Michele Serra e il multiculturalismo

Il porcellino Norberto, gadget che una grande banca belga-olandese dava in omaggio ai suoi clienti, è stato prepensionato. In quanto salvadanaio piaceva ai bambini, in quanto porcello poteva irritare gli islamici. Ecco un fulgido esempio di quanto NON va fatto se si crede – come recita un pensoso comunicato della banca – “nei requisiti di una società multiculturale”.
Il requisito fondamentale di una società multiculturale è che nessuna cultura abbia diritto di veto, di prevaricazione o peggio di minaccia sulle altre. E’ una specie di articolo uno, di architrave etico e politico. E dunque, licenziando Norberto in omaggio a una credenza religiosa di minoranza, i suoi datori di lavoro hanno compiuto il più classico degli atti ostili al multiculturalismo. Multiculturale sarebbe fare omaggio ai clienti islamici, e solo a loro, di uno di quei tristi calendari che le banche propinano ai loro clienti. Continuando a regalare Norberto agli altri.
Razzista (oltre che idiota) è portare un porcello a pascolare davanti a una moschea. Ma razzista è anche cancellare i porcelli dall’uso amabile e consueto che ne fanno i non musulmani. O si convive nella differenza, o si è destinati a odiarsi nella ricerca (impossibile) di una orribile uniformità.

L’intervento di Michele Serra è stato pubblicato oggi su “Repubblica”, pagina 34.

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42 commenti

Daniele Gallesio

Sottoscrivo.

Sono proprio questi comportamenti che istigano al razzismo. Se si continua così allora cosa dovrebbero fare i ristoranti? Non servire più cibo non islamicamente corretto?

Se imponiamo a tutti i divieti di qualunque religione non ci rimane che mangiare solo segatura… 🙄

Kris

tra l’altro, il comportamento di questa banca è esso stesso derivato da un pregiudizio (un ipercorrettism,o utilizzando i termini della filologia romanza), infatti gli islamici, così come gli ebrei, non è che si sentono offesi dalla vista di un maiale, semplicemente hanno il divieto di mangiarlo…

bardhi

Anni fa un mio amico marocchino mi traduceva una trasmissione dal Al Jazeera , era un teologo di mezza età che rispondeva alle domande piu disparate ricevute via telefono o e-mail. Un emigrante musulmano(non ricordo la nazionalità) si lamentava, poiché i suoi colleghi olandesi quando andavano al bar si permettevano a bere alcolici in sua presenza, questo lo indignava e li sembrava molto ingiusto.
Il teologo li rispondo che; è tutto il loro diritto di bere quello che li pare, prima perche la loro religione non lo proibisce, secondo perche sono a casa loro.

ren

Discorso familiare. Anche Ratzinger sostiene che gli Italiani non possono fare quello che vogliono in casa loro. Se non gli sta bene perchè non se ne torna in PaFiera ?

Silesio

La religione è un residuo di un sistema comunicativo appartenente a società primitive. Nelle ricerche neuroscientifiche si affaccia sempre più l’ipotesi che a queste bizzarre strampalerie corrispondano correlati afferenti alla struttura delle interconnessioni cerebrali. Purtroppo non c’è niente da fare. E’ necessario che il cervello mussulmano sia bombardato almeno per un paio di generazioni da stimoli che siano in grado di modificarne la plasticità neuronale.

GIANNI

beh portare gli olandesi come esempio (non dimentichiamoci che hanno fondato un partito pro pedofilia…) mi sembra una forzatura…

Emilio Gargiulo

Sottoscrivo.
Chiaro esempio di razionalità e intelligenza.

paolo malberti

d’accordo
pero’
per quale motivo portare un porcello a pascolare davanti ad una moschea è «razzista» e «idiota»?
Idiota è chi crede che il porcello sia un animale impuro.
Razzista è il musulano che crede nella seguente parola di Allah: «Voi siete la migliore comunità che sia stata suscitata tra gli uomini» (Corano III,110)

Carlo

@paolo malberti

Credo sia “razzista” e “idiota” perché è fatto con il chiaro intento di provocare.

