Si è risolto in 20 minuti di «show» pannelliano l’annunciato faccia a faccia tra il leader radicale e Giuliano Ferrara a Unomattina. Grida e improperi di Marco Pannella contro l’inventore della lista «Pro-life», reo di aver chiesto di sostituire al confronto due finestre, una per sè e una per il leader radicale, nelle quale ognuno potesse sostenere le proprie posizioni senza alcun contraddittorio.
Pannella, come prevedibile, non ha acconsentito, esprimendo in diretta televisiva tutto il suo «sconcerto» per l’atteggiamento di Ferrara e degli stessi autori della trasmissione che del cambiamento di programma, ovvero della mancanza di un faccia a faccia, lo hanno avvisato solo all’ultimo momento […]
Ferrara giustifica la sua posizione: non «sottoporrò alla futilità delle opinioni a confronto» in tv il tema dell’aborto, nè con Pannella nè con altri. «Caro Pannella – dice il direttore de Il Foglio in una nota – questa mattina hai fatto una tremenda scenataccia in tv, a Raiuno, perchè non ho accettato di discutere con te di aborto. […] Hai dato scandalo perchè pensavi che io rifiutassi di parlare con te della questione decisiva che ci divide aspramente. Ma non è così, e te lo spiego. Io non discuterò della vita umana, come se fosse un’opinione, con alcun candidato in tv. La tv è antiveritativa. Un bel mezzo per comunicare, rispettabile e fatto da persone rispettabili, tra cui io stesso fino a ieri. Ma sul ponte di Messina o sull’Ici valgono le opinioni, sulla vita umana e l’amore vale la solitaria e pubblica ricerca della verità».
«Senza fanatismo – dice ancora Ferrara -, io penso di averla trovata, la verità sulla vita umana, e credo che sia giusto non esporla alla futilità delle opinioni a confronto. Se le norme non mi consentiranno di esporre, in par condicio con altri candidati, le mie idee sulla strage eugenetica in corso nel mondo, pazienza. Entrerò in clandestinità mediatica. I cittadini hanno il diritto di essere informati sulle idee di chi si candida alle elezioni, ma anche i cittadini hanno un’anima razionale. E le anime razionali possono comunicare tra di loro, liberalmente, anche fuori dalla televisione, se necessario. In qualunque momento sono disposto a discutere con te in un teatro di aborto. A Milano, per esempio. La settimana prossima, se lo vuoi. […]».
Intanto sulla questione aborto interviene anche il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. Secondo cui la legge 194 «non va modificata, perchè rappresenta il massimo punto di equilibrio e compromesso possibile», tuttavia «va applicata in tutte le sue parti». L’esponente centrista assume dunque una posizione di cautela. Tuttavia, ha detto Casini, «contesto l’idea di Berlusconi e di Veltroni di lasciare fuori dalla campagna elettorale i temi eticamente sensibili, ma posso capire che poiché all’interno dei loro partiti ci sono posizioni sono molto diverse non faccia comodo parlarne. Io credo però che dei temi eticamente sensibili bisogna parlare». Lo stesso Giuliano Ferrara, che pure è in prima linea contro l’aborto, ritiene che l’attuale normativa non vada cancellata: «La 194 non va toccata – dice -. Il problema è che le donne ieri hanno detto che l’aborto è un diritto. L’aborto va combattuto, non obbligando le donne a partorire e non punendo legalmente una donna perchè ha abortito, ma dal momento che c’è una scelta da fare bisogna scegliere per la vita».
Intanto la sinistra tiene alta l’attenzione sulla vicenda. In particolare Rifondazione, che oggi dedica alla legge 194 la prima pagina del suo quotidiano Liberazione, dove campeggia il titolo a caratteri cubitali «Siamo tutte assassine» […] Diametralmente opposta la prima pagina del Foglio che sulla vicenda del capoluogo campano titola, sempre in prima pagina, «Napoli, ucciso bimbo perché malato».
Nel frattempo, dopo le manifestazioni promosse nella giornata di giovedì, un nuovo presidio in difesa della legge 194 e della privacy delle donne è stato organizzato venerdì mattina davanti all’ingresso del policlinico universitario di Napoli, struttura al centro della vicenda delle indagini di polizia e procura su un aborto. «Diamo forza alla protesta per evitare che si torni al clima del ’78 quando l’obiezione di coscienza veniva usata per coprire interessi di lobby private e di presunte posizioni politiche giocate sulla pelle delle donne», si legge nel volantino distribuito ai passanti.
