Papa: Emergenza educativa, troppi dubbi e falsità anche dai media

CITTA’ DEL VATICANO – “Educare non è mai stato facile e oggi sembra diventare più difficile”, di fronte alle “troppe incertezze”, ai “troppi dubbi”, alle “troppe immagini distorte” veicolati anche dai mass media: con queste parole, Papa Ratzinger ha consegnato simbolicamente ad almeno 20 mila ragazzi,insegnanti , genitori, sacerdoti convenuti in piazza San Pietro la sua lettera alla diocesi di Roma sulla “grande emergenza educativa”, redatta e pubblicata lo scorso 23 gennaio. Benedetto XVI è stato accolto dal cardinale vicario Camillo Ruini e da una folla imprevista che ha costretto gli organizzatori dell’evento a spostare l’incontro , programmato inizialmente nell’Aula Nervi, sul sagrato davanti alla Basilica vaticana. Ratzinger, a bordo della papamobile, ha attraversato la grande platea all’aperto ed ha raggiunto il palco, dove è stato salutato oltre che dal card. Ruini, dai discorsi di una famiglia romana, di un preside, di un parroco e di un’insegnante universitaria, di una studentessa. “Non pochi genitori e insegnanti – ha detto il Papa riprendendo gli argomenti della sua lettera – sono tentati di rinunciare al proprio compito, e non riescono più nemmeno a comprendere quale sia, veramente, l’opera a loro affidata”.

“Troppe incertezze e troppi dubbi – ha denunciato – circolano infatti nella nostra società e nella nostra cultura, troppe immagini distorte sono veicolate dai mezzi di informazione sociale”. “Diventa difficile – ha proseguito – proporre alle nuove generazioni qualcosa di valido e di certo, delle regole di comportamento e degli obiettivi per i quali meriti spendere la propria vita”. “Siamo qui oggi, però, – ha aggiunto – anche e sopratutto perché ci sentiamo sostenuti da una grande speranza e da una forte fiducia: dalla certezza cioé che quel sì, chiaro e definitivo, che Dio in Gesù Cristo ha detto alla famiglia umana, vale anche per i nostri ragazzi e giovani, vale per i bambini che oggi si affacciano alla vita”.

Fonte: Ansa.it

40 commenti

Bruno Gualerzi

Capito? I giovani debbono essere educati senza ‘troppe incertezze e troppi dubbi’! E chi magari ritenesse che proprio per formare coscienza libere la pratica del dubbio (certo più impegnativa, ma ben più responsabilizzante del trasmettere presunte certezze) è, appunto, la più formativa? E’ solo uno scriteriato relativista!
E c’è chi ancora, magari da laico, o addirittura da filosofi laico, ritiene che si debba tributare il più attento ascolto ad un così eccelso pensatore…

Asatan

Eh si al papa piacerebbe tornare ai gloriosi tempi dei balilla e della gioventù hilteriana… nessun dubbio, nessuana domanda, solo docili pezzi di carna da cannone da manovrare.

bardhi

E si, ha ragione il Papa, agli giovani bisogna dare delle certezze:
1. Dio non essite
2. Il Papa è un bugiardo

O forse intendeva delle altre??

monicavita

Ma perchè essere così malpensanti nei confronti di coso16? Forse le sue dichiarazioni rispetto alla grande emergenza educativa e alla veicolazione di immagini distorte voleva solo essere una mea culpa. In fondo i testi sacri non sono gli archetipi dei mass media?

Sailor-Sun

Immagini distorte? Rispetto a che? A quello che dice lui?
Bene, storpiando le storpiature forse si ottiene qualcosa di buono.

faidate

E’ vero, bisogna tornare all’educazione con i principi dei padri della chiesa: “La donna è un essere inferiore, che non fu creato da dio a sua immagine” S.Agostino, oppure “La donna è un errore della natura” S.Tommaso d’Aquino. Così si tirano su i bambini e i ragazzi.

zorn

Già, per esempio insegnando che la Chiesa ha ucciso x secoli vivendo di speculazioni , e non si avrebbe l’immagine distorta su cui loro vivono.

