La crudeltà dell’ideologia

Cosa avrebbero fatto i sette agenti di polizia se in quell’ospedale di Napoli fossero arrivati durante l’operazione e non subito dopo? Avrebbero rimesso il feto dentro la donna? “Fermi tutti, in nome della legge: controabortisca o sparo!“.
Davvero la polizia che a Napoli irrompe in sala operatoria e sequestra un feto malformato è roba da teatro del grottesco e della crudeltà, da dramma di Artaud. Sembra un episodio inventato per dimostrare la stupidità dei fanatici della vita ad oltranza, per far vedere a quale ferocia si può arrivare in nome di un principio nobile e astratto ridotto ad ossessione e sventolato come un’ideologia, persino elettorale.
È difficile anche ragionare dinanzi a questa violenza che è stata commessa a Napoli. Una violenza contro la legge, innanzitutto, perché l’aborto era terapeutico e quindi legittimo, nel pieno rispetto della 194. Anche se va detto forte e chiaro che l’oscenità dell’irruzione non sarebbe cambiata di molto se quell’aborto fosse stato ai limiti della legge o persino fuorilegge, come si era arrogato il diritto di credere il giudice napoletano, informato – nientemeno! – da una telefonata anonima.
Ed ecco la domanda che giriamo ai lettori: perché un giudice, che ha studiato il Diritto laico e che sa che la giustizia mai dovrebbe muoversi in base ad una qualsiasi convinzione religiosa; perché un giudice che si è formato in un’Italia civile e tollerante non capisce che ci sono ambiti delicatissimi nei quali comunque non si interviene con i blitz, con le sirene, con le manette e con le pistole? Amareggia e addolora che questo signor giudice di Napoli si sia comportato come il burocrate di quella ferocia ideologica che si sta diffondendo in Italia su temi sensibili – e l’aborto è fra questi – che invece richiedono silenzio, rispetto, solidarietà. È come se un diavolo collettivo, un diavolo arrogante che presume di incarnare la morale pubblica, avesse spinto giudice e poliziotti a trattare un’intera struttura ospedaliera – dagli amministratori ai medici, dagli anestesisti agli infermieri – come un covo sordido di mammane abortiste. […]
Quante telefonate anonime riceve un giudice a Napoli? Davvero ad ogni telefonata ordina un blitz in tempo reale? E come ha misurato l’urgenza dell’intervento? E quali rei stava cercando? La mamma? Il papà? I medici e gli anestesisti? Cosa voleva mettere sotto sequestro preventivo: l’utero di quella donna? Adesso, a quella signora che, appena uscita dalla sala operatoria, è stata sottoposta ad un incredibile interrogatorio, bisognerebbe che lo Stato chiedesse scusa. L’hanno trattata come un’omicida, come una snaturata che si vuole sbarazzare di un feto alla ventunesima settimana. Hanno inventato per lei il reato di feticidio, hanno applicato contro di lei il loro stupido estremismo che inutilmente vorrebbe deformare e deturpare il buon cattolicesimo italiano [?!?] in schemi da sermoneggiatori fondamentalisti, con tutto questo parlare di Dio e dividersi su Dio. […]
Speriamo dunque che serva questo orribile episodio di Napoli a mostrare tutta la miseria di un’idea che attribuisce alla sinistra di questo infelice paese la voglia matta di abortire e alla destra invece la difesa della vita. Non è così. Non ci sono in Italia da un lato gli abortisti che ballano attorno ai feti e dall’altro gli antiabortisti che si organizzano in squadre di polizia. In questo paese per tutti, e anche per la legge, l’aborto è sempre una tragedia.
Ecco perché, prima che il clima diventi infernale, ci permettiamo una volta tanto nella vita di esser d’accordo con Silvio Berlusconi che ha sconsigliato a Giuliano Ferrara di presentare una lista elettorale “per la vita”. C’è forse in Italia qualcuno “per la morte”?[…]
È stato Ferrara a dichiarare al “Corriere” che mai egli vorrebbe incriminare una donna che ha abortito, e che non è a cambiare la legge 194 che aspira con la sua battaglia. Chi allora, secondo lui, ha armato di ferocia l’interventismo del giudice e dei poliziotti di Napoli? Si sa che i cattolici sostengono che la vita va protetta sin dal concepimento, col risultato estremo di giudicare ogni aborto come una violazione del quinto comandamento. I protestanti invece considerano la nascita come la soglia decisiva senza tuttavia negare che la morte del feto sia un danno per i genitori. Per gli ebrei lo statuto del feto è una questione controversa perché un feto nel ventre della madre è un progetto di vita in corso d’opera. Per i musulmani il feto diventa un persona umana a quattro mesi dal concepimento anche se si tratta di “una persona umana allo stato vegetativo”.
Come si vede – e ci scusiamo per il necessario schematismo – le religioni si dividono. E anche la scienza si divide. Ma nessuno stato laico, nessun legislatore laico può risolvere per legge questa disputa e nessuna sentenza di qualche Cassazione può fissare il momento in cui il nascituro diventa un individuo da proteggere giuridicamente. […]

