Veltroni: Emma ci fa crescere

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Da due settimane – come racconta chi ci vive accanto – Walter Veltroni è gasatissimo, è convinto di averle azzeccate tutte e alla fin fine è stato proprio questo stato di grazia del leader a “piegare” i notabili del partito attorno ad una scelta che molti non condividono: quella di inserire i radicali nelle liste del Partito democratico. In queste ore pochissimi escono allo scoperto ma sotto traccia i malumori sono stati seri e trasversali, in via privata dubbi hanno espresso personaggi tra loro diversi come Piero Fassino e Francesco Rutelli, mentre dall’area degli ex popolari sono arrivati alle orecchie del leader anche dei rotondi no. Ma è stato Walter Veltroni che ha fortemente voluto l’accordo. E’ stato Walter Veltroni che due giorni fa ha dato il via libera all’offerta poi avanzata ai radicali, un “pacchetto” politico ed economico al quale era difficile dire di no. Un’offerta allettante perché Veltroni era convinto che fosse giusto farlo l’accordo.

Per tre motivi: «Perché Emma Bonino è una donna apprezzata non soltanto per le battaglie laiche, ma perché è stata un ottimo ministro come sanno tutti gli imprenditori italiani»; «perché dobbiamo essere un partito inclusivo e che non cerca esclusioni pretestuose». Ma alla fin fine – questo Veltroni lo ha spiegato soltanto ai suoi – il motivo più profondo della scelta è che «sul tema della laicità, il Pd deve avere un suo profilo e una sua coerenza», non deve scoprire il fianco (e dunque perdere voti) su questo versante, ma senza cavalcare tigri laiciste, perché nella concezione veltroniana il nuovo partito deve saper accogliere al suo interno sia Emma Bonino che Paola Binetti, proprio come fanno i grandi partiti anglosassoni, capaci di “contenere” confessioni, etnie e pulsioni spesso contrastanti. E a chi gli ha obiettato con forza – i radicali ci faranno perdere voti – Veltroni ha risposto anzitutto con un sondaggio che dimostra il contrario: con la Bonino in lista il Pd ha un valore aggiunto dell’1 per cento, mentre nel caso di un apparentamento o di una corsa solitaria del Pr, per il partito democratico il saldo non sarebbe mai positivo. Anche se alla fin fine il ragionamento – più subliminale che esplicito – da parte di Veltroni, è stato una sorta di “fidatevi di me”. Dice il ministro della Pubblica Istruzione Beppe Fioroni, uno dei capofila della corrente cattolica nel Pd: «Il rapporto di forza e di presenza tra i cattolici e i radicali in lista è di uno a dieci, come dimostrerà il convegno che abbiamo organizzato per mercoledì prossimo e che vedrà la presenza di autorevoli personalità del mondo cattolico».
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L’articolo completo di Fabio Martini è presente sul sito de La Stampa

49 commenti

rossotoscano

Con la legge elettorale che abbiamo il problema è al senato e credo che per questo er waltere si è alleato con idv e una parte dei radicali, mi sembra ingenuo far accettare 12 proposte di legge a priori ben sapendo che poi in un dibattito parlamentare possono essere stravolte, l’unico scopo di questi assorbimenti è solo l’avere qualche punto percentuale in piu’ ma sono perplesso sul fronte laico: come possono coesistere la binetti e la bonino nello stesso partito?

rossotoscano

@ Peppe
Naturalmente la tua è una battuta… se walter manda via la binetti si ritrova quasi solo…

Ernesto

Io faccio parte dell’1% che voterà il PD solo perché ci sono i radicali.

Stefano Bottoni

Io sono sicuro che mandando via la Binetti, per ogni voto cattolico perso il PD ne guadagnerebbe almeno due laici. Sarebbe tutto di guadagnato.

piersky

La binetti non sara’ mandata via perche’ il fronte cattolico nel PD e’ ben piu’ vasto…mi sembra molto ingenuo quello che dite 🙁
Poi non ci si lamenti dei politici asserviti al Vaticano, visto che proprio qui’, molti sembrano votarli con una ingenuita politica disarmante..
Scusate, ma le cose vanno dette chiaramente!