Andrea

Infatti ma come osano insinuare nelle menti di noi ragazzi le incertezze e il dubbio? Da queste cose nascono la curiosità e magari, Dio ce ne scampi, l’uso della razionalità e la voglia di conoscenza vera!!! E poi noi come facciamo a indottrinarli?????

Lucy Van Pelt

Mi fa proprio piacere che un preside fosse tra gli eletti che hanno salutato Razzi, pronto a bersi i suoi sproloqui su come educare i giovani: una bella garanzia della laicità della scuola!
Domani correrà a disporre le sedie nell’atrio per accogliere un vescovo!

gianfranco

Questa è la letterina del Papa

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/letters/2008/documents/hf_ben-xvi_let_20080121_educazione_it.html

una chicca:
“Già in un piccolo bambino c’è inoltre un grande desiderio di sapere e di capire, che si manifesta nelle sue continue domande e richieste di spiegazioni. Sarebbe dunque una ben povera educazione quella che si limitasse a dare delle nozioni e delle informazioni, ma lasciasse da parte la grande domanda riguardo alla verità, soprattutto a quella verità che può essere di guida nella vita.”
Quindi, siccome i bambini sono curiosi di sapere e capire il mondo, gliela si spiega con la “Verità”
Adesso è più chiaro no?
e ancora:

“Anche la sofferenza fa parte della verità della nostra vita. Perciò, cercando di tenere al riparo i più giovani da ogni difficoltà ed esperienza del dolore, rischiamo di far crescere, nonostante le nostre buone intenzioni, persone fragili e poco generose: la capacità di amare corrisponde infatti alla capacità di soffrire, e di soffrire insieme.”

Enjoy!!

lorenzo a.

“Diventa difficile – ha proseguito – proporre alle nuove generazioni qualcosa di valido e di certo, delle regole di comportamento e degli obiettivi per i quali meriti spendere la propria vita”

credo che alluda al fatto che se propongono ad un giovane di farsi prete, frate, suora-monaca ecc. il giovane risponda che non ci pensa nemmeno.

poco male razi hai perso, anche grazie a te il cristianesimo interessa solo agli anziani !!!

dv64

“Troppe incertezze e troppi dubbi – ha denunciato – circolano infatti nella nostra società e nella nostra cultura”

Se questo può consolarlo, non ho alcun dubbio riguardo i danni causati in Italia dalla diffusione della religione cattolica e dal soffocante controllo vaticano.

zorn

Credo di aver capito: il papa ne ha parlato in riferimento agli studenti che si opposero al suo trionfo alla Sapienza.

Vash

Non riesco a capire se abbia fatto un discorso contro se stesso senza rendersene conto, oppure sappia benissimo quello che sta facendo perchè si è reso conto che la gente non sopporta più la Chiesa perchè la vede da tutte le parti e vorrebbe tornare alla venerazione ed al mistero di una volta.

Giovanna

Quelle di B16 sono le medesime argomentazioni dei talebani e dei fondamentalisti di ogni epoca e di ogni latitudine.

Edoardo

Non male da parte di colui che più di tutti sfrutta i mass media… Tutti sappiamo che occupa più tempo lui su un tg che non il presidente della repubblica. e lui ci viene a dire che per colpa dei media c’è confusione? ma se li usa solo lui… e se 1+1 fa 2…

Silesio

Io abito non molto distante da un oratorio e spesso devo trattenermi per non prendere un idrante e… E’ un centro teppistico. Quindi non vedo cosa abbia da dire la chiesa in fatto di educazione.

