Blitz anti-aborto, il pm Russo: «Solo un atto dovuto»

«Nessun procedimento penale aperto, era solo un atto dovuto». Lo ha spiegato il pm di Napoli Vittorio Russo in merito agli accertamenti su un aborto alla 21ma settimana al policlinico del capoluogo campano. «Abbiamo soltanto inteso assicurarci che la legge fosse rispettata, dato che c’era una segnalazione che indicava il contrario. Tant’è vero che non c’è alcun procedimento penale aperto a carico di chicchessia, ma solo un fascicolo per atti», ha detto Russo. Il pm ha aggiunto che ha disposto l’accertamento autoptico sul feto (secondo i medici con un’alterazione genetica – sindrome di Klinefelter – che al 40% avrebbe potuto causare anche una menomazione psichica), dandone incarico a un perito «proprio per accertare che tutto sia stato fatto nel rispetto della normativa vigente».
Il direttore sanitario del Policlinico sta completando la relazione su quanto accaduto lunedì sera nel dipartimento di ostetricia dove hanno fatto irruzione sette agenti di polizia dopo una segnalazione anonima, privi dell’autorizzazione del magistrato, ottenuta solo in un secondo tempo e con una telefonata al pm Vincenzo Russo.
Secondo Enzo Saraceni, presidente dell’Associazione medici cattolici italiani (Amci), si è trattato di un «blitz fuoriluogo». «Di fronte a un esposto anonimo, poteva essere inviata eventualmente un’ispezione del ministero della Salute. Mandare la polizia a interrogare una donna appena uscita da una sala operatoria, sottoposta a un’interruzione di gravidanza comunque drammatica, mi è sembrato eccessivo», ha detto Saraceni.

Fonte: Corriere

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26 commenti

Daniela

caro russo, atto dovuto lo dici a tua madre, una bella azione disciplinare ci vuole per questo pm

antonietta

caro russo, interpellato dopo, vorrei sapere se è normale che sette poliziotti sette intervengano per una segnalazione anonima per un aborto, interrogando la madre appena operata quando non passa nemmeno per la mente agli stessi signori intervenire dietro segnalazioni anonime e non per reati veri (furti, omicidi ecc.). In quel caso si aspettano tutte le autorizzazioni di tutti i P.M., soprattutto se sono parte in causa i notabili e i politici.
Vogliamo la libertà di decidere. La pelle è nostra, la vita è nostra, i feti sono nostri.
A proposito, avete indagato e scoperto da chi proveniva la segnalazione? Io un sospetto ce l’ho: sarà mica un prete? una bigotta zitella?

anteo

il dott.Saraceni dice «blitz fuoriluogo».

per niente solo un’anteprima della catastrofe generata dalle speculazioni dei vari Ferrara e delle gerarchie vaticane. Il peggio deve ancora arrivare occorre Fermarli subito!

un dubbio: le denuncie anonime hanno un iter privilegiato? davvero basta una telefonata anonima per mobilitare polizia e magistratura?

Francesco M.Palmieri

Qui si sta aprendo la strada ad un ritorno al medioevo,
con tanto di regolamentare caccia alle streghe.

Votate, votate per chi pure sostiene la Chiesa, mi raccomando !

Druso

Se arrivasse una chiamata anonima per denunciare lo scarico illegale di rifiuti?
Complimenti Russo! Anziché preoccuparsi di presunti reati (indicati per via anonima, quindi….), perché non indaga su camorra, rifiuti, politica (c’è solo l’imbarazzo della scelta)?

Nifft

Che questo “blitz” della polizia (7 agenti?!?) sia stato fatto proprio a Napoli, con tutti i problemi legati alla criminalità di questa città, è veramente grottesco.

Sole

Da quello che ho capito:

– telefonata anonima (che alla fine non sarà anonima)

– partono gli agenti per la verifica

– entrano in ospedale e chiedono dei medici…

Fin qui tutto a posto.

