Vaticano: più rigore sui santi, ma con Ratzinger è boom

CITTA’ DEL VATICANO – Il Vaticano chiede ai vescovi locali più rigore e sobrietà nel decidere di aprire una causa di beatificazione, ma intanto nei primi due anni e dieci mesi del pontificato di Ratzinger non è rallentato il ritmo dei santi e dei beati portati agli onori degli altari: ben 577, ovvero un terzo del totale dei 27 anni di regno di Wojtyla, il quale aveva battuto ogni record rispetto ai suoi predecessori. Vi è comunque da osservare che lo scorso 28 ottobre, nella cerimonia più numerosa di tutti i tempi, sono stati beatificati in colpo solo 498 martiri della guerra civile spagnola. Tuttavia anche Giovanni Paolo II non disdegnava canonizzazioni di massa. Il prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, il cardinale portoghese José Saraiva Martins, nel presentare oggi il nuovo testo normativo, ha confermato che Benedetto XVI dimostra la stessa “grande sensibilità” del papa polacco per la “santità della Chiesa” e che nel suo dicastero si lavora “più di prima”. Da quando poi, già nel 2005, papa Ratzinger ha deciso che, come norma generale, le beatificazioni non si svolgano più a Roma, ma nelle diocesi locali, le cerimonie “si sono quintuplicate in tutto il mondo”. Il documento di oggi vuole sopratutto esortare i vescovi, ai quali il diritto canonico affida il compito di aprire la prima fase del processo di canonizzazione, ad un maggiore controllo sui candidati agli onori degli altari. “Alla Chiesa interessa la verità: accertare con serietà e rigore i fatti è agire a favore e non contro i candidati alla beatificazione, perché li mette al riparo da possibili polemiche successive”, ha precisato Saraiva. “Si è parlato talvolta – ha aggiunto – di un maggiore rigore della prassi per la canonizzazione. Posso affermare che tale irrigidimento non esiste, se per esso si intende una modifica delle norme in vigore da più di venticinque anni, la quale avrebbe richiesto uno strumento legislativo di ben più ampia portata di una semplice istruzione, vale a dire una legge vera e propria emanata dal Romano Pontefice”. Il documento presentato oggi, “Istruzione Sanctorum Mater”, un libricino di un centinaio di pagine nella sua versione italiana/inglese, richiama infatti in 150 paragrafi, con minuzia curiale, le norme vigenti su come avviare una causa, raccogliere materiale, sentire testimoni, usare registratori e internet nel rispetto della privacy. Riguarda sopratutto la fase diocesana di un processo di beatificazione, e non quella successiva che passa sotto il diretto controllo della Santa Sede. Non avrà dunque ricadute su processi avviati da tempo. In particolare, il documento ricorda le procedure da seguire inderogabilmente per le istruttorie relative ai miracoli (i vari gradi di testimonianze e di accertamenti scientifici) e in proposito Saraiva ha ricordato che i miracoli non sono compiuti dai beati o dai santi, ma solo da Dio attraverso la loro intercessione. “Il miracolo – ha sottolineato – è il sigillo che Dio appone alla santità”.

L’articolo di Elisa Pinna è tratto da Ansa.it 

10 commenti

apoftegmatico

“Alla Chiesa interessa la verità: accertare con serietà e rigore i fatti”
Se lo facessero davvero si accorgerebbero di raccontare panzane dalla mattina alla sera.

Giovanna

Oso pensare che tra qualche decennio possano essere proposite le canonizzazioni di personicine come il Nano-Ridens o il Satollo.

ren

Anche per i puffi potrebbe scapparci una bella canonizzazione. Soffrono in modo indicibile per la persecuzione di Gargamella. E che dire di Lady Oscar, anche lei ne ha passato di tutti i colori.

alessandro

tra un po’ ce ne saranno talmente tanti che non sara’ difficile improvvisare un pranzo durante le visite pastorali a scuola, magari con quattro santi in padella

Kattochè?

Dall’articolo:
“…In particolare, il documento ricorda le procedure da seguire inderogabilmente per le istruttorie relative ai miracoli (i vari gradi di testimonianze e di accertamenti scientifici)…”

Accertamenti scientifici? Chi chiamano l’ M.S.I. 🙂

Che avete capito non i “nostalgici” della purga, ma bensì la Miracle Scene Investigation

http://www.gpstore.co.nz/DVDs/1512021.html

Parental guidance is recommended for younger viewers.
ROTFL, ROTFL, ROTFL……….:-)

POP

Più santi si fanno, più soldi entrano nelle casse del grande pastore.

lacrime e sangue

Le canonizzazioni a ritmo serrato erano tipiche della Controriforma cattolica dopo aver visto il trionfo luterano in Europa (dagli anni ’50 del XVI secolo).

La chiesa sta di nuovo santificando in massa: significa che siamo in una nuova fase di controriforma. Allora, se la storia insegna qualcosa, ci dovrebbe essere una stagione di processioni, “miracoli”, messe teatrali e spettacolarizzate (reintroduzione del latino!!), veggenti, confessori spirituali, regressioni emotive di massa, isterie maniacali…
Appunto quello che abbiamo visto negli ultimi decenni e con crescente enfasi negli ultimi anni.

Come combattere questa propaganda di emotività collettiva, di risveglio dell’irrazionalità, della fede nei miracoli?

Purtroppo si dovrebbe prospettare un nuovo illuminismo da parte degli intellettuali, un nuovo Voltaire. Ma gli “intellettuali” italiani si sono asserviti alle ideologie nella seconda metà del ‘900: adesso, alla ricerca di un potere forte al quale dedicarsi, hanno scelto la chiesa.
Quanti conoscono Flores d’Arcais in Italia? Nel ‘700, nobili e borghesi, l’intellighenzja dell’epoca, tutti conoscevano Voltaire. Oggi i pensatori laici sono minoranza silenziosa e paurosa: Voltaire prendeva in giro, umiliava, sbertucciava il pensiero cattolico, mostrandone le contraddizioni e le falsità. Oggi ci si inchina davanti al papa… Anche gli intellettuali atei stessi.

Giovanna

@ lacrime e sangue

Purtroppo la situazione è proprio quella che hai delineato tu. Sono infatti ben pochi (almeno in Italia) gli intellettuali non inchinati ai “poteri forti” e tuttavia noti al vasto pubblico.

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