Ferrara si è confermato il solito pallone gonfiato (e non solo in senso metaforico), bravissimo a ribaltare la frittata meglio dei preti. Quello che mi sconvolge è sentire Casini meno a destra del laido “ateo devoto”. Che poi precisi che la 194 vada applicata in ogni sua parte, chi ha mai sostenuto il contrario?
certo, adesso casini libero da obblighi di coalizione fa la voce grossa sui temi eticamente sensibili … che bella faccia tosta.
“L’aborto va combattuto, non obbligando le donne a partorire e non punendo legalmente una donna perchè ha abortito, ma dal momento che c’è una scelta da fare bisogna scegliere per la vita”
Ma cosa si è mangiato stamani Ferrara per farlo delirare in questa maniera.
Eccolo lì, di nuovo a dar prova della sua coerenza di ferro: “la TV è antiveritativa”!
Va be’, anche lui un pò l’ha sfruttata ‘dialogando’ a destra e a manca, ma solo per cose di secondaria importanza, per esempio alcune trasmissioni su Dio e derivati, ma cosa sono mai argomenti così futili di fronte alla nuova inossidabile verità cui è pervenuto, ad una acelta di vita che viene a coronare degnamente anni e anni di scelte coerenti?
Si potrebbe gioire per il fatto che – nonostante l’accorato appello (sic!) di Gad Lerner – ha annunciato solennemente che non apparirà in TV se non per illustrare il nuovo verbo… ma, a parte che ci sarà comunque fino alle elezioni, chi è disposto a dargli credito?
Io credo che Ferrara sia un incivile.
Incivile per usare un super eufemismo. E’ la persona che più si è venduta al miglior offerente in assoluto nel panorama disastroso della TV e giornali.
http://www.kaosedizioni.com/sch_arcitaliano.htm
date uno sguardo…Sull’evoluzioni di questo eterno raccomandato che risponde al nome di….
“non «sottoporrò alla futilità delle opinioni a confronto» in tv il tema dell’aborto, nè con Pannella nè con altri. «Caro Pannella […] Io non discuterò della vita umana, come se fosse un’opinione, con alcun candidato in tv. La tv è antiveritativa. […] sul ponte di Messina o sull’Ici valgono le opinioni, sulla vita umana e l’amore vale la solitaria e pubblica ricerca della verità».”
Che tradotto significa “Nessun confronto pubblico con nessuno: il tema è troppo sacro e importante perchè qualcuno che non sia io possa aver ragione”
“«La 194 non va toccata – dice -. Il problema è che le donne ieri hanno detto che l’aborto è un diritto. L’aborto va combattuto, non obbligando le donne a partorire e non punendo legalmente una donna perchè ha abortito, ma dal momento che c’è una scelta da fare bisogna scegliere per la vita»”
Che tradotto significa “scegliete pure: NON ABORTIRE o NON ABORTIRE? Scegliete, scegliere pure liberamente donne… qui nessuno vi costringe ad ABORTIRE…”
Ormai Ferrara è andato in orbita: speriamo che precipiti al più presto schiantandosi all’interno di un cassone della monnezza… anche se un po’ mi spiace per il cassone.
“La sacralità della vita”. Non parlava allo stesso modo quando spronava le truppe di Bush ad invadere l’Iraq, provocando così un numero esorbirante di morti – e in pratica la distruzione di un territorio da cui sono stati portati via anche i chiodi delle porte. Forse, come padre Cristoforo dei Promessi Sposi, si sta pentendo dei propri peccati e quindi tende ad esagerare dal lato opposto.
Un ipocrita vigliacco, che sfrutta temi sensibili per la sua miserabile carriera di arrivista.
“…non obbligando le donne a partorire…”
“…ma dal momento che c’è una scelta da fare bisogna scegliere per la vita»
E come concilierebbe le due argomentazioni con atto di transustanziazione o di consunstanziazione, dato che con vita intende ovviamente qualla di una blastocisti o di una morula?
Non riesco a comprendere la posizione di Ferrara, ambigua,che cosa voglia dire quando pretende di conciliare l’inconciliabile.Boh!
Stiamo tornando indietro e mi dispiace.L’unico limite dovrebbe essere il tempo:no all’aborto quando nel feto si forma il sistema nervoso perchè non deve soffrire nessuno,ma questo mi pare sia già contemplato dalla legge.
