Pd: più vicina intesa con radicali, Bettini media

ROMA – Un Pd in “rapida ripresa” nei sondaggi è deciso a portare a casa la ‘partita’ con i Radicali. Un interesse testimoniato dal fatto che il compito di mediare con Bonino e gli altri è stato affidato al braccio destro di Walter Veltroni, Goffredo Bettini. Da giorni il coordinatore del Pd tiene un ‘filo diretto’ con Marco Cappato e Rita Bernardini e questa sera si è tenuto un nuovo incontro con l’europarlamentare radicale. Una riunione che fonti del Pd definiscono interlocutoria ma positiva e che avrebbe determinato passi in avanti per la definizione di un’intesa. Il via libera all’accordo, quindi, potrebbe arrivare già domani, quando, dopo che il Pd l’avrà messa nero su bianco, i radicali saranno chiamati a dire un sì o un no alla proposta dei democratici. La riunione di questa sera tra Bettini e Cappato, arriva il giorno dopo l’appello di Veltroni ai Radicali dal palco dell’Assemblea Costituente del Pd. “So che il partito radicale e quella storia – li aveva blanditi ieri Veltroni – non intendono sciogliersi. E per questo ribadisco che la soluzione migliore è che liste del Partito Democratico si aprano ad Emma e ai dirigenti radicali. Così riusciremo a far convivere l’identità radicale e la presenza nelle istituzioni della Repubblica. Voglio rinnovare ancora una volta l’invito a Emma Bonino e al suo partito ad essere con noi per continuare la bellissima esperienza che lei ha fatto come ministro capace ed autorevole”. Dopo il nuovo incontro di questa sera, dunque, l’intesa parrebbe più vicina e potrebbe avere il via libera già domani. In effetti, la riunione Pd-Radicali si sarebbe chiusa con l’impegno da parte dei democratici di mettere per iscritto la piattaforma per l’accordo con l’indicazione del numero di radicali che verrebbero accolti nelle liste del Pd e alcune soluzioni per valorizzare la loro presenza nel loro futuro gruppo parlamentare. Nei giorni scorsi la proposta, resa esplicita oggi da Pannella, era quella di una drappello (quattro o cinque) di radicali in lista, di una posizione da capolista per Emma Bonino con l’assicurazione che, in caso di vittoria, resterà ministro. E di una valorizzazione in campagna elettorale di alcuni dei temi peculiari dei radicali, come le battaglie sui diritti civili. L’intesa che si prospetta, però, non comprenderebbe Marco Pannella che oggi invita comunque a “portare avanti il dialogo e concludere quello che si può concludere”. In effetti il leader radicale, sul quale – accusano Bernardini e gli altri – è stato posto una sorta di veto (anche attraverso le norme statutarie sui limiti di età nel Pd) sembra caldeggiare in qualche modo un’intesa che potrebbe comportare anche un suo sacrificio: “i margini sono da creare – è il suo invito – ma dobbiamo tentare fino alla fine, con questi bisogna negoziare”.

Fonte: Ansa.it

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8 commenti

Daniela

spero vivamente che un accordo con i radicali ci sia, ne guagnerebbo molto anche il pd

pip_mil

Un’area liberale dentro il partito democratico gioverebbe ad entrambe le parti…Speriamo in un buono accordo. Purtroppo vorrei solo far notare che se i Radicali fino ad oggi non hanno mai avuto un grande appoggio elettorale lo si deve in parte anche alla distanza che le persone hanno con l’operato di Pannella…Per me resterà sempre un idolo ma se il suo sacrificio è davvero indispensabile forse è un prezzo da pagare purchè sia condiviso ovviamente anche da lui.

debrando

Nello scorso governo c’erano i Radicali, e come formazione effettiva – non come esponenti “anonimi” in una lista. Risultati? Nessuno: i cattointegralisti ponevano il veto su tutto, rimangiandosi gli accorti programmatici già nero-su-bianco. E gli stessi ora sono parte integrante ora del PD, a partire da quella folle della Binetti.

Ai radicali potrà andar bene, sono sempre stati più un movimento che un partito: la componente parlamentare è ovviamente importante ma la loro idendità non sarà minata. Però sta nei fatti che le campagne extraparlamentari – e in particolare quelle referendarie – nell’ultimo ventennio si sono dimostrate inutili. La conseguenza sarà di dare forza ad un leader ignavo (Mr. “ma anche”) che sorride benevolo alle ingerenze vaticane.

E d’altra parte come fidarsi di chi ha accetatto il veto ecclesistico sui registri delle unioni a Roma, lavandosene allegramente la mani?

ren

Se i radicali fanno il loro ingresso nel PD mi auguro che facciano sentire la loro voce sui diritti civili e coppie di fatto. Spero anche che non si adeguino al ‘maanchismo’ di Uòlter anguilla

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davide

l’accordo pd radicali può fare solo un gran bene. Forse all’orizzonte le nubi paiono diradarsi

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