Nonostante avesse già stuprato tre bambine, in carcere c’è rimasto meno di un anno. Tornato in libertà per scadenza dei termini di custodia cautelare aveva solo l’obbligo di firma presso la stazione dei carabinieri. E qui, nel giorno di San Valentino, si è presentato tenendo per mano una bambina di appena quattro anni che, subito dopo aver lasciato la caserma, ha ripetutamente stuprato. Una storia al limite dell’incredibile quella che arriva da Agrigento. Protagonista un pizzaiolo di 45 anni, Vincenzo Iacono, lontano parente della sua ultima vittima che attualmente è ancora ricoverata all’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento.
I carabinieri lo hanno arrestato il giorno dopo la violenza. La rabbia dei militari era tale che si è temuto che qualcuno volesse utilizzare le maniere forti già al momento della cattura. Davanti alla pizzeria di Iacono si sono infatti presentati oltre cinquanta carabinieri, compreso qualcuno che non era in servizio. Per evitare che la situazione potesse degenerare è dovuto intervenire personalmente il comandante della compagnia di Agrigento colonnello Mario Di Iulio. A sconcertare i militari, che probabilmente sono stati assaliti anche dai sensi di colpa per non essersi insospettiti nel vedere uno stupratore incallito tranquillamente in compagnia di una bambina, sono stati i particolari della violenza. La ginecologa dell’ospedale di Agrigento ha detto che «la bambina porta sul corpo i segni non di molestie ma di una violenza brutale e animalesca». In evidente stato confusionale era stata lei stessa a raccontare ai genitori quel che aveva dovuto subire. «Mi ha fatto tanto male», ha detto in lacrime. […]
Iacono 4 anni fa aveva stuprato tre sorelline di Aragona, una di 11 anni e due gemelle di 8. Anche in quel caso si trattava delle figlie di una coppia che l’uomo frequentava. Arrestato, era rimasto in carcere per meno di un anno, fino al marzo 2005. Scarcerato per scadenza dei termini di custodia cautelare era stato comunque condannato a 6 anni e 4 mesi ma non era tornato in cella perché intanto aveva presentato appello. Si era dunque trasferito ad Agrigento, dove aveva aperto una pizzeria ed era stato abile a non far trapelare nulla del suo passato.
Agrigento: libero dopo tre violenze, stupra una bimba di 4 anni
31 commenti
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ma questa è un’indecenza assurda, ma che diavolo di giustizia abbiamo in italia? Violenta tre bambine ed ha solo 6 anni di carcere? Ma si sono tutti rimbecilliti a questo mondo?
Ma i carabinieri non lo sapevano che quello che stava firmando era un pedofilo?
w nessuno tocchi caino!!!guai a condannarlo!!!è un uomo come tanti altri poverino!!!cerchiamo di reintegrarlo nella società contattando l’associazione nessuno tocchi caino!!!è un uomo come noi!!!!!
la sua foto al secondo 23 e 33 del video
http://www.tg2.rai.it/default.asp?id_n=3472&id_r=2&id_c=16
diffondete la sua foto
Condivido pienamente il sarcasmo (spero di avere interpretato bene) di Marco Melli. Di fronte a certi crimini bisognerebbe rinchiudere queste persone in carcere e buttare la chiave. E ho voluto usare la diplomazia….
Se una persona sa di avere tendenze come queste non può giustificarsi dicendo che ha una malattia e che in realtà non vorrebbe agire così. Si sarebbe dovuto rinchiudere da solo da qualche parte…
Buona l’idea di diffondere la foto…
è sarcasmo fancy, contro i finti buonisti che popolano la nostra nazione, a cominciare dai giudici
questo è l’ennesimo esempio che il carattere di un uomo è immutabile.
La virtu’ non si apprende. La concezione buonista della legge, quella che si propone di «educare», è tempo perso. Non solo. E’ anche immorale, poichè puo’ causare altra sofferenza (non bastavano tre bambine: anche una quarta!).
Solo la legge che concepisce la pena come contro-motivo (se sgarri, stai sicuro che ti costerà cara) puo’ (ma non sempre) distogliere un carattere malvagio dal compiere il crimine.
L’ho già scritto tante volte e lo ripeto.
Una società animale come la nostra è basata sull’esistenza di rapporti fra gli individui che si possono riassumere nel famoso “occhio per occhio, dente per dente”. Per esempio, noi siamo buoni con i buoni e cattivi con i cattivi. Ma perchè questa possa verificarsi …. dobbiamo sapere se gli altri sono buoni o cattivi. Questa conoscenza è sempre stata ottenuta con il pettegolezzo (raccontare i fatti degli altri) che permette alle informazioni di circolare e di fornire a tutti elementi per giudicare gli altri.
