Germania: rimane incinta dopo un’asta sessuale sul web. Ora è battaglia legale

[…] Capita che, in paesi come la Germania, dove la prostituzione è legale dal 2002, siano organizzate su internet delle vere e proprio aste sessuali. Gli organizzatori mettono in lizza diverse ragazze e chi offre di più tra gli anonimi concorrenti, che si fanno conoscere solo con un nickname, potrà passare una notte d’amore con le avvenenti giovani. Ma non sempre tutto fila liscio. In questi giorno il sito web del settimanale “Der Spiegel” informa che proprio durante una di queste aste sessuali un’avvenente donna tedesca è rimasta incinta.
La ragazza, di cui non sono state diffuse le generalità, sarebbe stato l’ambito “premio” di alcune aste sessuali che si sono tenute lo scorso anno sul sito web “www.gesext.de” e avrebbe fatto sesso con almeno sei persone tra aprile e maggio del 2007. Adesso dopo una breve battaglia legale un tribunale tedesco le ha riconosciuto il diritto di conoscere i nomi degli uomini con i quali ha avuto rapporti intimi così potrà scoprire grazie al test del Dna chi è in realtà il padre di suo figlio.
Un portavoce del tribunale di Stoccarda ha sottolineato che la corte ha accettato la richiesta della donna perchè il diritto del bambino di conoscere i suoi veri genitori è prioritario rispetto alla privacy dei soggetti che hanno partecipato all’asta online: «Ora il problema è vedere se queste persone intendono sottoporsi volontariamente al test del Dna» ha specificato il portavoce del tribunale. «Se non accettassero, la donna li potrà citare in tribunale».
Quando la giovane tedesca ha scoperto di essere incinta, si è rivolta immediatamente al sito web che aveva organizzato l’asta e che naturalmente aveva i nomi delle persone che avevano partecipato al «gioco». Tuttavia il gestore del sito, appellandosi alla clausola di riservatezza presente nel regolamento di queste singolari aste online, non ha voluto rivelare l’identità dei partecipanti. Herbert Krauleidis, che organizza questo stano business online dal sito-web “www.Domosoft.de” afferma di essere totalmente in disaccordo con la decisione del tribunale. «Per noi è davvero una cosa vergognosa dover rimuovere l’anonimato» dice Krauleidis. […]

Fonte: Corriere 

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12 commenti

MetaLocX

I vincitori dell’asta per garantire al massimo il proprio anonimato non potevano mandare il loro avatar all’appuntamento?

Mifepristin

Ecco, questo sarebbe stato il caso in cui una donna intelligente avrebbe abortito. Non credo che non abbia preso precauzione, forse hanno usato solo il profilattico è si è verificato un incidente.

Mifepristin

ecco questo sarebbe il caso in cui una donna intelligente abortirebbe, forse hanno usato solo il profilattico e qualcosa deve essere andato storto. non tutte possono prendere la pillola, alcune donne non la tollerano, un contraccettivo non può essere una tortura.

Markus

Io penso che al figlio basterà conoscere la madre… perchè, dato le circostanze, fargli conoscere addirittura il padre ?

E poi ? Li faranno sposare per forza perchè il pargolo ha diritto ad una famiglia felice ? 😯

Silesio

Comunque, visto che non si tratta più di bambini dell’asilo, ma di persone adulte, è bene che tutti si prendano la responsabilità delle proprie azioni. Se uno è così poco furbo da partecipare a lotterie per minorati mentali è giusto che infine ritiri la vincita (ossia paghi gli alimenti).

Druso

Ma questo manipolo di deficenti (clienti e prostituta) hanno mai sentito parlare di preservativo? Bisogna essere idioti per andare con una prostituta senza proteggersi da eventuali malattie veneree (poi scopriamo che i maiali sono sposati).
Anche la ragazza, una vera volpe! Fai sesso con sconosciuti, senza proteggerti? Considerato come li ha “conosciuti”, era ovvio presumere che potessero essere portatori d chissà cosa.

lacrime e sangue

A pensar male si rischia di non sbagliare…
E se la ragazza, conscia di andare a letto con clienti più che danarosi, visti i costi dell’asta, non avesse fatto i suoi calcoli economici? Mi faccio mettere incinta e sfrutto il figlio per farmi mantenere a vita dal decerebrato di turno?
Speriamo sia un poveraccio che risparmiato una vita intera per permettersi una notte dipiacere.
Comunque, mai è poi mai, se fossi al posto suo e in buona fede, avrei cercato di sapere chi era il padre – se avessi deciso di tenere il pargolo: che razza di mostro sarebbe un padre che partecipa a simili aste di carne?
Ma lei non dev’essere poi così in buona fede…

Giuseppe Murante

signori, quanto moralismo, anche qui.
avrei potuto leggere commenti simili su un forum cattolico, aborto e preservativi a parte.

E *se* stessimo avendo a che fare con due adulti consenzienti a cui e’ capitato un “incidente”?

Sembra che qui non si approvino le modalita’ del loro rapporto…
In base a cosa? Sesto comandamento?

dadaLito

affari loro.

Per me uno può essere libero di fare sesso anche con un morto (previo consenso del morto stesso)… Quello che non accetto è la mentalità della donna: fai la prostituta? Non t’è mai passato per la testa che ai tuoi clienti interessa solo una cosa (e non sei te)? Quindi, perché non ti proteggi da sola per questi “incidenti di lavoro”?

Accidiosa

Non giudico nè lei , nè gli uomini che hanno partecipato a quell’asta…sono maggiorenni e liberi di intendere e di volere. E il punto non è se lei avesse l’intenzione di incastrare qualcuno o meno, o se accidentalemte il preservativo o la pillola non abbiano funzionato. Tutti questi casi possono succedere, allora ci vorrebbe una legge chiara seria e responsabile (e tutti si darebbero una regolata di conseguenza)

“in caso di gravidanza, i clienti sono tenuti a prestarsi al test del DNA”

I clienti sanno ciò a cui vanno incontro e sono liberi di farlo. Ma devono anche essere consapevoli delle conseguenze delle loro azioni e delle responsabilità. Diritti ma anche doveri.

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