Giuliano Ferrara, l’aborto e le donne. Le sue donne, quelle con cui convive per sentimento o professione, ogni giorno. C’è chi pensa a loro, come un harem di adoranti ancelle, in difficoltà con l’ego straripante del capo, ma basta incontrarle per capire che di ancelle hanno poco e niente. Altra cosa per l’adorazione. Sono giorni complicati per tutte loro, dalle ragazze del Foglio, alla moglie Selma, alle compagna di tv, a Otto e mezzo, Ritanna Armeni, giorni in cui il direttore si è vestito dei panni del crociato. E loro hanno dovuto capire da che parte stare. La moglie Selma senza un dubbio: «Voterò per lui». Nessun abbandono, neanche da quelle che hanno dentro di sé la battaglia femminista e l’impegno per la 194. Come Nicoletta Tiliacos che nella redazione del Foglio ti spiega di essere pronta a scendere in piazza per difendere la legge, ma di condividere lo spirito della battaglia di Ferrara. «Perché devo ancora conoscere una donna che è per l’aborto. Si deve lavorare perché le donne possano scegliere di non abortire, e credo che questa ondata di interesse sollevata sia positiva. Non condivido però né la moratoria né la lista di scopo perché il tema deve essere trasversale. E questa potrebbe essere l’occasione, anche, per indignarsi sul fatto che l’Europa all’Onu, alla Conferenza annuale sullo stato delle donne non si sia battuta per inserire nel documento finale la condanna per gli aborti selettivi di bambine in India e in Cina». Scrivania qualche metro più in là, una generazione di mezzo, e una posizione ancora più vicina al capo per Annalena Benini, firma di costume del quotidiano diretto da Ferrara: «Sono d’accordo con questa battaglia culturale per la vita e contro la cultura abortista. So che Giuliano non ha nessuna intenzione di cambiare la 194 e di colpevolizzare le donne che abortiscono. E proprio per questo mi stupiscono le reazioni inferocite delle femministe forse perché io non ho fatto le loro battaglie e vissuto quel momento e quindi mi manca il tic ideologico per cui se si parla di aborto è immediato pensare che si stia mettendo in discussione la 194». […]
La redazione del Foglio, dove non tutte sono con Ferrara
24 commenti
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Se vuoi evitare che le donne debbano abortire cerca di migliorare la società dove vivono, la ricchezza, la stabilità familiare.
Ma andare contro l’aborto a priori, come mi pare ferrara stia facendo, non è un atteggiamento costruttivo, non differisce affatto dal no incondizionanto delle gerarchie vaticane.
Che la “battaglia” di Ferrara, sia una battaglia per un “mondo migliore” pur se in accordo a una visione di parte,
è favoletta cui pochi, penso, si siano bevuta
Ferrara ha creato una lista di “disturbo” .
Proprio ora che tutti si sgolano a dire che bisogna “sfoltire” la miriade di partitini e pertitucoli, lui cosa ti fà, non ti crea nemmeno un partito, ma una semplice lista, per sottrarre voti a qualcuno.
A chi? Penso che lo sapremo presto.
Se la lotta di ferrara verte sugli aborti selettivi è un’altro paio di maniche. Costringere delle donne ad abortire contro la loro volontà è sbagliato come è sbagliato anche il contrario.
Come non ha nulla contro le donne che abortiscono?
Ma non ha detto che sono assassine?
La verità è che Ferrara (come tutti gli uomini di chiesa) ha la presunzione di dire alle donne cosa devono fare con il loro corpo e quali sofferenze devono subire per un suo (e non solo suo) capriccio.
Io non mi sognerei mai di imporre a una donna come deve comportarsi in una situazione così drammatica.
