Gli uomini in gruppo diventano gregge

Quando si trovano in mezzo alla folla, le persone tendono a comportarsi come le pecore, ovvero a seguire ciecamente colui o coloro (al massimo si tratta di due individui) che sembrano sapere esattamente dove stanno andando (anche se magari non è affatto vero). A sostenerlo è uno studio dell’Università di Leeds che, stando al professor Jens Krause, potrebbe trovare importanti applicazioni soprattutto nella gestione di eventi catastrofici e nei comportamenti da tenere in questi casi. Il team di studiosi ha condotto una serie di esperimenti comportamentali su un gruppo di volontari, ai quali era stato detto di camminare attorno a una grande sala senza una meta precisa e senza parlare con gli altri.
Solo a un ristretto gruppo di partecipanti erano state date delle istruzioni più dettagliate e precise e i risultati dei test hanno evidenziato come basti appena il 5% di questi “individui informati” ad influenzare la direzione di una folla di almeno 200 persone, mentre il restante 95% segue la massa senza davvero rendersene conto. «In questo atteggiamento, ci sono dei forti parallelismi con il comportamento degli animali che vivono in branco – si legge nella relazione del professor Krause pubblicata sulla rivista “Animal Behaviour” –. Tutti noi siamo stati in situazioni dove ci siamo lasciati trascinare dalla folla, ma l’aspetto più interessante di questo studio è che coloro che vi hanno partecipato hanno finito per prendere una decisione consensuale, malgrado non fosse loro permesso di parlare o rivolgersi agli altri. Nella maggior parte dei casi, non hanno nemmeno realizzato di essere stati guidati dagli altri». […]
«In maniera ancora più sorprendente – ha concluso Krause – questo studio ha poi scoperto che anche se ci viene mostrata una strada più veloce, noi preferiamo generalmente fissarci su quella vecchia e tendiamo a convincere gli altri a fare lo stesso». Un comportamento che, a detta degli studiosi, potrebbe avere implicazioni letali nei casi in cui ci si trovi nelle condizioni di dover evacuare in fretta e furia un edificio […]

Fonte: Corriere

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18 commenti

Kaworu

“la folla è un animale senza testa”.

kurt lewin, una sessantina di anni fa

Bruna Tadolini

… ci si preoccupa dell’evacuazione di un edificio?!
ben peggio è “il mito” del passato che, in Italia, sta trasformando in eroi e modelli da seguire per un futuro radioso della nazione ….. i gestori degli agriturismi e l’agricoltura! Nessuna iniziativa che invogli i giovani ad intraprendere un lavoro proiettato nel futuro ….. anzi! nessuna voglia di futuro!

Una nazione fatta di vecchi, guidata da vecchi, non può avere idee ed atteggiamenti giovani!

Bruno Gualerzi

Ma c’era proprio bisogno di uno studio per avallare ciò che chiunque conserva un minimo di autonomia di giudizio e, appunto, non intende assimilarsi ad alcun gregge, sa da sempre?

Magar

Brian: Look, you’ve got it all wrong! You don’t need to follow me, you don’t need to follow anybody! You’ve got to think for yourselves! You’re all individuals!
The Crowd (in unison): Yes! We’re all individuals!
Brian: You’re all different!
The Crowd (in unison): Yes, we are all different!
Man in Crowd: I’m not…
The Crowd: Shhh!
🙂

@Bruno Gualerzi
Beh, ora sappiamo che non è come la storia del Sole che gira intorno alla Terra.

Valentino Salvatore

Non a caso l’armamentario cristiano parla abbondantemente di “gregge”, “pastori”, ecc.

Fabio

Gli Italiani questa teoria l’hanno elevata a sistema di pensiero….

Silesio

A questo punto pare che le dinamiche che regolano la perfetta armonia con cui volteggiano all’unissono gli stormi di uccelli siano un po’ più intelligenti dei movimenti delle pecore e degli umani.

Opus Mei

“Quando gli uomini si riuniscono, le loro teste si restringono.”
(Michel De Montaigne, XVII sec.)

Silesio

Quindi il “segreto” per farsi seguire dalle folle è riuscire a far credere di saperne più degli altri. E lo scoprono solo adesso in Inghilterra? Qui da noi ad esempio da secoli il popolo segue una minoranza appositamente istruita che dimostra di “sapere” per filo e per segno che cosa accadrà dopo la morte: una minoranza che è in grado di indicare la strada giusta per raggiungere la “salvezza”. Che bisogno c’era di fare altri esperimenti?

Senofane

sono studi importantissimi, è da più di mezzo secolo che vengono condotti con serietà e perizia, soprattutto a scopi pubblicitari che poi diventano elettorali e qualsiasi cosa vogliate. queste strategie servono il potere economico, quando si parla di complotti evidenti ma che non si riescono a dimostrare, è perché sono coperti da queste stupide ma potentissime strategie.

allora mi chiedo, possibile che a nessuno venga in mente di usarle non per incanalare, ma per far trovare ad ognuno la propria strada? non dovrebbe essere il compito della scuola? ricordate che questi studi funzionano sempre, basta cambiare ambiente ed il livello di coscienza ritorna al minimo. se in quella piazza tutti fossero stati coscienti dei dettagli dell’esperimento il comportamento sarebbe stato diverso, ma si sarebbero potuti trovare modi per costringere la gente cosciente a fare le stesse cose degli incoscienti, così come avviene quotidianamente per tutti noi, che incoscienti contribuiamo ad omicidi che coscientemente non vorremmo mai commettere.

“la maggioranza ha sempre torto”
cercatevela su google.

Bruna Tadolini

Se ciò accade è evidente che il comportamento ha un significato evolutivo ………

Per saperne di più anche su questi aspetti (seguire il capo, conservatorismo …) suggerisco la lettura di “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita” liberamente scaricabile su http://www.geocities.com/biochimicaditutti negli intorni delle pagine 171 e 162 rispettivamente

statolaico

“Quando si trovano in mezzo alla folla, le persone tendono a comportarsi come le pecore, ovvero a seguire ciecamente colui o coloro (al massimo si tratta di due individui) che sembrano sapere esattamente dove stanno andando (anche se magari non è affatto vero)”

è la sindrome di lost 🙂

battutina per chi, come me, segue la serie tv…

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