Undici giornali danesihanno pubblicato oggi, in nome della libertà di espressione, la caricatura del profeta Maometto disegnata da Kurt Westergaard: vignettista obiettivo di una potenziale azione terroristica cheé stata sventata nei giorni scorsi dalla polizia con l’arrestodi un danese di origine marocchina e di due tunisini. Tra i quotidiani che hanno aderito all’iniziativa figura anche il Berlingske Tidende, giornale conservatore, che per la prima volta ha accettato di riprodurre la controversa caricatura del 2005 (la testa del profeta è coperta da un turbante a forma di bomba con la miccia accesa), mostrando anch’esso di ripudiare l’autocensura sui temi religiosi, dopo le minacce di morte che hanno colpito Westergaard. “La libertà di espressione” viene scritto nell’editoriale del Berlingske Tidende “dà il diritto di pensare, parlare e ritrarre ciò che si vuole e i progetti terroristici non cambieranno niente”. Westergaard ed altri 11 caricaturisti erano stati al centro di un caso dopo aver pubblicato il 30 settembre 2005 sul quotidiano Jyllands-Posten alcune vignette che prendevano di mira Maometto e ritenute offensive da più parti del mondo islamico.
Islam: vignette; nove testate danesi la ripubblicano
17 commenti
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bravi, mi fa piacere.
in italia tutti i politici starebbero a scusarsi e a colpevolizzare le testate….
risposta giusta ai fanatici.
vi ricordate quegli esaltati che bruciavano le bandiere danesi?
Hanno fatto benissimo, bisogna smetterla di perdere per strada quelle libertà che una o più popolazioni hano conquistato con centinaia di anni di sacrificio nonostante la religione cristiana per poi perderle di nuovo per quella islamica!
avessimo noi giornalisti così.
In Italia è successo lo stesso dopo la censura di luttazzi… vero?
Approvo in pieno. E non è escluso che anche per così poco qualche scemo di turno tenti azioni violente. W la Danimarca!
Io, ci andrei cauto con gli elogi. Vi informo che il Jyllands-Posten è un quotidiano danese di estrema destra e razzista noto in europa, anche se i nostri giornali non lo dicono, per la sua indole di fomentare l’odio e che ha già pubblicato altrettanto orride vignette antisemite. Non è un caso che in Italia la massima solidarietà al giornale danese l’hanno data quotidiani di destra come La Padania, Libero e Il Foglio. Vi ricordo che allora, il titolo di Libero in risposta fu VOGLIONO PRENDERE A CALCI SOLO GESU’ CRISTO.
ren scrive:
13 Febbraio 2008 alle 15:37
avessimo noi giornalisti così.
avessimo noi giornalisti
certo, bisogna andare cauti:
c’è la libertà di espressione di destra e di sinistra.
Il valore di un’azione dipende da chi la fa.
Al limite possiamo cambiare opinione su una determinata cosa,
anzi su qualsiasi cosa, se a farla sono quelli là.
Finalmente vedremo di nuovo le masse di ‘musulmani moderati’ in azione.
Bene così si insegna a questi fanatici! Stendiamo un velo pietoso su cosa sarebbe successo in Italia in un caso del genere (tutti inchini)
Bravi!
@ paolo malberti «Il valore di un’azione dipende da chi la fa. Al limite possiamo cambiare opinione su una determinata cosa, anzi su qualsiasi cosa, se a farla sono quelli là»
ehm, no.
Una azione dovrebbe essere valutata a prescindere da chi la fa.
Va poi analizzata la sua strumentalizzazione,il suo utilizzo per altri scopi che prefigurano quindi altre azione che magari non si condividono.
Se il pastore valdese di Bologna dice in pubblico che e’ anticlericale e che si deve dare l’8×1000 allo stato, come accade, io dico che e’ una azione positiva, anche se la persona che la fa e’ all’opposto del mio modi di pensare su altre cose (sul sovrannaturale, cioe’)
Roberto Grendene
Grandene. sciendi dal fico.
La parola «ironia» ti dice qualcosa?
Finché si stratta di sbeffeggiare la religione islamica o buddista, si troverà sempre qualche politico (in particalore tra quelli bigotti conservatori e guerrafondai, vedi i leghisti) che svegliandosi dal suo “letargo civile” si ricorderà che esiste la cosiddetta “la libertà di parola”. Appena l’oggetto della critica è la religione cattolica e la chiesa in Italia, diventano peggio dei talebani.
Ad esempio, vi ricordo cosa è successo al concerto del 1° maggio qui in Italia, al comico Andrea Rivera.
La campagna mediatica contro Andrea Rivera è stata vergognosa, ma perlomeno lui non rischia la vita, come non la rischiano gli autori di vignette considerate “blasfeme” nei riguardi del cristianesimo…
Che il Jyllands-Posten sia poi un giornale di estrema destra, razzista ed antisemita è una leggenda metropolitana, in realtà è uno dei principali quotidiani danesi, ed è di orientamento liberal-conservatore.
schock: francamente non me ne importa nulla di ciò che scrivono giornali come Libero o La Padania, cerco di ragionare con la mia testa senza farmi condizionare da nessuno, comunque ti si potrebbe far presente che il Vaticano al contrario condannò duramente quelle vignette sostenendo che la satira non ha il diritto di offendere i simboli, le credenze e le sensibilità religiose…
Ed il punto è proprio questo, una società laica degna di questo nome dovrebbe invece garantire a tutti il diritto di fare satira su qualsiasi cosa senza preclusioni, il riconoscimento alle religioni di un particolare status di intangibilità che le tenga al riparo dalla satira dovrebbe essere qualcosa di inconcepibile; e se ai musulmani è vietato raffigurare maometto, non si capisce perchè debbano avere il diritto di imporre questo loro tabù religioso a tutto il resto del mondo.
Comunque anche se ai tempi i più condannarono quelle vignette (come fecero del resto la maggioranza dei politici di destra e sinistra) fortunatamente a solidarizzare con i vignettisti danesi minacciati di morte non furono solo giornali come La Padania o Libero, ricordo ad esempio un appello di Sergio Staino (che tra l’altro è presidente onorario dell’UAAR) e Adriano Sofri pubblicato su “La Repubblica” o “l’Unità” in cui per difendere la libertà d’espressione proponevano a tutti i giornali europei di pubblicare contemporaneamente in una data prefissata le vignette incriminate: http://www.articolo21.info/notizia.php?id=3067