lacrime e sangue

L’emergenza educativa è data proprio dalla superficialità dell’educazione cattolica, interessata solo ai precetti del catechismo e non al rispetto delle persone e delle diversità. Se ci fosse un’educazione civica, improntata alla banale ma mai rispettata “La mia libertà finisce dove comincia quella degli altri e viceversa” piuttosto che folli affermazioni del tipo ” se vai a messa tutte le domeniche sei un bravo figliolo” (anche se poi spacca la testa al compagno portatore di handicap) forse ci sarebbero meno bulli.
Non per nulla dalle mie parti c’è il proverbio ” ‘tento al mona che scorla la corona” (= guardati le spalle dal ‘gentiluomo’ che tiene sempre in mano il rosario)

Agnostica

@ lacrime e sangue: hai perfettamente ragione! Un sacerdote della mia città si è rifiutato di far fare la prima comunione insieme agli altri ad un ragazzino portatore di handicap, affermando che non sarebbe stato “piacevole” vederlo sbavare mentre gli conferiva il sacramento….

lacrime e sangue

@Agnostica
E poi sono proprio i preti, Ferrara, Binetti & co. a pretendere dalle donne di portare a termine le gravidanze con feti handicappati o malati.
Ecco cosa succede alle povere criste che ascoltano la chiesa e non praticano l’aborto terapeutico: i preti non vogliono sbavanti creature in fila coi “normali”.
La pretesa difesa della vita è solo teorica e solo sul ventre gonfio delle donne. Una volta che il feto è espulso, se lo paghi la famiglia e non rompa…
Che tristezza e che meschinità!
Quanto avrà sofferto quella povera madre credente a vedersi respingere il figlio?
Questo è peggio rispetto a quello che fanno ai non credenti, che se lo aspettano di essere presi a calci in bocca e quindi non ne soffrono più di tanto..

Massimo

E’ vero “troppe incertezze”, “troppi dubbi”, “troppo senso critico” fa male alla fede.
Credetegli cretini!

ren

L’emergenza in italia non è educativa ma democratica. Adesso poi arruolano anche le nonne con la 4° elementare come la Zanicchi come teste d’ariete per convincere tutti dal piccolo schermo che bisogna tornare al medio evo. Perchè prima sì che si stava bene eh …

paola

ho seguito bambini della comunione per oltre 15 anni… e i bambini diversamente abili sono stati sempre al… centro.
cosa succede ad una mamma che non abortisce un figlio malato? lo ama, lo ama come soltanto una mamma sa fare. ho avuto personalmente una esperienza del genere, fino a 10 anni (della mia bimba) ho frequentato giornalmente istituti di riabilitazione, ospedali, centri di recupero. mai, dico mai ho conosciuto una mamma che non fosse più che felice di avere il suo bambino, addolorata si … ma non lo avrebbe cambiato col più genialoide che oggi va per la maggiore.
uccideteli pure i vostri bambini… ma quando vengono al mondo, guardateli in faccia, aspettate che si accostino al seno per mangiare.
moltissimi bambini nascono sani e diventano la croce dei loro genitori… per loro volontà

Vash

@ Paola
Sono sicurissimo che le mamme che hanno bambini malati li amino tantissimo e facciano di tutto per stargli dietro ma il problema non è questo. Il problema sta nel fatto che nè loro rimarranno bambini in eterno nè i loro genitori vivranno in eterno. La maggior parte di queste persone, complice anche una condizione sociale, economica e politica in cui versa l’Italia, sarà condannata a vivere in condizioni disumane anche rispetto alla malattia di cui già soffrono dalla nascita.
Far nascere questi bambini a mio parere è un atto di egoismo puro perchè alcune madri vogliono un figlio ad ogni costo e l’eventuale malattia del bambino secondo me non fa altro che generare in loro una sorta di sindrome della crocerossina unita ad amore materno. Qualcuna di loro si ferma mai a pensare a come soffre loro figlio o come vivrà quando loro non ci saranno più??

paola

Questa lettera mi e’ stata data da Anna 2 anni fa, la mamma di un bimbo cerebroleso, Luca di 10 anni. Una mamma coraggiosa e determinata. Le stavo spiegando le mie paure, le mie angosce. Mi disse che forse leggere questa poesia d’amore mi avrebbe fatto pensare

