Pannella: «Sconfiggere Ferrara e Ratzinger». Berlusconi: «La 194 non si tocca»

[…] L’affondo di Marco Pannella arriva nel tardo pomeriggio, a mezzo microfoni dell’agenzia radiofonica Grt: «Capisco l’imbarazzo di Ferrara, perchè lui in tutta la sua vita di questa roba non si è mai occupato e adesso ne fa una questione di teatrino della politica. Noi abbiamo già sconfitto l’immondo aborto di massa clandestino, clericale. Ferrara resta un comunista, crede che tutto sia possibile con la menzogna». E ancora: «L’aborto è stato centrale finchè i radicali non sono stati in grado di realizzare una legge che lo ha sconfitto. Ora bisogna sconfiggere Ferrara e Ratzinger assieme. Loro impediscono che ci sia l’alternativa all’aborto, cioè il concepimento libero, responsabile, morale della vita. Vogliono che la gente procrei come bestie».
[…] Questo tema non è da campagna elettorale, È un tema morale, religioso, culturale e non deve trovare posto nei programmi di governo». Lo ha affermato Silvio Berlusconi parlando del tema dell’aborto durante la partecipazione a una trasmissione della Rai. «Non bisogna cambiare l’attuale legge, ma applicarla meglio», ha spiegato l’ex premier. «Devono essere le Nazioni Unite a farsi carico di questo tema», ha aggiunto. «Noi su questi temi lasciamo libertà di coscienza se verranno in Parlamento». […]

Fonte: Corriere

 

Copertine di ieri

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51 commenti

Enrico Greco

Ferrara si fa propaganda politica con le sovvenzioni dello stato (sovvenzioni statali all’editoria), SOLDI NOSTRI. 🙁

Claudio

Benissimo, applichiamo meglio la 194. Applichiamola integralmente (i radicali hanno provato due volte ad abrogare parzialmente la legge, ma questo se lo ricordano in pochi).
Si abortisce se c’è pericolo per la salute della donna, non se il feto è malato: questa si chiama eugenetica, e nella 194 non è contemplata.

Kaworu

@claudio

si abortisce se c’è pericolo PSICO – FISICO per la donna.

vorresti forse dire che avere un figlio malato non è qualcosa che mette a rischio la salute psichica della donna?

immagino che costringerai tua moglie a prendere talidomide durante la gravidanza, siccome è tanto bello avere figli malformati o destinati a crepare.

un divertimento guarda che non ti dico. organizziamo gite sul reattore di chernobyl.

GIANNI

@ Kaworu

sopprimere un feto in grembo, cioè impedire a uno (o una) di nascere non è uno scherzo, lo dimostra il fatto delle conseguenze psichiche che spesso si manifestano nelle donne….per cui la tua ironia mi sembra fuori luogo…

Kaworu

@gianni

sai, preferisco quelle piuttosto che avere un figlio che creperà tra atroci sofferenze una volta nato.

ma de gustibus ovviamente.

Accidiosa

@ kaworu

Lasciali perdere…parlano in quel modo perché il problema non li riguarda e non hanno un minimo di sensibilità. Mi è già capitato di sentire persone parlare in questo modo e poi ricredersi quando il figlio malato è il loro (o della loro compagna). Allora iniziano ad avere una vaga idea di cosa voglia dire “salute psico fisica”.

Kaworu

@accidiosa

ma certo, lo so che fino a che le cose non li toccano, se ne sbattono 😉

filosofia NIMBY (not in my backyard)

DF1989

@ Claudio

Certo, perché far nascere un bambino che vivrà pochi giorni o settimane tra atroci sofferenze è un atto di profondo amore, vero? Sarebbe questo “difendere la vita”? Bah…

dadaLito

i cattolici vedono la procreazione come la catena di montaggio: si fa sesso per creare nuovi bimbi. E se poi vengono malformi, chissene? Al limite, verrà restituito entro breve tempo al Creatore…

Claudio

“vorresti forse dire che avere un figlio malato non è qualcosa che mette a rischio la salute psichica della donna?”

Su questo punto non sono dogmatico come te: dipende dalle circostanze, non si può dare una risposta certa e predefinita valida per tutti i casi.
Se non si regge lo sforzo di accudire un bambino, sano o malato, è ben possibile darlo in affidamento.
Dici tu: chissà come sarà contento di essere stato abbandonato.
Dico io: è la SUA vita. Lo deciderà lui (o lei) se vale o non vale la pena di essere vissuta, adozione affidamento atroci sofferenze e tutto quanto.

