi sono venuti a prendere i sindacalisti, ed io non ho alzato la voce perchè non ero sindacalista. Poi sono venuti a prendere me, ma non era rimasto nessuno per alzare la voce in mia difesa”
E questa è ancora la migliore delle ipotesi: si da anche il caso che alcuni alzino la voce non per difendere ma per unirsi all’aggressore.

Capitan Spaulding

Certo che se la lista è di docenti “atei” (o che comunque non gradiscono ratzy in facoltà) è tutto un altro discorso…
Quelli non sono da tutelare.
E non si trattava del blog di uno sfigato, ma dei media e della classe politica di un intero paese.

Perchè la polizia postale non ha oscurato il tg2?
Perchè non ha censurato Napolitano?
Perchè non ha censurato Prodi?

potrei continuare per delle ore.

Capitan Spaulding

@Carlo

Sono perfettamente d’accordo.

Trovo però lo strumento “oscuramento del sito” assai poco democratico e inadeguato.

Sarebbe stato meglio una bella denuncia per incitamento all’odio razziale, con conseguente processo piuttosto che un “oscuramento” d’ufficio, mi sembra un atteggiamento censorio da regime (magari in questo caso c’erano buoni motivi ma non è sempre così).

noone

Sono d’accordo con Carlo pure io.

Evitiamo di scadere in discorsi banali. Siamo persone intelligenti e responsabili.
Questo e’ un atto intimidatorio, razzista che tra l’altro potrebbe provocare reazioni ben peggiori.
Qualcuno potrebbe armarsi di pistola e andare a sparare a qualcuno di quei professori!
Ci rendiamo conto?

Carlo

@Capitan Spaulding: Beh pero’ a quanto ho capito il sito e’stato disattivato, quindi non c’e’ stato oscuramento, anche se molti politici hanno invocato tale misura. Io sarei stato per la denuncia immediata, ma anche per far sparire i nomi (solo quelli) dal sito in questione, per proteggere la privacy dei professori.

Sono d’accordo con te che i nostri politici sono sempre pronti a censurare e raramente a incidere veramente sui fenomeni, con denuncie o altro.

Ribadisco che la cosa e’ veramente un brutto segnale e spero che non si ripeta. Sono anche abbastanza stupito (e arrabbiato) dei commenti di alcuni utenti di questo sito.

e pur si muove

Ragazzi, il sito non l’ho visto, ma quando si tratta di liste di proscrizione e in particolare persone “accusate” di ebraismo, e considerando gli alti tassi di psicopalogia coperti da posizioni fondamentaliste o filonaziste qualche preoccupazione è giustificata. Oscurare il sito, vista la tradizione antisemita, può essere un atto opportuno e non censorio se, come credo, le persone in lista sono additate come obiettivi di odio razziale. Di balordi in giro ce ne sono e, qualcuno ispirato a fare qualche bravata partendo da una lista, pure. La madre dei cretini è sempre incinta.

antonio mac5

l’ebraismo, come tutte le religioni, ha trovato giustificazioni divine per far accettare al popolo l’immoralita’ delle sue azioni.

Se la cosa suscita oggi rancori non c’e’ da stupirsi… il perche’ poi ci sia il rischio che qualcuno spari ad un ebreo accusato di sionismo, e non ci sia per un musulmano accusato di terrorismo, o per un prete cattolico accusato di pedofilia… questo sfugge al raziocinio.

antonio mac5

@ Gabriele studente

Non capisco come puoi pensare di citare un’ingiustizia per mitigarne un’altra.

Gabriele (studente)

@ antonio mac5
Caro Antonio mac5,
probabilmente non è molto chiaro il mio intervento: questa idea per cui “la terra è mia e chi c’è sopra deve sparire” non è soltanto nella testa di alcuni israeliani (non tutti, per fortuna), ma purtroppo è un’idea che c’è sempre stata… del resto, Hitler voleva ridurre in schiavitù tutti i popoli slavi.

antonio mac5

@ Gabriele studente

Questa ‘idea’, come la chiami tu, c’e’ anche nella testa dell’orso quando si rifugia in una grotta…

Dagli uomini e’ giusto pretendere di meglio, e criticare chi, nel presente come nel passato, si e’ comportato come una bestia.

