Castel d’Azzano (VR): l’amministrazione educa contro il laicismo

L’assessorato alla cultura del comune di Castel d’Azzano ha organizzato un ciclo di incontri in collaborazione con la parrocchia di Beccacivetta dal titolo “Identità culturale ed educazione”. Possiamo sbagliarci, ma riteniamo che la collaborazione consista nel fatto che la parrocchia mette a disposizione il teatro ed il comune paga tutto il resto. Ci ha subito attratto la premessa al corso: “La mancanza di radicali riferimenti culturali non deve estraniarci dal dibattito in atto, soprattutto quando l’itinerante laicismo moderno rischia di portare a paradossali contraddizione nell’etica pubblica. Con questi incontri ascolteremo alcune esperienze educative su questi temi di attualità”. E poi l’apertura del corso (martedì 12/2) con ““Contro il logorio del laicismo moderno” con gli autori Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro che affronteranno vari temi di attualità, dalla scuola al family day, dall’omosessualità ai Dico, dall’evoluzionismo alla pornografia”. Già da questo titolo si capisce lo spessore culturale degli organizzatori e degli oratori. Per ben tre giorni è stato pubblicizzato sull’Arena. Desta meraviglia che il Comune prenda parte ad una campagna contro il pensiero laico, degnamente rappresentato anche nel suo territorio, dove, tra l’altro, risiede un gruppo qualificato di nostri iscritti. Concluderà la rassegna il vescovo di Verona mons. Zenti con questo tema: “Quando la fede dice la verità in una società multireligiosa”.

Dalla newsletter del circolo UAAR di Verona (verona@uaar.it)

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33 commenti

rosalba sgroia

Il Comune finanzia una conferenza ( organizzata in una parrocchia) in cui si parla male di un principio supremo dello Stato…

Sconcertante. Assurdo.

Daniela

laicismo moderno è la base delle democrazie moderne, evidentemente questa gente vuole tornare al medioevo e al feudalesimo

Federico P.

Dalle mie parti il comune finanzia con decine di migliaia di euro un manifestazione giovanile canora da bassissimo profilo. Va bene che i soldi devono girare, ma qui si parla “male”, quelli invece non parlano di niente.
Poi si parla male?
Si potrebbe anche dire che si cerca di interpretare un principio, la laicità, oggi sentito come basilare del convivere civile. Ma dire principio supremo mi sembra esagerato, in quanto ne la costituzione ne le leggi quadro parlano di laicità. La laicità è un contenitore che cui si cerca di armonizzare alcuni dei principi (questi sì supremi) del dettato costituzionale, come la libertà di espressione, la libertà religiosa e così via. La laicità esiste se esitono questi. Altrimenti non c’è.
E forse è proprio in nome di questi principi che lo Stato o gli enti locali finanziano anche questo genere di manifestazioni.

Daniela

per federico p.,
la laicità è il presupposto di tutti i diritti civili, se questa non c’è, se qualcuna vuole eliminarla di contro pone le basi per l’eliminazione di tutti i diritti civili conquistati, dove non c’è laicità c’è integralismo e violazione dei diritti. L’esemppio lampante è l’italia di questi anni, che si sta avvicinando con le sue istituzione (locali e nazionali) ad alimentare e difendere un integralismo religioso sconcertante per l’epoca moderna. Certo che vale la libertà di espressione però non si capisce come un comune (di tutti) possa finanziare manifestazioni del genere, allora perchè non finanziare anche manifestazione che inneggiano al razzismo e al ghetto.

ren

Cosa vuoi che dicano le pecore parrocchiane … Quelli che hanno consapevolezza del problema son pochi. E in genere son quelli che pagano di più per le discriminazioni subite, divorziati, separati, non cattolici, gay, laici, atei e molti altri … Gli altri non toccati dal problema continuano a dire che la chiesa fa il ‘suo lavoro’. Anche mia sorella l’altro giorno mi ha lasciato di stucco, pur essendo una persona istruita, laureata etc … mi ha detto che la chiesa ‘fa il suo mestiere’. Sono i politici che le danno troppo spazio. Ma fare il proprio mestiere non significa perseguitare gli altri. Bella missione cristiana, complimenti. A me sembra tanto una chiesa super trash. Ma non lo sa la chiesa che alcuni ragazzi omosessuali sotto pressione finiscono per suicidarsi per la sua istigazione all’odio per chi non si allinea alle sue idee ristrette ?