darik

il posto della binetti sarebbe, ovviamente, con pierferdy; però è prassi consolidata vaticana quella di inserire le sue pedine in quanti più skieramenti sia possibile ( probabilmente ce ne avranno alcune pure nella “cosa rossa” 😉 …) e ogni pedina svolge
diligentemente il suo cattoruolo vòlto a impedire ke
si deroghi dalle direttive vaticane..
la vedo brutta!! ;-(
darik

Ernesto

@ piersky
Il “fronte cattolico” del PD è minoritario rispetto a quello laico.

rossotoscano

Io voto socialista, la questione di votare pd non mi ha mai sfiorato

Stefano Bottoni

Credo che se, anzichè col “porcellum”, si potesse andare a votare con un tipo di legge che permetta al cittadino di scegliere uno fra vari candidati di lista (e credo che il governo Prodi sia stato fatto cadere anche per evitare il temutissimo referendum), allora la Binetti verrebbe clamorosamente trombata (e ne avrebbe bisogno… in ogni senso…).

Ernesto

@ rossotoscano
I socialisti non entreranno nemmeno in parlamento (stando ai sondaggi): non hai paura di contribuire alla vittoria del Nano?

Emi

“Il rapporto di forza e di presenza tra i cattolici e i radicali in lista è di uno a dieci, come dimostrerà il convegno che abbiamo organizzato per mercoledì prossimo e che vedrà la presenza di autorevoli personalità del mondo cattolico”

Sembra che questa frase sia contraddittoria. Si capisce: cattolici=uno, radicali=dieci, mentre parrebbe sostenere il contrario.

schock

AHAH,… Secondo me, Wa(l)ter mi (ci) sta propinando la solita minestra riscaldata speziata stavolta con i colori del PD. Questi sodalizi ELETTORALI (NON politici), con anime diverse del panorama politico italiano, hanno la pretesa di dare un valore aggiunto al partito maggioritario di turno. Il ragionamento é: “mi alleo con il PR o Socialisti così do l’immagine che il mio partito ha a cuore i problemi della laicità e prendo i voti dai laici, mi alleo allo stesso modo con IdV per il fronte giustizia, con i Verdi per l’ambiente, …” con il risulto che, come abbiamo già visto nel precedente governo e di cui ancora ne sentiamo il tanfo cadaverico, sui temi considerati, Laicità, Giusizia, Ambiente, Economia, … si è sortito l’effetto boomerang. Nel fronte laico si è confermata l’esenzione ICI della chiesa, morte dei DICO e legge sull’Omofobia, ecc., sulla giustizia il max indulto che ha fatto uscire di galera le persone che si volevano fare uscire, sul fronte ambiente il risultato campano, sul frote economia ultimi in Europa con una crescita prevista su +0,7% contro una media dell’ 1,4%,…

apoftegmatico

Mi fido della laicità della Bonino.
La sua presenza in parlamento, assieme a quella di Marco Cappato, mi garantisce che il mondo laico non sarà zittito e avrà in parlamento.
La tempra di Emma Bonino su questi temi è difficilmente domabile, non venderà certo le sue battaglie per un posto da ministro e Veltroni lo sa bene.
Sinceramente spero che la Binetti prenda male l’accordo e se ne vada sbattendo la porta.

Giuliano l'Apostata

Un laico non può votare Partito Democratico Cattocomunista,
i radicali si sono bevuti il cervello.

Votate Partito Socialista, l’unico partito laico rimasto.

Chiara

Anch’io faccio parte dell’1% che voterà PD perché c’è la Bonino. Capisco chi dice di votare socialista, ma non lo condivido: non serve a niente. Se mai il PD dovesse vincere, dovrà contare quanti voti gli saranno arrivati dai radicali e agire di conseguenza.

piersky

“La misura dell’offerta fatta ai radicali non è condivisa da nessuno nel gruppo parlamentare del Pd” anzi l’alleanza “sarà un boomerang, con effetti dirompenti non calcolati”. Lo afferma dalle colonne del quotidiano ‘La Stampa’ Pierluigi Castagnetti, vicepresidente della Camera e già segretario del Ppi. (da LA repubblica)

Poi c’e’ la lettera che Rutelli ha inviato a Repubblica: http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/politica/verso-elezioni-5/lette-rutelli/lette-rutelli.html

Votate PD, che la laicita’ e’ garantita 😉
Binetti fuori dal PD? sperate che non la facciano capolista!