Magar

Le “liste di proscrizione” basate sul criterio dell’appartenenza razziale andrebbero proibite, perché strumenti di incitamento all’odio razziale (e ad agire illegalmente), ma, se capisco bene, questa era solo la riproduzione della lista di persone che avevano firmato una petizione. Sono perplesso.

davide

appena l’ho letto mi è venuta subito un’associazione di idee con la richiesta dei nomi dei professori dissidenti alla sapienza

Il Filosofo Bottiglione

concordo con Carlo.

stilare “liste di proscrizione” è un atto dal sapore delinquenziale e pericoloso.

Opus Mei

@Carlo
Completamente d’accordo con te, anche su questo: “Io sarei stato per la denuncia immediata, ma anche per far sparire i nomi (solo quelli) dal sito in questione, per proteggere la privacy dei professori.”

Io credo che la libera espressione di TUTTE le idee, comprese quelle che si ritengono aberranti, debba essere strenuamente difesa.
La censura è una cosa sbagliata in sè, è una violenza fatta al confronto tra le idee.
Se si ritiene negativa e dannosa un’idea, bisogna combatterla con idee migliori, non cercare di farla tacere (che è da sempre un metodo molto clericale, peraltro).

Cosa diversa dal confronto di idee è ciò che fa sì che dei “nemici”, delle persone, vengano messi nel mirino, anche facendo cose molto simili a “liste di proscrizione”, che pare sia quello che è accaduto.
Dico “pare”, perchè purtroppo, avendo agito la censura (anche l’auto-censura è censura) siamo sostanzialmente costretti ad attenerci a ciò che riportano i media italiani, di cui ben conosciamo la scarsa attendibilità.

Luciano

E’ giusto contestare le opinioni, se lo si ritiene opportuno, mentre la compilazione di una “Black List” è un evidente segnale di intimidazione, quindi inaccettabile. Tra l’altro se a qualche pazzo fanatico fosse venuto in mente di far del male a qualcuno degli elencati, sarebbero stati guai seri per il compilatore, e poi mi sembra una pratica dal sapore fascistoide.

Silesio

Il sito, per il breve tempo in cui è stato possibile vederlo, era di impostazione catto-cristo-nazista. Insomma il tenore poteva essere questo: “Qui da noi non vogliamo islamici, ebrei, massoni ecc. ma solo la croce di cristo.”

Magar

@Opus Mei
“Io credo che la libera espressione di TUTTE le idee, comprese quelle che si ritengono aberranti, debba essere strenuamente difesa.”
Sono d’accordo, ma una lista di proscrizione non è solo “espressione di un’idea”, è pure incitamento ad un’aggressione fisica, o comunque un invito ad assumere comportamenti illegali. Per questo vanno vietate.

Carlo

Vedo con piacere che i commenti che ritengo poco pertinenti sono pochi. Vorrei solo fare alcune riflessioni. 1) Il sionismo cosi’come l’opposizione a politiche dello stato di Israele non c’entrano nulla, neppure con la petizione firmata dai professori “proscritti”. Girano da un po’ di tempo nel mondo accademico alcune proposte, secondo me assurde, di boicottare la produzione accademica e le relazioni estere delle universita’ israeliane. I professori in questione hanno firmato contro queste assurde proposte, che non servono a nulla, se non a far sentire nel giusto pochi intellettuali fortemente filo-palestinesi.
2) Secondo me non c’entra nulla dove gli ignobili blogger hanno rinvenuto i nomi dei professori, per me possono anche averli letti sul campanello delle rispettive abitazioni. Secondo me lanciare accuse non circostanziate e infamanti (favorire “lobby ebraiche” all’interno dell’universita’) dovrebbe esseere sufficiente per una denuncia immediata, per non parlare della pubblicazione di nomi senza il consenso dei diretti interessati.
3) I politici dovrebbero riflettere, quello che hanno fatto loro dopo i fatti della Sapienza e’ analogo a quanto fatto da questi ignoranti, cioe’ condannare e stigmatizzare delle persone solo perche’ hanno espresso un’opinione, in maniera civile e sensata.