Daniela

come se poi la chiesa non avesse una montagna di soldi per finanziare le sue conferenze.

Federico P.

Sì ma le relazioni tra stato e cittadini sono regolati dalle leggi, che devono essere scritte.
E sulla costituzione si parla di avri tipi di libertà.
Il Laicismo è un concetto non definito giuridicamente, se non dalla giurisprudenza, ma in italia le sentenze non costituiscono un recedente a cui bisogna necessariamente attenersi.
Il comune per legge ha la facoltà di finanziare queste menifestazioni. Se non l’avesse chiunque potrebbe rivolgersi alla corte dei conti, per esempio, e far revocare il finanziamento.

Federico P.

Così come il comune vicino ha facoltà di finanziare il “Darwin Day”, se il competente assessore è d’accordo. E l’assessore non deve andare a chiedere a tutti cosa ne pensano

Kull

Ecco, mandateci i vostri figli, li educheranno anche al disprezzo dei musulmani, e a confondere libertà di espressione con libertà di offesa e vilipendio…

;-D

Kull.

Daniela

per federico p.

“La costituzione italiana non opera…alcun riferimento esplicito alla laicità dello Stato come carattere necessario dello Stato. Tale nozione è stata tuttavia dedotta e ricostruita dalla dottrina quale principio generale dell’ordinamento”.
Grazie alle elaborazioni giurisprudenziali della Corte Costituzionale, tale principio generale dell’ordinamento giuridico assurge a rango di principio supremo dell’assetto costituzionale italiano.
La sentenza miliare per tale trasformazione è la n. 203 del 1989[2].
In essa si afferma che “i valori richiamati [3] concorrono, con altri (artt. 7, 8 e 20 Cost.), a strutturare il principio supremo della laicità dello Stato, che é uno dei profili della forma di Stato delineata nella Carta costituzionale della Repubblica”.
Quindi chi finanzia conferenze contro la laicità, le finanzia contro un principio costituzionale.

Daniela

quindi non solo la laicità è un concetto definito giuridicamente ma è un principio supremo dell’asseto costituzionale italiano.

Apoftegmatico

“Dall’evoluzionismo alla pornografia”?

Quello che mi fa paura è che questi qua ti trovano il nesso (il)logico tra due cose assolutamente scollegate.

Federico P.

Non credo proprio che vada contro un principio costituzionale, in quanto che finanzia tali inizative finanzia una libera espressione dell’intelleto umano, che nessuna costituzione può vietare.
La sentenza della Corte Costituzionale riconosce che al termine laicità possano essere ricondotti alcuni dei principi della carta costituzionale. Ma la conferenza finaziata cotraddirebbe la laicità come la intende la legge se ledesse almeno uno dei principi di cui essa si compone, cioè se ci fosse istigazione all’odio razziale, oppure attentato ai diritti civili e così via.

Federico P.

Art. 7.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Art. 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Art. 20.
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.

Ecco i tre articoli citati dalla corte costituzionale. Ora se nelle conferenze si esortasse ad contro uno di questi articoli, disponendo dei mezzi necessari per farlo, allora le conferenze sarebbero incostituzionali. Altrimenti no.

N2RT

In effetti non mi sembra che la cosa vada contro la laicità, semmai contro il “laicismo”. Questo significa che possono giustificare l’evento come atto a far conoscere le derive antireligiose moderne (o mille altre cose che si possono inventare sul momento).
Non capisco però perchè il Comune debba utilizzare gli spazi parrocchiali o la parrocchia i soldi comunali… Forse, se non si può intervenire sul fatto che agiscono contro la laicità (cosa che in realtà solitamente è, ma ovviamente girano le frittate), magari si può richiedere la motivazione di tal finanziamento e le specifiche (quanti soldi sono stati spesi, perchè,ecc)… Standogli un po’ col fiato sul collo… Si può fare? Oppure questo tipo di finanziamento è coperto dall’omertà?

Stefano Bottoni

@ Daniela: “perchè non finanziare anche manifestazione che inneggiano al razzismo e al ghetto.”

