Il blog Bioetica ha lanciato una petizione on line, contro la candidatura di Paola Binetti e della pattuglia teodem nelle liste del Partito Democratico: “Un partito è di parte; deve fare delle scelte, e non può riprodurre al suo interno ogni articolazione della società. Anche in questo modo – e non solo riducendo il numero dei partiti – si contribuisce alla semplificazione della politica. La stessa Binetti, del resto, non ha risparmiato giudizi pesanti, al limite del veto, su alcune candidature annunciate del PD, come quella di Umberto Veronesi”.
Petizione: libera il PD da Paola Binetti
26 commenti
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Ma che razza di petizione è?
Paola binetti Free? O_o
Un messaggio più articolato no?
La petizione seguiva il post (che varebbe come messaggio).
La presenza di Paola Binetti e della pattuglia teodem (Luigi Bobba, Emanuela Baio Dossi, Dorina Bianchi, Marco Calgaro, Enzo Carra) all’interno dell’Ulivo prima e del Partito Democratico poi è stata fin dall’inizio causa di grave sconcerto per gli elettori e i simpatizzanti del centrosinistra. Cos’ha a che fare un membro dell’Opus Dei, animatrice del Comitato Scienza & Vita a favore della Legge 40, nemica della Legge 194, con forze politiche che – nonostante tutte le prudenze tattiche imposte dai tempi – si vogliono ancora progressiste e liberali? A quale scopo è stata ammessa questa presenza?
Conosciamo tutti la risposta immediata: per acquistare favore agli occhi di Camillo Ruini e delle gerarchie vaticane. Ma questo favore quanti voti ha portato al Centrosinistra? C’è qualcuno che può credere veramente che un cattolico integralista darà mai il suo voto a quelli che per lui rimarranno sempre i «comunisti»? I cattolici sono già rappresentati al meglio all’interno del Partito Democratico: si pensi al senatore Ignazio Marino, la cui opera generosa e autenticamente laica come Presidente della Commissione Sanità è stata non a caso vanificata proprio dai veti della Binetti e dei suoi amici.
Ci sarà probabilmente qualche calcolo astuto che giustifichi lo spazio concesso ai teodem; ma come molte italiche astuzie, anche questa ha mostrato le gambe corte. Il bilancio del Governo Prodi sarebbe stato meno fallimentare, e il Partito Democratico si presenterebbe oggi agli elettori con maggiori chance di successo, se alcune riforme liberali (niente affatto espressione di una minoranza di esagitati «laicisti») fossero passate in Parlamento: il testamento biologico, i Pacs, una drastica revisione della Legge 40. Se questo non è successo si deve appunto al veto dei teodem, in una situazione – ampiamente prevedibile prima delle scorse elezioni – che li ha visti essere l’ago della bilancia in Senato.
Questa situazione rischia oggi di ripresentarsi. In un Senato di nuovo spaccato a metà i teodem potrebbero far lega con i loro omologhi, che quasi monopolizzano la destra.
Per questo motivo, ma anche e soprattutto per un’elementare scelta di coscienza, che ci impedirebbe di votare una persona che giudica l’omosessualità una malattia, non daremo il nostro voto al Partito Democratico se i teodem continueranno a essere presenti nelle liste elettorali. Nessuna presenza di segno contrario, che pure si annuncia, potrà farci cambiare idea.
Non crediamo che si possa giudicare antidemocratica questa scelta. Un partito è di parte; deve fare delle scelte, e non può riprodurre al suo interno ogni articolazione della società. Anche in questo modo – e non solo riducendo il numero dei partiti – si contribuisce alla semplificazione della politica. La stessa Binetti, del resto, non ha risparmiato giudizi pesanti, al limite del veto, su alcune candidature annunciate del PD, come quella di Umberto Veronesi.
Paola Binetti, come sa chi l’ha conosciuta di persona, è umanamente molto simpatica; ma il suo posto non è nel Partito Democratico. L’Italia ha bisogno di scelte nette, non della filosofia del «ma anche».
