Il devoto Ferrara (non ateo) bacia la mano a Ratzinger

Tu sei la mia vita altro io non ho. Tu sei la mia strada, la mia verità…». Il coro sta cantando Symbolum ’77 quando Giuliano Ferrara entra nella chiesa di Santa Maria Liberatrice. Otto e venti del mattino, all’arrivo del Papa manca più di mezz’ora. Il candidato premier della lista «Aborto? No grazie» non voleva far tardi. Viene a piedi da casa, 300 metri da questa piazza che è il cuore di Testaccio, quartiere rosso di Roma un tempo popolare, oggi chic. Passa dal retro attraversando la sagrestia, al braccio la moglie Anselma. E si va a sistemare proprio lì, in prima fila, vicino al corridoio centrale dove tra poco passerà Benedetto XVI. […] Benedetto XVI attraversa lentamente la navata centrale: sorride, benedice, stringe mani. Ma continua sempre a camminare. Si ferma solo quando arriva davanti a Ferrara: «Oh, finalmente — dice il Papa —, è la prima volta». Il candidato premier si china a baciare l’anello. «Sono molto felice di incontrarla, Santo Padre. Le presento mia moglie ». Nemmeno un minuto, ma anche nei film la scena madre non deve durare per forza un’eternità. «Nel nome del Padre, del Figlio…». Niente segno della croce per Ferrara. Non recita le parole della liturgia, a differenza della moglie non fa nemmeno la Comunione. Al momento della Consacrazione è l’unico a non inginocchiarsi nelle prime cinque file riservate agli invitati. China il capo però, sguardo rivolto verso terra. Si unisce all’applauso della chiesa, piena ma non gremita, alla fine dell’omelia. […] C’è ancora tempo per un altro incontro ravvicinato. Benedetto XVI gli passa di nuovo davanti prima di uscire e si ferma anche stavolta. Parlano del libro di Ratzinger, ma è davvero un sussurro. Un altro baciamano. Ferrara lascia sfollare, poi guadagna l’uscita incassando due strette di mano con incoraggiamento («Continua così»). Sul sagrato si accende una Ms, si infila il cappello di lana anche se oggi a Roma sembra primavera. E poi entra nel Bar Testaccio per un caffè. «Sì, mi sono emozionato. Era la prima volta che lo vedevo faccia a faccia, anche se così, per pochi istanti…». Non male per un ex comunista oggi considerato ateo devoto. «Macché! Io sono credente, un uomo di molta fede. Anzi, dopo aver schivato gli scogli del cinismo adesso devo schivare quelli del fanatismo ». Però niente Comunione, niente segno della croce… «Credo di non essermi mai confessato. Assisto con deferenza alla messa ma non partecipo, per farlo bisogna saper pregare e io non sono capace. Quando tutti si mettono in ginocchio mi sento pure in imbarazzo». […]

Da un articolo pubblicato oggi sul “Corriere della Sera”, pagina 9

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30 commenti

Marco.g

Come diceva il maestro Manzi: “non è mai troppo tardi”. Tranne che per i somari.

Barbara

Mah non so proprio cosa dire riguardo a Ferrara si è proprio bevuto il cervello,è sempre più sconvolgente!!!!!!!!

Jean Meslier

Sono molto contento. Un finto ateo in meno di cui vergognarsi, un vero clericale in piu’ da cui prendere le distanze.

Forza Cacciari e Pera, tocca a voi! Correte a baciare l’anello di Ratzy!

Sunrise

Non vedo alla intera nazione italiana come questa notizia possa interessare, anche se è evidente che il corriere della ser(v)a non la pensa allo stesso modo… ora sappiamo che la vista del nazi provoca emozioni al ciccione… fantastico!

Alba Rossopedali

mah, io un bel “chissenefrega” in fondo all’articolo ce lo metterei.
Anzi, in fondo a qualsiasi cosa riguardi Ferrara.

Marco.g

Una citazione perfetta per Ferrara: “Ma va’ in convento, va’…”

Marco.g

Be’ io da quei pochi testi del papa che ho letto devo dire che mi è sembrato un tantino ingrato. Ferrara parla sempre di lui poverino, e mai una volta che B16 lo abbia ricambiato, nemmeno con un accenno. Ma forse ci sarà nei prossimi.

civita

ehi !!! ma hanno tolto dal forum i commenti di un certo enrico a cui ho rivolto la mia risposta!! com’è???

Fausto Sanna

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Vi invitiamo cortesemente a ignorare gli interventi di chi entra nel blog con il solo intento di provocare.

In questi casi, i moderatori provvedono al più presto a cancellare i commenti del disturbatore.

Grazie e buona lettura.