L’articolo completo di Francesco Merlo è raggiungibile su Repubblica

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30 commenti

GIANNI

“crudeltà dell’ideologia”…ammazzare un bambino non è crudelta..?

Maria Stuarda Goldman

E’ tempo di abbandonare i salotti radical chic e costruire l’azione!
Quel magistrato di Napoli, Vincenzo Russo, esercita davvero il suo pubblico ufficio secondo i principi laici della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista? Oppure utilizza livelli di discrezione privatistica? Chi comandava i sette agenti PS autori del raid senza ancora l’autorizzazione del magistrato? Chi ha fatto la segnalazione? Perchè la Magistratura si è mossa sulla base di una chiamata anonima? era davvero anonima o utilizzava una “sigla” che fa scattare sull’attenti gli operatori istituzionali? VOGLIAMO LA VERITA’! In nome della Costituzione repubblicana laica e antifascista! Avanti con gli striscioni con il nome di Russo e del capo commando PS e la parola d’ordine: VOGLIAMO LA VERITA’. Avanti, nei posti di lavoro, nelle scuole, nei quartieri. Picchettiamo le Prefetture e i Palazzi di Giustizia! Avanti picchettiamo le case di Russo e del capo commando PS! VOGLIAMO LA VERITA’! La Magistratura difende davvero la sovranità della Repubblica Italiana dalle ingerenze di altri Stati (Vaticano)? VOGLIAMO LA VERITA’! In nome della Costituzione repubblicana laica e antifascista!
Avanti! Fuori dalle tane salottiere!

paul

nessuno ha ammazzato un bambino è stato legittimamente praticato l’aborto di un feto malformato, come consentito dalla legge.
vi consiglio di detergere dai vostri occhi il viscoso liquido del fanatismo ideologico, e di ammettere che il fatto che l’aborto sia una omicidio è puramente un parere vostro, personale e scarsamente condiviso dalla comunità scientifica.

non ho mai capito cosa ci sia di amorevole nel mettere al mondo esseri umani con gravissime ed invalidanti malattie, che loro sopporteranno, forse vi piace fare le crocerossine per sentirvi buoni?? cmq il discoro è il solito:l’abortista lascia all’antiabortista una scelta. l’antiabortista no.

Ndrdslcddm

costringere qualcuno a vivere con malattie gravissime non lo è ? impedire a una madre di abortire non è una crudeltà nei suoi confronti ? facciamo tutti come in africa, 10 figli per famiglia , di cui la metà muoiono di fame…ma vergognatevi e basta

Stefano Bottoni

Ammazzare un bambino è crudeltà.
Abusarne, pure… … …
Ma qui NON si sta parlando di un bambino. Si sta parlando di un feto che “potenzialmente” avrebbe potuto diventare un bambino, ma molto probabilmente sarebbe stato un vegetale, incosciente di se stesso. Non spetta a me giudicare (e dunque neanche a te!) Si può solo rispettare la decisione della donna. Difficilissima e tremenda. Ma consapevole e rispettabile.
Hai mai provato a parlare con una donna che ha dovuto prendere una decisione così drammatica? Io sì. Si tratta di mia moglie. Che dovette abortire a causa dei maltrattamenti subiti dal primo marito che danneggiarono irreversibilmente il feto (aborto e divorzio furono contemporanei).
Per inciso, il primo marito era un poliziotto…

Daniela

per gianni,
lo sai che potresti essere denunciato per calunnia. Accusare qualcuno di omicidio non è una passaggiata. Meglio che moderi le parole.

