Consiglio d’Europa: adozioni anche per i single

Il Consiglio d’Europa approverà a maggio un nuovo testo della Convenzione europea sull’adozione di minori che estenderà il diritto in questione ai single (anche omosessuali) e alle coppie eterosessuali non sposate.Lo ha anticipato in una intervista il vicesegretario generale dell’organo Maud de Boer-Buquicchio, che ha spiegato: «Bisogna tener conto dei cambiamenti che si sono verificati all’interno della società». Gli Stati dell’Unione dovranno perciò obbligatoriamente conformare le proprie legislazioni alla convenzione così come sarà modificata. Compresa l’Italia, dove la legge che regola le adozioni, la 149 del 2001, consente l’adozione solo ai coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni. La Convenzione aprirà anche alla possibilità di adozione per le coppie gay, senza però renderla obbligatoria.

Christian Poccia su Babilonia Magazine

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14 commenti

Elia Ballade

Seeeee!!!! Immagino quanto il nuovo governo, di qualunque schieramento sia, recepirà la direttiva europea!
Secondo me preferiranno una multa da parte dell’Unione piuttosto che accettare qualcosa del genere!
Se già hanno fatto in questa maniera per le quote latte, dove protestavano dei contadini (senza nulla togliere al loro dignitoso lavoro), pensate ora che a protestare sarà il Vaticano!!!
Continuo a dire che noi non siamo propriamente nell’Unione Europea, almeno a mio parere.

IngGio

Spero vivamente che non l’approvino, sarebbe una disgrazia. Pur essendo ateo. non credo che sia opportuno permettere l’adozione a single (sia eterosessuali che omosessuali).

extra ecclesia

“…che estenderà il diritto in questione ai single (anche omosessuali) …”

Un po’ ambigua questa frase, cheddè un single prima di adottare dovrà dichiarare le proprie tendenze sessuali nel formulario?? Certo che questa frase la dice lunga sul clima venutosi a creare in europa per via dei cattoclericali italiani, polacchi estoni e via discorrendo, se si arriva all’assurdo in termini grammaticali pur di ficcare in testa a taluni il rispetto degli altri e di non ricorrere a sotterfugi interpretativi.

ren

Mi pare che al giorno d’oggi in ben pochi vogliono figli per l’individualismo sfrenato che caratterizza tutte le società occidentali. Se persone amorevoli, che siano single, coppie, omo o etero vogliono prendersi cura di figli perchè impedirglielo. La condizione è che tutti se ne occupino in modo serio e responsabile. Il resto mi pare siano solo chiacchere in malafede.

Daniela

qualcosa si sta muovendo, in europa sono mille anni avanti, l’italia prima o poi dovrà fare i conti con il cambiamento

Silesio

Anche se l’Italia dovesse aderire alla normativa essa verrà di fatto boicottata sul piano pratico. Non sono esperto di adozioni, però se adesso è già un calvario riuscire ad ottenere un bambino in adozione per le coppie tradizionali, dove basta un parere del primo assistente sociale che ne capisce quanto Bertoldo per vedersi respingere la domanda, figuriamoci nel caso di persone single o omosessuali… Avremo anche gli assistenti sociali obiettori. Anche qui è sempre la chiesa cattolica che detta legge.

Toptone

Negli Stati Uniti una normativa simile è in vigore da anni (diversa da Stato a Stato, però), e alle coppie etero e – udite udite – omo è permesso avere bambini/adolescenti abbandonati o “difficili” in affidamento (foster parenting). Il giudice decide caso per caso. Il sistema va avanti da anni e a quanto pare in genere funziona.

Il “foster parenting” non è propriamente un’adozione, ma poco ci manca.

I talebani cristianisti hanno più volte tentato di proibire il “foster parenting” ai single e alle coppie omo, ma hanno quasi sempre fallito.

Lo smacco più grande l’hanno avuto quando la loro principale accusa – quella della “nefasta influenza” delle coppie gay sui bambini che li “spingerebbe a diventare omosessuali” – è stata smentita da studi scientifici e dalla semplice osservazione delle statistiche.

Stessa musica nei Paesi nordici d’Europa, che delle sciocchezze bigotte se ne fanno un baffo.

Ma lorsignori insistono nel non riconoscere i fatti perchè il loro padrone a Roma ha deciso così. E non ci crederanno finchè ad egli non piacerà crederci. Proprio come con gli Ebrei…

Ulv

@ Elia Ballade e Alessandro Masini

Mi pare doveroso fare un po’ di chiarezza. Non si sta parlando né di Unione Europea né di direttive comunitarie, bensì di Consiglio d’Europa (che è tutta un’altra roba). Le convenzioni sulle quali il Comitato dei Ministri pone il ne varietur sono aperte alla libera ratifica da parte degli stati membri dell’organizzazione (ma, se non sbaglio, anche a quelli non-membri). Non si può quindi parlare di recepimento, e certamente l’autore della notizia sbaglia quando dice che: “gli Stati dell’Unione dovranno perciò obbligatoriamente conformare le proprie legislazioni alla convenzione così come sarà modificata”. Non mi pare proprio che sia possibile modificare ex post il testo di un trattato internazionale e ritenere pur sempre valido il consenso espresso ex ante dallo stato firmatario.
E, in ogni caso, come per ogni trattato dovrebbe essere possibile esprimere delle riserve. Cosa che l’Italia immancabilmente farebbe.

De Pretis

Stessa musica nei Paesi nordici d’Europa, che delle sciocchezze bigotte se ne fanno un baffo.

Ma quelli sono paesi seri…

g.b.

Qualche riserva sulle adozioni da parte dei single l’avrei, non ovviamente per ragioni religiose o moralistiche, ma pratiche: se un bambino con due genitori ne perde uno, gliene rimane sempre un altro, ma se perde quell’unico genitore? Per questo stesso motivo, se fossi stata una donna, mi sarei ben guardata dal fare un figlio senza avere un partner affidabile; nel caso dei bambini adottati le conseguenze, se perdono l’unico genitore, sarebbero ancora più gravi, visto che nella maggior parte dei casi hanno già alle spalle una situazione affettiva e psicologica più difficile degli altri.

Asatan

@g.b.: io invece non ho questo dubbio. Eisite anche la probabilità statistica che un bambino perda entrami i genitori. Cosa fai vieti alla gente di avere figli?
Sicuramente è meglio un genitore single di una casa famiglia.

Ho uno zio terapeuta che lavora in un centro di recuper per tossicodipendenti: il 60% è finito così grazie ai traumi ricevuti dalle splendide cure ricevute nelle “case famiglia”. Ovvero i cari vecchi orfanotrofi lagher ma con i muri colorati, meno bambini e ancor meno controlli.

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