(Chi condivide queste considerazioni può esporre il banner che abbiamo preparato – una versione ridotta si trova in alto nella sidebar – e, se crede, linkare questo post. Grazie ad Albina Regalzi per l’assistenza grafica.)
Ha ragione Crozza: Binetti ma anche………..
Il «messaggio più articolato» è contenuto nel post linkato qui sopra all’inizio.
“Paola Binetti libera!”? E’ stata forse incarcerata da Fidel Castro?
Io ho aderito, non perchè ami il pd ma perchè socio uaar. Dopo potremo chiedere di mandarla a pregare per il resto della sua vita in una piccola chiesetta della siberia a -50° per il resto della sua vita.
In effetti il testo é decisamente…carente, e andrebbe riscritto, anzi scritto proprio. Il principio comunque é da sottoscrivere. Io ho firmato (al 69).
Presente! n 47 🙂
sinceramente non condivido: la Binetti rappresenta quella fetta d’Italia che è bene si confronti con la nostra… o vogliamo lasciarla libera nel suo chiostro, fantasticando su un’italia totalmente irreale? Uno scontro con la realtà non potrebbe che giovare a lei (ma anche a noi, visto che siamo minoranza nel paese)
@ dadaLito
Secondo me è ora di dire chiaramente che chi esprime idee, per es. omofobiche, come quelle di Binetti va boicottato. Basta abbassare il capo in nome del dialogo coi sordi.
@ Flavio
c’è il solo problema che il voto di un saggio vale quanto quello di un beone…
il grande limite della democrazia
per me il problema non sussiste, vogliono tenersi la Binetti? …benissimo! il mio voto se ne andrà a qualcos’altro
Sono sconcertato dalla presenza della Binetti nel PD. Però non firmerò questa petizione,perchè un partito deve essere aperto a tutti, e non voglio che il PD divenga una struttura come quella del vecchio PCI che cacciava via quelli che non erano omologati. Sono convinto che la Binetti debba lasciare spontaneamente il PD, quando scoprirà che il partito a cui è iscritta è lontano anni luce dalle sue convinzioni.
Se nel PD si facessero vere primarie per stabilire l’ordine di precedenza nelle liste non credo che Binetti & C. avrebbero comunque molte probabilità di essere eletti. Comunque il sistema più democratico sarebbe quello.
@Marco.g
Ecco Marco, tu hai centrato il nocciolo della questione: il pd non è per niente democratico. Se lo fosse stato veramente e soprattutto se fosse stato onesto con se stesso prima che con gli altri, avrebbe parlato chiaro sulla propria impostazione ideologica, nero su bianco. Dopo di chè, chi ci stà ci stà ed a quel punto l’equivoco Binetti non si sarebbe posto. E’ pur vero che da noi i partiti sono a caccia di potere attraverso i voti e stai pur sicuro che parole come coerenza, morale, rettitudine, fermezza, onestà di intenti etc. etc. sono a lor signori sconosciute.
Sono sconcertato dalla presenza della Binetti nel PD. Però non firmerò questa petizione,perchè un partito deve essere aperto a tutti, e non voglio che il PD divenga una struttura come quella del vecchio PCI che cacciava via quelli che non erano omologati.
Allora proporrei di offrire candidature anche ai politici dell’UDC, di Mastella (che e’ gia’ stato alleato!), di Berlusconi e Fini. E vogliamo escludere i fascisti di Storace? Vogliamo davvero omologare il PD e non farne un partito aperto a tutti?