Se si toglie per legge questa pietra fondante della socialità, non può esserci socialità.
La legge sulla privacy mina alle basi la nostra società!!
X Paolo Malberti
Nella maggior parte dei casi i comportamenti di cui stiamo parlando SONO PATOLOGIE! A differenza di quanto molti credono, infatti, il libero arbitrio, non è proprio libero! Questo non significa che chi ha queste patologie debba essere trattato come gli altri; è sicuramente un pericolo e, finchè non si trova una cura, va messo nelle condizioni di non nuocere! o almeno a tutti gli altri vanno dati strumenti per difendersi.
Un lebbroso è un malato e, quando non esistevano le cure, veniva dotato di un campanello per pernmettere agli altri di stargli di riconoscerlo. Il libero arbitrio degli altri faceva poi loro decidere il da farsi …..
il carcere dovrebbe servire per rieducare, ma sicuramente nelle carceri italiane ciò non avviene, costui doveva avere pene più pesanti, ma mirate al recupero,
Curioso, credevo di essere su Uaar.it e invece devo essere capitato sul sito della Lega Nord.
ma no aioros io sono a favore di questo signore, ho due nipotine di 3 e 5 anni, vorrei che facesse da baby sitter per loro, io mi fido, non ho pregiudizi, e non è un malato, in fondo è una persona buona da aiutare vero?forse gli orchi cattivi siamo noi, orchi color verde leghista…..i pedofili vanno protetti e aiutati e devono essere accontentati, la galera non la merito….speriamo che tu abbia dei figli e che vengano un giorno curati amorevolmente da queste persone, non vorrei che tu volessi per loro la forca o il carcere, razzistone e arretrato, in fondo qui sembra di essere nel sito della lega nord!!!
Il reato commesso da quest’uomo è totalmente riprovevole ma secondo me è alla stessa stregua di chi fa fare crac alle aziende e scappa con i soldi dei risparmiatori. Ci dovrebbe essere lo stesso sdegno per quelle cose in italia invece mi pare che non sia affatto così. Chi ruba i soldi di risparmiatori ingenui continua a farla franca, quasi suscita ammirazione.
Straquoto marco melli! Tutti a dire “Nessuno tocchi Caino” ma di Abele nessuno gliene frega niente!
non posso rilassarmi, gente del genere deve essere castrata chimicamente, bisogna eliminargli la libido, sono esseri pericolosissimi, non voglio essere nei panni dei poveri bimbi e dei loro genitori, io sarei impazzito
Ma che c’entra nessuno tocchi caino?! ma vi siete bevuti il cervello? Chiudiamolo con cento mandate e buttiamo via la chiave, ma che c’entra con la pena di morte? siete diventati tutti favorevoli alla pena capitale di colpo?
x Aioros
tu cosa suggerisci? ci interessa molto!
Circa 12 anni fa in Gran Bretagna un pedofilo dopo la terza volta che entrava dentro per atti di pedofilia, ha chiesto e ha ottenuto la castrazione chirurgica. Lui lo ha richiesto, poiché era incapace di frenarsi davanti alla vista di un bambino e dall’altra parte in carcere aveva rischiato di essere linciato dagli altri carcerati.
Cosa dovrebbe fare la società quando ha la certezza che un individuo è un pedofilo o serial killer “irrecuperabile”????
Bruna Tadolini: mah, per esempio stabilire che per certi reati, accertata la pericolosità del soggetto, si dispongono gli arresti domiciliari o altre misure cautelative già dal primo grado di giudizio. Magari una cosa simile c’è già, e si è trattato di un errore della magistratura, nel qual caso saranno apposite inchieste (già avviate, mi risulta) a valutare la cosa. Oppure non lo so, purtroppo ho l’abitudine di non parlare di cose che non conosco bene.
bardhi: curarlo, se c’è un modo. Isolarlo, altrimenti. Il fatto che un pedofilo, una volta, chissà dove e chissà quando, abbia chiesto la castrazione cosa dovrebbe dimostrare? Che dobbiamo castrarli tutti di nostra iniziativa? Ma santo cielo, è lo stesso ragionamento che fa la propaganda cattolica quando racconta di quella tale donna che ha deciso di non abortire nonostante un tumore e da questo deduce che l’aborto dovrebbe essere illegale.
1) Cosa c’entra la “nessuno tocchi caino?”
2) per un mostro sul quale non c’e’ stato intervento di limitazione della liberta’ adeguato ci possono innocenti che invece subiscono processi e lunghe detenzioni.