FERRARA VERGOGNATI
sono d’accordo con Andrea, inoltre ricordo che UN UOMO NON HA DIRITTO DI PAROLA SU QUESTO ARGOMENTO.
shock,
nessuno costringe le donne ad abortire…..
ferrara è un fanatico integralista, chiamare assassine delle donne è orribile ed inaccettabile
Chi è a favore dell’aborto, non obbliga ogni donna ad abortire. Viceversa chi è contrario all’aborto, vorrebbe proibirlo a tutte.
Invece è semplicissimo:
Sei contro le droghe? Non usarle!
Sei contro l’aborto? Non praticarlo!
Sei contro il divorzio? Non divorziare!
Ma lasciate che chi è a favore possa, eventualmente, agire come meglio crede.
Si chiama libertà, ma dubito che gli zelanti del credo possano assimilare un simile concetto.
(ot) Redazione del FOGIO? (/ot)
Non me ne frega niente.
Se dovessi aver necessità di usufruire dell’aborto vado, come per la PMA, all’estero.
Sapete quanto è bello discutere in un centro di PMA italiano con una coppia cattolica che tocca con mano gli effetti nefasti della legge 40?
Non ha prezzo!
Strano titolo. Leggendo l’articolo si direbbe piuttosto il contrario. Queste donne sono tutte d’accordo con Ferrara: quando si parla d’aborto non importa come uno la pensa, quello che conta è che ci sia la rissa politica.
p.s.: per stabilire una volta per tutte da che parte sta l’intolleranza, basterebbe fare una cosa. Provate a ignorare Ferrara. Anzi, provate a ignorare Ratzinger. E poi vediamo cosa succede.
per me la cosa peggiore in tutta questa vergognosa faccenda sta nel messaggio che si vuolfar passare: la 194 non si tocca ma, in tutti i casi, chi abortisce per sua scelta uccide una vita, è un’assassina (altrimenti non si spiega la richiesta di moratoria, paragonando l’aborto alla pena di morte)… comunque, quello che mi sembra veramente disgustoso è l’uso strumentale che l’abietto ferrara (in ottima compagnia del cardinal ruini) sta facendo di una faccenda delicatissima e dolorosa come quella di dover decidere di abortire… ma non è un caso che nè l’uno nè l’altro siano donne nè genitori, no?
Aggiungo, tanto per smentire in un attimo le ipocrite affefmazioni delle ancelle del ciccione, La prima pagina del Foglio: «Napoli, ucciso bimbo perché malato»!!!!!!
sul sito del corriere c’è la foto dell’articolo, con tanto di gadget in favore della moratoria… quindi non soltanto ferrara come cittadino, ma tutta la sua redazione ha preso decisamente posizione a favore dei deliri del capo.
Aggiungo anche il titolo dell’articolo sul foglio: La prima del Foglio: «Napoli, ucciso bimbo perché malato» (sul sito del corriere c’è la foto dell’articolo, da cui si vede anche il gadget pro moratoria, evidentemente con l’accordo dell’intera redazione…)
non credo ci sia molto altro da aggiungere, anche sul dissenso all’interno del citato giornale…
Ferrara sarà pure una persona intelligente, come si premurano di dire sempre anche quelli che, pur non condividendo le sua posizioni, si mettono in fila per ‘dialogare’ con lui… ma come fanno a trovare ‘intelligente’ chi, da un lato urla in tutte lingue che l’aborto è un omicidio, e poi afferma di non voler toccare, ma solo migliorare. la 194, che infatti lui – parole sue – non ha nessuna intenzione di mettere in discussione? Come si fa ‘a non mettere indiscussione’ ciò che poi si condanna addirittura come reato grave e lo si mette sullo stesso piano della pena di morte?
Del resto da chi ha approvato prima lo stalinismo, poi il craxismo, poi Berlusconi, poi ha lavorato per la Cia, poi si è messo al servizio di ‘uno dei più grandi pensatori vivemti’ (sempre parole sua), cioè Ratzinger, e poi chissà cosa ancora ‘approverà’… cosa ci si può aspettare? A quando un qualche barlume di coerenza nelle sue sparate, oppure la coerenza, come la logica, è solo sinonimo di poca intelligenza?