Questo vale in generale. Se io sono pro-DICO perché ci credo, bene. Se io sono pro-DICO solo per fare un dispetto alla Chiesa, allora sono un idiota. (la scelta dell’esempio è puramente casuale, non lapidatemi)

Comunque gli uomini credono in un sacco di cose stupide. Finché le loro credenze sono innoque, non vedo perché dargli addosso (es. “il porcello animale impuro”). Altrimenti ci mettiamo al livello dei bigotti religiosi che vogliono imporre al mondo le loro credenze.

Massimo

Mi sento a disagio in un sito che credevo “amico” e invece trovo un po’ greve. Rimanendo sugli animali mangerecci (premetto: sono vegetariano). Anche a me la decisione di quella banca mi sembra stupida. Ancor più stupido mi sembra criticare la tradizione ebraico-musulmana di non mangiare carne di maiale (che nasce da motivi prettamente igienici). Quanti di noi “occidentali” ci scandalizziamo, inorridiamo solo a sapere che in Cina o in Corea mangiano cani. Voglio vedere voi se a Seul vi squartano un cocker sotto gli occhi e lo preparano alla cacciatora. Faremmo i superiori, grideremmo alla barbarie. Ecco. Provate a pensarci. Discussione aperta.
Anche io mi sento “discriminato” in quanto vegetariano: è difficile far capire agli altri la mia scelta. Difficilissimo andare per locali pubblici e cercare nei menù piatti senza carne o pesce, difficilissimo non essere guardati come un marziano dal cameriere di turno, che spesso non sa nemmeno cosa contengono le pietanze del suo ristorante e deve fare i salti mortali per informarsi.

Flavio

Il multiculturalismo è fallimentare: basta che una sola ‘cultura’ minacci di bombardare le altre…
Ma la cultura è tutto quello che l’umanità pensa ed esprime, è l’insieme di tradizioni, idee, espressioni anche individuali. Libertà, democrazia e laicità dovrebbero esserne il terreno comune.

Emilio Gargiulo

Sono ateo.
Ma:
1) Non vado a fare sesso in una chiesa, ne vado a sputare nelle acquasantiere, poiché, nonostante creda che l’acqua santa non sia diversa da quella che esce dal rubinetto di casa mia, credo che il rispetto sia una cosa dovuta a tutti, anche a chi crede in cose che (io) ritengo stupide. Inoltre ritengo che le chiese siano “territorio” dei cristiani, ed in quanto tali le rispetto. E ritengo idiota e razzista chi lo fa.
2) Allo stesso modo non porto maiali a pascolare, ne vado a bere birra o vodka davanti alle moschee, ritengo di dover rispettare il luogo dove si incontrano persone che credono in cose che (io) ritengo stupide. E ritengo idiota e razzista chi lo fa.
3) A casa mia bevo birra, vino, cognac, brandy, wiskey, vodka senza nessun problema. Come mangio carne di maiale, salami, prosciutti, ciccioli e culatello di zibello.
Non ho acquasantiere in casa, e, generalmente, quando devo sputare, uso la tazza del water. In compenso faccio sesso in tutti i modi ed in tutte le posizioni.
4) mi arrabbio e reagisco fermamente quando un prete entra nel mio condominio con la pretesa di benedire le case, o qualcuno affigge manifesti propagandistici della propria fede nell’atrio del mio palazzo. O quando qualche politico in malafede pretende di parlare a nome di tutti gli italiani dicendo che siamo tutti cattolici. Pretendo il massimo rispetto per la pluralità delle idee. Per inciso, non ho mai visto un imam né un rabbino entrare nel mio palazzo a fare propaganda.

paolo malberti

provocare significa provocare,
non essere razzista e neppure non capire nulla.
(A proposito: innocue, non innoque).
Provocare non significa neppure fare dispetto.
Riguardo alla religione, provocare è il minimo che si possa fare,
per manifestare in ogni occasione, come si deve, il profondo disprezzo per ogni religione,
in particolare per quella musulmana (che vede il mondo in bianco e nero).
Riguardo alle varie credenze «innocue» del pio musulmano,
oltre alla terra calpestata dal maiale,
impura è anche la terra del cimitero dove sono sepolti nostri cari.

