Vaticano: ecco l’enciclopedia della preghiera

CITTA’ DEL VATICANO – La politica è “costruzione della città per l’uomo, quella che dovrebbe realizzare il bene comune”. Ma cosa è la città per l’uomo e chi deve partecipare alla costruzione? “I costruttori non possono che essere i cittadini, tutti i cittadini…”. Bisogna poi “saper pensare politicamente”, “formare, educare” a fare politica e contribuire al “formarsi di una idea alta e non strumentale della politica”. C’é anche la voce “preghiera e politica” nella Enciclopedia della preghiera che verrà presentata dal cardinale Tarcisio Bertone all’università Lateranense il prossimo 19 febbraio. L’Enciclopedia, a cura di Rossini e Sciadini, edita dalla Libreria editrice vaticana, vuole presentare i diversi aspetti del mondo della preghiera e s’inserisce nella linea di continuità del Dizionario di mistica e del Nuovo dizionario di spiritualità che la Libreria Editrice Vaticana ha pubblicato nel 1998 e nel 2003. Politica è dunque “la più alta forma di attività umana, quella che dovrebbe realizzare quel bene comune che è da intendere quale condizione per il massimo sviluppo di ogni persona”.

Politica come “costruzione”, spiega l’Enciclopedia della preghiera, vuole “indicare un lavoro insieme” e parlare di “città dell’uomo” vuole dire richiamare sia il concetto aristotelico di “polis” che quello tomistico di “civitas”, che non indicano lo Stato ma una “realtà naturale” che ha “per fine il bene di tutti i suoi membri, lo sviluppo della persona al di fuori e al di sopra di qualsiasi ideologia”. I “costruttori” di questa città devono essere tutti i cittadini, con i compiti più svariati” sia “quelli che portano maggiori responsabilità” che quelli che “compiono servizi meno appariscenti” e per questo “possono sembrare, e in un certo senso sono, estranei al cantiere”. Il “pensare politicamente”, anche se può sembrare uno “slogan”, in realtà “per il cristiano laico deve essere molto di più e di diverso: è infatti una idea che annuncia un progetto che ancora prima di essere progetto politico è un progetto di vita pienamente umana”: “un progetto per arrivare ad una umanizzazione plenaria”. Per questo può cambiare “qualche aspetto secondo i luoghi e le circostanze diverse” ma il suo obiettivo resta “sostanzialmente valido nel tempo e nello spazio”. Da qui, spiega il testo vaticano, “la necessità di formarsi un’idea alta e non strumentale della politica”.

La voce su “preghiera e politica” spiega però che “pensare politicamente” è “difficile” perché “il giudizio politico è un giudizio sintetico che deve tenere conto di vari fattori”, valutarli tutti insieme e non uno alla volta, e tenere conto della situazione storica e deve sapere che “le proposte politiche valide sono quelle che, al di là delle validità tecniche, hanno validità storica”. Per sapere come i cristiani devono stare in politica “da cristiani”, il testo spiega che “il ricorso a Maritain è d’obbligo”: se il cristiano “agisce in quanto cristiano” “impegna la Chiesa”, se agisce “da cristiano” “impegna solo se stesso”. Visto che la politica è una “attività laica” il cristiano la pratica “perché credente, cioé quale uomo fra gli uomini anche se animato e motivato dalla fede”. E per questo “va riconosciuta l’importanza della mediazione, che – spiega l’Enciclopedia della preghiera – si realizza sia come cooperazione sia come dialogo”. Infine c’é “un nesso strettissimo tra laicità cristiana e pratica politica” perché i laici sono quelli che “per vocazione divina e non per statuto sociologico” sono chiamati a “cercare il regno di Dio trattando le realtà temporali”.