Kull

Ma se la “lista” era stata presa da una petizione pubblica dov’era lo scandalo????

Kull.

Silesio

Al di là della questione specifica, fa assai sorridere che si vada alla ricerca di una “lobby ebraica” all’università. L’università (almeno quella italiana) è una maxistruttura mafiosa, dove se nessuno non apprtiene a qualche benemerita colonia baronale non entra nemmeno a fare il bidello. Tuttavia, nonostante le proteste, le inchieste, gli scandali di intere famiglie di “professori” non si è mai mossa una mosca.

Angelo. E.

Ma scusate, questi commenti sono antisemiti. Potreste essere anche perseguiti dalla polizia postale per questi commenti. Personalmente trovo scandalosa questa pagina di interventi. Vii chiederei di non cancellare , per favore, il mio commento che in caso di ricerche si sappia che io sono estraneo alle invettive

Marco.g

Intanto è stato commesso un reato molto grave e nessuno sembra curarsene granché. Le affiliazioni politiche e religiose sono uno dei dati sensibili che non possono essere resi pubblici senza il consenso degli interessati, e questo episodio mostra chiamente perché normative come quella sulla privacy sono necessarie.
Per violazioni così eclatanti è previsto perfino il carcere, ma ho forti dubbi che qualcuno pagherà anche solo una multa. Alla faccia del “rigore” che invoca la destra. Quando si tratta di parare il c… ai loro sono ancora più “buonisti” della sinistra.

Stefano O

Quante chiacchiere.Una lista del genere,rievoca un,mai abbastanza,passato troppo sinistro.
Perchè mai dover compilare tale lista?

Paz

Mi fà impressione leggere commenti nazisteggianti su questo sito. Ci sono persone che giustificano le liste di proscrizione e che fanno l’equazione sionisti-nazisti e che continuano a paragonare lo stato di Israele alla Germania di Hitler. Forse sarebbe il caso che qualcuno riprendesse in mano qualche libro di storia…. Il movimento sionista è nato due secoli fà per proteggiere il popolo ebraico da secoli e secoli di persecuzioni, roghi, pogrom ecc. Chi conosce lo stato di Israele sà anche che si tratta di una delle democrazie più avanzate (e laiche) del mondo, dove tutti possono dissentire da tutto e che gli unici palestinesi che godono di tutte le libertà e di tutti i servizi che una democrazia può offrire sono solo quelli che vivono appunto nello stato di Israele.

Marco

> Le “liste di proscrizione” basate sul criterio dell’appartenenza razziale > andrebbero proibite

L’ebraismo è una religione, e non una “razza”.

marco melli

tanti di quei professori non sono nemmeno ebrei, non vedo perchè non si può pubblicare l’elenco, di cosa hanno paura?

monicavita

Concordo pienamente su tutto quanto ha scritto Paz. Ad esclusione degli accenti su fa e sa.

@Marco
L’ebraismo non è una razza, ma è riduttivo definirlo una religione; te lo possono confermare le migliaia di ebrei atei che continuano a definirsi ebrei nonostante il loro ateismo.
Tu ti definiresti mai cattolico, se fossi ateo, o viceversa?

ren

Le posizioni di israele sono spesso molto radicali ma questo non vuol dire che sia lecito ripristinare rivoltanti forme di pregiudizio legate alla religione. Lasciamo in pace gli ebrei, ne hanno passate abbastanza, per secoli nei ghetti, cacciati da mezza europa, disprezzati e sospettati da sempre, fino all’olocausto.
Oggi hanno preso il loro posto gli omosessuali, disprezzati dalla maggior parte della gente, su istigazione della chiesa, derisi e privi di diritti. Che paese del *#*#*# …

Baal

I docenti della Sapienza che hanno firmato quella famosa lettera sono stati definiti “imbecilli” da Mastella, attaccati da Giletti sanza possibilità di controparte in una trasmissione pagata anche con le 106,00 € di canone sborsati dal sottoscritto, ma nessuno ha espresso loro solidarietà.