3) ho due bambini, il problema pedofili mi preoccupa. Ma a proposito di razionalita’, mi preoccupano moooolto di piu’ gli incidenti stradali. Circa 7000 morti in Italia, altrettanti saranno le persone ridotte in stato di grave invalidita’. Ogni anno. Ma verso chi va a 190 o non assicura i bambini con le cinture non c’e’ lo stesso linciaggio morale che c’e’ verso i pedofili. Anzi, spesso andare a tavoletta alza l’indice di popolarita’.
Ciao
Roberto Grendene
per aioros,
secondo me bisogna fare in modo che queste persone non nuocciano più ad altri, e che soprattutto non siano a contatto con i bambini, lo stato in questo caso non ha tutelato assolutamnte i suoi cittadini.
Inoltre è normale che questo tipo di crimine susciti paura ed indignazione, però bisogna sempre trattare di questi argomenti con lucidità.
E comunque ha ragione grendene non bisogna mettere in mezzo organizzazioni che non c’entrano niente con questi crimini come “nessuno tocchi caino”.
quoto aioros e Roberto Grendene.
Il crimine commesso da Vincenzo Iacono è uno dei più efferati, ma la cosa che deve far arrabbiare ancora di più e che si poteva evitare. Potevano evitarlo i giudici (se uno ha stuprato tre bambine non lo si può mettere in libertà vigilata attendendo la quarta vittima), i carabinieri (se uno è in libertà vigilata per stupro su minori e si presenta tutti i giorni in caserma per firmare vuol dire che è ben conosciuto dalle forze dell’ordine e queste avevano il dovere di incuriosirsi nel vederlo mano a mano con l’ennesima bambina) le istituzioni (come fa un carcerato ad aprire un servizio al pubblico come una pizzeria?). Quanto alle battute su … Caino ed Abele le trovo davvero di … bassa Lega
Ame sembra la solita notizia gonfiata ed alterata per provocare odio e forcaiolismo leghista ad arte.
Io vorrei che ogni persona, donna o uomo, che giustifica o sottovaluta il danno arrecato con lo stupro ad un bambino venisse stuprata: forse così avrebbe una vaga idea della sofferenza psichica che accompagnerà la vita della piccola vittima.
Diamolo al vaticano, loro hanno una notevole pratica nell’imboscare i pedofili. Fosse prete avrebbe già il suo bell’ufficietto dove vivere indisturbato aspettando serenamente la morte e potrebbe anche fondare qualche pia organizzazione (padre marcial marciel docet).
Sottoscrivo in toto gli ultimi interventi di Aioros e Roberto Grendene, e aggiungo che la proposta di castrare chimicamente gli stupratori pedofili (a meno che non siano loro a richiederlo, ovviamente!) la trovo accettabile quanto quella di torturare a morte i terroristi del 9/11: zero.
Naturalmente si può parlare di inasprimento dei termini della custodia cautelare per reati ad elevata pericolosità sociale, se c’è rischio di reiterazione del crimine (soprattutto dopo una condanna in primo grado), la cosa è già stata sperimentata per i reti di tipo mafioso, però bisognerebbe contestualmente garantire tempi rapidi per i processi, e mettere mano al portafogli per costruire nuove carceri, perché quelle che ci sono ora stanno già scoppiando (figuriamoci aumentando il numero dei detenuti in attesa di giudizio).
“questo è l’ennesimo esempio che il carattere di un uomo è immutabile. La virtu’ non si apprende.”
Su questo, in generale, ho delle perplessità. Nella vita si cambia pur sempre. Ma certo nel caso in questione ed altri di questo genere la vedo molto dura.
Il problema dell’ordine pubblico, della giustizia e delle pene detentive in Italia, secondo me, é che troppo spesso, soprattutto in occasione di eventi come questi, certi temi vengono dibattuti non di rado in maniera troppo faziosamente ideologica, da entrambe le parti: si tende, insomma, da una parte al forcaiolismo, allo stato di polizia autoritario, alla giustizia sommaria, al linciaggio e simili, dall’altra alla più insensata e pericolosa impunità, all'”aboliamo le carceri”, a un buonismo talvolta francamente rivoltante, ad una fiducia troppe volte eccessiva nel “recupero” e nel “reinserimento” del condannato: belle parole, senza alcun dubbio, ma purtroppo si scontrano fatalmente con la realtà dei fatti, con le conseguenze spesso tragiche che, ahimè, tante volte abbiamo sperimentato. Più che mai, invece, in un ambito delicato come questo, é necessario seguire esclusivamente la LOGICA e la RAGIONE. Che ci dicono che l’unica cosa che conta, prima di tutto, é IMPEDIRE CHE CERTE COSE ACCADANO. Punto. E di conseguenza subordinare il tutto a questo fondamentale principio guida. Ma per realizzare un simile approccio occorrerebbe intervenire a livello strettamente culturale, credo.