Fonte: Ansa.it 

8 commenti

chiericoperduto

Infine c’é “un nesso strettissimo tra laicità cristiana e pratica politica” perché i laici sono quelli che “per vocazione divina e non per statuto sociologico” sono chiamati a “cercare il regno di Dio trattando le realtà temporali”.
MI ERO PREOCCUPATO CHE NON CI FOSSE IL NESSO TRA RELIGIONE E POLITICA…IL NESSO C’E’, ECCOME! E PURE PER VOCAZIONE DIVINA.
Leggi “unto del signore”..

lacrime e sangue

Sono tornati a sant’Agostino!!!!
Non è cosa da ridere o da prendere sottogamba… Sant’Agostino è quello che ha teorizzato, preceduto da Tertulliano, l’obbligo di uccidere i dissenzienti:
1) “è giusta la persecuzione che muovono agli empi le chiese di Cristo” Lettera 185
2) “La chiesa perseguita per amore […] la chiesa raggiunge e perseguita i suoi nemici affinchè sia annientata la loro vanità ed essi progrediscano nella verità”, Lettera 185
3) “Perchè dunque la chiesa non dovrebbe costringere i figli che aveva perduto, forzandoli a ritornare nel suo seno, se i figli perduto costringono altri suoi figli a perire?” Lettera 185, zittire i dissenzienti…
4) “non si meravigli e scandalizzi delle guerre intraprese da Mosè, perchè seguendo in esse i comandi divini egli non fu crudele, ma obbediente a dio […] si vendicò con la spada su pochi di loro che dio stesso, che avevano offeso, […] aveva voluto che venissero assaliti e abbattuti, e così produsse un salutare terrore [terrore!!!][…] egli fece quel che fece non per crudeltà ma per grande amore” Contro Fausto Manicheo: giustificazione degli omicidi per ordine di dio

nas

non preghiamo abbastanza, guardate cosa succede :

BRASILE: FULMINE COLPISCE CRISTO DEL CORCOVADO
L’immagine e’ spettacolare e densa di richiami biblici: una saetta che colpisce in pieno il Cristo del Corcovado, probabilmente il monumento piu’ famoso di tutto il Brasile. Il fotografo ha colto il momento esatto in cui un fulmine ha colpito la statua del Cristo piu’ grande del mondo nel bel mezzo di una tempesta che si e’ abbattuta su Rio de Janeiro. La statua, alta quasi 40 metri e scelta tra le ‘nuove’ sette meraviglie, e’ fatta di cemento armato e non sembra abbia sofferto danni particolari (miracolo!)

Bruno Gualerzi

E alla fine di tanti luoghi comuni spacciati per meditati approfondimenti sulla ‘polis’ e sulla ‘civitas’ ecco ciò che rende aria fritta tante belle parole:
“…i laici sono quelli che ‘per vocazione divina e non per statuto sociologico’ sono chiamati a ‘cercare il regno di Dio trattando le realtà tamporali'”.
E come si fa a ‘cercare il regno di Dio trattando le realtà temporali’ se non ‘trattare le realtà temporali cercando il regno di Dio’, cioè, ancora e sempre, finalizzare l’attività politica ai principi religiosi’?
O la situazione consente – e proprio nella attività che condizione la vita sociale come tale, cioè nella politica – di orientare direttamente, senza ostacoli, la vita della polis per modellarla sul ‘regno di Dio’ così come il proprio credo lo immagina (teocrazia), oppure – se ciò non è possibile in una società pluralista, ci si adegua (in realtà, in buona o mala fede, si finge) ad accettare il dialogo e il confronto, ma sempre per perseguire un fine che non può che coincidere col proprio credo. Se si è laici ‘per vocazione divina e non per statuto sociologico’, la vocazione divina non può che improntare di sé ogni realizzazione sociale.
Si possono escogitare i più raffinati marchingegni dialettici per far passare surrettiziamente, per camuffare, questa verità, ma il bene comune sarà considerato tanto più tale quanto più si identificherà con i principi religiosi. I traguardi intermedi prima di raggiungere questo traguardo saranno sempre ‘relativistici’, accettabili solo per forza maggiore e traguardabili non appena se ne presenti l’occasione.

rossotoscano

Praticamente stiamo tornando alla legalizzazione delle crociate… queste parole scritte nell’enciclopedia sono una bomba che mina la democrazia in tutti gli stati mondiali…

Asatan

Ma che ci si può aspettare da un cluto distruttivo che venera una delle divinità più dispotiche e sanguinarie mai inventate dalla mitologia?

Valentino Salvatore

Poi se la prendono se gli dici che la cultura cattolica è incompatibile con la modernità…

Flavio

Enciclopedia della preghiera? Non siamo interessati, grazie.

Ironico, l’enciclopedia fu inventata in altri tempi, con intenti diversi dall’insegnare la credulità nei dogmi…

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