Daniela

secondo me è leggittimo: criticare la politica estera di uno stato, criticare una religione, criticare l’operato di un professore, ciò che non è leggittimo è fare liste stupide, piene di slogan poveri e ignoranti che mettono insieme personalità molto diverse tra loro e soprattutto fare accuse generiche senza alcuna straccio di prova per fomentare confusione ed odio.

Magar

@marco melli
Vero, ho detto male, nel caso specifico era più corretto parlare di “liste di proscrizione basate sull’appartenenza etnica” (stavo pensando ad altri casi). Essere ebrei NON è solo una questione di religione, ma anche di appartenenza etno-linguistica: chi discende da persone di madrelingua yiddish, “giudesmo”, italkian, etc. (e prima ancora da persone di lingua ebraica) è un ebreo/è di origine ebraica a tutti gli effetti, fosse anche il più razionalista degli atei.

Pare (http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=78474) che nel sito quei professori fossero accusati di compiere “manipolazioni mentali” sugli studenti. Una simile opera di diffamazione mi convince pienamente che fosse giusto oscurare il blog.

A prescindere dai provvedimenti giudiziari, poi, il sottofondo ideologico di quel sito era davvero disgustoso e barbarico: l’idea di scatenare una “caccia alle streghe” contro singoli professori, gridando al “complotto giudaico” e alle “manipolazioni mentali” fa davvero rabbrividire, per le memorie che evoca.

Daniela

e per me questa è più opera di qualche fondamentalista catto-fascista dell’ultim’ora

Silesio

Quando ci si trova in un momento di transizione elettorale succedono sempre strane cose. Si catturano i mafiosi latitanti da anni (ossia tutti sapevano dov’erano) e si promuovono quelle iniziative che dimostrano che le istituzioni sono buone e che lottano contro il male in tutte le sua espressioni fisiche e metafisiche. Dobbiamo riconoscere tra l’altro che la cultura ebraica è pervasa dalla psicosi del bene e del male che spesso viene fatta lievitare a dimensioni apocalittiche. In questo frangente uno dei tanti siti assolutamente insignificanti è assurto agli onori della cronaca internazionale per aver pubblicato un elenco stilato come copia incolla da un documento effettivamente firmato dai nominativi citati. Insomma un gruppo di docenti universitari si schiera pubblicamente a favore di Israele per qualche motivo; l’elenco viene ripreso da un altro sito che indica costoro come filo-sionisti e questo sito viene chiuso. E’ pura follia italiana pre-elettorale.

simona valesi

il fascismo aveva emanato le leggi razziali che costringevano gli ebrei a lasciare i posti di lavoro, le scuole, a vivere separati come ai tempi dei ghetti prima della caduta del potere temporale dei papi: e aveva per questo fatto preparare dagli amministratori le liste degli ebrei in ogni paese; liste poi consegnate alle ss che portarono tanti degli ebrei italiani nei lager; per questo la lista ha suscitato tanto scandalo, perchè dopo tutto quello che è successo ancora c’è qualche ignorante che non lo sa e che sta rifacendo gli stessi errori

monicavita

@simona

Hai colto l’aspetto più rilevante della questione. Sembra che le persone, anche le più illuminate, non si accorgano di questo clima. Stiamo in guardia, per favore; rispetto a certe forme di aggressività, pregiudizio, discriminazione, violenza, dovremmo dirla con i ragazzi anti ‘ndrangheta di Calabria: e adesso ammazzateci tutti!

paniscus

Ragazzi, ma dove sta il reato nel copiare e incollare una lista di nomi da una petizione pubblica, ovvero da un documento dove i firmatari avevano scelto volontariamente di apparire e di essere divulgati il più possibile? Al massimo si potrà configurare il reato di ingiurie o di diffamazione per i commentacci che il nostro ci ha incollato insieme, ma dire che “è stata compilata una lista di proscrizione” mi sembra proprio tirata per i capelli… la lista era lì, già pronta, perfettamente pubblica e col consenso degli interessati, da un pezzo!