Poi:

– irruzione non autorizzata (basta anche un fuori-orario perché non sia autorizzata) in reparto per interrogatorio

– sequestro non autorizzato di cartelle cliniche e (addirittura ho sentito) materiale operatorio

L’ospedale denuncerà se è così.

Silesio

Comunque intervenire in una corsia di ospedale è un lavoro tranquillo. Non si rischia niente e di solito i degenti in sala operatoria non sono armati.

Silesio

Adesso ci dovremo aspettare che una moglie fervente cattolica. dal proprio letto matrimoniale, chiami i carabinieri perché il marito usa il preservativo contravvenendo le sante disposizioni di romana chiesa. I carabinieri arriveranno ed arresteranno l’uomo per attentato contro la proliferazione della vita. Anche il preservativo verrà sequestrato e consegnato alla autorità giudiziaria.

Vash

Quando vengono segnalati reati veri non si fa mai niente tanto è vero che in Italia l’impunità supera il 90%, mentre basta che una donna decida di abortire o qualcuno proferisca anche una sola parola in pubblico contro il Papa e le forze dell’ordine si scatenano!

Mangiapreti

Un atto dovuto a seguito di una chiamata ANONIMA può essere inviare un paio di agenti a fare domande con discrezione per vedere se c’è qualcosa di vero.
Spedire d’urgenza sette poliziotti a fare il terzo grado a tutti è un atto palesemente spropositato dietro al quale posso essere facilmente letti intenti di chiaro stampo ideologico. Ci vuole un inchiesta per abuso di potere ed intimidazione affinché non si ripetano più questi “atti dovuti”, chiarire una volta per tutte cosa è dovuto in remota ipotesi di reato e le donne possa interrompere gravidanze indesiderate o problematiche senza paura!

extra ecclesia

Non ho parole per sto magistrato, non vado oltre sennò commetto reato anch’io! Comunque mi sembra che una parte del CSM (e guarda caso tutte le donne del consesso) abbiano già chiesto di aprire un’indagine. Sul comportamento tenuto dalle forze dell’ordine…no comment, certo che un codice di procedura penale per tutti e “istruzione settimanale obbligatoria” non farebbe male.

enrico g.

Ecco la “grave malformazione” di cui era afflitto il bambino del fatto di Napoli

http://www.superando.it/content/view/526/122/

E’ un buon motivo per eliminare 1 italiano su 5-600? Chissà quante persone conosciamo che non sanno neanche di averla? Chissà quanti di noi ce l’hanno? C’è qualcuno di voi che ha avuto difficoltà a scuola? O tende a essere un po’ sovrappeso? O con un po’ di tette? O sterile? Be’, di corsa a fare il test xchè forse sei un Klinefelter anche tu.

Roberto Grendene

@ enrico g. «E’ un buon motivo per eliminare 1 italiano su 5-600?»

Nessuno si sogna di eliminare degli italiani, e nemmeno dei bambini.
Possiamo usare l’italiano, e chiamarli feti?
E’ questione di rispetto per i bambini.

Visto che esaminiamo casi particolari, nel caso in questione il feto era gia’ morto nel grembo materno.Secondo quanto riportato da Repubblica:
http://www.uaar.it/news/2008/02/13/donna-vittima-del-blitz-anti-aborto-trattata-modo-assurdo/

Roberto Grendene

Sole

No, io l’avrei tenuto, Enrico. Però se la salute, anche psichica, della signora fosse stata a rischio era giusto e legale procedere ad aborto.

Matt

@enrico
è così facile riempirsi la bocca di parole quando non si è parte in causa.
a prescindere dal fatto che un feto è un feto e non una persona, può potenzialmente diventare una persona ma ancora non lo è, perché non proponi di prenderti a carico tutti i feti indesiderati? Perché non si può, suppongo, perché l’unica persona che può determinarne la sorte è chi è costretta a portarseli dentro. Bene. Allora che sia questa persona a decidere cosa è giusto o sbagliato, non chi parla a vanvera.

bardhi

propongo a p.m Russo e i 7 agenti di creare subito un pool della polizia morale, dopo il pool mani pulite in italia si sente il bisogno del pool “aborto pulito”

anteo

Enrico è un medico? se sì ha accesso alla cartella clinica? senza questo è difficile perfino per un medico fare una diagnosi. Quindi prudenza e rispetto per il lavoro di altri prima di tranciare qualsiasi giudizio.

