Il Caravaggio Rai fa arrabbiare i gay

I gusti sessuali di Caravaggio sono oggetto di antica disputa tra storici dell’arte, ma un giallo sul possibile «outing» televisivo precede la messa in onda della fiction sulla sua vita. Diretto da Angelo Longoni e realizzato dalla Titania di Ida Di Benedetto insieme a Rai Fiction, il film sarà trasmesso domenica e lunedì in prima serata su Raiuno, ma già nel maggio 2006, sul sito di Gay Tv, si era meritato una filippica al vetriolo. Un pezzo di Giovanni Molaschi riprende l’intervista rilasciata a Vanity Fair dal protagonista, Alessio Boni: «Dopo aver parlato del suo intenso rapporto con la religione, è approdato all’argomento evidentemente da lui considerato scottante e cioè la nota omosessualità di Caravaggio (…). Boni avrebbe avuto la certezza circa l’eterosessualità del più amato pittore della storia direttamente dal Caravaggio, con cui questo periodo l’attore dice di essere in comunicazione». In effetti, in varie occasioni il giovane attore ha raccontato alcune fatali coincidenze biografiche tra lui e Caravaggio; si va dalle origini bergamasche a un comune fratello prete, fino a una conversione avvenuta contemplando La vocazione di San Matteo nella chiesa di San Luigi dei Francesi, a Roma. Questo basta per sancire che «la fiction di regime prodotta dalla televisione di Stato italiana, a quanto pare, ci proporrà un inedito Caravaggio intento a inseguire donzelle». Come cerimonia riparatrice, quindi, la stessa Gay Tv trasmise a più riprese il Caravaggio del regista inglese Derek Jarman, che rendeva giustizia alla gaiezza dell’artista. […]

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26 commenti

San Gennaro

Quando il “pennello” indica la luna, gli imbecilli guardano il “pennello”.

anteo

il “pennello” di Caravaggio non indica la luna, se così fosse avrebbe dipinto eteree madonne con auroele e sgargianti abiti invece che donne scalze e per niente “lunari” come la madonna morente.

Francesco M.Palmieri

Dopo la non tanto improbabile omosessualità del personaggio, e dopo l’aver commesso un omicidio,

sull ‘ “intenso” rapporto di Caravaggio con la religione, non ci metterei la mano sul fuoco.

I suoi insuperati quandri antiriformisti, più che di intima convinzione, parlano di esigenze della committenza, la quale, non potendosi ancora affidare alla TV, utilizzava i grandi pittori per fare propaganda.

Se le opere non erano “in linea”, non venivano pagate, e anche i grandi pittori, si sa, hanno sempre avuto imprescindibili esigenze alimentari.

Flavio

Anch’io ho pensato subito al Caravaggio di Jarman.
Mi sembrerebbe comunque adatto, se la Rai vuole fare un po’ di servizio pubblico ogni tanto, presentare una biografia che rispecchi la vita vera, documentata o ricostruita, non farne una paraboletta della fede.
Sull’andazzo delle fiction Rai, santi suore papi e preti, abbiamo letto interventi autorevoli su L’Ateo.

Ivo Mezzena

tutti pronti al servizio della propaganda della Chiesa, bravi!!

Ernesto

Nessun grande personaggio storico è gay. Lo sanno tutti. I gay sono esseri demoniaci senza valore che passano la vita a fornicare in angusti anfratti nel sottosuolo.
Quindi Caravaggio non era gay.
Amen.

Gabriele (studente)

@ Ernesto
Senti, Ernesto, io sono omosessuale e mi reputo sicuramente più istruito di quegli eterosessuali che vivono di birra, calcio e “origine del mondo”!
E poi ci sono stati tantissimi grandi omosessuali, per esempio, Leonardo e Michelangelo!

FaberIptius

@ Ernesto

“[…] in angusti anfratti nel sottosuolo”???