Giovanna

@ Emilio Gargiulo

Sono pienamente d’accordo con te su tutto. L’unica cosa su cui avrei una lieve obiezione è:

“non ho mai visto un imam né un rabbino entrare nel mio palazzo a fare propaganda.” …

Io aggiungerei: per ora.. in compenso ci sono già da parecchio i Testimoni di Geova che bazzicano nei pressi di campanelli & citofoni..

lacrime e sangue

Non toccate il porcello salvadanaio!
Io ho ancora il mio, giallo canarino, ricevuto dalla mia banca svedese all’età di due-tre anni… Era uno dei miei giochi preferiti e trovo barbarico pensionare i suoi omologhi solo perchè porci odiati dagli islamici.
E’ pura follia che non fa che aumentare l’odio verso lo straniero: l’integrazione non si ottiene con la sopressione delle proprie abitudini e tradizioni, ma con l’insegnamento del rispetto RECIPROCO. Come al solito, per dialogare bisogna volerlo in due…

Michele Fabbri

Questi episodi segnano il fallimento (annunciato) della società multirazziale. Quanto più andremo avanti con queste follie, tanto più devastante sarà il crollo del sistema, che genererà un’esplosione di violenza inimmaginabile !

pastafarian

Anche io non porto maiali all’interno delle moschee, ma non mi sembra che ci siano leggi che vietino di portarli DAVANTI alle moschee, anche se detesto Calderoli.

bardhi

per Massimo

“Ancor più stupido mi sembra criticare la tradizione ebraico-musulmana di non mangiare carne di maiale (che nasce da motivi prettamente igienici).”
Da dove lo deduci questo, nel vecchio testamento e nel corano, non cè nessun riferimento di questo “motivi prettamente igienici”, se invece hai degli altri sorgenti facceli sapere??

Io mangio tutto, non ho nessun tabù sugli alimenti, ma né mi disgusta né mi scandalizza che i cinesi mangiano i cani i gatti e che ne so io, Ne che gli ebrei o i mussulmani non mangiano il maiale, i bektashiani il coniglio ect ect.

Ti consiglio di non andare fra gli esquimesi, moriresti di fame:-))

Carlo

Ok, da quello che sto per dire penserete che sono una spia del Vaticano, ma pazienza.

@paolo malberti

Non sto dicendo che i mussulmani sono innocui. Io stavo parlando di far pascolare maiali davanti alle moschee. In questo caso – e solo in questo caso – non si tratta di sopprimere le proprie abitudini e tradizioni.

Sono d’accordo che provocare è il minimo che si possa fare, ma esiste provocazione e provocazione. Le vignette satiriche su Maometto sono un manifesto della libertà di espressione, pascolare maiali davanti alle moschee è una stupidata e basta. Oltre a far incazzare i mussulmani, che altro risultato speri di ottenere?

Poi dialogare è sempre meglio che provocare. Se vuoi convincere una persona di qualcosa ci devi parlare, non prenderla per il c**o. La frase “convivere nella differenza” di Serra si riferisce anche a noi atei ed agnostici razionalisti.

Per il resto, concordo con Emilio Gargiulo, ad eccezione del punto 4.
Se un prete vuole benedirti casa, basta rifiutare di farlo entrare. Per quanto riguarda il farlo entrare nel condominio, questo dipende anche dagli altri condomini. Se loro vogliono farsi benedire casa, ne hanno tutto il diritto. Infine, non ho mai visto preti affiggere manifesti abusivi senza il consenso dei condomini.

schock

@ Carlo

Finché le loro credenze sono innoque, non vedo perché dargli addosso (es. “il porcello animale impuro”).