Bruno Gualerzi

Gianni, per favore, smettila di offendere uomini, e soprattutto donne, che scrivono su questo blog!
Noi abbiamo già capito come la pensi, tu dovresti aver capito come la si pensa qui, quindi mantieni pure le tue convinzioni, ma, visto che non hai niente da aggiungere oltre al ripetere come un disco rotto che l’aborto è un omicidio, cerca di capire che sentirsi dare degli assassini alla fine può anche nauseare…

Kaworu

@gianni

far nascere un bambino che avrà una vita di sterco non è una crudeltà?

Silvana F.

Sottoscrivo quanto scritto da Ms. Goldman. Aggiungo solo una riflessione se mi è consentita: ma gli organi dello Stato, o meglio chi li gestisce, si stanno muovendo effettivamente nella legalità costituzionale negli ultimi anni? Sapete, a cominciare dal celeberrimo articolo “L’Italia ripudia la guerra”…. Continuate così voi dell’UAAR”!

Kattochè?

GIANNI scrive:
“crudeltà dell’ideologia”…ammazzare un bambino non è crudelta..?

Direi che è un reato punibile con almeno 20 di reclusione.

E se fosse il caso di un figlio malato terminale che implorara il padre di ucciderlo per porre fine alla sua agonia, quell’omicidio, comunque reato, sarebbe un atto di crudeltà o di amore…? Chi stabilisce il confine tra ciò che è crudele e ciò che è amore? Tu, la Binetti, Ferrara, la CEI, il papa…dio?

cartman666

vorrei appunto sapere quante volte una telefonata anonima faccia scattare un blitz.
Spero che il csm si occupi di questa faccenda.

Peppe

GIANNI: “crudeltà dell’ideologia”…ammazzare un bambino non è crudelta..?

Sì… è come se, facendomi una frittata, mi dipserassi perchè ho ucciso un pulcino… uguale.

Certe persone proprio sono lontane dalle differenze che intercorrono tra “vita biologica”, “vita umana”, “essere vivente di forma umana” e “essere umano (o persona)”.

Sono le stesse persone che si inalberano quando la gente comune fa fatica a distinguere tra CEI e Vaticano…

Che tristezza.

claudio r.

Ai vari giovanni, longini e cattoipocriti vari leggetevi questo:
http://www.bloggers.it/Hereticus/chiesa-e-rwanda/rwanda-verita-nascoste.htm
e non biascicate di difesa della vita, che voi non sapete nemmeno cosa e’ la difesa della vita;
conoscete molto bene invece la difesa del privilegio e del potere.
A proposito consiglio anche la lettura di “I grandi cimiteri sotto la luna” del cattolico Bernanos
sugli eccidi dei franchisti con la complicita’ di preti e vescovi.

Antonio

Gianni, per favore datti una svegliata. Non è stato ammazzato nessun bambino. E’ stato rimosso un feto affetto da gravi tare, che avrebbe dato vita a un essere malformato nel corpo e nella mente. La decisione stava alla madre, non certo a me o a te o al papa o a chissà chi. Chiediti cosa faresti se capitasse a te e datti da solo una risposta onesta.

Bruno Gualerzi

Scusate se appropfitto del blog per sfogare – temo in modo poco lucido – tutta la mia indignazione per ciò cui ho appena assistito nel programa di Gad Lerner, ma non saprei a chi altri rivolgermi. Ho assistito ad uno dei più vergognosi spot di cui ha beneficiato Giuliano Ferrara per propagandare la sua moratoria sull’aborto, senza che nessuno – Gad Lerner in testa che timidamente faceva obiezioni atte solo ad offrire la spunto al nostro per continuare nella sua tirata – abbia ribattuto qualcosa. La regia inquadrava ripetutamente la faccia spazientita di una giornalista che evidentemente aveva più di una cosa da ribattere, ma poi, quando le è stata data per pochi secondi la parola, ha potuto solo accennare il suo disappunto per l’atteggiamento del conduttore. Mi sembrava impossibile che tutto fosse finito lì ed ho aspettato pazientemente che la vera replica avvenisse dopo l’interruzione pubblicitaria… e invece dopo si è iniziato a parlare d’altro, come immagino si stia facendo anche adesso mentre scrivo.
L’altra sera – nella rimpatriata su Lourdes – il possibile contraltare a tanto fervore era delegato ad un Cacciari che ci mancava poco invitasse tutti ad andare a Lourdes per fare un’esperienza comunque straordinaria… Stasera un intero uditorio dal titolo usurpato di ‘infedele’ ha ascoltato compunto una serie di indecenti argomentazioni senza di fatto interloquire…
Sì, lo so, non si è obbligati a guardare la TV, ma non immaginavo tanta piaggeria.

