ROMA – Giuliano Ferrara garantisce che la sua lista è gia al 6% nei sondaggi e ufficiosamente dà per chiuso l’apparentamento con il Pdl, condicio sine qua non per la sua eventuale candidatura a sindaco di Roma. Ma la strada per il Campidoglio sarebbe ancora sbarrata all’elefantino rosso dal ‘no’ di Silvio Berlusconi, entusiasta della candidatura di Ferrara a primo cittadino della Capitale ma assolutamente indisponibile, a quanto si apprende, a concedere apparentamenti con la lista ‘Aborto, no grazie?’. Ci abbiamo messo tanto a mantenere pulita la scheda, ed ora, apparentandoci con Ferrara rischieremmo strumentalizzazioni da quelli ai quali abbiamo detto no, come l’Udc e La Destra, avrebbe spiegato il Cavaliere. Una decisione arriverà probabilmente domani. Ma, intanto, si apprende che Alleanza Nazionale vedrebbe con assoluto favore tanto la candidatura di Ferrara a Roma, quanto l’apparentamento con la lista antiabortista. “E’ un soggetto nuovo, che non esisteva prima e non un partito a dimensione nazionale”, ha spiegato Fini. Per Ferrara non varrebbe perciò, a giudizio di An, la condizione della confluenza nel Pdl e della rinuncia al simbolo, imprescindibile invece per tutti gli altri. Fini resta tuttavia perplesso, da convinto antiabortista, circa la opportunità dell’esistenza in sé di una lista collegata ad un tema etico come l’aborto. Anche il presidente della Lombardia Roberto Formigoni torna a ripetere di non condividere il progetto della lista di Ferrara. “Ho condiviso da subito la sua proposta di firmare per una moratoria sull’aborto – afferma – ma non condivido la sua lista per la moratoria. Non credo sia utile alla causa”. Ma l’elefantino rosso ribatte: “Stimo Formigoni al punto di avergli proposto, come politico di mestiere, di fare la cosa nuova in cui credo: una lista per la vita e contro l’aborto che imponga il tema e porti in Parlamento uomini e donne che difendono la vita umana dal maltrattamento a cui è sottoposta, e con essa l’amore e il buonumore. Penso che la stessa causa possa essere servita, con risultati anche apprezzabili, nei partiti tradizionali e in una logica politica più tradizionale. Non credo però che cercare una strada nuova, più impegnata e diretta, più appassionata e originale, sia un errore: credo sia un potenziamento della causa comune”. Ma al di là della diatriba personale Formigoni-Ferrara, anche dentro Forza Italia, si apprende, e soprattutto tra di dirigenti azzurri della Capitale, non sarebbe vista con sfavore né la candidatura né l’apparentamento. L’ultima parola spetta perciò solo a Silvio Berlusconi. Intanto, il direttore del ‘Foglio’ corregge il tiro, dopo aver dato ieri per scontata la vittoria di Rutelli: “Ho visto un Rutelli candidato per Roma come sempre smagliante, ma un po’ affaticato. Non sono sicuro di aver azzeccato la previsione, ieri dalla Annunziata. Magari stavolta c’é due senza tre”.
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Per dritto o per traverso sempre del Ferrara-pensiero (si fa per dire) ci dobbiamo occupare.
E ci troviamo di fronte al solito dilemma: ignorarlo, anche per una sorta di igiene mentale, per non essere costretti a prendere sul serio delle assurdità che – se non fosse per il credito che è riuscito a guadagnarsi, anche tra intellettuali di rango, chi le strombazza da schermi e giornali – interesserebbero solo come caso clinico… oppure, proprio per quel credito, non è possibile ignorarlo, e quindi diventa necessario prendere posizione ogni volta che il nostro ne escogita una per attirare l’attenzione?
Adesso si propone, oltre che come partito politico ‘pro-life’, come sindaco della capitale… mietendo anche qui quei consensi che una parte che concorre alle elezioni, pur di conquistare – costi quel che costi – una sempre maggiore visibilità, non si sogna certo di negargli. Anzi.
Che fare? Personalmente non vedo altra strada che utilizzare al meglio quanto riesce ancora ad offrire una democrazia sempre più involuta: il voto. E, purtroppo, ora coma ora, solo un ‘voto contro’.
Ma proprio Rutelli dovevano candidare? Qualcun altro che non evochi tutti i disastri subiti da Roma per il Giubileo non c’era? Ora sì che Ferrara rischia davvero di vincere.
