Dice che «l’unica strada è quella del dialogo», perché l’Europa «non si può porre come nemica dell’Islam». E punta il dito contro quelle che giudica le responsabilità dell’Occidente: «I valori di cui va fiero, come democrazia e libertà di espressione, valgono solo per gli occidentali». L’imam della moschea milanese di Viale Jenner, Abu Imad Al Masri – condannato lo scorso dicembre a 3 anni e 8 mesi di reclusione per associazione per delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo – ha accettato di rilasciare la sua prima videointervista. Lo ha fatto dialogando con Stefano Mordini durante i giorni delle riprese de “Il Confine”, un viaggio attraverso i luoghi d’incontro e di preghiera delle diverse comunità islamiche milanesi […]
«In Occidente – spiega Abu Imad – di positivo ci sono la democrazia e la libertà di espressione. O almeno così pensavo io e probabilmente la maggior parte degli egiziani. Su questi argomenti non c’era nessuna ostilità, non ci sembravano incomprensibili». «Per essere sincero con me stesso e con voi – aggiunge però subito l’imam – la mia opinione è cambiata. Io pensavo che i valori di cui l’Occidente va fiero fossero validi per tutti. Invece negli ultimi anni, dai primi anni ’90 a oggi, sembra che questi valori valgano solo per gli occidentali». E la questione del terrorismo? «Il problema è ingigantito – risponde l’imam – la soluzione noi l’abbiamo proposta da molto tempo. Non si può prescindere dal dialogo e dal riconoscere diritti e libertà. L’Europa non si deve porre come nemica dell’Islam, non deve aver paura, perché questo porta alla restrizione dei diritti di molti musulmani. E spinge i pochi fanatici che ci sono fra il miliardo di musulmani a creare dei problemi enormi».
Imam di viale Jenner: «L’Occidente non abbia paura dell’Islam»
14 commenti
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Incitare a mettere bombe per accoppare i nemici di dio è “libertà d’espressione”?
Cercare di convincere qualche tapino ad arruolarsi in n campo d’addestramento per suicide bombers è “libertà d’espressione”?
Mi sà che l’amico non ha le idee chiare.
La libertà di espressione deve essere reciproca. Se io permetto a te di esprimerti non puoi pretendere che io non mi incavoli se mi fai saltare in aria perchè il mio modo di esprimermi (ma anche quello deti tuoi connazionali) offende il tuo dio.
Se vieni in “Occidente” e vuoi che ti sia concessa libertà di espressione non puoi lanciare una fatwa ogni 25 secondi sui costumi locali.
Questa gente non sta bene con la testa… vogliono la libertà… la libertà di fare le rivoluzioni komeiniste in Europa… mah…
E’ veramente straordinario questo concentrato di contraddizioni! E’ l’ennesima prova – se mai ce ne fosse bisogno – di come le religioni offuschino le menti. Perchè – fatto ancora più straordinario – si ha l’impressione che l’Imam sia davvero ben intenzionato e in buona fede.
a prescindere dalla barba e dal berrettino,
uno condannato due mesi fa dalla corte di Assise di Milano a 3 anni e otto mesi per associazione a delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo,
non dovrebbe stare in galera?
Si ci dovrebbe stare. Eccome. Oppure dovrebbe tornare a predicare nei deserti polverosi del suo paese.
Bisogna spiegare ai musulmani che la vera libertà d’espressione vale a livello individuale, non solo a livello di comunità.
Allà è grande
…troppo grande 😀
L’Occidente non abbia paura dell’Islam
si, e poi c’era la marmotta che incartava la cioccolata!
fa anche tenerezza.
A me ricorda (dal muso e dalle parole)
un personaggio principale della favola Cappuccetto Rosso
“E’ veramente straordinario questo concentrato di contraddizioni! E’ l’ennesima prova – se mai ce ne fosse bisogno – di come le religioni offuschino le menti. Perchè – fatto ancora più straordinario – si ha l’impressione che l’Imam sia davvero ben intenzionato e in buona fede.”
Il problema è che dal suo punto di vista è veramente in buona fede, proprio perchè obnubilato dal filtro del Corano che sicuramente gli è stato inculcato quando era ancora in fasce. Crede veramente nella superiorità dei musulmani su chiunque altro che non lo sia, crede veramente che esista un paradiso dove scorrono latte e miele e vi siano 75 vergini a sua totale disposizione. Ed è questo che rende persone come lui così pericolose, in quanto disprezzano non solo chi non la pensa come loro, ma disprezzano anche questa loro stessa vita terrena e sono fanaticamente prontissimi ad immolarsi, differenza enorme rispetto ai vecchi terroristi politici (che, se possibile, cercavano di riportare a casa la pelle). Differenza molto ben evidenziata da Richard Dawkins in un articolo apparso su “L’Ateo” dopo l’11 settembre 2001, purtroppo ancora di grande attualità.
Chissà perchè,tutte le religioni monoteistiche rivendicano diritti e libertà di espressione per loro (poveri emarginati) e diventano intolleranti verso chi le loro religioni non professa. Chi è ateo poi,loro lo considerano come non degno di essere considerati uomini,quindi da distruggere fisicamente. Che dialogo ci può essere con chi ha la pretesa di essere nel giusto e quindi di avere sempre ragione?
Ogni equivoco potrà comunque essere risolto nella misura in cui le varie religioni vengano riconsiderate alla stregua di semplici associazioni, non diversamente dalla associazione per la protezione degli animali o della LIPU o di Italia Nostra ecc. Una volta chiarito il concetto, ogni questione si risolverà da sé
Qui una citazione di Salvemini è d’uopo:
“Domandano le loro libertà a noi laicisti in nome dei principi nostri, e negano le libertà altrui in nome dei principi loro”