Voglia di filtri in Vaticano

Dopo tre anni di attesa finalmente è uscito il nuovo elenco telefonico della piccola città-stato (e della Santa Sede, che è cosa diversa ma compresa nelle mura). E con grande sorpresa di tutti l’edizione appena sfornata è decisamente più sottile di quella precedente, edita nel 2004-2005. Oltre sessanta pagine in meno (sessantuno, per l’esattezza). E lo snellimento, così sostanzioso, non dipende da una cura dimagrante degli organismi di Curia, per la verità spesso tutt’altro che sovradimensionati. Alla radice c’è una decisione che può apparire come la volontà di alzare un muro di sbarramento fra il mondo delle congregazioni e l’esterno. Infatti i tagli riguardano proprio il governo centrale della Chiesa: vale a dire la Segreteria di Stato, che è l’organismo “esecutivo” della volontà del papa, e gli altri “ministeri”, che dietro le mura leonine vengono chiamati Congregazioni, pontifici Consigli e termini analoghi. Nell’edizione precedente per la Segreteria di Stato e per le singole congregazioni si potevano trovare i appaiono in pagina i nomi del Prefetto, del segretario e di pochi altri addetti. Stop. Tutti gli altri sono svaniti nel nulla. Oltre ai giornalisti, che naturalmente per mettersi in contatto con fonti potenziali devono compiere un percorso più lungo e tortuoso, la cura dimagrante probabilmente non rende la vita più facile nemmeno agli impiegati del minuscolo stato, che avranno certamente più difficoltà a mettersi in contatto con uffici e persone all’interno. E, naturalmente, ci sarà un carico di lavoro ancora maggiore per le suore centraliniste: se prima si potevano digitare i numeri “passanti”, adesso bisogna fare capo alle sei religiose di turno allo smistamento delle chiamate. Sembra che sia stata una decisione superiore, – così ha risposto padre Andrea Mellini, responsabile dell’elenco, al Catholic News Service – perché si voleva l’annuario telefonico “più anonimo”. I maligni dicono che in questo modo non si potrà più vedere quante persone sono nei ruoli delle Congregazioni. La sola Segreteria di Stato, nell’edizione del 2004-2005 andava da pagina 227 a pagina 231. Tutti indispensabili? Giovanni XXIII a chi gli chiedeva quante persone lavoravano in Vaticano rispose: “circa la metà”.

Fonte: laStampa

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6 commenti

valerio

eheheheh…”circa la metà” è un concetto che può essere tranquillamente applicato a qualsiasi ufficio pubblico, non è necessario spulciare l’organigramma vaticano, basterebbe fermarsi ai nostri comuni, province, regioni o asl…

rossotoscano

forse l’hanno snellito per non ricevere telefonate offensive? oppure per promuovere la trasparenza cancellando tutto?

Silesio

L’aggressività della chiesa cattolica contro il mondo laico è quasi raddoppiata. Basta dare un’occhiata alle “papanews” per vedere quanto disprezzo e anatemi si sprigionino da tale celeste blog. L’ultima intervista a Zeffirelli catalogava come “roba da Water” il film di Moretti e celebrava la missione di Ferrara contro la 194. Tra le varie schede viene poi dato sempre più spazio alla creduloneria, alle apparizioni e ai miracoli e a tutto il bagaglio di feudalesimo che sprizza dal vaticano del terzo millennio. Anch’io se adottassi simile comportamenti, a dire il vero, avrei paura ad andare fuori di casa.

Alessandro Masini

Ognuno parla di quello che preferisce, nessuno è obbligato a intervenire proprio qua

ren

E’ la loro arte migliore, quella di imboscare tutto e far trasparire solo le cose che fanno comodo.

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