TEHERAN – Il film a cartoni animati ‘Persepolis’ dell’iraniana Marjan Satrapi e del francese Vincent Paronnaud, già condannato come “anti-iraniano” dal governo del presidente Mahmud Ahmadinejad, è stato mostrato per due giorni, opportunamente censurato dalle scene giudicate anti-islamiche e solo per un pubblico di poche decine di persone in un cineclub di Teheran.
Le proiezioni sono state seguite da dibattiti in cui la pellicola è stata criticata per avere presentato, secondo gli intervenuti, una visione parziale della realtà iraniana dell’epoca raccontata: quella degli anni immediatamente seguenti la rivoluzione islamica del 1979 e della guerra con l’Iraq. Il film, tra i nominati al Premio Oscar per le migliori opere d’animazione, è tratto dai celeberrimi libri a fumetti della stessa Satrapi, nei quali racconta le sue vicissudini di bambina, adolescente e infine giovane donna nell’Iran islamico. Ma anche quelle dell’intera società, comprese la repressione politica e le esecuzioni degli oppositori. Una situazione che porta la Satrapi ad emigrare prima in Austria e poi, dopo un rientro di alcuni anni, in Francia, Paese dal quale non è più tornata.
La pellicola ha vinto il premio ex-aequo della giuria all’ultimo festival di Cannes. Una scelta criticata a quel tempo da Mehdi Kahlor, consigliere culturale del presidente Mahmud Ahmadinejad, che parlò di un “complotto (…) in linea con le manovre anti-islamiche della Francia”.
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“Consigliere culturale di Mahmoud Ahmadinejad”: cos’è, uno scherzo? È come dire “il dietologo di Giuliano Ferrara”…
persepolis è un bellissimo fumetto (solo che non riesco a trovare il fumetto, la mia stanza è un pozzo senza fondo), spero che anche la trasposizione animata sia ugualmente bella
E’ sufficiente criticare le lapidazioni delle adultere, gli assassini degli omosessuali, gli assassini d’onore, le manganellate della polizia religiosa ai fidanzati sorpresi mano nella mano, i matrimoni combinati, i divorzi senza diritti per le ex-mogli, la sottrazione dei figli alle ex-mogli, il divieto di guidare automobili per le femmine, l’obbligo di uscire da casa solo se accompagnate da un parente maschio per le donne, la censura dei cartoni animati/dei fumetti/dei romanzi/dei film occidentali etc. che subito si viene definiti anti-islamici, razzisti (in modo ignorante: il razzismo si applica alla razza e non alla religione) e islamo-fobici.
La prossima volta che il dittatore iraniano chiederà ancora una volta di sterminare tutti gli ebrei del pianeta, sarà bene ricordare che non è vero che queste parole gli sono uscite di bocca: è tutta propaganda americana e sionista contro i puri e giusti soli dell’avvenire della pace del mondo che sono gli islamici.
Anche la censura del cartone è giusta: come si permette la traditrice dell’Iran, la venduta filo-occidentale, la falsa, bugiarda, menzognera agente segreta della CIA di parlar male del miglior paese anticapitalista del mondo?
E poi, è una femmina: doveva star a casa a figliare e obbedire al marito, come vuole il meraviglioso e moderno corano, non lasciarsi traviare dalla corrotta babilonia occidentale dove le femmine hanno perfino il diritto di scegliere a chi darla…
@ Magar: beh, noi abbiamo avuto “Bossi ministro delle riforme”
Ma in Italia l’hanno proiettato?
@Nift, la sony ha spostato la sua data d’uscita nei cinema per fine mese, bisognerà vedere quanti cinema saranno disposti a trasmetterlo, visto che sembra interessi trasmettere quelle immani boiate come rataouille, per quanto riguarda l’animazione.
Ah Ah, il dietologo di Giuliano Ferrara!
Ahmadinejad è quello stesso “promotore di cultura” che bandì un concorso internazionale di vignette negazioniste dell’olocausto; che burlone! O, forse, faceva sul serio?
Anche in Italia tutti i cartoni giapponesi vengono censurati, sia nelle immagini sia nei dialoghi… e accade anche per proteggere la morale della chiesa cattolica. Per esempio le persone che vengono legate a una croce nei cartoni, magicamente scompaiono e ho visto (a differenza dell’originale cartone giapponese) che i disegni vengono rifatti con il personaggio legato a un palo…. Altre volte invece nella stessa situazione le immagini vengono tagliate e basta, senza nessuna sostituzione e eliminando anche i dialoghi che sarebbero dovuti comparire in quel caso (tipo in questo esempio: http://www.ilbazardimari.net/censure/cartoni/naruto/censure_episodio04.html )
Questo e con gli altri tagli/sostituzioni e modifiche dei dialoghi; alla fine da come risultato che non ci si capisce mai niente e le storie a forza di particolari (e non solo) tagliati diventano incomprensibili. Di esempi ne esistono a tonnellate. Puntate che si accorciano fino a 5 minuti a causa della censura e della vatican-censura….
Il sangue diventa nero (al posto di essere rosso), i dialoghi addolciti, le scene in bianco e nero o con i colori sostituiti o invertiti per non far vedere bene, scene con baci tra maschi eliminate perché un bacio omosessuale è da censurare (mentre quelli etero sessuali no!) (esempio nello stesso cartone http://www.ilbazardimari.net/censure/cartoni/naruto/censure_episodio.html circa a metà pagina) …. in un altro cartone avevo visto che i preti “buoni” che sono protestanti vengono spacciati per “cattolici”(!) tanto per fare un po’ di pubblicità positiva alla chiesa cattolica…
Mai sentita la sigla MOIGE? i moralizzatori “indipendenti”, ma che casualmente seguono la morale cattolica su tutta la linea… come se tutti i cartoni animati fossero solo per gente che ha meno di 8 anni…, gli stessi che dicevano ai genitori che se i loro figli erano gay, allora erano malati e da curare……….. ahah..
L’errore e’ voler attribuire all’islamismo colpe che sono proprie delle tre religioni rivelate:
ebraismo, cristianesimo e, appunto , islamismo.
Badate bene che da noi le cose vanno meglio non perche’ il cristianesiomo sia migliore,
ma perche’ ,per ora, resiste sempre un minimo di laicita’ nelle istituzioni statali, laicita’
dovuta alla nostra tradizione illluminista.
Che diamine leggettevi un po’ di storia e vedrete come erano tolleranti i cristiani cattolici
nello stato papalino fino al 1870.
A proposito sono stati abbondantemente censurati pure RANMA 1/2 e LAMU.
Qui c’hanno tentato anche con Caos calmo. Se la cosa avesse sortito gli effetti desiderati i preti avrebbero insistito.
Il trailer di “Persepolis” e’ divertentissimo. Il film sara’ nelle sale dal 22 febbraio; non vedo l’ora di andarlo a vedere.