Peppe

Sì, vabbe’… votiamo socialisti…

Ma non avete capito ancora che i socialisti sono assolutamente e totalmente minoritari? Questa fissa di andare votare SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per la LAICITA’ e CONTRO IL VATICANO non è saggia, soprattutto quando quella parte politica (ricordo, MINORITARIA, che secondo me manco l’1% becca) si batte per la Laicità ma non è in grado di supportare politiche efficaci in altri settori.

In soldoni: Veltroni non sarà laico al 100% e di certo io personalmente saluto con favore l’ingresso dei Radicali (sono tra quelli che voterà PD proprio perchè ci sono i radicali) ma è l’unico che sembra avere le idee chiare sul da farsi in Italia… riforme, lavoro, politica estera.

Io sono ATEO e ANTICLERICALE al 101%… ma non sono mica scemo. Non me la sento di disperdere volontariamente il mio voto per sostenere un Boselli che ancora sta a menarla che Craxi è una vittima del sistema.

Dovrei votarlo solo perchè è laico? La laicità è un valore importantissimo, ma ci sono altri pesi sui piatti della bilancia e non posso far finta di nulla.

La Binetti, onestamente, spero che in un modo o nell’altro venga silurata… Magari la prossima volta che vota contro le direttive del partito (come è successo già) anche i suoi compagni capiranno che è meglio ‘fancularla che tenersela stretta.

PS: e poi… scusate… ma credete davvero che la Binetti sia in grado di raccogliere voti nell’elettorato cattolico? I talebani cattolici mica votano a sinistra?! Basta leggere quello che scrivono i catto-dementi-talebani nei loro forum… chi inneggia alla teocrazia e ad altre vaccate è quasi matematico che voti a destra.

gianfranco f.

per i votatori socialisti.
Oltre al rischio di disperdere il voto come fate a prendere sul serio chi candida Demichelis ed esalta Craxi? La loro laicità mi sembra solo un mezzuccio per distinguersi e cercarsi una nicchia.Il pericolo è comunque sempre il Berlusca e le sue armate di bigotti ipocriti e fascisti

rossotoscano

@ ernesto
assolutamente non contribuisco alla vittoria del nano e poi c’è un grande rischio in italia: la sinistra ptrebbe scomparire e questo sarebbe la fine dell’ala laica in italia inoltre, grazie alla legge elettorale, dopo le elezioni ci potrebbe anche essere un’allenza tra pd e pdl, con questa legge elettorale non è detto che chi prende piu’ voti poi governa senza problemi, se governa

Bruno Gualerzi

Più si complicano gli ‘apparentamenti’ e più si mescolano le identità – cosa inevitabile con questa legge elettorale – e più diventa prioritario, invece che ‘votare per’, come sarebbe normale in una democrazia normale, ‘votare contro’. Contro chi? Contro chi riesce, in modo perfino diabolico, a raccogliere in sè tutti i difetti (ovviamente per un laico non finto) che almeno gli altri partiti si spartiscono: cioè contro il berlusconismo, più ancora che contro Berlusconi.
Io però non ho ancora capito per chi – per ottenere quasto obiettivo, minimo ma secondo me indispensabile – conviene votare. Qualcuno che fosse su questa stessa lunghezza d’onda (votare ‘contro’) me lo saprebbe indicare, o è ancora presto?

cartman666

Come Ernesto, anch’io votero’ Pd perche’ ci sono i radicali, sui problemi di coesistenza che ci saranno tra teodem e laici, beh ci sarà un vero scannatoio, ma onestamente non votero’ il nano
batonzo e la sua accolita.
Poi glielo darei il voto, solo per la contentezza di vedere la stizza di Ruini e della Binetti per i nuovi compagni di viaggio.

Francesco Veronesi

mi sembra che molti di voi dimentichino che l’importante è evitare un governo cattolico che non rispetti la laicità dello stato. Tra il PD e il PDL lo schieramento più laico è chiaramente quello di Veltroni. Che ci siano nel PD personaggi cattolici non mi importa finchè chi li “dovrebbe gestire” al governo, ossia Veltroni, mantenga una linea laica (posto purtroppo che i sondaggi danno per ora la vittoria a Berlusconi). Dare il proprio voto ai socialisti puo’ essere ideologicamente più corretto per un laico, ma nella pratica non serve a nulla. Meglio un governo laico composto anche da cattolici che uno cattolico composto solo da cattolici…

antoniotre82

Sono estremamente d’accordo con schock sul fatto che queste non sono alleanze riguardanti il programma politico del PD, ma sono soltanto alleanze a fini elettorali, questo è chiassimo.