Comprendo che chi vuole lasciare questa valle di lacrime scelga l’eutanasia. Libertà, dell’individuo, autodeterminazione? E sia. Ma allora vale per tutti: nessuno ha il diritto di giudicare la vita di un altro e dichiarare dogmaticamente dall’alto di un’incrollabile certezza “oh, la sua vita sarà sicuramente troppo brutta da vivere, decidiamo al posto suo che per lui è meglio morire”.

Alberto

@ dadaLito

“E se poi vengono malformi, chissene? Al limite, verrà restituito entro breve tempo al Creatore…”

Anzi, ben venga la sofferenza! La Chiesa è l’azienda leader nel settore dello speculare sul dolore e le disgrazie altrui…

woland

Claudio scrive:
“vorresti forse dire che avere un figlio malato non è qualcosa che mette a rischio la salute psichica della donna?”
Su questo punto non sono dogmatico come te: dipende dalle circostanze, non si può dare una risposta certa e predefinita valida per tutti i casi.

Woland risponde.
Giusto! Per questo la legge non costringe NESSUNO ad abortire. Se la donna vuol tenersi un bambino malato non fa ecografie morfologiche, non fa i test genetici e si tiene quello che arriva.
Se viceversa non puo’ sopportare l’idea di avere un figlio anencefalico o con la spina bifida, abortisce.
La scelta è sua.

Claudi scrive
Se non si regge lo sforzo di accudire un bambino, sano o malato, è ben possibile darlo in affidamento.
Dici tu: chissà come sarà contento di essere stato abbandonato.

Woland risponde:
Chissà come sarà serena la madre dopo aver abbandonato un bambino perchè era gravemente malformato…
Un’azione del genere non mette a repentaglio gravemente la sua salute psichica???
Dico io: SI! Senz’altro. Sicuramente piu’ di un’ aborto alla 22esima settimana.

Flaviana Rizzi

Nessuno chiede di imporre l’aborto, ma si chiede di NON imporre una gravidanza indesiderata, a una donna che, per qualsivoglia ragione ( e l’aborto non e´mai una decisione presa a cuor leggero), non desideri portarla avanti. Si tratta di porre delle prioritá, solito vecchio discorso, priviligiamo il futuro di un individuo ancora in evoluzione a scapito di un individuo gia´formato, dotato di volonta´e ragione? Chi siete per decidere una cosa del genere? Mettere al mondo una creatura con problemi, affinche´possa decidere , raggiunta´l’eta della ragione, sempre che il suo handicap glielo permetta di mettere fine alla propria ingrata esistenza se la giudicasse insopportabile, ringraziandovi di averlo messo al momdo? Grande esempio di illuminismo. E vi siete comunque mi domandati, che sara´di questi figli, un domani che voi non li potrete assistere piu? Occupastevi dei vostri feti , e non di quelli altrui.

Claudio

No Woland. La legge 194 non dice che “se la donna vuole, abortisce”.
La legge contempera l’interesse della madre e quello del figlio, che ha il diritto di nascere ed essere curato anche se anencefalico o con la spina bifida, e quest’interesse recede solo se la salute psicofisica della madre è in GRAVE pericolo (ipotesi da valutare caso per caso).

“Un’azione del genere non mette a repentaglio gravemente la sua salute psichica???
Dico io: SI! Senz’altro. Sicuramente piu’ di un’ aborto alla 22esima settimana”

Lo vedi che sei dogmatico?

Claudio

” Chi siete per decidere una cosa del genere? Mettere al mondo una creatura con problemi, affinche´possa decidere , raggiunta´l’eta della ragione, sempre che il suo handicap glielo permetta di mettere fine alla propria ingrata esistenza se la giudicasse insopportabile, ringraziandovi di averlo messo al momdo? Grande esempio di illuminismo. ”

Io sto dicendo che ciascuno dovrebbe decidere da solo se la sua vita è o non è degna di essere vissuta.
Tu sembri voler decidere per la vita di qualcun altro, senza dargli la possibilità di vedere e provare.
Grande esempio di illuminismo il tuo, davvero.

Python

Che bello nascere con la spina bifida o, meglio ancora, anencefalici… pronti per diventare buoni cattolici !

Flaviana Rizzi

Vedere , provare.. e soprattutto soffrire… cosi ci si prepara al Regno dei Cieli vero?

Mifepristin

Io sto dicendo che ciascuno dovrebbe decidere da solo se la sua vita è o non è degna di essere vissuta.
———— Ma come farebbe un neonato anancefalico o con altre gravissime malformazioni, che il più delle volte lo portano alla morte entro pochissimo tempo dalla nascita, a decidere da solo se la sua vita “merita” di essere vissuta? Perché una donna che scopre,alla 18 settimana, di avere nell’utero una simile mostruosità inadatta alla vita, deve sopportare il peso della gravidanza e del parto fino alla fine?
Visto che nasciamo per decisione dei nostri genitori(visto che la maggior parte degli accoppiamenti è volontaria) è giusto che siano anche i nostri genitori a decidere se vale la pena che il nostro processo di gestazione vada a compimento. Anche perché il peso sociale, psicologico ed economico di un figlio gravemente menomato ricadono sui genitori e su nessun altro.