@ Gabriele (studente)

Mi pare evidente che Ernesto stesse scherzando…

Silesio

E’ un pittore di una espressività assoluta. Questo penso che basti. Poi, sulla vita del Caravaggio, tra fughe, aggressioni, baruffe, trasgressioni, condanne a morte per omicidio ecc. tutti avrebbero, volendo, un enorme materiale per il gossip (e perciò per una decina di fiction)

schock

La spiegazione adotta dal protagonista Alessio Boni per smentire l’omosessualità del Caravaggio è davvero ….. uhm, ….. allucinante.
Lui dice: poichè fra me e Caravaggio esistono molte coincidenze biografiche ed io non sono omosessuale allora come logica conseguenza anche Caravaggio non può essere stato un omosessuale.
Ora mi chiedo se adottassimo lo stesso criterio di coincidenze potremmo dimostrare che Caravaggio non era un pittore ma un attore perchè Alessio Boni è un attore; oppure potremmo dimostrare che Caravaggio è un pessimo pittore perchè anche Alessio Boni non è in grado di tenere in mano neanche una matita; oppure potremmo dimostrare ….

rossotoscano

Per l’italia cattoperbenista gli omosessuali sono esseri( non uomini e neanche donne) deboli e femminili: i cosiddetti femminielli perchè così possono ssere derisi e non presi sul serio… quando invece la fantasia cozza con la realtà allora tutti gli omosessuali diventano nell’ipocrisia degli eterosessuali…..

Kaworu

ah beh se un attorucolo inutile è in diretta comunicazione con caravaggio stiamo apposto.

direi che per la massa di idioti che popolano l’italia è più autorevole lui che uno stuolo di storici.

voglio scappare da qui T_T

Stefano Bottoni

@ Gabriele

Scusami, forse non hai mai fatto parte di un gruppo goliardico come il sottoscritto, ma l’ironia di Ernesto mi è sembrata fin troppo evidente. Un sacco di personaggi che hanno fatto la Storia erano omosessuali o bisessuali. Nell’antica Grecia (e in seguito nell’antica Roma) questa era la normalità. Tutti gli eroi dell’Iliade lo erano (qualcuno crede ancora che l’amicizia fra Achille e Patroclo fosse esclusivamente platonica?). Socrate, Platone, Alessando Magno, erano bisessuali. Così grandi imperatori romani (Adriano fece divinizzare il suo efebo preferito che annegò nel Nilo).
Grandissimi artisti rinascimentali erano omosessuali (Leonardo e Michelangelo in primis, ma certo non scordiamo Caravaggio).
L’omosessualità è considerata una colpa solo da quando “qualcuno” scrisse che ciò era peccato, e si ammantò della parola dell’unico dio per confermarlo.
Beh, io credo che per l’avanzamento della civiltà abbiano fatto molto di più queste persone, rispetto a coloro che le hanno condannate.
E per fortuna, le origini dell’Europa moderna sono greco-romane, NON, sottolineo NON! giudaico-cristiane (tesi sostenuta anche da Richard Dawkins).
Quindi, fatti quattro risate! E’ sempre cosa buona e giusta!

Leo55

Solo una cosa, giusto per precisare, le origini culturali dell’Europa sono, senz’altro, Greco-Romane, così come pure quelle del cristianesimo che con il giudaismo e l’ebraismo aveva a che vedere solo il racconto fantastico di un tale Gesù di Nazaret, costruito sulla base della religione Mitrica e sul culto dei misteri, con aggiunta di contenuti culturali e filosofici propri della filosofia greca e del diritto romano.

juan

Io credo che per capire chi era veramente Caravaggio basta guardare attentamente i suoi quadri …

Garland

E’ ridicolo insistere sul fatto che Caravaggio debba per forza essere stato omosessuale. I suoi quadri, soprattutto quelli giovanili, rappresentavano giovani bellissimi, ma non dimentichiamoci che il famoso omicidio è stato commesso molto probabilmente proprio a causa di una donna…

Evitiamo di far diventare Caravaggio un’icona sessuale quando piuttosto dovrebbe essere una delle più grandi icone artistiche di tutti i tempi.

discordiana

OH NO IL MIO IDOLO NON PUO’ ESSERE GHEY!!!!!UNDICI!!!

“direi che per la massa di idioti che popolano l’italia è più autorevole lui che uno stuolo di storici.”