Gino Pieri

Non é possibile responsabilizzare penalmente e civilmente quel giudice che ha emesso il mandato e il capo della squadra di polizia che si é precipitata senza nessun mandato?
Saluti
Ginbo Pieri

Roberto Grendene

Di nuovo si usa, a sproposito, e crudelmente a mio avviso, il concetto di bambino.
Il divenire persona umana e’ un processo continuo, tranne forse per chi ritiene che ad un certo momento spunti l’anima (e su quando st’anima dovrebbe spuntare sono tutti li’ a “teologare”).
Che degli embrioni non siano bambini e’ palese a chiunque abbia un po’ di umanita’. Per dei feti di 3 mesi gia’ e’ diverso, come e’ diverso per feti di 22 settimane. Vivere la scelta se portare o meno avanti una gravidanza non agli inizi, per far nascere dopo mesi un bambino, sono tragedie, e accusarli di essere uccisori di bambini e’ una infamia.

Roberto Grendene

Giona

Rispondo alla domanda rivolta ai lettori

“perché un giudice, che ha studiato il Diritto laico e che sa che la giustizia mai dovrebbe muoversi in base ad una qualsiasi convinzione religiosa; perché un giudice che si è formato in un’Italia civile e tollerante non capisce che ci sono ambiti delicatissimi nei quali comunque non si interviene con i blitz, con le sirene, con le manette e con le pistole? ”

Perche’ prima di andare all’universita’ il giudice e’ andato alle elementari, dove ha fatto lezione con un prete e ha cantato le canzoni cristiane a natale. Ha giocato a calcio nel campo dell’oratorio e ha fatto probabilmente prima comunione e cresima.
Insomma perche’ non e’ laico.

Kattochè?

Bruno Gualerzi scrive:

Scusate se appropfitto del blog per sfogare
(…cut…)
Sì, lo so, non si è obbligati a guardare la TV, ma non immaginavo tanta piaggeria.

Ammiro la tua pazienza, e non è una battuta, ho seguito un po poi l’impalpabile consistenza dei fatti di lourdes ( per fatto intendo qualcuno a cui è ricresciuto l’arto amputato altrimenti muti) e la stupidità delle “ipotesi” di Ferrara (se esistesse veramente dio ci avrebbe già fatto la grazia di rendercelo muto) mi hanno portaro a passare alla lettura del mio interessantissimo libro.

Ma il garante è li solo per censurare “Guzzanti” e “Santoro”?

PS. ma Cacciari, Cacciari anche lei…imbarazzante!

Kattochè?

longinous scrive:

@Kattochè: io voto per il figlio!

Non si tratta di votare per il padre o per il figlio.
Si tratta solo di non giocare con le parole, il feto non è un bambino.
L’omicidio non è sempre detto che sia una crudeltà.
Così ti ho detto come la penso su aborto ed eutanasia.
L’amore lo sentono le persone che lo provano. Così ti dico anche che il concetto di “famiglia naturale” per me è una stupidaggine, e che sono per il MATRIMONIO delle coppie omosessuali se lo vogliono, per la parificazione delle coppie di fatto alle coppie sposate… 🙂

Francesco M.Palmieri

x Bruno Gualerzi

perchè la puntata di Porta a Porta dedicata a Padre Pio, ce la siamo dimenticata ?
Un tremebondo Oddifreddi, opposto a sette o otto fanatici, di cui uno dei più impresentabili, Messori, ascriveva a Padre Pio addirittura la consegna di una lettera a tempi di record, e nessuno, nemmeno Oddifreddi che lo abbia preso a pernacchie.

Eugenio

GIANNI scrive:

13 Febbraio 2008 alle 17:18
“crudeltà dell’ideologia”…ammazzare un bambino non è crudelta..?

Gianni…visto che ti senti tanto forte e superiore a noi poveri atei…rispondi a queste domande se sei un uomo:

Convinceresti la tua compagna a far nascere un figlio che sai per certo avrà una vita di m….?