Detto questo guardiamoci bene negli occhi: in Italia un handycappato, anzi siamo più espliciti un minorato non ha vita facile, alle solite preoccupazioni di un genitore si aggiungono le cure specifiche e quella tremenda del “cosa accadrà quando non potrò più curarlo”.
E’ un incubo terribile, un genitore pensa all’avvenire del figlio “normale” come indipendente, capace di cavarsela in società, un genitore di un minorato (enfatizzo sul termine, perchè è ancora considerato così) sa che in Italia il destino del suo figliolo dipende quasi esclusivamente dalla famiglia.
Prima di prendere posizioni “prolife” alla Ferrara vediamo di risolvere il non piccolo problema del “cosa accadrà quando non potrò più curarlo”, vediamo di attivare quelle strutture di supporto sociale (non quelle miserevoli della carità, quelle basate sui diritti umani) : questa è l’unica iniziativa decente che si possa intraprendere, il resto è solo crudeltà ideologica. Ma per fare questo ci vogliono risorse, impegno, accettazione del diverso, un modo di vedere il mondo notevolmente distante da certe “semplificazioni” che vanno tanto di moda, vanno esaminati concette più articolati di uno slogan, insomma si deve ragionare e si sa che se il popolo inizia a ragionare sono guai per il feudatario di turno.

Federico P.

Ma il fatto che il feto sia una persona in potenza, e non in atto, ciò non basta a giustificarne la soppressione.
Comunque una persona in atto non è una NON PERSONA.
Quindi giustificarne la soppressione per capriccio della madre mi sembra quato meno avventato.
Naturalmente quando ci si muove nel campo delle definizioni, si sta alla radice delle dispute.
Quando le logiche conseguenze delle definizioni divergono, allora significa che uno dei due contendenti li ha applicato male.
Invece le definizioni nascono dall’esperienza. Tutti abbiamo fatto l’esperienza di essere feti, ma nessuno lo ricorda.

enrico g.

r. grendene

Se leggessi altro oltre alle news dell’uaar sapresti che il feto (preferisci? tanto la sostanza non cambia) è morto in seguito all’aborto. E’ stato espulso morto ma prima che intervenissero i medici era ben vivo.

La cosa sconvolgente, secondo me, è che si ritenga un buon motivo per eliminare un essere umano il fatto che abbia una sindrome assolutamente compatibile con una buona qualità di vita sia fisicamente che socialmente. Nella maggioranza dei casi questa sindrome viene scoperta nelle indagini sulla sterilità maschile perchè in molti casi non dà altri sintomi.
Che informazioni sono state date a quella povera donna? Le hanno spiegato che, senza esami cromosomici, quasi sicuramente quel suo bambino sarebbe stato uguale a tutti gli altri e che sarebbe cresciuto bello e intelligente come tanti altri?
Il problema è che, oggi, se non sei perfetto sei uno scarto.

écr.l'inf.

Ho guardato ieri sera alle 20:30 il Tg2. Non una parola su questo caso.
Scandaloso….

Se volete un esempio di televisione imparziale:
http://www.rtsi.ch

A destra, cliccare su “telegiornale”.
Selezionare poi la data di ieri, 13.2.2008.
Apparirà la lista dei servizi. Cliccare su “blitz della polizia in corsia”

desperate midwife

Federico P., sono SENZA PAROLE.
Non oso immaginare cosa potresti dire di un IVG.
Ho compassione della TUA avventatezza; se vuoi blaterare di temi SENSIBILI, rifletti sull’aggettivo.

Per fortuna in questa vita non ti capiterà mai una scelta del genere.
Almeno nel ruolo di madre.
Ah…tra il resto..del padre c’è qualche traccia? Non sarà un caso di partenogenesi?

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