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pdp

X Enrico
Forse è preferibile scherzare su un personaggio che si è trasformato ideologicamente come ferrara, icominciando dalla sua adesione a lotta continua per passare poi al partito comunista a quello socialista alle confidenze con la C.I.A. a forza italia per ritrovarcelo ora improvvisamente credente (fino a qualche mese fà usava autodefinirsi ateo devoto), e che credente, é uno tra i pochi in Italia, cattolici e non, a considerare negativamente la 194, è tra i pochissimi, non facenti parte delle alte gerarchie vaticane, a definire l’atto sessuale privo di amore se non finalizzato al concepimento.
Dicevo forse è preferibile scherzare su questo personaggio per evitare di definirlo un volgare cinico in cerca dello spazio che stà perdendo con i suoi vuoti e biliosi articoli, al quale con ogni probabilità non frega nulla degli embrioni.

Daniele Gallesio

«Macché! Io sono credente, un uomo di molta fede.

Strano.

Ricordo benissimo che durante una puntata di una sua trasmissione si è dichiarato (con molta enfasi e rabbia) ateo per zittire in malo modo chi criticava i cattolici che vogliono imporre la loro morale a chi cattolico non è.

Si sarà convertito.

Arcturus

Altro ottimo esempio per verificare il corto circuito che manda in blackout l’Italia. Ciò che dovrebbe essere privato (magari anche intimo, o segreto) esiste solo in funzione del suo essere esibizione pubblica; e la cosa pubblica si alimenta orgiasticamente del privato trovandovi un’apparenza di senso. Di fatto, un continuo travaso di due dimensioni che dovrebbero, per pudore, essere rigorosamente separate (ricordate il “date a Cesare etc.?”). I potenti, veri o presunti (che sono cosa ben diversa dai “politici”), impastano ruolo sociale, famiglia, fede, mogli, cultura, attività, in una cascata di melassa senza soluzione di continuità. Sono i signorotti medievali di un sistema oligocentrico, che trovano legittimazione nel loro sentirsi totalmente organici al potere, meglio se di origine divina e di articolazione messianica. Campione riconosciuto di tutto ciò è Mastella; Ferrara ne è l’omologo a varianza pseudo-atea.

Bruno Gualerzi

Con Ferrara niente è mai strano. Strano, se mai – almeno per me – è il credito (ultimo esempio questa cronaca dettagliata riservatagli dal Corriere) che gode fra i tanti opinionisti di casa nostra, primi fra tutti quelli che non condividono le sue ‘stranezze’…
Però, a pensarci bene, se un’intera classe dirigente, anche intellettuale, da destra a sinistra, si accinge reverente ad analizzare con grande impegno ogni presunto ‘pensiero’ del grande (‘immenso’ l’ho sentito definire proprio da Ferrara) filosofo-teologo Giuseppe Ratzinger, non è poi così strano tutto questo credito riservato all’ex stalinista, craxiano, stipendiato CIA, berlusconiano, ora, appunto, ‘ratzingeriano’ (domani, chissà) Giuliano Ferrara…

claudio

visto il sorriso di ferrara il pastore tedesco gli avrà promesso ‘na fetta dell’ 8×1000

Aldo

L’ho già scritto e riscritto, ma è appropriato ripeterlo anche qui: l’opportunismo è, tra i tanti difetti umani, uno di quelli che trovo più schifosi.

ren

Molto carino sto Ferrara. Fa venire la pelle d’oca. Non potevano prenderselo per girare il sequel di Poltergeist insieme all’amico, ci avrebbero fatto un favore.

Daniela

io lo sapevo, una persona del genere è priva di qualsiasi credibilità

Silesio

Questa idea del Ferrara che si prende un po’ dell’8 per mille è davvero divertente.

Silesio

Tra parentesi, ho sentito alla radio una nuova “sparata” di B16 pronunciata nel contesto della sua uscita domenicale con Ferrara come contorno. B16 ha detto che la parabola della samaritana (che aveva avuto 5 uomini e quello che attualmente aveva non era suo) illustra lo stato della “donna d’oggi”. Quindi la donna d’oggi, secondo B16 sarebbe una specie di… divoratrice di uomini propri e altrui. Tengo anche a segnalare l’ignoranza esegetica del prof. Ratzinger (che tra l’altro ha scritto un libro sui vangeli). Infatti da almeno 2 secoli questo episodio viene interpretato diversamente. Infatti i 5 uomini sono i 5 sensi e il sesto senso “non suo” è l’intelletto. L’intelletto è “non suo” solo perché è una proprietà di dio. Quindi il discorso riguarda l’essenza umana e non centra la donna p… (faccio rima).

pippo

Forse non si è inginocchiato per timore di danneggiare il pavimento.

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