Bisognerebbe proprio che Ferrara potesse fare il sindaco perché si capisca finalmente che tipo è. E finché non lo fa nella mia città…
Le “liste di disturbo” ci sono sempre state in ogni elezione. Il tema dell’aborto – come si è detto – è solo strumentale. E’ un modo per sfruttare a proprio vantaggio e in senso elettorale un tema che gode di una improvvisa pubblicità. A Ferrara e alla chiesa della vita non credo che importi granché. Al primo senz’altro no, viste le sue campagne a favore delle guerra e delle bandierine americane. Alla seconda, alla chiesa, più bimbi deformi o cerebrolesi nascono e più quest’ultima ci guadagna speculando sull’assistenza. Più bimbi senza genitori nascono e più si riempiono gli orfanatrofi con il relativo “business” delle adozioni. Quindi più la gente sta male, più la chiesa sta bene. Questo pare sia ormai da considerarsi una vera e propria legge della storia.
@ Silesio
Concordo pienamente! Del resto l’unico grande campo in cui la Chiesa Cattolica attuamente si batte per avere il monopolio assoluto è proprio quello della carità. Se tutta l’umanità fosse ben nutrita, sana e soprattutto istruita sarebbero grossi guai!
La cosa più fastidiosa di tutto “l’affaire Ferrara” è la sua palese malafede.
L’idea della lista ha cominciato a prendere corpo parallelamente ai dissidi tra Berlusconi e l’UDC.
In un gioco delle parti molto poco credibile sta prendendo corpo un apparentamento tra PdL e lista “pro-mammane” che ha il solo scopo di sottrarre voti all’UDC in quei settori della società in cui Casini era meglio radicato, cioè l’elettorato vicino ai vescovi.
E tutto ciò strumentalizzando in modo spregiudicato, come è nello stile di Ferrara, un argomento tanto complesso quanto di facile effetto come l’aborto.
…”Se tutta l’umanità fosse ben nutrita, sana e soprattutto istruita sarebbero grossi guai!”…
Già, significherebbe che il paradiso esiste davvero 🙂
@ Silesio
Se nascono tutti sani e belli, chi ci portiamo a Lourdes o a Fatima? A proposito a Studio Aperto il tg di Italia 1 hanno ripreso a parlare di Civitavecchia; odore di bussiness?
a quante cariche si candida Ferrara? l’altro ieri (letteralmente) si proponeva come ministro della sanità nell’eventuale governo Berlusconi , immagino in degna (per lui) compagnia adesso si candida come sindaco di Roma, tanto borioso da ritenersi all’altezza per ogni carica. Talvolta basta uno spillino per ridimensionare i palloni gonfiati, di spilli ce ne sono tanti ma proprio tanti, e Rutelli non mi sembra granchè acuto.
Dato che (s)parlano di rispetto e dignità della vita, vorrei fare a questa gente una domanda: è dignitosa la vita di un precario, che arriva (forse..) a fine mese con qualche euro in tasca? E’ dignitosa la vita di chi si alza alle cinque del mattino, lavorando una vita come un mulo, ammalandosi e spesso morendo per un pezzo di pane per se e per i suoi cari? Non è forse questo un problema che attiene alla vita, alla dignità della vita dell’uomo? Scusate se mi preoccupo fino ad un certo punto dell’embrione, ma non posso fare a meno di essere più preoccupato per i miei simili nati, che vivono una vita indecorosa per una società che si definisce (o vorrebbe essere..) civile. Mai, però, che ci fosse una moratoria per la non-vita dei poveri cristi….facile parlare, Ferrara, quando si ha la pancia (e che pancia….) piena. Chiesa, Ferrara, cattolicanti, politici tutti…passatevi una mano sulla coscienza…e vedrete che resterà sporca…di m…a.
@ Baal
Odore di business e di elezioni !!!!
@ Alrogo
Concordo pienamente con te!
Che uomo sto Ferrara. Un esempio per tutti.
Per i socialisti si candida Grillini a sindaco di roma, io non so politicamente com’è comunque non avrà vita facile: tutti a criticare l’ex sindaco di roma ma voglio proprio vedere quanti avranno il coraggio di votare Grillini….
@ Stefano Bottoni
considera gli aspetti positivi, un Rutelli sindaco a Roma è un similteodem in meno in parlamento….
comunque fossi a Roma voterei Grillini
ferrara un voltagabana