Mifepristin

molti si divertono a rappresentare gli affetti da sindrome di Down o da altre menomazioni congenite come persone felici: si tratta di una grandissima menzogna, certo ci sono dei casi eccezionali, alcuni di questi soggetti possono essere educati a condurre una vita quasi normale, ma la maggior parte di loro resta altamente disfunzionale, incapace di qualsiasi forma di vita sociale e di relazione. Se si può evitare che nasca una persona così, è giusto farlo. è ovvio, una volta nata la persona è intoccabile, ma se si può impedire che si compia il processo di formazione di una persona gravemente menomata, è giusto farlo.

cartman666

Questi catto troll cosa volete che ne sappiano di cosa vuol dire accudire un figlio handicappato,parlano della sacralità della vita loro e dei loro sacri principi, ma nessuno li obbliga ad abortire, anzi visto che questi dementi sono tutti maschi, e dubito fortemente che ci sia una donna che si faccia ingravidare da loro, sono bravi solo a pontificare sulle disgrazie altrui, bravi complimenti, RASSEGNATEVI LA 194 NON SI TOCCA (e a quanto pare pure il berluska si e’ rassegnato)

Marco

la cosa che mi stupisce di più sono parole così intelligenti e oneste di Berlusconi…

Claudio

perciò un neonato malato è “una mostruosità inadatta alla vita”?
l’espressione si commenta da sè.

“il peso sociale, psicologico ed economico di un figlio gravemente menomato ricadono sui genitori e su nessun altro.”
Questo è vero solo se la società è egoista. Un welfare state intelligente ed efficiente deve aiutare i genitori a prendersi cura dei propri figli.
Le associazioni cristiane fanno tutto il possibile per aiutare le madri in difficoltà. Dite che sono una banda di fondamentalisti? Benissimo, fate le vostre associazioni atee e datevi da fare anche voi. Tutto l’aiuto è ben accetto.
Certo che se partite dal presupposto che un figlio malato è un mostro, la vedo dura.

” ovvio, una volta nata la persona è intoccabile”
io sui giornali poco tempo fa ho letto Veronesi, e altri intellettuali del suo calibro, fare questi discorsi eugenetici anche per i neonati.
Una volta che cominci a decidere chi può e chi non può vivere, chissà dove puoi arrivare…

wolf

La chiesa cattolica da sempre specula in modo orrendo sulla sofferenza degli esseri umani, sia che si tratti di persone affette da handicap più o meno gravi sia di malati terminali. Non è un caso infatti, che l’Italia sia agli ultimi posti per la somministrazione delle cure palliative ai malati terminali. Nella visione della chiesa cattolica e purtroppo di questo nostro stato così influenzato e dominato dai vertici clericali il peso sociale, psicologico ed economico delle persone affette da handicap ricade sulla famiglia, la sofferenza come “valore d’elevazione”, un concetto irragionevole e folle. Per chi non ragiona come loro, ve lo posso assicurare di persona, la risposta è: “tu ragioni come un nazista!” e il confronto si chiude.

Mifepristin

io ho detto che un feto malformato è una mostruosità inadatta alla vita, infatti, spesso tali feti, se la gestazione viene portata a compimento, muoiono comunque in utero o poco dopo la nascita, però voi difensori della pseudo-vita consistente nei semplici processi di ricambio organico travisate sempre le parole, la natura può produrre mostri, l’uomo con la sua razionalità non solo ha il diritto ma anche il dovere di impedire che una gestazione di un feto abnorme vada a compimento

Senofane

fra una ventina d’anni saremo svincolati dal dovere di procreare ed anche i figli lo saranno dal potere genitoriale … se il genere umano sopravviverà …
l’eugenetica non è male a priori, ma sarebbe meglio sviluppare la medicina, a fronte di scoperte sensazionali la medicina resta ancora primitiva, in certi campi, e troppo affidata a uomini incapaci di rinnovare le loro conoscenze, a volte non per colpa loro, ma perché uomini con pregi e molti difetti umani.
tutto sarebbe più semplice con contraccettivi adeguati, senza giungere all’aborto, pensandoci prima, fin dall’inizio dello sviluppo sessuale.