Finalmente passa un nome ad un angelo e sorride:
“A questa diamo un figlio svantaggiato”.
L’angelo è curioso: “Perchè a questa qui, Signore? è così felice!”.
“Esattamente” risponde Dio sorridendo. “Potrei mai dare un figlio handicappato a una donna che non conosce l’allegria?
Sarebbe una cosa crudele”.
“Ma ha pazienza?” chiede l’angelo.
“Non voglio che abbia troppa pazienza, altrimenti affogherà in un mare di pena e di autocommiserazione. Una volta superati lo shock ed il risentimento, di sicuro ce la farà. Oggi l’ho osservata. E’ dotata di quel senso di individualità e di indipendenza che è tanto raro e tanto necessario per le madri. Vedi, il figlio che sto per darle ha un mondo suo, speciale. Questo mondo, lei dovrà farlo vivere nel proprio e non sarà facile”.
“Ma Signore, penso che quella donna non creda nemmeno in Te”.
Dio sorride: “Non importa. Quella donna è perfetta. é dotata del giusto egoismo”.
L’angelo resta senza fiato. “Egoismo? è una virtù’?”.
Dio annuisce. “Se non sarà capace di separarsi ogni tanto dal figlio, non sopravviverà mai. Si, ecco la donna a cui darò un figlio meno perfetto.
Ancora non se ne rende conto, ma sarà da invidiare”.
“Non darà mai per certa una parola. Non considererà mai che un passo sia un fatto comune. Quando il bimbo dirà “mamma” per la prima volta lei sarà testimone di un miracolo e ne sarà consapevole. Quando descriverà un albero o un tramonto al suo bambino cieco, lo vedrà come poche persone sanno vedere le mie creazioni. Le consentirò di vedere chiaramente le cose che io vedo – ignoranza, pregiudizio, crudeltà – e le concederò di levarsi al di sopra di esse. Non sarà mai sola. Io sarò al suo fianco ogni minuto di ogni giorno della sua vita, poichè starà facendo il mio lavoro, infaticabile ed infallibile come se fosse al mio fianco”.
“E per il santo patrono?” chiede l’angelo, tenendo la penna sollevata a mezz’aria.
Dio sorride: “Basterà uno specchio”.

paola

PER VASH

DOVRESTI ESSERCI TU AD OCCUPERTENE… CON AMORE

e non ti azzardare a chiamare crocerossine le madri che vivono questo dramma

paola

quando la sera metti a letto tuo figlio e lui si addormente… la giornata è finita ed è stata faticosa.
mentre dorme ti sembra normale, come tutti i bambini del mondo… normale.
è prprio allora che ti fermi a pensare, quanto soffrono, che cosa succederà loro … dopo
ma la mattina seguente ti accorgi che tuo figlio è grande, è molto, molto più in gamba degli altri. soffrirà? forse, ma tu non soffri? sei felice? sempre?

Daniele

Paola, nessun uomo può essere davvero felice di una disgrazia non desiderata. Non facciamo i mielosi dai, diciamo come stanno davvero le cose senza illusioni. Un figlio lo si ama sempre è vero… Ma un figlio malato non rende felici come un figlio sano.

Vash

@ Paola
Mi sa che non hai capito un gran che di quello che ho scritto…
Per essere più chiaro e breve: Figli che non potranno mai essere autosufficienti non vanno messi al mondo per il loro bene. Il dispiacere della madre di non poter avere un figlio è irrilevante. Le migliori intenzioni della madre di prendersi cura del proprio figlio sono irrilevanti.
Qualunque essere vivente che non potrà mai essere autosufficiente, se costretto a stare al mondo sarà una creatura sofferente e pertanto infelice.
Ovvio poi che chi è già nato dovrà essere accudito per il meglio. Le mie riflessioni sono per le nascite non ancora avvenute.