Nessuna credenza religiosa, e dunque dogmatica, è innocua anche se tale potrebbe sembrare. Per restare in tema del maialino considerato impuro ti faccio un esempio pratico che ti dimostrerà come tale credenza non sia innocua. La ricerca scientifica ha dimostrato che dalla cellule staminali del maiale è possibile ricavare tessuti ed organi per gli esseri umani con pochi rischi per la salute risolvendo anche le questioni etiche associate all’utilizzo di embrioni umani o al tessuto ottenuto dall’aborto umano e al problema della scarsità dei donatori. Ora se un musulmano deve precludersi e precludere anche ai sui figli indottrinati la possibilità di guarire un giorno da una malattia risolvibile grazie ad un trapianto di fegato proveniente da cellule di maiale perché credono che essi stessi diverrebbero impuri, credi ancora che tale credenza sia innocua. E lo stesso ragionamento potrebbe essere trasposto anche ad altre credenze apparentemente innocue.
@ Massimo
Sebbene il divieto di mangiare animali impuri come la carne di maiale nasca da motivi igienici ciò non rende stupido criticare tale tradizione divenuta con il tempo una credenza religiosa e dunque dogmatica. Al di là del fatto che oggi, grazie agli alti standards igienici-sanitari raggiunti, almeno nel mondo civilizzato, non ha più senso rispettare una tradizione del genere, la questione che tu poni non ha nulla a che vedere con la discriminazione. Qui non si contesta la libertà di un uomo di mangiare o meno della carne ma il motivo per cui esso non la mangia è oggetto della contesa. Mentre tu non la mangi, presumo, per ragioni dettate unicamente dalla tua volontà il musulmano o l’ebreo non la mangiano perché gli è imposto da una volontà ad essa estranea deresponsabilizzante la stessa volontà (divina per intenderci) che gli ordina che per essere un buon musulmano si deve uccidere l’infedele e l’apostata che essere ebreo significa appartenere ad un popolo eletto e predestinato al dominio del mondo.

Magar

In topic: Serra ha stra-ragione, come al solito su questi argomenti (e anche su molti altri…)
Peraltro mi pare di capire che la banca abbia preventivamente preso questa decisione senza neppure averne avuto richiesta: atto doppiamente sbagliato, perché pure foriero di polemiche inutili.
P.S. Ma che banca era? Non trovo notizie in rete.

(Off topic: portare il porcello fuori dalle moschee è idiota perché, in sé, è una grottesca goliardata, ed è razzista – in senso lato – perché equivale a gridare “Sciò, smammate!” ai cancelli di una comunità minoritaria. Come non mi piacerebbe portare un sacco di siringhe – usate per le trasfuzioni di sangue – davanti ad una Sala del Regno dei TdG. Esistono modi meno ambigui e più ragionevoli di criticare le insensate dottrine religiose, senza fare mobbing su chi le pratica senza imporle ad altri. )

udo

@Massimo: siamo un po’ off-topic, ma tant’e’…
La questione della dieta dettata da “motivi igienici” e’ stata piu’ volte smentita. Risulta inoltre che le diverse malattie associate al consumo di carne di maiale siano piu’ frequenti nei paesi freddi che in quelli caldi, contrariamente a quanto si potrebbe pensare.
Come qualcuno ti ha gia’ fatto notare, una cosa e’ non mangiare carne per scelta propria, una cosa e’ non mangiarla (e considerare la corrispondente categoria animale “impura”) per precetto divino. Per inciso, sempre per precetto divino, spesso la donna e’ impura.

Francamente, sentirti lamentare di essere discriminato perche’ sei vegetariano mi sembra eccessivo. Miriadi di miei conoscenti sono vegetariani e non se la passano male come sostieni tu (a parte un paio di “vegani”, ma per loro farei un discorso a parte: mi sembrano al limite del fanatismo). Certo, a volte c’e’ qualcuno che li guarda incuriosito, certo, a volte si da’ per scontanto che *tutti* mangino carne, ma non mi sembrano granche’ turbati. Altrettanto francamente, non mi piace quando si generalizza e mi (ci) si attibuiscono azioni/reazioni immaginarie: non vado a Seul con il mio cocker (anche perche’ so che li’ se li mangiano), non faccio il superiore, non grido alla barbarie. Ti diro’: non ho nemmeno un cocker, mi stanno assai piu’ simpatici i maiali dei cani…
😉
ciao
udo