Mifepristin

associazioni cristiane fanno tutto il possibile per aiutare le madri in difficoltà.
—cioè? cosa fanno? versano loro una indennità di 3000 euro al mese per permettere l’assunzione di una infermiera che per tutta la vita si dovrà occupare del loro figlio gravemente menomato, spesso versante in condizioni vegetativemenomato 24 ore su 24? credo che lo IOR abbia altri investimenti più redditizi da finanziare. Quanto allo stato, non si riesce a fornire servizi efficienti neppure alle persone già nate che hanno la possibilità di una vita sana e normale(e spesso muoiono per errori e inefficienze delle strutture sanitarie), e noi dovremmo pagare le tasse per finanziare il mantenimento in vita di esseri malformati in stato vegetativo?

c.darrow

“Benissimo, applichiamo meglio la 194.”

sei un vile ipocrita, degno emulo di ferrara.

la 194 fa abbastanza schifo, l’hanno scritta i democristiani dopotutto, ma voi non volevate neanche quel compromesso.

e non lo accettate neanche adesso, sappiamo benissimo quello che volete fare, non siamo cosi scemi:

niente diagnosi preimpianto. poi niente aborto terapeutico. poi niente aborto e basta. poi niente spirale e niente norlevo. poi niente preservativi, e niente pillola. e niente educazione sessuale.

niente matrimoni civili tra omosessuali, e niente pacs e dico. poi niente divorzio, e poi niente matrimoni civili tout-cour.

poi niente liberta di religione, niente liberta di ricerca scientifica, e niente democrazia (anche nota come “dittatura del relativismo”), che tanto voi avete gia la verita assoluta.

eccetera, eccetera, eccetera. trascinandoci a forza in un discesa rapida verso la vostra eta dell’oro: il meraviglioso medioevo.

non aspettarti che staremo buoni e zitti: cercheremo in tutti i modi possibili di scrollarci di dosso la zavorra (VOI) prima di toccare il fondo.

Claudio

“noi dovremmo pagare le tasse per finanziare il mantenimento in vita di esseri malformati in stato vegetativo?”

Ah, ecco.
Ci siamo arrivati, finalmente.
E se dietro tanti bei discorsi di principio sulla dignità della vita, ci fosse solo la voglia di togliere di mezzo bocche “inutili” e costose, perchè bisogna abbassare la popolazione se vogliamo continuare con un tenore di vita che consuma risorse e che la terra non potrà sostenere ancora a lungo?
E se dietro tutta la retorica sul rientro dolce e i diritti riproduttivi e l’eutanasia e l’aborto ci fosse solo questo concetto: “se ci sono meno persone, io posso mangiare una fetta di torta più grande”?

Drina

Quello che vogliono fare,non è difendere la vita ma aumentare il numero dei cattolici.Non importa se sono feti malati,sono sicuramente potenziali cattolici.Non mi meraviglierei se nelle corsie degli ospedali arrivassero preti attrezzati per il battesimo di feti in rianimazione…

rossotoscano

ragazzi, non dimenticate che per tutti i feti nati deformi o malati gravemente si può ricorrere sempre all’acqua supermiracolosa di lourdes…. altri soldi… e se qualcuno di questi feti riuscirà a vivere o sopravvivere, benissimo, gli alberghi di luordes stanno già pensando ad un ampliamento…

Mifepristin

E se dietro tutta la retorica sul rientro dolce e i diritti riproduttivi e l’eutanasia e l’aborto ci fosse solo questo concetto: “se ci sono meno persone, io posso mangiare una fetta di torta più grande”?
—-è una menzogna, perché nessuna legge obbligherà mai una donna che non vuole ad abortire, però se una persona in conformità ai suoi principi morali non vuole mettere al mondo un essere umano altamente menomato e disfunzionale non esiste motivo di utilità sociale per molestarlo o impedirlo nella sua scelta. Quanto alle tasse: c’è chi non le vuole pagare per assicurare il diritto alla salute e alla libertà di non procreare per tutti i cittadini, perché poi le dovremmo pagare per assicurare l’applicazione del principio cattolico che anche un feto senza encefalo o affetto da gravissime deficienze mentali e organiche deve nascere, non si bene a vantaggio di chi o per fare cosa? Secondo te un feto anencefalo abortito alla 20esima settimana sarà chiamato alla resurrezione insieme alle vere persone umane? La risposta è no, perché non è mai diventato uomo.

Magar

@Claudio
E se dietro tutto il vostro interesse per i feti ci fosse solo un desiderio di dominare il corpo femminile della madre? O una sconfinata “volontà di potenza”, misurabile nella capacità di imporre all’intera nazione i propri irragionevoli dogmi?