Tanto più che solo ora Veltroni si è deciso a voler immettere una corrente laica certa nel suo partito, ricordo che fino a qualche settimana fa nel manifesta del PD ancora si era indecisi se affermarlo come a maggioranza cattolica, e come tollerante per le correnti laiche.

I fini elettorali sono chiari, ma il problema rimane: questo PD è una torre di babele come lo era la coalizione di sinistra che ha fatto cadere il governo Prodi.

Ben venga l’assorbimento dei radicali nel PD, e ben vengano eventuali seggi affidati ai radicali.
Ma il problema di fondo è che, se la sinistra andrà al governo, si ritroverà a dover legiferare sulle vere questioni che interessano il paese, e in quel momento i radicali saranno messi a tacere quasi sicuramente, perchè il PD maschera la sua vena cattolica a fini elettorali, ma immagino che la tirerà fuori in tutta la sua veemenza quando sarà il momento di approvare disegni di legge (ne è la prova sui registri delle coppie di fatto a Roma, che ricordo a chi l’avesse dimenticato in questi giorni di frenetici programmi elettorali, fino a un mese fa era sindaco proprio il signor Walter Veltroni).

Mi associo all’un per cento che voterà il PD solo perchè ci sono i radicali.

Rudy

Sembra un post provvidenziale visto il malessere che mi sta lacerando …. (ma senza cilicio).
Non scambiatemi per un ecumenico se dico che comprendo ed in gran parte condivido tutte le contrastanti opinioni qui sopra.
E’ condivisibile sia gettarsi coraggiosamente su una sinistra minimale anche solo iconicamente europea, che sul maggioritario versante diciamo così di centrosinistra proprio perchè maggioritario.
Confesso che in questi mesi sento forte l’attrattiva dei socialisti, e sono uno che rideva (e ride) da matti per la vecchia satira di Cuore “Scatta l’ora legale, panico tra i socialisti”, e pure a me Intini e De Michelis fanno impressione, però voglio sforzarmi di non dovere fare cotrutti troppo ideologici, altrimenti che antidogmatico sarei?
Rilevo solo che in questi mesi e anni le solitarie voci a difesa della ragione e della laicità provenivano dai socialisti (per quanto opportunisticamente non so, ma visto il suicidio che comporta la cosa mi ha fatto “tenerezza”), poi magari Boselli nella costituente non vedono l’ora di farlo fuori ma questo non lo so.
La sinistra-arcobaleno mi può anche attrarre ma sempre più spesso anche in quella parte si levano voci di ecumenismo religiosoe conversioni pre-mortem.
Non so, proprio non so.
Il versante opposto, e non per motivi dogmatici ma perchè non c’è proprio storia, è per me fuori questione, e se ci stanno “radicali” alla Della Vedova la cosa fa solo disonore ai radicali (o perlomeno a certi quark dopo la frantumazione dell’atomo).
Prevedo critiche del tipo “l’Uaar è apartitica – (e ci mancherebbe che non lo fosse)- e non dobbiamo fare queste discussioni”: ma se non ne parliamo ora tra noi, allora quando?

Voto utile?
Voto consapevole?
Voto simbolico?

Proprio non so.
Ma per troppi anni ho confidato in una sinistra che su certi temi, per me ineludibili, ha affogato il mio consenso nella più becera medietà.
Ragazzi…che famo???

davide

Prima ero indeciso se votare PD o arcobaleno. Ma il raggiunto accordo coi radicali mi ha fatto sciogliere ogni riserva. E poi è chiaro: Bertinotti elettoralmente non può costituire un’alternativa a Berlusconi, mentre Veltroni è in grado di reggere lo scontro, Boselli poi non ne parliamo: purtroppo è molto difficile che rimanga anche solo in parlamento

Silesio

Per la causa della laicità e per il progresso del sistema politico queste commistioni fanno solo male. Si tratta comunque solo della spartizioni di “posti” all’interno del ceto nobiliare dominante.

