Pedofilo recidivo ad Agrigento. Il ministro manderà gli ispettori

Sarà interrogato domani mattina dal gip di Agrigento Vincenzo Iacono, il pizzaiolo di 45 anni arrestato venerdì notte dai carabinieri per avere violentato una bambina di 4 anni. E già condannato a 6 anni e 4 mesi, per avere stuprato 3 sorelline di Aragona. La direzione del carcere di Agrigento, temendo rappresaglie da parte degli altri detenuti, ha deciso di metterlo in cella di isolamento. E mentre anche il ministro della Giustizia Luigi Scotti chiede una relazione sull’accaduto, annunciando un più che probabile invio degli ispettori, il procuratore di Palermo Salvatore Celesti – a capo del distretto di corte d’appello che comprende anche gli uffici giudiziari agrigentini – assicura che sarà fatta chiarezza. Intanto, anche il gip ha aperto un’inchiesta interna.
Un “rapporto circostanziato” per sapere quali fossero “le modalità disposte in via cautelare a seguito della scarcerazione” e, soprattutto, “per conoscere i motivi del ritardo per un giudizio da farsi ragionevolmente in tempi brevi, data la gravità dell’imputazione, i precedenti e il pericolo di reiterazione che si è puntualmente realizzato”. Questo il ministro Scotti ha intenzione di chiedere al procuratore generale, secondo una nota diffusa da via Arenula. In vista di un invio degli ispettori, per una storia che – sono parole del Guardasigilli – “è ai limiti dell’incredibile”. […]

Fonte: Repubblica

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3 commenti

marco melli

mi appello all’associazione di nessuno tocchi caino, lasciatelo in pace!!

Druso

Come al solito, in Italia la galera è per pochi! Comprendo che anche la feccia abbia i suoi diritti (sacrosanti), ma la gente onesta che vorrebbe portare i bambini al parco senza preoccupazioni, chi la tutela?
Non voglio passere per giustizialista a tutti i costi, ma se qualcuno si becca una pena, cagionata dal suo comportamento, è giusto che la sconti (magari in un carcere realmente riabilitativo).
Vorrei ricordare a tutti i buonisti che: quando qualcuno commette un reato, lede la libertà degli altri. Quando questo qualcuno non sconta la pena, la libertà degli altri viene calpestata e ignorata.

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