“Una volta che cominci a decidere chi può e chi non può vivere, chissà dove puoi arrivare…”
Aridaje con l’argomento della slippery slope, che noia! Una volta che inizi ad usare dogmi e atti di fede al posto della ragione, in effetti, non sai dove puoi arrivare. Magari perfino a dire che l’aborto è da vietare.

La 194 è una legge nata da un compromesso con i cattolici, per me l’aborto dovrebbe essere permesso senza tanti vincoli. In ogni caso, la legge parla di pericolo per la salute psico-fisica della donna. Il trauma di mettere al mondo un figlio gravissimamente malato, con tutto il carico di sofferenze accessorie che ciò comporta, è un danno sufficiente per la psiche della donna, ai fini dell’applicazione della legge.
Se poi tu nel testo della 194 ci vuoi leggere “serve una perizia psichiatrica sulla donna”, sappi che questo è un tentativo di piegare le leggi dello stato ai vincoli dell’ideologia.

@Mifepristin
Io sono anche disposto a pagare tasse doppie, per i genitori che vogliano mettere al mondo figli malati (anche se personalmente è probabile che non farei quella scelta): l’importante è che sia garantita libertà di scelta a tutti quanti.

woland

Claudio scrive:
No Woland. La legge 194 non dice che “se la donna vuole, abortisce”.
La legge contempera l’interesse della madre e quello del figlio, che ha il diritto di nascere ed essere curato anche se anencefalico o con la spina bifida, e quest’interesse recede solo se la salute psicofisica della madre è in GRAVE pericolo (ipotesi da valutare caso per caso).

Tu pensi che qualcun’altro, che non sia la donna, possa decidere caso per caso?
E chi sarebbe questo esperto? Lo psicologo? il ginecologo? O il prete? o la perfida uione di queste tre figure? Magari con il contributo di un giudice!
Qui non stiamo parlando di una gravidanza indesiderata.
Qui parliamo di una donna che VUOLE un bambino ma che sfortunatamente aspetta un bambino gravemente malformato.
Chi meglio di lei puo’ decidere nell’interesse proprio e del figlio?
O tu pensi che le donne abbiano bisogno di qualcuno che, caso per caso, decida per loro?
Scegliere per il proprio interesse (nonchè nell’interesse del feto) è un diritto della donna ma è soprattutto una sua responsabilità.
I cattolici invece pensano per principio che le donne siano irresponsabili.
Ma dicono agli atei di essere dogmatici.

P.S.Io non dico affatto che dare il proprio figlio malato in adozione metterebbe sicuramente a rischio la salute psichica della madre: dico invece che SOLO la madre puo’ sapere cosa metterebbe a rischio la sua salute psichica.
E che non mi si venga a dire che questa è una risposta sicura al problema dei feti malati….
Perchè puo’ facilmente essere una scelta assai piu’ gravosa di un’ aborto alla 22 settimana.
Negarlo è esattamente peccare di quel dogmatismo di cui mi vorresti accusare.

woland

@ Claudio
non è bastata a voi cattolici la terribile umiliazione inflitta alla donna napoletana, per capire?
Una donna nubile e sola che desiderava un bambino ma che quando si è resa conto che il feto era portatore di sindrome di Klienefelter ha deciso di abortire.
Chi avrebbe potuto decidere per lei?
La polizia? Il giudice? Il prete?
Ha deciso l’unica persona che poteva valutare bene la situazione: lei stessa.
E con prevedibile amarezza ha scelto la cosa migliore per lei e per suo figlio.
Ma qualche imbecille, come Ferrara, sa solo commentare: “speriamo che qualcuno si ricordi che a napoli è morto un bambino.”
Retorica d’accatto buona solo per le false coscienze.

GIANNI

continuate a parlare di feti malati..ma quanti aborti avvengono perchà il feto è malato?…. meno ipocrisia per favore…

Roberto Grendene

Qualcuno riconosce dignita’ di persona a embrioni o feti. Per me sono qualcosa di importante, ma niente affatto paragonabili a bambini.
Io di figli ne ho due, quando mia moglie era incinta di 4 mesi la mia famiglia era composta da me e da mia moglie incinta di 4 mesi. Eravano due persone e una vita in formazione, importante per noi (ma non paragonabile per un istante a mia moglie).
Abbiamo fatto esami per conoscere se la vita in formazione era affetta da patologie. Se la risposta fosse stata affermativa, avremmo affrontato una scelta dolorosa nella quale altri non avevano il diritto di interferire. L’obbligo di effettuare questa scelta entro un certo istante della gravidanza lo accetto.