Ritengo l’idea di base di ferrara totalmente il linea con la politica oscurantista della chiesa cattolica e della sua visione maschilista della realtà. Per ferrara sembra che le donne tra l’andare al cinema o ad abortire preferiscano quest’ultiima senza minimamente interessarsi a tutto l’iter psicologico che la donna percorre per arrivare a tale decisione. A priori io potrei anche essere d’accordo con la sua lista però propongo di fare l’analisi del dna del feto e coinvolgere anche il padre in tutto l’iter : allora si scoprirebbero incesti, violenze, rapporti extramatrimoniali e perchè no? magari anche figli di preti. Il trattare la donna come un assassina colpevole contro la società è un’idea che la chiesa rimpiange da quando l’ultimo rogo fu spento, colpevolizziamo anche i padri che, sono certo, sono dei ” bravissimi” padri di famiglia, delle persone irreprensibili che la domenica si battono il petto ma che durante la settimana se ne sbattono. Coerenza ci vuole e non parole vuote…
Bruno Gualerzi scrive:
“Ferrara sarà pure una persona intelligente
…(cut)…
A quando un qualche barlume di coerenza nelle sue sparate, oppure la coerenza, come la logica, è solo sinonimo di poca intelligenza?”
http://www.youtube.com/watch?v=XwmooBqIabU
…ho trovato la “pistola fumante”. 🙂
Stamattina Ferrara non ha avuto il coraggio di affrontare Pannella…
Proponiamo il premio Darwin a Ferrara per aver avuto la compiacenza di riprodursi!
scusate… di non riprodursi!
@Ivo Mezzena:
Francamente non penso che gli uomini non abbiano diritto di parola sull’argomento aborto, nonostante sia indubbio che le donne siano un tantinello più coinvolte di noi maschietti…
L’uomo (sempre nel senso di maschio) può, anzi DEVE parlarne, a patto di avere argomentazioni razionali dalla sua, e non un mucchio di sofismi per tirare alla cattopolitica tanto di moda.
Ipse dixit, dal sito del Corriere: “Se le norme non mi consentiranno di esporre, in par condicio con altri candidati, le mie idee sulla strage eugenetica in corso nel mondo, pazienza. Entrerò in clandestinità mediatica.”
Magari! Stai a casa! Il problema dell’Italia è che chiunque ha una opinione da dire la sbandiera ai quattro venti. Non abbiamo bisogno di giornalisti per le loro opinioni, abbiamo bisogno di loro per conoscere cosa accade nel mondo, nel modo più neutrale possibile. Chi sgarra, via! Mi sono rotto le scatole di sentire opinioni su opinioni e pochi fatti!
Questa gente parla utilizzando termini impropri, estrapolandole dai loro contesti storico culturali e spesso del loro reale significato per esprimere o evocare immagini d’impatto mediatico. Eugenetica?! FErrara, ma vaff…
Su Repubblica un articolo comunica che ferrara ha intenzione di sottoporsi ad esami per accertare se il fatto di avere testicoli piccoli e ginecomastia (lo dice lui stesso) possa essere imputabile al fatto che forse anche lui è affetto da sindrome di Klinefelter. Quando i due sintomi precedenti sono associati ad un evidente ritardo mentale accompagnato da disturbi della personalità risultano superflue ulteriori conferme.
Oggi, su “La Stampa”, un lettore ha scritto una cosa molto intelligente, che riassumerò in poche parole: Ferrara è a favore della “vita”, purchè questa sia allo stato embrionale. Una volta che sia “vita” vera e propria, specialmente se si sta parlando di palestinesi, afgani o iracheni, allora è giusto e sacrosanto bombardarla.
Non avrei saputo concentrare il suo pensiero in maniera migliore. E poi c’è ancora chi lo considera intelligente…
quoto Rapanui x favore DATATE le “NOTIZIE CORRELATE”