Bruno Gualerzi

Silesio scrive:
“E’ necessario che il cervello mussulmano sia bombardato per almeno un paio di generazioni da stimoli che siano in grado di modificarne la plasticità neuronale”.
Non so se stai dicendo sul serio, ironicamente, o, diciamo, in senso metaforico, ma l’analogia con la scelta di “bombardare il popolo iracheno per farlo diventare democratico” non ho proprio potuto evitarla. Forse è solo colpa di quel ‘bombardare’…

Jean Meslier

Mah, a volte mi illudo che, nonostante le goliardate e il tono un po’ sopra le righe, iil senso di civilta’ dei frequentatori di queste Ultimissime sia fuori discussione. Ma evidentemente il razzismo si annida anche tra gli atei (e del resto perche’ non dovrebbe?)

Massimo

Anche a me sembra che un po’ di razzismo si trovi tra i visitatori del sito. Peccato: perchè credevo di trovarmi tra amici. Premesso (che brutta parola) che sono ateo convinto, che tutte le religioni sono più o meno pericolose, che mi sento leggermente discriminato come vegetariano, che ritengo i radicali degli opportunisti e dei falsi laici (Pannella si è vantato a più riprese di essere stato stimato da Wojtila…), che sono convinto che le culture debbano incontrarsi e non scontrarsi, che il nazionalismo è uno dei mali del mondo (vogliamo parlare delle due guerre mondiali, di quelle balcaniche e di altre ancora)… confermo che l’idea della banca è stata stupida, come stupido è annullare i simboli del Natale o altri provvedimenti. Altrettanto stupido è importare, ad esempio, Halloween. Ma questo è un altro discorso. Provochiamo le religioni, va bene, ci sto, ma intanto guardiamo a casa nostra: visto che la religione dominante in Italia (e in Europa) è il Cristianesimo battiamoci contro il Cristianesimo. Le sue alzate di scudi degli ultimi 30 anni hanno provocato un senso di revanscismo anche nell’Islam, che dopo la guerra si era affidato più a laici che non a clericali. Inoltre parliamo da italiani, molto provinciali, chiusi in se stessi nonostante le arie che ci diamo, senza sapere che la presenza musulmana è minima rispetto ad altri paesi europei, che hanno saputo affrontare il rapporto con questa comunità religiosa (senz’altro minoritaria) in modo meno impaurito.

Emilio Gargiulo

@Carlo: “Se un prete vuole benedirti casa, basta rifiutare di farlo entrare. Per quanto riguarda il farlo entrare nel condominio, questo dipende anche dagli altri condomini. Se loro vogliono farsi benedire casa, ne hanno tutto il diritto. Infine, non ho mai visto preti affiggere manifesti abusivi senza il consenso dei condomini.”

Purtroppo i preti fanno questo ed altro. E, ti dico, i manifesti abusivi sono la cosa più innocente che fa il prete che si aggira nel nostro quartiere. Quanto all’ingresso nel condominio, io non vieto ( e non ho l’autorità per farlo) l’accesso a chiunque voglia andare a trovare chiunque altro condomino, ma c’è un limite alla decenza. Il prete si presenta nell’atrio del condominio armato di acquasantiera e megafono, e produce un frastuono tale da arrecare disturbo a tutti i condomini.

Per confronto, i testimoni di Geova citofonano, e se ne vanno appena gli si risponde “No, grazie”.

Alberto

Quoto Paolo Malberti, al 100%

@ Jean Meslier e Massimo
Personalmente, non ci vedo niente di razzista o incivile nelle idee che voi incriminate. Si possono avere concezioni diverse a riguardo, senza dover bollare gli altri come “eticamente inferiori”.

Bruno Gualerzi

Per quel che può servire, visto che il discorso ha preso qiesta piega, spezzo una lancia a favore di Jean Maslier e Massimo. Buona norma, quando ci si batte, giustamente, contro ogni forma di intolleranza, proprio perché questa lotta sia credibile, è guardare bene intanto in casa propria.
Vorrei solo ricordare ciò che per altro conoscono tutti: quel signore che propone di portare porcelli a pascolare davanti alle moschee è solidale con un altro signore che andava nelle carrozze ferroviarie a spruzzare disinfettanti dove si erano seduti extracomunitari. Se a qualcuno ciò è apparso come una goliardata innocua, a me invece ha fatto venire i brividi.