Ma roba da matti, il veltronismo a quanto pare non e’ un vizio solo veltroniano…
non penso che una petizione contro la Binetti influenzi più di tanto la scelta dei dirigenti del pd sulla opportunità della sua presenza nel partito , meno che mai la stessa Binetti che si sentirà accerchiata dagli infedeli o quanto meno lusingata da tanto interesse e saprà sicuramente trarne vantaggio catalizzando l’attenzione ancora una volta sui temi a lei cari. Non mi piace l’idea di scremare i candidati e gli appartenenti dei partiti secondo le mie convinzioni, piuttosto scelgo in libertà di votare o non votare chi non credo mi possa rappresentare, sarebbe più interessante se si aprisse un dibattito sul “come si affrontano i temi etici”, bisognerebbe evitare gli scontri frontali che tra le altre cose appartengono solo alla vita politica virtuale, nella realtà le persone si parlano, si confrontano e poi scelgono o non scelgono scegliendo di conformarsi a modelli culturalmente più accettati o di rompere gli schemi pagando sempre il prezzo. Personalmente non ho mai preso in considerazione l’idea di non votare, lo ritengo un diritto del quale non mi voglio privare, data la recentissima conquista, benchè sia anche donna e non mi sembra giusto esprimere il mio sia pur flebile segnale di protesta. I partiti del centrosinistra sono diversi e per quanto mi riguarda nessuno mi rappresenta e mi ha mai rappresentato veramente, per cui sono abituata a turarmi il naso e sceglierò il partito che almeno riuscirà a coniugare meglio i temi della laicità, dell’ecologia e del lavoro esprimendole con candidature coerenti. Forse dovremmo però mettere anche noi un pò di sordina ( sia chiaro che non intendo che bisogna sopportare attacchi alla libertà di scelta etica e politica)e guardare un pò cosa succede dall’altra parte e rintuzzare gli avversari sulle loro candidature, alcune a dir poco offensive della dignità delle donne, vi sembra normale candidare una ragazza a rappresentare i cittadini solo perchè è bella e famosa nei reality, non voglio insinuare altro, ma quali talenti politici o competenze avrebbero se non quelle che le rendono addomesticabili e ricattabili che peggio non vorrei dire, lasciamo che si parli anche di questo e si rendano noti i curricula dei candidati, in fondo saranno dei dipendenti come dice Grillo, anche se di lusso e assunti in modo clientelare.
Un partito per essere tale deve essere aperto, fare la setta in politica spinge solo ad assumere atteggiamenti razzisti.Non credo che sia l’ispirazione del partito democratico, nè tantomeno di Veltroni.
Ho firmato. Probabilmente non voterò. Ma 5 anni di questa destra mi preoccupano. Se Veltrusconi caccia la Binetti la quale dal suo Nulla se la prende con Veronesi e la Bonino, se Veltrusconi caccia i Teodem e si prende Boselli forse il PD ha l’1 % di possibilità che io lo voti…non perché ci creda ma per evitare i fascisti e i qualunquisti sia chiaro. Voterei la Sinistra se devolvessero i 2/3 dei loro stipendi alla UAAR e fossero un po’ più laici. Cmq non credo più a nessuno.
Buona notte. Un partito per essere tale deve essere un partito, cioe’ l’espressione di una parte dell’opinione pubblica, di un insieme di idee precise e coerenti, cioe’ l’esatto contrario di cio’ che e’ stato il PD fin dall’inizio.
L’ispirazione di Veltroni e’ quella di riproporre un calderone di posizioni inconciliabili nel tentativo di non scontentare nessuno e soprattutto di non spaventare il centro, che e’ il serbatoio di voti su cui si vincono o si perdono le elezioni. A costo di rinunciare ad una linea di governo identificabile. Hai voglia a dire: “corro da solo, non faccio coalizioni con nessuno”, se poi fai un minestrone di candidati che piu’ eterogeneo non si puo’: la riproposizione dell’Unione in un unico partito.
Le posizioni settarie, fondamentaliste, retrograde, almeno per cio’ che riguarda le istanze della laicita’, prevarranno anche stavolta esattamente come sono prevalse durante il governo Prodi, caduto per colpa dei centristi, non della “sinistra radicale”
CONSIGLIEREI CHE LA SIGNORA BINETTI S’ISCRIVESSE ALLA ROSA BIANCA.
