Il circolo UAAR di Bologna presenta la seconda edizione del ciclo di conferenze
NESSUN DOGMA, i martedì della cultura laica.
Gli incontri si terranno alla Sala “Silentium”, Vicolo Bolognetti 2, dalle ore 21, con ingresso libero.
Programma:
- 19/2/2008 Religione, Scienza, Verità
CARLO FLAMIGNI, membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, professore di Ostetricia e Ginecologia (Università di Bologna), presidente onorario UAAR - 26/2/2008 Privilegi economici della Chiesa Cattolica Apostolica Romana
SILVIO MANZATI, professore di diritto, coordinatore del circolo UAAR di Verona - 18/3/2008 Schizofrenia intorno all’eutanasia
GIOVANNI SICURANZA, medico legale, scrittore noir - 25/3/2008 Demonologia: superstizione, esorcismi e pensiero magico
SALVATORE LIMONGI, docente di filosofia, università di Bologna
Beh, penso che sia una buona occasione perché l’uaar possa riflettere su alcune eccedenze del proprio dogmatismo.
Un suggerimento a beneficio di chi non potrà intervenire: è veramente molto facile registrare e mettere on line eventi di questo tipo – provateci –
“Beh, penso che sia una buona occasione perché l’uaar possa riflettere su alcune eccedenze del proprio dogmatismo.”
Senza offesa, ma mi sembra veramente paradossale che si faccia riferimento al dogmatismo degli atei e dell’UAAR. Dobbiamo sempre fare attenzione a non essere sterilmente scettici, chiaro, e dobbiamo farlo proprio per evitare di sentir parlare di rigidità da parte nostra.
A parte la contraddizione di chi lo dice (che è spesso egli stesso rigidamente dogmatico nella propria religione), trovo che il termine sia furviante e fuori luogo. Il dogma è un’espressione a senso unico, espressione di pensiero “forte” che il pensiero laico-miscredente non ha mai saputo (o voluto) trovare. E’ difficile che due atei a confronto abbiano le stesse idee, nella storia non è mai stata trovata traccia di un pensiero unico a riguardo, tant’è che le basi culturali (quando ci sono) sono spesso molto diverse, quando non diametralmente opposte (Nietzsche, Odifreddi, Hitchens per citarne tre).
Il fatto è, semmai, che è molto difficile rispondere a certe argomentazioni, per cui ci si rifiugia nel vittimismo, si spara nel mucchio accusando gli avversari di non essere aperti al dialogo (mi permetto di aggiungere, con una punta di dubbi e di frustrazione). Tant’è che, spesso e volentieri, ed in un numero quasi identivo di volte, veniamo tacciati di “relativismo”. Decidetevi, non usate le parole a casaccio… e, mia modesta proposta, cerchiamo di affermare le nostre idee “blasfeme” senza timori.
Questi incontri credo (e spero) che possiano chiarire le idee a qualcuno…
(scusate per la lunghezza del post!)
>Beh, penso che sia una buona occasione perché l’uaar possa riflettere su alcune >eccedenze del proprio dogmatismo.
E quali sono ?
E’ troppo chiedere uno straccio di argomentazione dove si espongono punto per punto queste presunte eccedenze dogmatiche ?
E da parte di chi poi?
Perchè l’uaar non è l’abito mentale cucito da un sarto di stile CCAR ma un comodissimo cappottone adatto ad essere indossato da migliaia di persone con assoluta nochalance proprio perchè non è richiesto alcun unanismo di pensier e di “spirito”.
Quindi ripeto le eccedenze dogmatiche, chi le esprime, quali sono ?
Facci una lista dettagliata e circostanziata altrimenti è la solita fuffa ascrivibile
alla famosa “la calunnia è un venticello…”.
Continua Mizar a gettare il seme della calunnia in quest’orto, qualcosa prima o poi germinerà.
Goebbels dixit….
<# Mizar scrive:
<16 Febbraio 2008 alle 12:27
<Beh, penso che sia una buona occasione perché l’uaar possa riflettere su alcune eccedenze <del proprio dogmatismo.
Cioè? ci sono scorte di magazzino?
Ma te pensa cosa mi tocca leggere.
Mi sembra si fosse parlato, in passato, di una iniziativa simile a quella suggerita da Fact#1.
Essendo quasi sempre opera di volontariato, i passaggi successivi alla ripresa possono essere complessi! Se l’UAAR avesse una task force che se ne facesse carico…… (almeno per gli eventi di cui è organizzatrice)
@ ALL’ UAAR
Per favore, riprendete le conferenze e poi postatele qui sulle ultimissime, come avete fatto con il video della conferenza dei funerali laici che trovai molto interessante.
Vorrei tanto poter seguire queste conferenze, soprattutto mi interessa quella sulla demonologia. Non trovo mai argomenti che tratano in maniera scientifica questa credenza, a parte un documentario di Voyager che ho scaricato, ma che non mi ha soddisfatto poi tanto.
non andrei addosso a mizar. il dogmatismo non è unicamente espressione del pensiero religioso (vedi ad esempio il dogmatismo stalinista), anche pensare, ad esempio, che l’ateismo sia una scelta razionale e di conseguenza dare dei cretini a tutti i non atei è un pensiero dogmatico, e il rischio che qualsiasi associazione ci si impantani è sempre reale. quindi una riflessione su “possibili” dogmatismi atei, passati o futuri, è sempre utile, perchè crea quella critica interna che ci differenzia da un’istiuzione religiosa
Ma voi dell’Uaar non avete nessun dogma? Siete sicuri? Nessuno è infallibile…
@ Lizar
Certo che li abbiamo anche noi abbiamo i nostri “dogmi”, e te ne faccio un esempio ricopiando dalla definizione dell’uaar degli atei e degli agnostici:
“Nel definire gli atei e gli agnostici, dunque, l’UAAR ritiene che non si debbano considerare tali coloro che, anche non seguendo alcuna delle religioni ufficiali, credono nella vita ultraterrena, nei demoni, nella reincarnazione, nel destino, nei fantasmi, nella cabala, nell’astrologia, nelle energie, negli influssi o in altre forme di fideismo che si sottraggono in linea di principio all’applicazione della indagine razionale”.