Jean Meslier

Prendiamo i leghisti. Non trovo per nulla esagerato considerare la lega un movimento razzista. Naturalmente cio’ non vuol dire che ogni iniziativa leghista sia manifestazione di razzismo.

Quella di insultare pubblicamente e gratuitamente delle persone con il preciso intento di cacciarle lo e’. Questo e’ il senso delle manifestazioni leghiste. Di quelle contro i musulmani e gli immigrati extracomunitari oggi come contro i meridionali ieri.

Coloro che vanno a far pascolare i maiali nei luoghi in cui devono essere costruite moschee, oltre ad essere idioti perche’ non hanno ancora capito che non impediranno in questo modo la loro costruzione ma non faranno altro che esacerbare lo scontro, hanno scarsissima considerazione dei diritti umani e civili sulla cui difesa si dovrebbero concentrare (signori stiamo parlando della lega!), propongono un’idea di difesa della propria “identita'” che e’ pura e semplice prevaricazione e disprezzo per quelle altrui (siano essi italiani o no). In altre parole: propugnano razzismo.

extra ecclesia

E pensare che basterebbe una buona ricerca di storia su fatti, luoghi, personaggi e falsità per superare tutte ste bufale delle religioni. Dico: siamo nel 2008 (terzo millennio) e ancora non mi risulta che, nell’istruzione dell’obbligo (ovvero dove i cervelli più facilmente si plagiano) ci sia un professore/educatore che dica chiaramente: “ragazzi, non ci sono prove oggettive, temporali e storiche, circa l’esistenza di questo o quel fatto, di questo o quel personaggio”. Tutto li, basterebbe questo piccolo gesto di onestà intellettuale e senso deontologico per abbattere buona parte dei plagi e dei condizionamenti che poi rendono le persone adulte così stupidamente asservite a questo o quell’imbroglione di turno (maghi compresi).

Giovanna

@ extra ecclesia

Ti quoto in pieno! Ci sono persone (non dico solo di età avanzata, ma addirittura tra i venti e quarant’anni e quindi “educate” in epoche relativamente recenti, e non sempre in scuole religiose) che non conoscono nemmeno le vicende minime della storia italiana, in particolare quelle che potrebbero gettare qualche luce nefasta sulla religione kattocristiana e sui suoi protagonisti di ogni epoca. Mi è capitato più volte di trovare amici e colleghi che ignoravano addirittura i fatti e misfatti di un “pio ometto” come papa Borgia, così come di tanti altri “scheletri nell’armadio” di santa romana chiesa. Quando mi capita di affrontare tali argomenti, spesso vengo guardata con sospetto e accusata di parzialità culturale solo per il fatto di non essere credente.

Bruno Gualerzi

X extra ecclesia.
Sono un insegnante di storia e filosofia in pensione e mi sono sentito chiamato in causa da quanto hai scritto, che – e cercherò di dirti il perché – condivido solo in parte.
Intanto, elemento decisivo che anche tu giustamente richiami, le menti si formano e non si plagiano… ma come si fa a non plagiarle? Vengo alla mia esperienza.
I miei alunni, nella stragrande maggioranza credenti, o comunque convinti di esserlo, hanno sempre saputo che io ero ateo, e non mi sono mai risparmiato nel segnalare quanto di inverosimile vi fosse in certe ricostruzioni storiche che riguardavano fatti attinenti alla religione… ma – ecco il punto – questo non l’ho fatto solo per quanto concerneva le religioni, ma per ogni fatto storico di qualsiasi natura, perché la storiografia, con tutta la buona volontà dello storico, non è mai ‘oggettiva’, è sempre e comunque una interpretazione. Tutto questo, oltre al fatto che ne sono profondamente convinto, perché l’ho anche sempre ritenuto (ma le due cose vanno insieme) il modo migliore per formare, contribuire a formare, menti libere.
In altre parole: non mi è mai importato, anzi l’ho sempre ritenuto contrpropducente, ‘convincere’ attraverso precisazioni storiche, che comunque facevo, dell’assurdità di tante vicende riguardanti le religioni, perché di per sé non potevano mai costituire prove definitive in quanto, come dicevo prima, potevano sempre essere il prodotto di deformazioni ideologiche, volontarie o inconscie… molto più importante ho sempre ritenuto abituarli ad assumere un atteggiamento critico privilegiando lo strumento del dubbio.
Si sono convinti in questo modo, come sono convinto io, che le religioni storiche – pur esprimendo un’esigenza connaturata alla condizione umana – hanno solo cntribuito ad alienare l’umanità? Non lo so, ma so di sicuro che o ci sono arrivati e ci arriveranno esercitando una capacità di ragionare che li porta a queste conclusioni, o in qualsiasi altro modo ci arrivassero significherebbe per loro solo sostituire un ‘fede’ con un’altra.

