ROMA – Non sono disposti a sciogliersi “dalla mattina alla sera, magari annunciandolo da Porta a Porta a iscritti, militanti ed elettori”, ma sono “interessati, molto interessati” a partecipare alla sfida politica che il Pd offre al Paese. “Lo abbiamo testimoniato persino con la proposta di Marco Pannella di candidarsi alle primarie. Proposta all’epoca respinta”.
Emma Bonino, dal suo ufficio di ministro del governo Prodi, chiarisce la posizione dei radicali e parla a Veltroni e ai suoi, nel giorno dell’assemblea costituente del nuovo partito: “Siamo disponibili per una coalizione, esattamente come quella sottoscritta con l’Italia dei Valori. Siamo anche favorevoli al gruppo parlamentare unico. Mi verrebbe da dire, anzi, con una battuta, che lo esigiamo. Non solo: diciamo sì a una fase costituente che decida, con i tempi e le regole condivise della democrazia interna, il processo di rafforzamento del partito democratico”.
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Un po’ brutalmente, c’è chi, dentro il Pd, vi trova ingombranti. Ancora più brutalmente, può convivere la Binetti con la Bonino?
“Certo, io ho più similitudine sui temi della laicità con la Bindi che non con la Binetti. Ma mai mi permetterei di porre aut aut. Un grande partito ha dentro tante espressioni culturali che richiedono mediazione. Dentro il partito laburista inglese si va dai trotzkisti ai liberali”.
Secondo lei, Veltroni subisce dei condizionamenti in questo senso?
“Non posso pensare che la senatrice Binetti o chi per lei pongano veti a una storia come la nostra. E voglio suggerire una riflessione sulle manifestazioni delle donne in queste ore dopo la vergognosa vicenda di Napoli e le polemiche sull’aborto. Questo è il segno che l’Italia chiede altro, chiede rispetto per una politica laica. E’ dal 2001 perlomeno che, con Luca Coscioni, e poi con Piero Welby, e moltissimi altri, tentiamo di segnalare alcuni problemi profondi di questo Paese”.
Non vi interessano le poltrone, il potere. Allora qual è la posta in gioco?
“La presenza nelle istituzioni italiane, di un rigore liberale e laico, autenticamente riformatore. E a questo proposito devo dire che ci ha fatto molto piacere l’appello a favore di una coalizione con noi che è partito da alcune personalità del Pd. Testimonia un grande calore nei nostri confronti e dimostra che c’è un sentire diffuso”.
Senza di voi come sarebbe il Pd?
“Chiedetelo a loro! Io dico che sarebbe più chiuso e avaro, un po’ più giustizialista. E annegherebbe nel Tevere l’espressione più rigorosamente riformatrice in economia e nelle istituzioni”.
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L’intervista completa di Alessandra Longo è disponibile sul sito di Repubblica
“Non posso pensare che la senatrice Binetti o chi per lei pongano veti a una storia come la nostra.”
Noooooo, figuriaaaaamoci! Vi accoglierà a braccia aperte…
Quando sarà il momento di votare in parlamento, a chi Veltronius darà ragione: ai radicali o ai catto-fanatici, più numerosi e più agguerriti?
Vediamo: no PDL, UDEUR, UDC, Lista Ferrara; No PD, Radicali, Bertinotti neo-converso… Adesso non so proprio più per chi votare…
Non ci dovremo mica voltare verso la Santanchè e Storace per difendere i diritti delle donne? Sarebbe un’eresia storica di proporzioni cosmiche!
Ma possibile che nessuno di ‘ste cozze incollate allo scoglio=poltrona si decida ad ascoltare il popolo, quello da cui teoricamente derivano il potere?
Le percentuali parlano chiaro: i cattolici attivi/praticanti sono MINORANZA nel paese
Più seggi ai Radicali meno ai cattolici del PD. Una notizia positiva. Se entreranno in Radicali voterò PD.
la proposta della Bonino, allo stato dei fatti, mi sembra la cosa migliore
@Lacrime e sangue, ma la Bonino che doveva dire, in politica e soprattutto in una situazione come questa, si esige un minimo di diplomazia. In effetti il Pd gia’ adesso e soprattutto con l’arrivo dei radicali, sara’ praticamente ingestibile nelle questioni etiche.
