Don Sciortino: “Cattolici incompatibili coi radicali”

Don Antonio Sciortino, direttore di “Famiglia Cristiana”, intervistato dal Corriere della Sera critica l’accordo tra Pd e radicali, ma cerca di “tranquillizzare” sul fatto che le sue critiche non sono rivolte al Pd o al suo programma nel complesso e che la Chiesa è sempre aperta verso tutti i partiti (o quasi).

Roma – «Famiglia Cristiana», il settimanale da lei diretto, ha definito il programma del Pd un «intruglio veltroniano in salsa pannelliana ». Don Antonio Sciortino, è un invito a non votare Pd? L’ingresso dei radicali rende impossibile ai cattolici esprimersi per la formazione veltroniana?

«Intanto la nostra definizione di “pasticcio veltroniano in salsa pannelliana” non era riferita né al Pd né al programma, che ancora non conoscevamo al momento di scrivere l’editoriale. Ci riferivamo esclusivamente all’ accordo tra il Pd e i radicali, che a nostro parere è un errore perché ha “annacquato” la scelta iniziale di Veltroni di “correre da solo”, la vera novità di questa campagna. Poi, noi non diamo nessuna indicazione di voto o di non voto per un polo o l’altro: siamo interessati a promuovere una vera politica per la famiglia, a cominciare da un fisco più equo per chi ha figli, e ad affermare i valori della vita e la dottrina sociale della Chiesa, indipendentemente dagli schieramenti politici.

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Per Veltroni la vostra posizione sembra far pensare che laici e cattolici non possano convivere in un’unica formazione.

«Ma il problema non è il rapporto tra laici e cattolici, che possono, anzi devono convivere bene all’interno di una stessa formazione, purché abbiano un minimo di terreno comune. Che è la ragione per cui due partiti, Ds e Margherita, si sono fusi in un’ unica formazione. Il problema, nello specifico, riguarda l’ingresso dei radicali. A questo punto, rotte le fila, perché non imbarcare anche altri partiti? Perché solo i radicali?»

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L’intervista completa a don Sciortino di Paolo Conti è consultabile sul sito del Corriere

11 commenti

Maurizio

…sempre a rigirare la frittata:
I cattolici sono incompatibili con lo stato laico!

Barbara

Tra laici e cattolici non ci può essere terreno comune poichè i cattolici vogliono imporre i loro valori, che ritengono l’unica verità possibile,agli altri.

dadaLito

@ barbara

quel tipo di cattolico votava, vota e voterà sempre a destra. Ma non è l’unico tipo di cattolicesimo. Conosco cattolici praticanti che votano prc, per esempio… La questione è una: la chiesa è divisa tra i sostenitori del vaticano II e i detrattori. Coi primi si può parlare, i secondi sono a destra e li resteranno sempre.

lorenzo a.

– Ci riferivamo esclusivamente all’ accordo tra il Pd e i radicali, che a nostro parere è un errore perché ha “annacquato” la scelta iniziale di Veltroni di “correre da solo” –

mi sembra che l’accordo con l’idv sia stato fatto prima ancora che con i radicali….questo pero per lo sciortino non annacqua nulla.

bell’ipocrisia

Stefano

AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA
Che siano incompatibili mi sembra evidente come l’uovo di Colombo. La colpa non è di nessuno, sono culture che prevedono 2 visioni della vita completamente diverse: 1) l’uomo è figlio di Dio, 2) l’uomo è Dio…
Come fare per scegliere quale delle 2?
Guardare senza pregiudizi ai frutti reali (e ripeto reali, osservati di persona e non mediati da altri) di queste 2 culture.
La cultura tra le 2 che risolverà i problemi non solo materiali ma anche quelli profondi dell’uomo prevarrà!
CHI VIVRA’ VEDRA’!

Daniela M

“siamo interessati a promuovere una vera politica per la famiglia,”

che palle sto familismo, sembra che esista solo la famiglia! NEL MONDO ESISTONO PRIMA LE PERSONE, POI VIENE LA FAMIGLIA!
I single sono i veri discriminati di quest’epoca (se omosessuali ancora di più)…

Massimo

Ma quando i radicali si sono presentati con il cdx andava tutto bene? Questi cattolici sono quantomeno strabici

Giuseppe Murante

Quoto pienamente Daniela.
Mi fa ribrezzo il familismo imperante a destra e al centro (non definiro MAI il PD un partito di sinistra). Tra un po’ tornera’ fuori la tassa sul celibato.

Ma possibile che se uno non e’ marito/padre o madre/moglie debba essere considerato valere meno?

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