Detto cio’, ci sono coloro che affermano una scelta del genere mai se la porrebbero. Ok, facciano pure.
Ci sono poi quelli che vogliono che non sia data affatto questa liberta’ di scelta, perche’ per loro (non per la maggioranza degli italiani) quella vita in formazione ha diritti superiori.
A costoro chiedo quali misure metterebbero in pratica per evitare che una donna ricorra all’aborto comunque (e quasi mi pento perche’ temo il tenore delle risposte)

Roberto Grendene

Claudio

“Se poi tu nel testo della 194 ci vuoi leggere “serve una perizia psichiatrica sulla donna”, sappi che questo è un tentativo di piegare le leggi dello stato ai vincoli dell’ideologia.”

Non è che ce lo voglio leggere, è che c’è proprio scritto nella legge 194, articoli 5 e 7. Serve una certificazione medica, non basta dire “lo voglio”.
E leggiamola una buona volta ‘sta legge, invece di parlarne per sentito dire.

“Qui parliamo di una donna che VUOLE un bambino ma che sfortunatamente aspetta un bambino gravemente malformato.Chi meglio di lei puo’ decidere nell’interesse proprio e del figlio?”

Per te la donna decide per sè e per il figlio.
Per me la donna decide per sè, e al figlio va garantita la possibilità di decidere per sè stesso.
Cosa dicevate sull’autodeterminazione dell’individuo? L’eutanasia? Cos’erano tutte quelle battaglie del ’68 sul diritto dei figli a decidere da sè la vita senza sottostare ai diktat del padre-padrone?

“il feto era portatore di sindrome di Klienefelter ”

http://www.unitask.it/portale/
Il sito dell’Unione italiana Sindrome di Klineferter. Pieno così di gente che ha la sindrome, ci vive e ci convive, si cura, magari qualcuno è pure più felice di me e di voi.
Andateci e dite a quella gente che la loro vita è troppo brutta per essere vissuta e che era meglio per loro essere soppressi in utero.

“perche’ per loro (non per la maggioranza degli italiani) quella vita in formazione ha diritti superiori.
A costoro chiedo quali misure metterebbero in pratica per evitare che una donna ricorra all’aborto comunque ”
La maggioranza degli italiani ha ratificato via referendum la legge 194, votando no anche al referendum promosso dai radicali che voleva abrogarla parzialmente (ma questo se lo ricordano in pochi). La legge 194 vuole proteggere l’interesse della donna E del concepito. Voi l’interesse del concepito lo minimizzate, quelli contro la 194 siete voi.
Quali misure? Assistenza medica, assistenza nella tutela dei diritti di lavoratrice (ci sono molte donne costrette ad abortire perchè il capo minaccia di licenziarle), assistenza post-parto (babysitting, asili nido). Aborto terapeutico come extrema ratio nei casi in cui la salute della donna è in grave pericolo (che sono casi molto più rari di quanto vi faccia piacere ammettere).

Il Filosofo Bottiglione

il feto, dopo il terzo mese, posside comunque uno status giuridico inferiore a quello della madre. se esistono condizioni di anomalia tali da mettere in pericolo la salute psico-fisica della madre, è permesso l’aborto. la sindrome di Klienefelt è inscrivibile in queste anomalie. mi sento di condividere questa regola, anche se riconosco si tratti di situazioni ambigue e drammatiche, che comunque la 194 ha permesso di gestire in modo serio e corretto.

Claudio

“se esistono condizioni di anomalia tali da mettere in pericolo la salute psico-fisica della madre, è permesso l’aborto”

Pienamente d’accordo.
Ma non ogni “oh, mio figlio è malato, voglio sopprimerlo” è una situazione di pericolo. Lo dice la legge 194, quella che tutti citano e pochi leggono.
E il mantra delle atroci-sofferenze-poche-settimane-di-vita-meglio-morti-che-vivi vale, per fortuna, solo per una realtà molto limitata. Quello che sento e leggo, piuttosto, è che oggigiorno si predica il ricorso all’aborto anche per le IPOTESI di malattie, anche per le patologie curabili o a impatto limitato, anche per i neonati prematuri (non embrioni o feti: bambini già nati, fuori dall’utero materno. Anche quelli non sono persone?).
E’ giusto voler migliorare la salute della specie. E’ orribile quando, invece di curare le malattie, si eliminano i malati. Questa si chiama eugenetica, e che la praticassero spartani e nazisti è un fatto acclarato scritto nei libri di storia.
Fatevi un laico esame di coscienza.

c.darrow

“E’ orribile quando, invece di curare le malattie, si eliminano i malati. Questa si chiama eugenetica, e che la praticassero spartani e nazisti è un fatto acclarato scritto nei libri di storia.”