Lisa

marco melli

che futili le litigate in favore o contro dei credenti, lasciamoli scannare nelle sinagoghe, nelle chiese e nelle moschee fra loro

Anna Spina

Sono sinceramente allibita per i commenti che leggo.
Io leggo di “futili litigate tra credenti”, quando vi sono Professori ebrei e no fatti oggetto di una minaccia evidente, di un evidente tentativo di intimidazione, invece in questi commenti c’è perfino chi si domanda dove sia il reato!
Come cittadina sono davvero terrorizzata, ma non dal fronte fanatico cattolico, quanto dalla miopia ottusa che dimostra una parte del fronte opposto, quello laico, che dovrebbe dare prova di ben altro acume.
Una cosa, poi, colpisce in gran parte di questi commenti: la totale assenza di un minimo di umana empatia, nessuno di voi per un attimo, evidentemente, deve essersi domandato come si sentono le persone minacciate, come vi sentireste voi, se fanatici vi insultassero e minacciassero la vostra vita, i vostri cari?
Ultima nota: questo SASHA, presente anche qui, è lo stesso SASHA/SASSOLO che non ha fatto altro in questi mesi che riversare una montagna di messaggi farneticanti e carichi di odio contro gli israeliani e gli ebrei su aggregatori di news e forum quali fainotizia.
Anna Spina

monicavita

@Marco Melli

A questo punto, per te, anche le leggi razziali non furono che litigate fra credenti?
Non è che questi professori “litigassero” per stabilire il sesso degli angeli; hanno solo solidarizzato con qualcuno, come probabilmente hai fatto tu con i prof della Sapienza.

lacrime e sangue

Qui c’è un malinteso.
Da un lato abbiamo dei professori, alcuni con cognome di origine ebrea, altri ebrei, altri ancora non ebrei tutti presenti in una lista di oppositori alla discriminazione in atto in Europa contro professori di origine ebraica e/o ebrei.
Dall’altro abbiamo un tizio che copia-incolla la lista, senza autorizzazione da parte di chi era presente nella lista originaria, e decide che questi nomi e cognomi appartengono alla feccia dell’umanità: l’ebraitudine deicida che ha ucciso gesù e vuole conquistare l’universo….
Incredibile che di fronte ad un atto di razzismo su base etnico-religiosa, alle cui conseguenze estreme troviamo l’omicidio, la maggior parte delle persone non se ne preoccupi. Ricorda molto l’indagine promossa da Prodi in Europa: di chi è la colpa se al mondo non c’è la pace? Dei cattivi, malvagi, deicidi ebrei…
E’ bene ricordare cosa c’è a monte: le università europee hanno deciso di boicottare scienziati e professori con cognomi anche vagamente di origine ebraica, per “PUNIRLI” di appartenere alla razza inferiore, che osa far del male agli innocenti agnellini palestinesi. Ora, questa visione manichea, da una parte i buoni (noi e i palestinesi), dall’altra i maledetti ebrei, cattivi e da distruggere, non è altro che un pogrom mascherato, una ghettizzazione senza spargimento di sangue, che precede come sempre lo sterminio fisico del diverso.
Meditare sui ricorsi storici e sulla facilità con la quale si ricade nei vecchi schemi cattolici: ebrei = assassini, esseri inferiori da distruggere.
Ci siamo dimenticati che per un razionalista non esistono blocchi, masse, ma persone?

Luciano

La religione cattolica è la culla primogenitrice dell’antisemitismo, i ghetti e le tuniche gialle da far indossare agli ebrei in segno di scherno, sono state un’invenzione dei papi romani quasi mille anni prima di Hitler. Ripeto, si può criticare la politica dello stato di Israele allo stesso modo con cui si può criticare la politica dello stato italiano o francese o inglese ecc., ma mettere alla berlina i nomi di chi ti è antipatico è la premessa alla logica della prevaricazione violenta. Semmai c’è da andare alla ricerca del nesso tra un ritorno dell’antisemitismo e la sempre più pressante invadenza politica della chiesa cattolica. Purtroppo vedo che anche a sinistra e nel mondo laico ci sono pericolosi pregiudizi in proposito, dovuti, secondo me, ad una approssimativa conoscenza storica. Chi voleva mettere in lista di proscrizione i 67 prof. della sapienza? Gasparri, anche se post qualcosa di fascista gli deve essere rimasto. Questo per far capire a qualcuno dove si trova la radice culturale di certi metodi.

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