“La presenza e le parole di Don Carlo Nanni all’incontro dei cattolici del PD di ieri svela, dietro al vacuo paravento di Veltroni, il terreno di incontro tra laici e cattolici che viene rivendicata oltre Tevere: un modello scolastico fondato sulla scelte delle famiglie, come se le famiglie fossero tutte uguali, e sulla centralità delle scuole cattoliche. E’ il rifiuto del sistema nazionale di istruzione, pericolosamente simile al modello sperimentato da Formigoni in Lombardia.” Dichiara la senatrice dei comunisti italiani Maria Pellegatta, Vicepresidente della Commissione Istruzione del Senato.
“Noi continuiamo a pensare che la scuola pubblica, dove le diverse culture si incontrano e crescono insieme, dove il pluralismo e il rispetto dell’altro si sviluppano e diventano fondamenti della convivenza civile sia un valore da rivendicare. Oggi porre l’accento sulla scuola di parità e sulla scelta di investire nelle scuole private significa costruire scuole di serie A e scuole di serie B, contrapporre cattedrali di eccellenza e scuole ghetto, mortificando ulteriormente il mondo degli insegnanti, che in questi lunghi anni ha retto in solitudine e con paghe ben misere l’istruzione dei nostri figli. Sarà proprio la scuola la cartina di tornasole della prevalenza di un’idea laica o clericale della politica dentro il Partito Democratico” conclude la senatrice Pellegatta.
Comunicato stampa pervenuto al sito UAAR
Non ha torto. Tanti soldi alle private cattoliche e zero agli altri, così che in futuro i non cattolici al assimo faranno gli spazzini, gli operai, ecc.. mentre ai cattolici saranno aperte le porte delle università e dei posti dirigenziali. Neo faudalesimo puro.
Credo comunque che lo scopo per cui si fa una scuola privata sia quello di intascare i soldi e non dare alcun servizio (se non a pagamento). Non ho mai ritenuto la chiesa cattolica qualcosa di diverso da un grande business plurimiliardario che usa la religione come semplice spot per attirare clienti. Quindi non mi pare plausibile che aprano le scuole per procurarsi fedeli, ma per guadagnare soldi.
Vorrei capire però dov’erano i parlamentari del PdCI (e non solo loro!) quando c’era da votare certo provvedimenti. Quando c’era da far pagare l’ICI ai preti, quando non si doveva permettere alle scuole private di drenare risorse a scapito delle pubbliche.
Mi pare che ci sia una grande incoerenza
@Silesio. credo che le privata cattoliche lavorino su un triplice fronte:
1) I soldi delle rette
2) Indottrinare al massimo i ragazzini a loro affidati
3) Stanno cercando di avere ancora più soldi per creare “l’egemonia di domani”
Se riescono a fare crollare le altre scuole alla fin fine fci troveremo cme USA. Dove chi esce dalla pubblica non ha un futuro a causa della scarsissima formazione e chi esce da certe private ha il futuro spianato.
Queste non sono più scuole “private”. Sono i soliti falsi liberisti all’italiana che vogliono fare i “privati” con i soldi pubblici. Il risultato è: tutti pagano, pochi decidono. E’ questo che gli interessa alla fine.
Un paese veramente civile e laico dovrebbe puntare sull’abolizione assoluta della scuola privata (di qualsiasi culto o tendenza), almeno per la formazione scolastica obbligatoria. Solo dopo aver assolto l’obbligo scolastico in un istituto pubblico e laico i giovani che lo volessero dovrebbero avere la possibilità di continuare la propria istruzione in una struttura privata di qualsiasi odine e grado.
la scuola primaria (ex-elementare) italiana NON è laica. ci lavoro.
Fincheè non verra abolito quel maledetto concordato tra Stao e Chiesa ce li avremo sempre più fra i piedi e con che arroganza!!!!
Una scuola pubblica per tutti, che formi ciascun nuovo cittadino al pensiero di essere sovrano (quota parte uguale a tutti gli altri) di una Repubblica laica e democratica, o una scuola privata e confessionale, che educhi in modo diverso “greggi” e “pastori”?
Questa è la posta in gioco!
Proprio così, Barbara!
ma, ho segnalato una cosa che ho trovato su resistenzalaica.it che mi ha rimandato qui, però non me lo faceva scrivere.