I medici scendono in campo a difesa dell’aborto e contro i limiti della legge 40 sulla fecondazione assistita e lo fanno con il loro organismo più rappresentativo, la Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), che oggi ha messo nero su bianco la posizione relativa a questioni così delicate nel documento approvato dal Consiglio nazionale della Federazione. I medici fanno appello alle leggi esistenti, al loro Codice deontologico e alle conoscenze in campo scientifico creando così, di fatto, uno zoccolo duro in un dibattito che hanno definito spesso strumentale e ideologico. Quello che propongono é un confronto sociale e politico “più attento al grande bagaglio di sofferenze che sempre accompagna questi tormentati cammini e che ricadono sulle donne”.
I medici “non sono per l’aborto, ma sono a favore della legge 194, nata per contrastare l’aborto clandestino e per favorire la maternità responsabile”, dice il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco. “La 194 è una legge che regola l’aborto e non è uno strumento di controllo delle nascite”, “resta una buona legge sotto il profilo tecnico, professionale, civile e morale; presenta qualche ruggine e qualche zona d’ombra legate a fenomeni emergenti”, come l’aumento degli aborti fra le giovani immigrate e le adolescenti. Nello stesso documento la Fnomceo parla di pillola abortiva Ru486 (la cui introduzione in Italia va perfezionata “nel pieno rispetto dei criteri e delle procedure previste dalla legge 194 così da consentire l’uso delle tecniche più moderne”), pillola del giorno dopo (che in quanto contraccettivo di emergenza “non può incontrare surrettizie limitazioni che ostacolino la fruizione del diritto della donna che intenda prevenire una gravidanza indesiderata ed un probabile successivo ricorso all’aborto”), critica i limiti delle linee guida della legge 40 che vietano la diagnosi preimpianto (e che “intervengono nella relazione di cura definendo, indipendentemente dal contesto clinico, atti e procedure diagnostico-terapeutiche non fondate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili”).
Il documento interviene inoltre sul tema dei nati prematuri e osserva che il medico è tenuto a mantenere in vita un feto che mostri una possibilità di vita autonoma, così come prevedono già legge 194 e Codice deontologico. Favorevole al documento della Fnomceo è il presidente della Commissione Sanità del Senato, Ignazio Marino, per il quale “si riafferma la visione intelligente della classe medica italiana”. Positivo anche il commento del segretario della Democrazia Cristiana per le Autonomie, Gianfranco Rotondi, per il quale la 194 “é un punto di equilibrio, ma più che difenderla va applicata: deve diventare una legge per evitare l’aborto e non solo per disciplinarlo”. Per il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, dall’Ordine dei medici è arrivata una “indicazione importante in tema di aborto”. Critico invece Giuliano Ferrara, che intende vietare con un decreto l’introduzione della Ru486 in Italia, come secondo punto del programma elettorale della sua lista Pro Life. Favorevole, invece, il commento alla posizione espressa dalla Fnomceo sui nati prematuri: “E’ un risultato della nostra mobilitazione, e onora la categoria dei terapeuti, che gli Ordini dei medici riconoscano alla buon’ora ai bambini nati prematuri il diritto di essere curati”. Critiche dal Movimento Scienza&Vita che definisce il documento degli ordini dei medici “un colpo di mano”.
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L’articolo di Enrica Battifoglia è tratto dal sito dell’Ansa
Almeno l’ordine dei medici è dalla parte della giustizia e della verità, non come certi personaggi che per difendere la pseudo-vita dell’embrione e del feto primitivo sono disposti a calpestare la libertà, la felicità e l’incolumità personale delle donne che incorrono in gravidanze odiose. Quanto alla persecuzione operata nei confronti di Norlevo e Levonelle è davvero una cosa vergognosa: anche Bush è stato favorevole all’abolizione dell’obbligo di ricetta medica per questi farmaci negli USA, l’Italia è ostaggio dei fondamentalisti cattolici!
W le donne, W i medici (abbasso i preti, i bigotti e gli atei devoti).
Credo che Cavour si rivolti nella tomba visto che aveva afffermato piu’ di cento anni faliberA
CHIESA IN LIBERO STATO, LE LEGGI DEVE FARLE LO STATO DI DIRITTTO LA CHIESA NON DOVREBBE INTERFERIRE E SOPRATUTTO IN UN CAMPO PRETTAMENTE MEDICO. lA NOSTRA NAZIONE CONTINUA AD ESSERE ASSERVITA ALLA CHIESA. LA SCIENZA FA FATICA AD AFFERMARSI NEL NOSTRO PAESE ANCHE PER QUESTA RAGIONE VEDI RICERCATORI COSTRETTI A LAVORARE ALL’ESTERO, TROPPI PREGIUDIZI ANCORA DI GALILEIANA MEMORIA.