Chiara

Rileggo tutti di seguito i commenti sopra e ne traggo una – timida – conclusione: si discute di chi votare, e ci si impegna nella discussione. Forse non si è più così convinti che qualunque voto sia sprecato, perché tanto Berlusconi ha già vinto.
A mio modesto parere, è un passo avanti enorme.
E mi sembra che sia merito del modo in cui Veltroni si è posto e si sta muovendo, e mi sembra che non si possa non dargliene atto.

Sailor-Sun

Anche io credo che voterò Pd per via dei radicali, ma non faccio salti di gioia.
In italia siamo sempre costretti a votare tra il peggio e il leggermente meno peggio.

Fabio Milito Pagliara

è purtroppo totalmente inutile votare boselli, la legge elettorale è quello che è e bisogna prenderne atto

bertinotti è assolutamente poco credibile

il pd non sarà l’assoluto di laicità ma con i radicali mi sento già più garantito

Aldissimo

Io mi turo il naso e preferisco votare De Michelis, piuttosto che l’accoppiata Bonino-Binetti.

Almeno De Michelis ha sottoscritto un manifesto dei valori in cui si fa esplicito riferimento alla “invadenza delle religioni” e scusate se è poco!

Datemi un solo buon motivo per votare il PD, sapendo per certo che in caso di vittoria non farà nulla sul testamento biologico, coppie di fatto e simili, lo sappiamo, lo abbiamo già visto negli ultimi 2 anni!

schock

Io voterò, stavolta e ne sono convinto, secondo coscienza e non con la logica del voto disperso o del voto contro berlusca. Mi scaricherò i programmi dei partiti papabili o un loro sunto, li leggerò e quello meno peggio o migliore (a seconda dei punti di vista) avra la mia preferenza. Se poi il mio voto sarà disperso me ne faro una ragione ma almeno avro la coscienza pulita e poter dire di essermi “ri”guadagnato il sommo diritto della SCELTA, un diritto che questo sistema, frutto di questa politica malata, vuole toglierci. Alla Fine se l’Italia vorrà affondare che ci sia Veltroni o Berlusca al timone poco importa.

Asatan

Concordo con shock. Sopratutto perchè l’ingresso dei radicali mi sembra tanto una presa per i fondelli agli elettori laici, utlile solo a carpirne il voto per fregarli meglio.

Vi ricordate, vero, che il PD discuteva (per il suo bel manifesto) di quanta enfasi bisogna dare al concetto dell'”importanza della religione non solo come fatto privato , ma nche nella vita pubblica e politica”?

Il PD è in mano a gente come la Binetti e temo che , al momento buono, i radicali spariranno.

Bruno Gualerzi

Un semplice sillogismo per mio uso personale di ex (già ‘ex’ quando Craxi era acora il federale di Milano) socialista.
Per me il peggio del peggio (se così si può dire) più ancora che Berlusconi è il berlusconismo;
il berlusconismo è il frutto maturo del craxismo;
De Michelis è stato, ed è tuttora, uno dei più convinti sostenitori del craxismo;
ergo (mi dispiace per Boselli e qualche altro) non voterò mai per un partiro che ha fra i suoi rappresentanti un De Michelis.
PS. Nel PD c’è la Binetti? Se sarà l’unica realistica alternativa al berlusconismo (spero sempre che ce ne siano altre), penso che voterò ugualmente PD.

Magar

Io forse, salomonicamente, disperderò solo metà dei miei voti: al Senato una lista isolata deve raggiungere l’8% dei voti…

rossotoscano

(DIRE) Bologna, 22 feb. – Nel giorno in cui porta a casa il bilancio piu’ sofferto dell’era Cofferati, il Pd va in pezzi sull’ufficio per gay, lesbiche e transessuali. Gli ex diellini Paolo Natali, Giovanni Mazzanti e Lina Delli Quadri (quest’ultima vicecapo gruppo Pd) non hanno infatti votato l’ordine del giorno allegato alla manovra economica e presentato in aula da Sergio Lo Giudice, esponente Arcigay oltre che consigliere comunale proveniente dai Ds.