Certo che Ferrara ancor prima di parlare con chi la pensa in maniera contraria a lui, non solo ha già la ragione in tasca, ma addirittura sminuisce a tal punto le opinioni avverse da non dar loro nemmeno la possibilità di un confronto! Comportamento degno di un Ferrara! forse in periodi pre-democratici avrebbe potuto comportarsi così, ma ora mi sembra un pò infantile!
http://it.dada.net/video/5867583/SAFE-SEX/
in tempo di moratoria all’aborto conviene fare solo sesso sicuro
questo è vero sublime epico amore antidemografico
“bisogna scegliere per la vita”
E questa che cos’è secondo Ferrara? Libertà di scelta?
E’ come nelle finte democrazie: si va a votare col mira puntato e si deve decidere “liberamente” se votare per il dittatore oppure no…
Certo che è ipocrita affermare di essere per la conservazione della 194 quando la si vuole svuotare della parte ospedaliera.
Cos’era, un confronto a chi prende meno voti?
Beh, “occorre scegliere per la vita”, “dato che c’è scelta”; come dire, o ‘sta minestra, o la finestra. Mah….
Non è che sminuisca, tutt’altro. Ferrara sa bene che al di fuori degli studi blindati della sua trasmissione mostrerebbe tutta l’incapacità di dibattere senza gli argomentini facili facili cui è abituato.
E non è solo un incivile, rappresenta la parte subumana dell’opinione pubblica italiana. Purtroppo del successo mediatico dei ferrara ha colpa anche la sinsitra. Non ho alcuna speranza che la politica istituzionale possa, anche dall’opposizione, rappresentare una posizione laica.
Dimenticavo: è uno che, ancora militante del PCI, spiava i suoi compagni, prezzolato, per conto della CIA. Uno così….
Ragazzi, forse vi è sfuggito un parallelismo. L’atteggiamento di ferrara, ostile al confronto ad armi pari, è lo stesso di Ratzinger che fugge dalle contestazioni alla Sapienza.
Entrmbi sono ostili al contraddittorio e al dialogo e sanno solo predicare le loro oscenità.
oltre all’aborto c’è la questione del divorzio cattolico, leggo su Petrus:
Salerno, matrimonio nullo sia per la Chiesa che per lo Stato. Gassani: “Sentenza storica e coraggiosa nel solco dei principi tracciati dal Papa”
quindi un tribunale ecclesiastico decide per il divorzio e la repubblica italiana si adegua.
un altro passo avanti…
Pannella é la più bella cosa della politica italiana
in effetti l’idea che uno zigote sia già un individuo umano non è possibile da discutere, è un contenuto di fede privo di ogni fondamento logico-empirico , sarebbe come voler fare un dibattito sulla transustanzione o sulla verginità di Maria….
Chi desidera segnalare un articolo alla redazione può cortesemente scrivere all’indirizzo ultimissime@uaar.it. Vi preghiamo di evitare le pubblicazioni fai-da-te nello spazio riservato ai commenti.
Grazie.
Che dire di Ferrara? Dallo stipendio CIA allo stipendio CEI…
“scegliere per la vita”
ma e’ quel che fa chi si trova nelle condizioni di diver decidere se abortire o meno.
La dignita’ della vita, il senso di responsabilita’, la scelta se portare avanti la gravidanza oppure decidere di interromperla sono questioni che la donna che porta in grembo un embione o un feto affronta (supportata dai suoi cari e purtroppo spesso poco supportata dai consultori)
Quindi decide, per la vita. Puo’ essere una scelta che portera’ piu’ avanti ad avere un bambino, o puo’ essere una scelta contraria.
In ogni caso una scelta sofferta che altri non dovrebbero azzardarsi a classificare per la vita / per la morte.
Roberto Grendene
Magritte e l’aborto:
http://aycu35.webshots.com/image/43354/2003332502763126134_rs.jpg
Vabbè, Ferrara è un populista. Quello che intende è: Non voglio che la posizione pro-scelta sia rappresentata in una televisione che raggiunge le maggioranze, manteniamo lo status-quo dove sentono solo il papa, i suoi vari portavoce e i borbottii apologetici della cosiddetta sinistra. Ovvero è pro-censura e ridefinisce la censura come libertà perchè ha lo spazio per farlo.
@ Graziano
” Pannella è la più bella cosa della politica italiana..” così in basso è scesa la politica italiana?…
sosteniamo questa battaglia di civiltà difendendo la 194 e firmando su:
http://www.firmiamo.it/liberadonna
diffondetelo!