Con i tempi che corrono, temo proprio che non ne siamo tanto distanti…

Daniela

per federico p.
Grazie alle elaborazioni giurisprudenziali della Corte Costituzionale, tale principio generale dell’ordinamento giuridico assurge a rango di principio supremo dell’assetto costituzionale italiano.
La sentenza miliare per tale trasformazione è la n. 203 del 1989[2].
La corte costituzionale ha trasformato il principio della laicità da generale dell’ordinamento giuridico a supremo dell’assetto costituzionale, e non riferito solo a quegli articoli della costituzione da te citati (che già conoscevo), a me tocca sottolineare come il principio della laicità non solo è definito giuridicamenete ma anche nella costituzione, e questo tu lo negavi. Quindi la laicità è un principio costituzionale. E le conferenze inneggiano contro la laicità (laicità e laicismo sono sinonimi), in modo indiretto e subdolo, ma non tanto, perciò ancora non capisco come un’amministrazione locale possa finanziare una manifestazione del genere.

Paolo P.

Publicizzano un nuovo Cynar? Per quello vecchio si diceva ” contro il logorio della vita moderna”.
Ne hanno di fantasia!

Andrea

Da veronese sono tentato di partecipare a qualche incontro, magari per fare qualche intervento non in linea con il catto-reazionario pensiero. Per vedere l’effetto che fa.

Valentino Salvatore

Ferrara, comuni che educano al laicismo, ecc… il cerchio si chiude.

Roberto Grendene

A Bologna, invece, l’UAAR organizza da martedi’ prossimo un ciclo di conferenze:
“NESSUN DOGMA, i martedi’ della cultura laica”

abbiamo il patrocinio del Quartiere, che consiste nell’utilizzo di una sala e nella stampa di qualche volantino (come per altre iniziative che si svolgono in tale centro civico)

Primo appuntamento il 19/2/2008
Religione, Scienza, Verità
con CARLO FLAMIGNI, membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, professore di Ostetricia e Ginecologia (Università di Bologna), presidente onorario UAAR

Sala “Silentium” Vicolo Bolognetti 2 Quartiere San Vitale, ore 21

Prossimamente chiedero’ una ultimissima dedicata all’argomento

Ciao
Roberto Grendene

myself

Non potevano scegliere dei titoli più sfacciati!
E mi stupisco di ciò, di solito questi “spettacoli” hanno dei titoli molto più fumosi come “Salviamo la nostra cultura” invece stavolta sono stati proprio espliciti!

Federico P.

SI daniela. Ma questo principio è informato dai tre articoli che ho citato che lo definiscono.
La laicità è la separazione dello Stato dall’autorità religiosa, di cui essa deve rispettare le leggi.
Ovviamente
– la separazione dello Stato dall’autorità religiosa non implica la separazione dei politici dall’autorità religiosa, che possono proporre che le leggi siano ispirati a principi religiosi.
– i politici sono cittadini
– le procedura di approvazione delle leggi NON tiene conto di principi religiosi

Federico P.

volevo dire
la separazione dello Stato dall’autorità religiosa non implica la separazione dei CITTADINI dall’autorità religiosa, che possono proporre che le leggi siano ispirati a principi religiosi.

Andrea

Su un fatto sono d’accordo però, chi meglio dei preti può parlare di pornografia, e soprattutto pedofilia?

Andrea

Devo aver dato un invia di troppo.
Qui a Genova, un prete era stato trovato morto di infarto in un cinema a luci rosse, poi per quel riguarda la pedofilia dove ci sono ecclesiastici coinvolti, è quasi roba di tutti i giorni.

angelo

carissimi tutti voi che siete intervenuti al dibattito sul convegno del laicismo a castel d’azzano.
io ho partecipato al convegno e, sommariamente, vi dico solo alcune cose.
1 – i due relatori erano chiaramente due cattolici fondamentalisti (potete immaginare quali discorsi hanno fatto!).
2 – la sala era letteralmente gremita (+ di 200 persone), che sta a testimoniare quanto il tema sia sentito.
3 – prima dell’inizio del convegno ho distribuito 100 copie di un volantino a difesa e in sostegno del laicismo.
4 – sono intervenuto chiedendo a un parroco, essendo io un ateo indemoniato, di spruzzarmi addosso un po’ di acqua santa: il mio corpo avrebbe dovuto fumare (il prete si è guardato bene dal fare ciò).
5 – sono stato applaudito (quindi vuol dire che non siamo pochi).
6 – DOBBIAMO INTENSIFICARE L’AFFONDO: E’ INIZIATA LA LORO FINE!
un abbraccio a tutti, angelo.

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