Riassumendo si potrebbe dire che il “dogma” dell’uaar, ma non solo dell’uaar, ma della scienza in generale e di ogni pensiero razionale, è quello di credere nell’evidenza delle prove, e nella realtà quotidiana, sposando la razionalità e l’intelligenza che contraddistinguono l’uomo, senza renderlo inetto e ingenuo.
Ma non sono dogmi, sono prove evidenti appunto, offerte dalla realtà quotidiana e da studi incontrovertibili.
Tutto questo dovrebbe essere dato per vero dalla chiesa, se solo fosse fornita di un minimo di lealtà, ma la lealtà in fede non esiste.
Un dogma è tale quando viene sancito da un’autorità che allo stesso tempo sancisce che non può essere messo in discussione, anche se privo della seppur minima prova tangibile, e dunque irrazionale. Come il nazismo sanciva la razza ariana e non ammetteva prove contrarie, così la chiesa sancisce i suoi dogmi evitando ogni genere di confronto.
@Lixor
Secondo me all’uaar non abbiamo dogmi.
Ci mettiamo in discussione, votiamo democraticamente per modificare o approvare nuovi statuti, mozioni, tesi.
Come hai letto ho iniziato con un “secondo me”.
Per favore, portami ragioni che dimostrano il contrario. Le sapro’ ascoltare. Viceversa lascia i dogmi dove orgogliosamente si vanta di averne.
Iniziare con “secondo me” sarebbe un bel di instaurare i contradditori.
Invece c’e’ qualcuno che pretende che esiste la Verita’. Gia’ qui ci sarebbe da discutere. Ma c’e’ di piu’. Costoro pretendono di essere i soli che la sanno distinguere, di esserne portatori, di dare “rette interpretazioni” delle cose del mondo. Non penso questi siano i rappresentanti dell’uaar.
Che poi esistano persone non credenti dogmatiche non stento a crederlo.
Cosi’ come esisteranno persone credenti antidogmatiche.
Ciao
Roberto Grendene
Sulla richiesta di riprendere e mettere su web la registrazione.
Lo abbiamo fatto, con strumenti amatoriali, per il recente Darwin Day con Flamigni e Bruna Tadolini.
Vedremo quando i nostri volontari troveranno tempo per montare e mettere in rete la registrazione (sperando che l’audio sia decente)
Cercheremo di registrare i prossimi incontri.
Se ci fosse in zona qualcuno con mezzi, capacita’ e disponibilita’, il gioco sarebbe piu’ semplice…
Ciao
Roberto Grendene
@Lixor : «nessuno e’ infallibile»
Come non essere d’accordo?
Roberto Grendene
Per Rudy:
Dal dizionario Garzanti:
Eccedenza: [ec-ce-dèn-za], s. f., 1 l’eccedere: eccedenza di peso; 2 la quantità eccedente; avanzo: un’eccedenza di centomila lire.
Eccedere: [ec-cè-de-re], Dal lat. excede°re, comp. di e°x– ‘fuori’ e cede°re ‘andare, ritirarsi’; propr. ‘andar fuori’, v. tr. [pres. io eccèdo ecc. ; pass. rem. io eccedéi o eccedètti, tu eccedésti ecc. ; part. pass. ecceduto], 1 oltrepassare un determinato limite; andare oltre: un successo che eccede ogni previsione, 2 (assol.) superare i limiti della normalità o della convenienza; esagerare: eccedere nel bere, nelle spese | trascendere, nel parlare o nell’agire: scusate se ho ecceduto.
Potete controllare il mio ultimo commento? Non mi risulta neanche in moderazione… deve essere bloccato a causa di qualche errore (non credo infatti contenga nulla di contrario al regolamento del blog)
@ Mizar
hai risposto su “eccedenza”, ma quello era il dito.
La luna era “il dogmatismo dell’uaar”.
Roberto Grendene
Scusate prima ho sbagliato nick, ho detto Lizar invece di Lixor, il commento era per lui.
Per Roberto Grendene
Più che mettermi a fare un elenco di “dogmi dell’uaar”, penso che il problema sia di approccio. Il dogmatismo in un certo senso emerge proprio nel momento in cui non si riconosce che vi sia, perché il dogmatismo è strettamente correlato alla mancanza di autocritica. Da questo punto di vista i primi esempi di dogmatismo dell’uaar che mi vengono in mente sono proprio i tuoi post di oggi. Mentre, viceversa, ho molto apprezzato la riflessione di Paguro, indice di una visione aperta e non-dogmatica.
@Mizar
Dunque i miei post sarebbero un esempio di dogmatismo dell’uaar.
Bene.
Ma ne ho fatti tanti, e dicendo varie cose, nessuna delle quali ritengo verita’ assoluta,
Mi sai dire dove avrei espresso il dogmatismo dell’uaar?
Roberto Grendene