Ma sono tutti comunisti!!! E snob!!! E non sanno cosa pensano le Persone Vere. *non è vera, svanisce*

valerio

E’ triste costatare che ancora oggi c’è chi ha un approccio compassionevole nei confronti dell’omosessualità:
“Coraggio” sembrano dire costoro ad un omosessuale “non ti preoccupare se sei gay, anche Michelangelo o Leonardo o Wilde lo erano”.
Questo è un atteggiamento discriminatorio.
Sarebbe come dire ad un ragazzo dai capelli biondi “Coraggio, non ti peoccupare, anche tanti personaggi storici erano biondi e poi nei paesi del nord quasi tutti lo sono”.
Ma che razza di argomentazione è?
Quando la si smetterà una buona volta di considerare l’omosessualità un difetto da giustificare?
Quando la si potrà considerare semplicemente un patrimonio genetico normale?
E attenzione perché l’omosessualità non è considerato un “peccato” solo dalle grandi religoni monoteiste che pongono al centro del loro pensiero l’uomo come riproduttore della specie.
Tra parentesi Gesù, mito o realtà non importa, non ha mai parlato contro l’omosessualità, anzi sembra avesse un rapporto molto stretto con l’apostolo Giovanni; e per quanto ne so il catechismo della chiesa cattolica pur riconoscendo implicitamente che gay si nasce e non si diventa, censura i comportamenti gay non in nome di dio ma della semplice tradizione biblica ed ecclesiale.
Considerare “peccato” o “difetto” l’omosessualità è una convinzione dura a morire anche nel mondo laico.
Come non ricordare che lo stesso Darwin considerasse l’omosessualità una specie di devianza? Al proposito ho letto un’interessante intervista alla biologa americana Joan Roughgarden dell’università di Stanford.
Riconoscere i giusti e sacrosanti diritti agli omosessuali si fa presto, smetterla di considerarli una categoria ristretta e protetta, e di conseguenza facilemente controllabile, è tutt’altra cosa.

Stefano Bottoni

@ valerio

Non mi sembra (ma se hai capito così, evidentemente mi sono espresso male) di aver detto che essere omosessuali sia qualcosa di cui doversi proccupare, ma non troppo, perchè tanti personaggi del passato lo erano. Nè che sia qualcosa di cui doversi giustificare. In tutta franchezza, mi sembra che tu abbia tratto delle conclusioni dal mio intervento che non fanno assolutamente parte del mio pensiero. Se vorrai essere più preciso, sarò ben felice di risponderti.

Stefano Bottoni

@ Valerio

Preciso che nel mio intervento a favore di Gabriele non intendevo dire: “Coraggio: anche se sei omosessuale non importa!”. Il significato del mio intervento era: “Fregatene se qualcuno ti discrimina! Fatti quattro risate! Una risata li seppellirà, si dice, quindi… figuriamoci quattro!!!”.
Leggendo fra le righe del tuo intervento (@ Valerio), a me sembra che qualche problemino ce l’abbia tu… pensaci bene!

Stefano Bottoni

Chedo scusa per il doppio intervento, ho avuto il dubbio di non aver inviato correttamente il primo.

valerio

@ Stefano Bottoni
sì, in effetti hai ragione, qualche problemino ce l’ho davvero.
Ho il problema di trovarmi spesso di fronte a persone che in perfetta buona fede assumono un atteggiamento discriminatorio nei confronti dell’omosessualità: un atteggiamento inconscio e per certi versi peggiore.
Certo, sono il primo io a lodare l’uso dell’ironia, ma su questi temi che toccano in maniera profonda la sensibilità e la dignità della persona, perdonami, ma sono intransigente.
Vado in bestia quando si cerca di relegare l’omosessualità ad una categoria.
Vado ancora più in bestia quando si tenta di far passare il concetto dei PACS come un diritto di civiltà, quando invece altro non sarebbe che un ulteriore forma di discriminazione.
Il vero diritto di civiltà sarebbe modificare alcune parole del codice civile per cui un matrimonio possa essere contratto indifferentemente da persone di sesso diverso o dello stesso sesso.
Solo così si annullerebbe la fittizia diversità.
Tu mi dirai prima facciamo i Pacs e poi parliamo di matrimoni.
Io invece ti dico, prima annulliamo la discriminazione già esistente in materia di matrimonio e poi possiamo parlare di coppie di fatto.
Perché nessun politico chiede esplicitamente la modifica del codice civile per consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso?
Troppo facile dire che in Italia già sarebbe una conquista il traguardo dei Pacs.
Quello che mi dà più fastidio è scaricare su altri responsabilità mentali ed intellettuali, ed è proprio quello che sta succedendo.

tomassoni

Io di cognome faccio Tomassoni. Spero che l’attore Alessio Boni che dice di avere molte affinità con Caravaggio non ucciderà anche me come il fece il grande pittore con Ranuccio Tomassoni!!! ….. AIUTO!!!

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