La Società Letteraria vuole restare fuori dalle polemiche politiche sul «Darwin Day» e nello stesso tempo rivendica «libertà» di informazione scientifica. È questo il senso di un intervento del presidente Alberto Battaggia, dopo che i partiti del centrodestra avevano criticato la presentazione dell’iniziativa, da parte dell’Uaar, proprio nelle sale della Letteraria.
«La Società Letteraria ritiene che la cultura scientifica sia – insieme ad altre – componente irrinunciabile della formazione umana, particolarmente di quella dei giovani», dice Battaggia. «Ci sembra che nella nostra città le occasioni pubbliche per divulgare e promuovere conoscenze scientifiche siano terribilmente rare. In collaborazione con lo Uaar di Verona, abbbiamo ospitato il 16 febbraio scorso una conferenza del prof. Giuseppe Fusco, docente dell’Università di Padova, per celebrare il “Darwin Day”. Non ci risulta che la comunità scientifica internazionale e il mondo accademico abbiano mai preso le distanze dalle teorie di Darwin, contrapponendovi teorie alternative. In questo senso, non comprendiamo quale pluralismo e quale correttezza avremmo dovuto garantire sul tema dell’evoluzione della specie. È vero invece che la Società Letteraria ha sempre laicamente assicurato ospitalità a più punti di vista». «Consideriamo perciò il darwinismo un tema solo scientifico e non ideologico», conclude Battaggia, «e men che meno politico. Allo stesso modo, non ci riteniamo coinvolti dalle osservazioni critiche sollevate da alcuni consiglieri comunali in merito a posizioni o giudizi riguardanti la città di Verona e la condizione culturale di essa, eventualmente espresse da esponenti dello Uaar, che è soggetto del tutto autonomo e indipendente dalla Società Letteraria».
Verona: la Letteraria difende il Darwin Day
5 commenti
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Ottima risposta.
Patetico: Ratzinger che parla senza contraddittorio all’inaugurazione dell’anno accademico della Sapienza puo’ andare, e se Ratzinger decide autonomamente di non parlare piu’ dicono che “gli hanno tappato la bocca”.
Se invece un circolo uaar organizza con i propri mezzi un Darwin Day, si lamentano perche’ non c’e’ stato il contradditorio.
Da notare, poi, che dopo gli interventi dei relatori, le conferenze dell’uaar prevedono sempre la fase delle domande dal pubblico, e le critiche sono sempre ascoltate senza tappare bocche
Roberto Grendene
@Roberto Grendene
Più che patetico, lo trovo sconvolgente perchè in un paese civile (ma l’Italia probabilmente non lo è) non ci sarebbe mai stata una reazione simile da parte di una classe politica conservatrice in maniera così peregrina. Certo, quando vedo stappare bottiglie in parlamento e mangiare mortadella (immagini che hanno fatto il giro del mondo) credo che il Sig. Borghezio possa anche uscirsene con la frase “ma in quale squadra gioca questo Darwin? E’ forse un nuovo acquisto dell’inter? Figuriamoci se a livello di parlamento queste sono le menti, cosa possiamo trovare tra gli assessori della provincia.
ottima risposta. Si sta parlando di Scienza, e la teoria darwinista è l’unica teoria SCIENTIFICA valida. Non c’è quindi il problema “pluralità”.
Scienziati seri non possono che rispondere in questa maniera: “Il darwinismo è un tema solo scientifico e non ideologico, men che meno politico”. Chiunque abbia un minimo di cultura, intelligenza ed onestà intellettuale non può che essere d’accordo.
Ecco perchè il vaticano non potrà mai accettarlo.
Ecco perchè la CEI continuerà ad attaccarlo.
Ecco perchè Gianni mi attaccherà di nuovo, evitando accuratamente di rispondere alle mie risposte…