“Nessuno tocchi Caino” é stata tirata in ballo probabilmente perchè – e mi dispiace dirlo – a volte mostra di tenere un atteggiamento, come dire, ambiguo, tendente al secondo dei due di cui sopra.
La battuta su Caino e Abele sarà anche di bassa lega, ma, se ci si pensa bene, non é poi così….fatta fuori dal vaso.
Quanto alla castrazione chimica…mah, cosa dire…onestamente sarei tentato anch’io, sarei un bugiardo se lo negassi…ma certo non é proprio il massimo in quanto a civiltà delle pene, mi rendo conto……Ripeto, l’unica cosa che conta e verso la quale si dovrebbe tendere tutti é quella scritta sopra in stampatello, e almeno su questo sì, ci dovremmo trovare tutti d’accordo, Destra e Sinistra (e per questo non é strettamente indispensabile la castrazione chimica).
Se non ci fossero in giro criminali come quello, non ci sarebbe nemmeno gente che chiede vendetta o pena di morte. Alla fin fine, come fu detto molto giustamente da qualcuno giorni fa a proposito di quelli che si difendono da soli quando gli entrano i ladri in casa, i veri responsabili anche di queste reazioni sono loro, perchè é da loro che parte tutto.
«nella vita si cambia, pur sempre»
Certo. Cambia la conoscenza che si ha delle cose, cosicchè un motivo che prima non era determianante puo’ in seguito al miglioramento della conoscenza, diventarlo. Ma il carattere rimane lo stesso.
Ai vari buonisti, che non mancano mai. Mi riesce difficile essere cosi’ progressista, libertario, razionale e distaccato come voi in una simile vicenda. Se succedesse a mia figlia, vorrei ammazzare io stesso quel verme con le mie mani, e me ne andrei in galera orgoglioso di averlo ammazzato.
@ Paolo malberti
A scanso di equivoci non sono buonista, ma una persona razionale. Attenzione ad immaginare cosa succederebbe a noi se ci trovassimo di colpo nei panni delle vittime o dei loro parenti, perchè la risposta è scontata. Nessuno, credo, giudicherebbe strana la voglia di vendetta, che è una reazione del tutto umana e comprensibile. Il problema è un’altro e cioè se riteniamo che debba essere la vendetta, e non la giustizia esercitata da persone che per forza di cosa non devono essere coinvolte emotivamente, la strada migliore.
e cosi’ ritorniamo a quanto ho detto all’inizio:
la legge e la pena deve essere concepita come contromotivo per dissuadere dal compiere il crimine, non per «recuperare» la pecorella smarrita.
In questo secondo caso sarebbe tempo perso ed immorale.
a Bruna Tadolini.
Certo, il libero arbitrio non esiste.
Se fossimo stati creati dal buon Dio, allora la responsabilità sarebbe Sua.
Ma siccome anche il buon Dio non esiste,
ognuno è responsabile di essere quello che è (e di questa responsabilità ognuno è perfettamente consapevole).
Il problema e’ che la giustizia non funziona,c’e’ troppo permissivismo, e questo fa si che criminali condannati, stiano ancora in libertà a fare danni. L’importante e’ garantire la certezza della pena, se questo signore fosse stato in carcere, ci sarebbe una piccola vittima in meno.
Bisogna evitare eccessi forcaioli, ma non si puo’ pretendere di risolvere tutto con il buonismo, e guardate ci sono mezzi tecnologici, tipo il braccialetto elettronico che potrebbe essere utilissimo per chi fa determinati tipi di reato. Purtroppo la gestione della giustizia civile e penale, FA SCHIFO! E’ indegno che una persona si fa il carcere prima della sentenza, e viene rilasciato subito dopo. E purtroppo il partito x cui voto, e cioe’ i radicali, hanno esagerato pure loro con indulti di cui non si sente proprio la necessità. Ora anche per evitare spese eccessive x le carceri, perche’ non fare scontare ai detenuti immigrati, la pena nelle loro nazioni?
Tempo addietro si pensava proprio ad una misura del genere,che ci avrebbe fatto risparmiare anche un bel pò, naufragata per i soliti garantisti dei miei beeeep
“Ah ma bisogna che i diritti umani dei detenuti vengano rispettati, e che le condizioni di vita debbano essere umane” tutte scuse puerili che hanno fatto fallire una delle norme piu’ intelligenti degli ultimi anni