Ma senza la Bonino e i radicali nessuno del PD avrebbe il coraggio neanche di affrontare la discussione sul tema della laicità. Questo non significa dover votare il PD ma meglio così che senza. D’altra parte da soli i radicali non supererebbero la soglia di sbarramento. I laici in Italia sono la maggioranza (almeno di fatto) ma forse per tanti laici le priorità sono molteplici. Io credo che avanzare delle proposte sia il miglior sistema almeno per discuterne; la storia recente dell’Italia e le conquiste sociali come il divorzio e l’aborto ci insegnano che anche quando prevalevano sulla carta le posizioni dei cattolici, di fatto si riuscì a far passare delle leggi innovative; qualcuno poi tentò di farle abrogare, qualcuno di ampliarle (attraverso i referendum), ma le leggi per ora restano un dato di fatto. Può darsi si possa procedere nello stesso modo. Sperare che si presenti alle elezioni un partito laico e che solo per questo prenda la maggioranza dei voti è solo un’utopia.
io spero che laccordo con i radicali ci sia, lo spero ardentemente.
Il voto è gioco d’azzardo, è un biglietto alla lotteria o alla corsa dei cavalli.
In fondo è come una dipendenza, ammettiamolo, ci piace. Ci piace vedere se avremo avuto ragione.
Mi chiedo solo in questo gioco dove sia la mia dignità personale. Dove sia la scelta !
Complimenti a Veltroni che è un bravo stratega, ma la sua intelligenza non mi fa sentire più libero e questo mi preoccupa.
Votare lui per paura che votando a sinistra vinca la destra è una violenza alla mia dignità di cittadino e di elettore.
Mi rincuora solo pensare che la sua è una risposta obbligata ad una legge elettorale voluta dalla destra e quindi potrei dargli una chance, ma potevano anche pensarci prima…
Vero è che questa è stata la legislatura più breve della storia repubblicana e che sono mancati i numeri per una riforma elettorale condivisa…
Ok, scusate lo sfogo analitico, magari sono luoghi comuni, ma per rientrare in argomento, spero che i radicali entrino nel PD, per me a questo punto sarebbe una scelta logica, obbligata e più leggera, ma di certo non una scelta elettorale.
La prossima volta spero di poter votare spinto dalle mie opinioni e non da calcoli strategici di convenienza e dalla teoria dei giochi.
@ Markus
Sono d’accordo con te. Rincuorati pensando che almeno i parlamentari non hano fatto in tempo a maturare la pensione!
Alle prossime elezioni non so se:
1. astenermi dal voto;
2. andare a votare ma entrato in cabina elettorale bendarmi gli occhi con una mano e con la matita nell’altra, usata come un pendolino, recitare le fatidiche parole prima di apporre la crocetta:
“Ambarabà cicci coccò
Tre civette sul comò
Che facevano all’amore
Con la figlia del dottore
Il dottore s’ammalò
Ambarabà cicci coccò”
Datemi un consiglio……
Comunque andare a votare, l’astensione è come non esistere.
Io voterò i radicali se staranno da soli. Se si fonderanno nel PD, allora proprio non lo so.
Non escluderei in quel caso nemmeno il PD.
per shock,
vai votare, hai un sacco di tempo per poi decidere chi
visto che casini ha detto di no allora il berlusca vuole ferrara e il pd vuole i radicali per prendere piu’ voti e star tranquillo… praticamente in questa campagna non si DEVE parlare di temi etici e civili( osservatore romano docet) e poi si vede che gli aghi della bilancia si spostano: a destra su una lista civica e a sinistra su di un partito che fa dei diritti civili il suo baluardo….E’ un grave errore non affrontare questi temi in campagna elettorale, io voto socialista anche perchè oltre a stipendi e tasse parlano di diritti civili… ieri le parole di waltere mi hanno lasciato sconcertato e ho capito che ripropone al governo la minestra riscaldata del governo prodi con tutte le sue ambiguità e veti…
Ditemi quello che vi pare, ma a me il progetto Pd piace, voglio votare contro Berrlusconi e se i radicali entrano tanto meglio!
Se i radicali riusciranno a frenare la deriva cattolicista del PD, sarà solo una buona cosa per il Paese.