Stefano Bottoni

Avrei voluto dire qualcosa di originale, ma praticamente avete già scritto tutto. Così mi limiterò solo a un paio di riflessioni personali.
Il multiculturalismo è una cosa eccellente in sè, ma deve basarsi sulla paritarietà. Io mangio carne (anche di maiale… ma pure verdura, frutta etc…), e non mi sogno neanche di guardare storto chi invece decide di rinunciarvi. Ma altrettanto mi aspetto nei miei confronti.
Bevo alcolici (nella giusta misura, ovvio), e non guardo storto chi vi rinuncia. Ma altrettanto mi aspetto nei miei confronti.
Fin qui tutto facile, più o meno.
I problemi saltano fuori appunto quando IO non intendo imporre a TE il mio stile di vita, ma TU vuoi imporre a ME il tuo. Perchè IO so di non avere in mano nessuna verità rivelata, TU invece sei assolutamente convinto di averla.
A questo punto crollano le basi per ogni possibilità di dialogo.
La cosa più triste è considerare che i bambini piccoli, ancora non indottrinati, questi problemi neppure se li pongono. Vedono un altro bambino, non importa di quale colore o religione, e lo considerano uguale a loro. Cosa che è vera in tutto e per tutto.
Poi arriva l’indottrinamento degli “adulti”… ed è finita.

extra ecclesia

Bruno, ho usato il verbo plagiare volutamente perchè di plagio si tratta. Tu, giustamente, da persona corretta, preferisci il termine formare, ma sai benissimo che riferendosi alle religioni non si può parlare di formazione ma di indottrinamento (che a casa mia si traduce con il verbo plagiare). Condivido quasi totalmente ciò che dici, perchè si intuisce l’onestà intellettuale che è propria di chi ha speso una vita cercando di trasporre cultura e non ideologie. Tuttavia sussiste un “ma” sulla certezza della storia; certo, alcuni fatti sono descritti secondo coscienza(spesso ideologica) più che scienza, ma tantissimi non lo sono, essendo meri riscontri di luogo o di tempo. Che poi, come tu adombri, le religioni possano esprimere un’esigenza connaturata alla condizione “umana”, rispondo: benissimo; ma allora che si insegnino come una branca della filosofia e non come una verità assoluta.
Tutto ciò, se non corretto, poi sfocia nelle situazioni che riassume Stefano, secondo le quali, il buon “credente” ha l’obbligo di importi la sua ideologia a “prescindere”.

Nicoletta

Spesso non ci si rende conto che cercando l’uguaglianza a tutti i costi si fanno solo delle discriminazioni.

Tormentor

@magar: in realtà pare che la banca abbia deciso di non regalare più il maialino-salvadanaio a causa di certe reazioni non propriamente positive provenienti da islamici:
http://archiviostorico.corriere.it/2008/febbraio/25/Addio_porcellino_salvadanaio_Non_vogliamo_co_9_080225039.shtml

avendo vagamente presente (anche per esperienza personale) il clima che si respira da qualche tempo in Olanda e certi problemi di convivenza con parte delle comunità islamiche direi che non me ne stupisco affatto…

Per il resto concordo con Serra.

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