OGNI AGGETTIVO CHE SI ABBINA ALLA PAROLA DEMOCRAZIA E’ E SEMPRE SARA’ RIDUTTIVO.
io sono ateo al 100%, ma mi accontenterei anche solo di un partito laico, cosa che il PD non puo’ essere fino a che ci sono dentro Binetti & c.
il problema Binetti e’ tutto qui… se la Binetti ha certe convinzioni sull’omosessualita’, sulle coppie non sposate, sull’aborto se ne vada in un qualche partito di catto-centro che la accogliera’ a braccia aperte, dimostrando cosi’ di essere coerente (non che Veltroni sia piu’ coerente, volendola candidare)
come al solito il paradosso dei gelatai di PGO si dimostra quanto mai attuale, specialmente con questa farsa di legge elettorale (voluta dal nanetto) che non consente di scegliersi DIRETTAMENTE chi mandare al seggiolone; piu’ che diritto di voto sembra diritto di delega al voto!
IL PD è nato e si è sviluppato proprio male non credo che possa essere veramente ed in modo maturo DEMOCRATICO.Vi fanno parte persone di opinioni diverse ma che non hanno uno SCOPO COMUNE UNICO,ognuno è attaccato e guarda al suo orticello(e alla poltrona).non c’è cuore ,non si percepisce un vero intento democratico.
Figurarsi,se andasse al governo,ogni volta che devono legiferare passeranno mesi prima che si mettano d’accordo ,ammesso che si mettano d’accordo ed invece accantonino le proposte di legge(vedere,ad esempio che fine hanno fatto i DICO).
Per quanto mi riguarda questa volta o non andrò a votare o voterò Boselli.
L’esimia (ga)Binetti e tutta la (s)Bobba che le va appresso è ora che si renda conto di non poter fare più il bello ed il cattivo tempo all’interno del PD.
Non c’è solo lei e le sue masturbazioni cattolicistiche, sempre con l’orecchio al Vaticano.
La disintegrazione della vecchia DC, lungi dall’aver portato più libertà in questo pessimo Paese, si è risolta in un controllo esterno del Vaticano in tutti i partiti infiltrati da questi transfughi, a destra come a sinistra.
Infatti, hanno sempre scalpitato e ricattato affinchè i voleri di Nazinger e Ruina venissero sempre e comunque esauditi.
E’ ORA DI FINIRLA! QUESTA NON E’ LA TEOCRAZIA CHE SOGNANO!
Sono il numero 389.
Mi sa che siamo ancora troppo pochi.
Comunque sempre più di quanti la voterebbero liberamente, se non costretti da questa legge elettorale.
Come ho scritto in un post precedente, TEO(cratici) e DEM(ocratici) è un ossimoro, una contraddizione di termini. Io non intendevo votare PD. Ora lo farò in quanto vi sono confluiti i Radicali ed è stato candidato Umberto Veronesi, ma lo farò sempre turandomi il naso. Se i teodem saranno esclusi (o, per un improbabile scatto di dignità, decideranno loro di auto-escludersi), allora lo farò con molto maggiore entusiasmo.
@Jean Meslier
Allora proporrei di offrire candidature anche ai politici dell’UDC, di Mastella (che e’ gia’ stato alleato!), di Berlusconi e Fini. E vogliamo escludere i fascisti di Storace? Vogliamo davvero omologare il PD e non farne un partito aperto a tutti?
non amo che mi si metta in bocca parole che non ho detto. Nel pd le candiature dovranno essere scelte da primarie, e non credo che i teodem avranno molto spazio. Ciò non toglie che i teodem abbiano contribuito a far nascere il pd e ripetyo, pur sconcertato non sono così stalinista da dire tu no, qui non ci puoi stare. Sono d’accordo con te che partito debba essere espressione di una parte, ero contraroi a questo pd ma sono così democratico da accettare quello che ha deciso il 70% dei DS. I conti come già detto si faranno nei congressi. E se mi permetti di chiosarti
Ma roba da matti,l’integralismo a quanto pare non e’ un vizio solo cattolico…