Vash

p.s.
Dimmi pure che sono glaciale ma ho visto abbastanza sofferenza da poter parlare con cognizione di causa. La tutela della vita a tutti i costi si trasforma facilmente in una condanna alla tortura a vita!

PAOLA MARCONI

E’ COSI’ FONDAMENTALMENTE ESSERE FELICI? NOI LO SIAMO SEMPRE?
IO SONO STATA FELICE , LA MIA BAMBINA E’ STATA FELICE, PUR CON 4QUALCHE MOMENTO DI SCONFORTO. MIA FIGLIA RIDE SEMPRE COME MOLTI ALTRI RAGAZZI IN CONDIZIONI BEN PEGGIORI. NON TUTTI GLI HANDICAP TI PORTANO ALLA GRAVE INSUFFICIENZA. HO VISTO PERO TANTI RAGAZZI SANI PERDERSI … DISPETATI NELLA DROGA, NELLA VITA AI CONFINI DELLA LEGALITA’ IN GALERA(PERDITA DI LIBERTA’ VERA COSA SICURAMENTE PIU GRAVE DI HANDICAP) E PER LORO VOLONTA’.

NON SONO FELICI E NON SONO FELICI LE LORO FAMIGLIE
E I SUICIDI
QUI CHIUDO… NON E’ QUESTIONE DI MIELOSITA’… CI CREDO

PAOLA MARCONI

SE DOVESSIVO NON FAR VIVERE CHI NON E’ FELICE…. IL MONDO SI SVUOTEREBBE
QUESTA SAREBBE PROPRIO LA FINE DEL TEMPO
CI SONO POI QUELLE DIAGNOSI SBAGLIATE… ORRORE…
A MIA NIPOTE AVEVANO DIAGNOSTICATO LA FIBROSI CISTICA… SE LA CONOSCI E’ UNA MALATTIA TERRIBILE.
ERA SANA COME UN PESCE E ORA… CHI LA TIENE HA SEMPRE MILLE IDEE. IDEE CHE NON SI SAREBBERO POTUTE ESPRIMERE SE NON FOSSE NATA

