Aborto, agenzia del farmaco dà il via libera alla pillola Ru486

Primo via libera per la commercializzazione in Italia della pillola abortiva Ru486. La commissione tecnico-scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) – a quanto apprende l’AdnKronos Salute – ha dato il proprio parere favorevole alla richiesta di autorizzazione al commercio, attraverso la procedura di mutuo riconoscimento (che coinvolge anche altri Paesi europei), per la Ru486. […] Radio Vaticana ha affrontato ieri l’argomento introducendo con il titolo “La Ru486 non è un’aspirina” l’intervista al vicepresidente dei Medici cattolici italiani, Franco Balzaretti. “Sul discorso della pillola Ru486 c’è molta confusione” ha detto Balzaretti, “perché viene propagandata come una sorta di ‘aborto fai da te’. Rispetto all’aborto chirurgico, che è effettivamente una manovra invasiva ma ha un bassissimo rischio di mortalità, in questo caso ci sono dei rischi veramente elevati, soprattutto quando questa pratica avviene non in un ospedale, ma presso il domicilio della paziente”. Balzaretti ha affermato che la pillola abortiva “può avere dei gravi effetti collaterali e anche una certa mortalità, in quanto favorisce infezioni ed emorragie”. […]

Testo integrale sul sito Repubblica.it

La notizia è importante, ma non si capisce perché “Repubblica” debba sentirsi in dovere di pubblicare le dichiarazioni di Radio Vaticana senza contraddittorio. Quello cattolico è puro terrorismo psicologico: la pericolosità della pillola RU-486 è statisticamente molto bassa. Per maggiori dettagli, andate sul blog Bioetica e rileggetevi tutta la vastissima documentazione in merito.

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5 commenti

Red Passion

E’ vero la pillola ru486 non è l’aspirina. Quest’ultima, l’aspirina, ha fatto più vittime della prima, la ru486. In ogni caso che senso ha fare una statistica dei farmaci pericolosi. Avete mai letto un foglietto interno di qualsiasi farmaco, il cosiddetto bugiardino? Ti vien voglia di non curarti più. Il discorso è che i farmaci vanno assunti sotto controllo medico, sempre! perchè si presume che i medici sappiano usarli con cognizione di causa soppesando rischi e benefici. Ma la domanda è: è meglio un intervento chirurgico (e l’IVG) lo è o la possibilità di un trattamento farmacologico? Valutato lo stato complessivo della donna, i pro e i contro, normalmente è consigliabile il trattamento farmacologico, che, sia detto per inciso, ha implicazioni psicologiche purtroppo più pesanti per la donna, checchè ne pensino i vari preti di ogni ordine e grado.

Stefano Bottoni

“Primo via libera per la ru486”.
Un piccolo passo verso la civiltà, un passo gigantesco considerando che siamo in Italia, provincia del vaticano.

anteo

neanche gli antibiotici sono come l’aspirina: infatti occorre la ricetta medica per acquistarli, almeno nelle farmacie della Repubblica Italiana, nella farmacia vaticana non so come si regolino….

Peppe

“Ma la domanda è: è meglio un intervento chirurgico (e l’IVG) lo è o la possibilità di un trattamento farmacologico?”

Di certo il fatto che una donna possa abortire con una pillola non piace ai cattolici. In caso di aborto chirurgico la donna è soggetta al diniego della prestazione da parte dei medici obiettori. Con la pillola invece no. E questo a chi fa ostruzionismo criminale in nome della morale cristiana e dei “valori non negoziabili” proprio non va già.

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