I radicali sono ormai interamente di sinistra. Non hanno più nulla di libertario. Parlano di diritti umani diversi dal diritto di essere lasciati in pace; sostengono libertà assurde che implicano la coercizione di chi non è d’accordo; sostengono le istituzione e lo Stato. Arrivederci e auguri a Emma.
Meglio il PD con i Radicali, e Odifreddi.. e magri anche margherita hack.. tanto il Pd è l’unico partito che può contrapporsi a quella cosa da scompisciarsi dalle risa anche solo per il nome che è il poplo delle libertà… io mi offenderei anche soltanto per il nome che ha scelto… Il popolo delle libertà..uahuahuaauh.. ma è proprio un barzellettiere..
Io, cmq, voto radicali. Se entrano nel PD, va anche bene, perché sono gli unici a poter contrastare quegli invasati.. se poi rimango per fatti loro.. o voto radicali, o espatrio. il PD senza radicali è in balià dei mortificatori della carne.. loro e altrui..
firmate la petizione:
http://www.firmiamo.it/liberadonna
@ Maurizio
Mi spiace risvegliarti dal bel sogno, ma i radicali non sono mai stati anarchici, né anarco-capitalisti.
“Parlano di diritti umani diversi dal diritto di essere lasciati in pace”: il liberalismo non è solo la libertà negativa (essere lasciati in pace), ma anche avere le stesse opportunità degli altri (la libertà positiva). Chi non è d’accordo (i razzisti, i ladri, i pubblicani, i taxisti), deve essere purtroppo “coercizzato” a rispettare gli altri. Strano, eh?
Ciao.
Personalmente mi auguro in un accordo tra PD e Radicali.
Il che non vuol dire che voterò PD (quasi certamente voterò Sinistra Arcobaleno, che allo stato attuale come voto mi pare contemporaneamente il “meno peggio” e il “più utile”, anche se certamente non l'”ottimale”), ma che i radicali entrino nel PD sarebbe cosa importante:
1) come indicazione dei valori del PD (soprattutto dopo le voci che danno i radicali finora tenuti fuori proprio per il loro “laicismo”)
2) come fatto pratico, per le battaglie che verranno: e mica vorremo lasciare il povero Odifreddi da solo ad affrontare la Binetti armata di cilicio? 😉
Pensate che durerebbero i radicali nel PD? Al primo contrasto ci sarebbe una nuova scissione. E’ gente che pensa alle poltrone, non abbiamo mica Zapatero qui.
bella coerenza con la binetti…
solo per un posto in parlamento!
non è scritto in nessun posto che si debba vivere di politica.
quando non si hanno i voti per coerenza si va a lavorare come 57 milioni d’italiani ogni giorno!
è incredibile!
Fino a poco tempo fa tutti a criticare la scelta di Odifreddi a lavorare nel e per il PD. Sembrava quasi un traditore, soprattutto per quelli che dimostrano simpatie per i Radicali. Oggi, cambia il soggetto (Bonino – Odifrddi), ma non l’oggetto (stare nel PD, anche se ci sono i teodem) e le riflessioni cambiano, come per magia. Io, che quasi certamente non lo voterò, difesi allora la scelta di Odifreddi e quindi COERENTEMENTE oggi difendo la scelta dei Radicali sostenendo che è importante far emergere nei partiti, nel maggior numero possibile, le tematiche sulla laicità, e che il solo pensiero di un partito degli atei, come più volte reclamato da qualcuno su questo blog, è un’ipotesi che non sta in cielo nè in terra.
Sono daccordo don te Red Passion!Anche perchè noi tutti qui in questo blog cosa abbiamo in comune oltre ai valori laici?Non abbiamo niente in comune in ambito di politica estera ed economica quindi troverei difficile pensare ad un partito…
@Red Passion: c’era anceh un a buona fetta di utenza che più che criticare Odifreddi, si chiedeva “Cosa resta a fare lì, visto che da solo è imposssibile che riesca a cambiare l’orientamento del PD?”.
Per quel che mi riguarda l’ingresso dei radicali nel PD sarebbe positivo, almeno non ci sarebbe più un “fronte laico” composto solo da ODifreddi ed un paio d’altri.