La prossima volta che trombi con quell’utero deambulante che VOI chiamate convenzionalmente “moglie” usando solo i metodi “naturali” a voi appositamente prescritti da una “intelligenza superiore” prova a pensare al fatto che la maggioranza delle volte l’eventuale blastocisti (e cioe’ la VITA UMANA DA PROTEGGERE FIN DAL CONCEPIMENTO) non si impianta nell’utero e CREPA. Non so come i nazisti chiamassero la selezione casuale delle vittime da uccidere nelle rappresaglie, ma che lo facessero e’ un fatto acclarato scritto nei libri di storia.

Non c’e alcun margine di dialogo con chi bolla come “eugenetica nazista” ogni diagnosi preimpianto scelta liberamente dai genitori.

Non c’e alcun margine di dialogo con chi non riconosce nella contraccezione, nell’educazione sessuale, nella procreazione consapevole e nella diagnosi preimpianto delle serie alternative all’aborto.

Non c’e alcun margine di dialogo con chi identifica come persona, individuo e soggetto di diritto una molecola di dna, e cioe con chi non vede sostanziali differenze tra uno zigote, un embrione, un feto e un bambino.

E non per scelta nostra: che valore possono avere per noi le vostre idee sull’aborto terapeutico dopo tali dimostrazioni di irragionevolezza? quale credibilita possono avere le vostre idee sulla procreazione umana? Tutto e’ appannato dall’ideologia, dalla cieca e comoda aderenza a dogmi e misteri non conoscibili, dalla messa in opera (sui corpi e sulle menti dei poveri di spirito) della volonta di invisibili esseri imperscrutabili. La vostra strana e contorta idea della morale da seguire poggia su basi ancora piu fragili delle nostre imperfette e transitorie morali, che noi almeno riconosciamo come tali, e che pertanto mettiamo sempre e costantemente in discussione, ANCHE sull’aborto. ma non accettiamo verita rivelate, soprattutto quando FALSE e camuffate ad arte da moratorie finto-umanitariste.

Toptone

Per Clausio.

L’eugenetica la praticavano anche i cattolici – aumma aumma – con l’aborto (clandestino) di feti perfettamente sani ma frutto di… “amori proibiti”.

Dimmi, se un giorno si dovesse scoprire il gene dell’omosessualità (ho una zia genetista e lei pare non abbia dubbi), all’aborto selettivo farete un’eccezione?

(…oppure glielo vai a dire tu agli omo che sono in ‘abominio a Dio’ e che devono stare casti?)

Il nodo è inestricabile, a meno che non si potesse rovesciare su chi perora la nascita a tutti i costi di bimbi malformati la sofferenza fisica e psichica di questi ultimi.

Credo che Ferrara e soci diventerebbero improvvisamente più prudenti. Oppure madama la marchesa avrebbe un “martire” in più da glorificare.

Un vero peccato che non si possa fare, e quei poveretti continueranno a nascere e soffrire, e così le loro famiglie.

Mentre Nazinger e co. sguazzano nell’oro pagato da noi, danno il 20% in beneficienza e ci fanno pure bella figura.

Gabriele B.

Cosa stia cercando questo ambiguo personaggio lo sappiamo tutti ormai, sta cercando un posto in parlamento, e consapevole che può ottenerlo solo con i voti dei cattolici a tirato fuori la moratoria sull’aborto. Come faccia a pensare di essere credibile costui prima ex comunista mangiapreti e poi ex socialista diventando il galoppino di Craxi prima e di Berlusconi poi. Ha ormai cambiato più colori lui di un camaleonte. È direttore di un Giornale di Berlusconi finanziato con i nostri soldi ed è disposto a vendersi al primo offerente che gli prometta una carriera meglio se da (ONOREVOLE)

woland

@ Claudio
Sei in aperta contraddizione: da un lato ammetti che i casi di aborto terapeutico sono rari e che quindi la legge funziona così com’è, affidando sostanzialmente alla madre la possibilità di scegliere per lei e per il feto.
Ma dall’altra Vorresti deprivare la madre del diritto di scegliere per la sua stessa salute inasprendo i controlli.
Non so se i bambini felici portatori di Klinefelter sarebbero stati così felici se fosero finiti in un orfanotrofio tenuto da suore. Solo LA MADRE puo’decidere qual’è il futuro migliore per se e per suo figlio di fronte a simili prospettive.
E non c’è dubbio che la madre in genere sceglierebbe assai meglio di chiunque altro.
C’è necessità di un certificato medico prima dell’intervento? Certo. E non è mai mancato.
La legge è rispettata. Cosa volete di piu’ voi cattolici?