Quella assunta dagli ex diellini e’ “una decisione poco comprensibile- spiega Lo Giudice- perche’ si tratta di un ufficio contro le discriminazioni. Il Pd ha fatto un punto importante di questa misura”. L’ufficio Lgbt, per combattere le discriminazioni ai danni di persone omosessuali e transessuali, verra’ istituito all’interno del nuovo mini assessorato alle Politiche delle differenze previsto dal bilancio 2008 della Giunta Cofferati.

L’odg e’ stato poi approvato a larga maggioranza con i voti contrari dell’opposizione civico-polista.

Opus Mei

A giudicare dal numero di affermazioni, che qui leggo, del tipo “votero’ Pd perche’ ci sono i radicali” si direbbe che Veltroni abbia fatto un bel passo avanti nel senso di “rassicurare” il fronte laico … 😉

E io credo che l’abbia fatto davvero (cosa diremmo ora se alla fine i radicali fossero stati lasciati fuori?), anche se la fotografia della situazione che fa schock è azzeccatissima.

Purtroppo, Veltroni sta facendo una specie di “Democrazia Cristiana di sinistra”.
E non parlo tanto dell’aspetto cattolico, che pure è presente (anche se io credo che chi la pensa come la Binetti non sia maggioranza al suo interno), quanto il voler essere un “partito contenitore” che va da un estremo all’altro.
Per la DC il dichiarato interclassismo era un “valore”, qui all’interclassismo (dall’operaio della Thyssen a baby-Colaninno) si aggiunge l’accorpamento di visioni del mondo del tutto differenti, che è ancora peggio.
E’ chiaro che, come rilevato da molti, i veri problemi per quel partito ci saranno dopo le elezioni (ancor più se il PD dovesse vincere!) e la mia previsione rimane quella di sempre: immobilismo sui temi etici o, al più, mega-compromessi al ribasso.
Alla faccia del decisionismo veltroniano, mi verrebbe da aggiungere!

Per quel che mi riguarda, l’accordo con i radicali mi fa sentire comunque un pò più tranquillo: se il PD sembrerà in grado di insidiare il PdL, lo potrei più a cuor leggero votare alla Camera, per farlo vincere e far scattare il consistente e decisivo premio di maggioranza.
Al Senato, invece, una sufficientemente robusta e sufficientemente condizionante (anche sui temi etici) Sinistra Arcobaleno mi sembra nel complesso la soluzione migliore, sia che vinca Veltroni sia che vinca Berlusconi (per *entrambi* c’è bisogno di una forte componente laica che li “sorvegli”!).

Per me, allo stato attuale:
voto SA a Camera e Senato
oppure
SA al Senato e PD alla Camera (se il PD apparirà credibilmente ancora in recupero fra un mese e mezzo).

Daniela

a me fa immensamente piacere l’accordo con i radicali e mi fa ancora più piacere ascoltare le grida di dolore di fioroni e binetti, i radicali non potranno altro che far bene in quel partito. E un’altra candidatura che mi fa immensamente piacere è quella di umberto veronesi, davvero delle ottime notizie.

Massimo

I Radicali mi sono simpatisi, ma non li vedo bene con il PD insieme alla Binetti.
In questo caso alle idee fanno prevalere il politichese (e questo mi sembra assai poco radicale).
Perciò preferisco l’autenticità un pò disordinata della SA.

raphael

Vincerà comunque Berlusconi per cui tradisco i radicali con i socialisti.
Non mi va di stare con rutelli binetti e compagnia e pensandoci bene neanche con Veltroni….

jacopo

a me sembra sensato che un partito abbia al suo interno componenti che si riconoscono prioritariamente nella laicità e componenti che si riconoscono nella cattolicità.
L’importante è che facciano scelte laiche.

Per quanto mi riguarda, la Binetti è lo specchietto del PD per far credere di essere confessionali ed essere liberi dagli ex popolari.
La Binetti è solo marketing

maciste

Anch’io voterò più volentieri il PD, anche se forse l’avrei votato comunque…
E non è affatto sicuro che vincerà Berlusconi…

Gino Pieri

Ma avete ancora dei dubbi sul clericalismo di Uolter?
Il boicottaggio alle unioni di fatto non vi dice niente?
Mi sono molto simpatici i radicali ma non mi faccio infinocchiare dal “ma anche”.
Viva i socialisti
Gino

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