Metteresti a repentaglio tutto quello che ti sei costruito, i tuoi affetti, le tue relazioni sociali, il tuo lavoro ?

Metteresti a repentaglio la tua salute mentale e quella di chi ti vuole bene o ti sta intorno ?

Se sei un uomo rispondimi sinceramente…sennò stai zitto e sparisci da questo blog….di fanatici come te ne abbiamo piene le scatole….

Eugenio

ma da quando una segnalazione anonima fa scattare un blitz delle forze dell’ ordine ? addirittura sette poliziotti….
io tempo fa chiamai i carabinieri per una rissa tra extracomunitari che dalle mani erano passati alle bottiglie rotte…hanno voulto sapere vita morte e miracoli di me prima di dire “ok…mandiamo una pattuglia”…….e faccio presente che arrivarono i soliti due…

Siamo poi cosi sicuri che quella segnalazione fosse anonima ? Non vorrei passare per paranoico…ma non è che nelle cliniche e negli ospedali ci sono “talpe” pronte a passare all’ esterno certe informazioni ? (tra l’ altro protette da una precisa legge sulla privacy)

RAGAZZI…SVEGLIATEVI !!!!! QUI C’ E’ PUZZA DI FASCISMO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Idolo Hoxhvogli

SU FEDE E RAGIONE, Idolo Hoxhvogli

1)

E’ fondamentale che la Ragione sia il criterio. Per quanto il singolo possa poi declinarla malamente è fondamentale però essere mossi dall’Onestà. In un confronto, spesso, non è importante l’errore, ma l’onestà con cui lo si è compiuto. L’Onestà è per me criterio sia etico che teoretico.

2)

Certamente, come hai giustamente notato, il problema è filosofico. E in quanto filosofico ha la capacità di strutturare il Tempo Storico(vs Tempo puramente Cosmologico) dal quale le nostre esistenze sono attraversate, e che dalle nostre esistenze è attraversato. Ed è proprio filosoficamente che voglio affrontarlo.

3)

C’è un concetto limitato di Ragione. Questo tuo appunto è di grandissima importanza. Perchè oltre a segnalare il problema ne mette in luce le possibili declinazioni.
a)La Ragione è limitata.
b)La Ragione VA “allargata”(è un termine che non mi piace, ma sono i sostenitori di tale “allargamento” che lo usano).
c)La Ragione VIENE allargata.

Allargata, bene. Sono d’accordo, ma da che cosa? E cosa viene fatto “entrare”? E con che tipo di istanza? Mistica? Teoretica? Dogmatica? L’allargamento è reale o simulato?

Non è una questione di contorno, perchè ne va dell’immagine del Papa come “defensor veritatis”. Immagine che hai attentamente notato. Si può, infatti, essere “defensor veritatis” in due modi. [Ipotesi “elaborativa”]

PRIMO MODO)In quanto si mantiene la possibilità di discussione del Problema.

Il caso a) non è immediatamente quello della Chiesa, ma indirettamente, per un certo verso, lo è. La Chiesa, infatti, parlando della Verità, anche nel caso in cui si fosse sbagliata, ne avrebbe però mantenuto desto il Problema.

SECONDO MODO)In quanto si ritiene di conoscere la Verità, e così di difenderla.

Il problema è che il caso b) nasconde un pericolo immane: ritenendo di conoscere la Verità, si corre il rischio, nel caso in cui si sbagli, di impedirne, per un verso, l’accesso.

Il “defensor veritatis” potrebbe così mutarsi nel suo contrario.

La Chiesa si muove pericolosamente vicina alla possibilità b).
“Perchè?” dirai tu.
a)Il motivo è “tecnico”: l’identificazione dell’Essere con gli attributi trascendentali: Bene, Vero, Bello, Uno…
b)Il motivo è “teologico”(ma è in fondo lo stesso che a)): il Dogma.

Con queste operazioni, operazioni a) e b), si afferma, in maniera sostanziale e non accidentale, qualche cosa sull’Essere Assoluto come certamente Vero.

Non vedo la compatibilità tra Dogma e Mistero.
Perchè?
Non si può, penso, da un lato affermare ad esempio che l’Essere è Bene e poi dall’altro affermare che si dialoga con il Mistero. Infatti, se l’Altro è Bene, l’Altro non è più Mistero. Il Mistero tiene aperte tutte le possibilità: il Dogma e l’Attribuzione Trascendentale non tengono aperte tutte le possibilità. Sono una costrizione dell’ e nell’ Essere Assoluto. Costrizioni poi incompatibili con una eventuale Libertà Assoluta inscritta nel concetto di Onnipotenza, concetto che tu hai studiato nelle sue valenze medioevali e in cui certamente puoi farmi notare possibilità che attualmente non colgo.