La verità è una sola: i cattolici vogliono abrogare la 194 ergo non hanno il diritto, parlando di suoi miglioramenti, di essere ascoltati.
Non sono accettabili come interlocutori
Guardati questo ad es. http://www.alleanzacattolica.org/idis_dpf/voci/a_aborto.htm
oppure questo:
http://www.alleanzacattolica.org/quaderni_cristianita/quaderni_cristianita_4_1986_roncom.htm

Claudio

“la maggioranza delle volte l’eventuale blastocisti non si impianta nell’utero e CREPA”

io non sono dogmatico e non posso dire se sia la maggioranza delle volte. Non sono andato a controllare in tutti gli uteri di tutte le donne. So che a volte purtroppo accade, come purtroppo accadono le morti in culla, come purtroppo accadono gli incidenti e gli infarti.
Ma tra una disgrazia accidentale e un deliberato atto umano c’è differenza.

“Non c’e alcun margine di dialogo con chi non riconosce nella contraccezione, nell’educazione sessuale, nella procreazione consapevole e nella diagnosi preimpianto delle serie alternative all’aborto. Non c’e alcun margine di dialogo con chi identifica come persona, individuo e soggetto di diritto una molecola di dna, e cioe con chi non vede sostanziali differenze tra uno zigote, un embrione, un feto e un bambino”

Perfetto, stiamo a posto: io riconosco che è meglio la contraccezione rispetto all’aborto. Meglio usare il preservativo piuttosto che poi dover sopprimere un feto.
Quanto alla diagnosi preimpianto, spesso si fa proprio in vista di un potenziale aborto eugenetico, non capisco perchè la poni come “seria alternativa” all’aborto.
E che il concepito sia un soggetto di diritto (non ha la personalità, ma la soggettività giuridica) è implicito nella legge 194 ed esplicito nella legge 40, che sono leggi dello Stato regolarmente approvate da un parlamento e valgono anche se la vostra morale non è d’accordo: è uno Stato laico, no?

“Sei in aperta contraddizione: da un lato ammetti che i casi di aborto terapeutico sono rari e che quindi la legge funziona così com’è, affidando sostanzialmente alla madre la possibilità di scegliere per lei e per il feto. Ma dall’altra Vorresti deprivare la madre del diritto di scegliere per la sua stessa salute inasprendo i controlli”

Nessuna contraddizione: l’aborto terapeutico sacrifica l’interesse del figlio se e solo se la salute fisica o psichica della madre è in grave pericolo, cosa che va accertata seriamente. La madre ha il diritto di proteggere la sua salute, ma al di fuori di questa ipotesi non ha il diritto di decidere della vita del feto. Lo dice la legge 194. Abortire perchè “è malato, decidiamo per lui che è meglio così” non sta nella legge 194, anche se un sacco di gente lo pensa perchè è vittima della propaganda mistificatoria.

Flaviana Rizzi

Per Claudio, di regalo un altro momento di gloria, vedendo che ti hanno risposto in molti , ma per quello mi mi riguarda sara´l’ultimo. Parli di quanto farebbero le associazioni atee per i diseredati,i malformati, i derelitti di tutti i tipi?… Ma moltissimo , se solo potessero usufruire di almeno una decima parte del denaro che fluisce nelle casse vaticate (o anche di altre religioni) , considerando tutto il denaro luridamente ateo che incamerano senza comunque turarsi il naso. Ho contatti con associazioni laiche che sostengone iniziative benefiche, facendo i salti mortali,con contributi (pochi) di autentici volontari, quindi so di che parlo. Se doveste iniziare voi e solo voi, a dover dolorosamente iniziare a pecuniare, per le vostre prese di posizione non sareste piu´tanto fondamentalisti.

Toptone

Brava Flaviana Rizzi. Mi hai tolto le parole di bocca.

Applausi.

(intanto il nostro vescovo si è appena rifatto il suo ‘umilissimo’ palazzo a spese dello Stato…)

venezia63jr

Io consiglierei di pubblicizzare la campagna a favore dell’aborto prendendo come icona del manifesto la sagoma di ferrara con lo slogan “Mai piu’ creature cosi’ deformi”.
Certo se la legge sull’aborto fosse stata approvata agli inizi degli anni 50 oggi non avremmo esseri come lui e buttiglione.(Prodi ecct.)

Claudio

Vedete? Ma quale interesse del figlio e scelta della madre eccetera eccetera. Sospetto siano tutte chiacchiere retoriche buone solo per acquietare la coscienza. La mentalità di fondo è: volete un mondo perfetto, un mondo come dite voi, e perciò volete sbarrarne l’accesso a tutti quelli che sono meno che perfetti. Fuori i deformi, rovinano il paesaggio.
Come se la felicità dipendesse esclusivamente dalla salute fisica.
Poveretti. Non loro, voi.
Non vi odio, vi compatisco.

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