ProfumoLavanda

@Paola Marconi
Paola una sola richiesta..prima di parlare dei tuoi casi, guarda anche le esigenze di altri casi.
Faccio volontariato da una vita e per quanto confermo una certa velata allegria in alcune persone affette da handicap (molto più sfumata se l’handicap è paralizzante), posso raccontarti una maggiore tristezza e avvilimento su molti altri casi di ragazzi handicappati e dei loro cari.
Ho conosciuto di genitori malati che hanno portato al mondo figli malati per il gusto di essere padri e madri e genitori che amavano i loro figli al punto tale da togliersi la vita e toglierla al figlio per mancanza di solidarietà, prima ancora che di mezzi da parte dello Stato.Quindi, non parlare solo perchè magari il tuo desiderio di vedere la vita con gli “occhiale del cieco credente” ti hanno detto essere giusto, perchè se ci rifletti(ma purtroppo gran parte dei credenti riflettono su pensieri già stipulati..questo vi rende più freddi e cionici degli altri) io veri assassini e i veri “hitleriani” siete voi che per il capriccio di una convinzione desidereste vedere soffrire pure un malato terminale di tumore(altra dura prova che la vita mi ha donato).
E’ ovvio che un aborto, lo stacco di una spina non sono mai una cosa gradita, ma certamente è più ingiusto vedere le persone soffrire aprioristicamente.Di fatti il discorso che fai delle disgrazie futuribili sono pretestuose, perchè un conto è sapere già prima cosa accadrà ed un altro è capitarci nella vita.Inoltre, tu e i credenti( per lo più una massa di ipocriti che organizzano le meglio nefandezze ai danni dei loro capricci e se mi scrivi in privato ti racconto un pò di persone che come te alzanio la mano per la vita e poi per altri fatti privati hanno abbandonato tutto e tutti con una cattiveria che è durata nel tempo..ovviamente non mi crederesti, perchè altra presunzione del credente e sentirsi esentato da certi crimini!) distorcete il senso delle cose, perchè nessuno chiede di abortire o di praticare “eutanasia” verso un altro. Ci sarebbero le leggi e l’uomo applicherebbe l’arbitrio che tanto dite il vostro Dio dona a tutti, ma che puntulamente dimenticate tutti nel momento di una scelta altrui..un èpò come nelle sette,no?
E non credere che il mio discorso è contro Dio, a cui io affido i miei sogni e la mia vita (i miei genitori sono stati i cattolici acui la mia stima non è mai stata tolta..veramente cristiani nel segno di gesù e spesso a casa dove mangiava uno,mangiavano 100 persone e non hanno mai tagliato le ali della mia sessualita “sodomita”, come direste voi..anzi,mi hanno amato il doppio per il percorso tortuoso).
Indi per cui Paola, tu avrai fibrosi cistica e qualche handicappato che ti hanno riempito il cuore, io un Luigi, una Marina, un Giuseppe, una Margherita che direbbero il contrario, ma la differenza tra me e te e che io vorrei una legge che lasciasse all’individuo la maturità di una scelta, tu imporresti un veto scegliendo per gli altrI(..e col cuore ti auguro di trovarti nella situazione di imposizione..e non è una bestemmia, credimi, ma voi credenti dovreste imparare a credere di più e con maggior senso pratico e amore, non accecati e plagiati da un libro..)
Veto posto da un massone baciamani del papa come Ferrara che della vita altrui se ne frega meno che un pedicello sul sedere di un barbone( Olga docet..e se non sapete chi è olga leggete il caso nel mio blog), però deve avere il suo rwesonto economico(dopo quello della CIA) e quindi comincia battaglie politico/economiche e sociali per guadagnarsi la pagnotta..
Un massone che fino all’anno scorso chiedeva il diritto all’omofobia e alla violenza contro i gay ed ora parla di rispetto della vita..ma per piacere Paola, usa il tuo rosario per farti una preghiera e non disturbare chi nelal vita piotrebbe scrivere romanzi e romanzi su cos’è l’essere umano..(e non parlo di me, ma delle mie esperienze con gli altri)

neoalfa

Il B16 ha ragione. Perchè formare menti critiche capaci di porsi dei dubbi? Sarebbe un problema. Meglio formare una generazione indottrinata incapace di pensare ma solo di seguire i dogmi della gerarchia.
Ancora una volta B16 si conferma all’altezza del suo ruolo dimostrandoci come la fede non abbia nulla a che vedere con il pensiero critico.

Ringraziamo tutti B16 per la sua grande opera di distacco della CCAR da tutti coloro che sono in grado di pensare con la loro testa.

Una linea netta e chiara finalmente: un calcio in bocca al relativismo.

Bruno Gualerzi

“Se dovessimo non far vivere chi non è felice… il mondo si svuoterebbe, questa sarebbe proprio la fine del tempo”.
Non entro nel merito delle questioni sollevate da Paola Marconi e dai commenti provocati perché ho troppo rispetto per esperienze personali che solo chi le ha vissute e le vive ha in un certo senso ‘il diritto’ di interpretare… ma mi ha colpito questa sua affermazione considerata per sé.
Si tratta – ripeto, se presa a sè – di una affermazione tremenda: per la sopravvivenza della specie è necessario… che la specie sia composta soprattutto di infelici! Neanche il noto ‘pessimista’ Shopenhauer – che pure riteneva la vita, quella umana in particolare, un evento biologico che finalizzava gli individui alla propria riproduzione incurante delle sofferenze che ciò poteva comportare – era giunto a tanto…
Ma la spiegazione di una visione così terribile – ripeto per l’ultima volta, se presa a sé, come affermazione ‘filosofica’ – c’è, ed facile da ‘giustificare’, quando si pone all’origine di tutta la vicenda umana il peccato originale.

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