Nel momento in cui il Mistero “è” certamente qualche cosa
il Mistero viene meno.

Il Dogma mi sebra essere un errore, per quanto un Errore Necessario[E qui si apre un’altro abisso di problemi]

Se la Chiesa sbaglia, se la dottrina sbaglia, il defensor veritatis si tramuta nel suo contrario: e neanche il Greco più grande potrebbe rappresentare simile tragedia.

Ora, il problema è che la Chiesa non può neppure dimostrare di avere ragione. Per cui ciò che è posto come Verità si rivela in realtà come Fede, pura Fede. Fede che però viene continuamente chiamata Verità. E questo passaggio non si può, onestamente, accettare.

4)

SE la Fede deriva sempre da un ragionamento
ALLORA la Rivelazione o non è mai avvenuta o era inutile
PERCHE’ non è necessario rivelare ciò che può derivare dal Ragionamento

Cristo sarebbe morto invano.

5)

Ponendo la propria Fede come Verità, la Chiesa si pone nella posizione di chi può giudicare l’operato della Ragione. Infatti nella Dottrina di Tommaso d’Aquino si distingue tra un uso retto e un uso non retto della Ragione. E guarda caso la Ragione che non risulta compatibile con la Fede è giudicata Ragione non retta. La Ragione, quindi, è giudicata dalla fede. Ma non è la Fede camuffata da Verità che puù giudicare della Ragione. E non può esserci armonia se la Fede giudica della Ragione.

Ponendosi come Verità, la Fede, non si lascia giudicare dalla Ragione.

Quale armonia può esserci in un matrimonio in cui la moglie è schiava? Tu che sei amante della bellezza intendi certamente l’analogia.

La Chiesa non si limita a rilevare la differenza tra due dottrine, ma continua ad usare, in relazione alle proprie dottrine, i termini Verità e Ragione. Verità che non si può dimostare tale e Ragione che non è tale. Nel momento in cui la Ragione non è autonoma non è più Ragione, ma diventa qualche cosa d’altro.

Rielaborando ellitticamente i versi del grande poeta:
“la Chiesa, nel momento in cui Dice la Verità
Dice il Vuoto”

————————————————————–

A)Ovviamente, vista la natura del mezzo comunicatico, si tratta di una discussione solo abbozzata, non considerata in tutta la sua problematicità. In poche parole: La Rete non pesca il Mare.

B)Spero perdonerai il mio argomentare deduttivo, paradossale e provocatorio: si tratta di indole. Il mio pensiero si risolve nello spirito che anima gli argomenti.

Con stima
Idolo

Roby 74

Daniela scrive:

“per gianni,
lo sai che potresti essere denunciato per calunnia. Accusare qualcuno di omicidio non è una passaggiata. Meglio che moderi le parole.”

Eh, la verità fa sempre male! Dura veritas, sed veritas!
E se per una mezza cosa che ha detto Gianni va denunciato, cosa si dovrebbe fare a chi abortisce?

Antonio scrive:

“Gianni, per favore datti una svegliata. Non è stato ammazzato nessun bambino.”

Se non era un bambino cos’era? Big Jim?

Bruno Gualerzi

RobY 74: ecco un altro che se ne va in giro con la sua bella Verità Rivelata, e, non contento, è capace di dire perfino che ‘la verità fa male’, e non contento ancora, lo dice pure in latino…
Ma soprattutto anche lui, come il suo amico Gianni, quando capirà che dare dell’assassino alla gente perché è favorevole all’aborto può suonare – specialmente per chi magari ha vissuto direttamente o indirettamente quel dramma, ma non solo – come un’offesa intollerabile?

Eugenio

Roby e Gianni…perchè non adottate un bambino appena nato e che sarà handicappato tutta la vita ?
Vi ergete a paladini di un’ idea astratta di vita e pretendete di dire alle donne quello che devono o non devono fare ???

ma per favore !!!! buttatevi in mare con una pietra al collo..nel 2008 gente come voi non serve…

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