Il papa plaude agli USA: “Riconoscono il ruolo pubblico della religione”

 

Ricevendo il nuovo ambasciatore USA, il papa plaude alla “storica considerazione che il popolo americano ha nei confronti del ruolo della religione nel formare il dibattito pubblico e nell’illuminare l’inerente dimensione morale delle questioni sociali, un ruolo a volte contestato nel nome di una comprensione ristretta della vita politica e del discorso pubblico […] nell’impegno di molti cittadini e governanti statunitensi nell’assicurare protezione legale al dono divino della vita dal concepimento fino alla morte laturale, nel difendere l’istituto del matrimonio, riconosciuto come unione stabile di un uomo e di una donna, e quello della famiglia”.
Il nuovo ambasciatore, Mary Ann Glendon (professoressa di diritto ad Harvard dal 1986, divorziata) è stata per quattro anni presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, e nel 1995 aveva guidato la delegazione vaticana alla Conferenza ONU di Pechino sulla condizione della donna.

 

 

 

 

Il lancio d’agenzia è consultabile sul sito dell’ASCA

26 commenti

Bruno Gualerzi

Domanda (credo retorica) già più volte, sia pure in forme diverse e per altre occasioni, avanzata su questo blog UAAR: è mai successo che un qualche candidato alla presidenza (ma credo anche a qualsiasi altra carica pubblica) negli USA si sia presentato all’elettorato senza dichiarare in qualche modo la sua fede in dio… magari uno qualunque delle varie religioni colà prosperanti?
Donne, neri, provenienti, in prima persona o comunque da poche generazioni, da tutte le parti del globo, certamente sì… ma atei dichiarati?
Questo cosa potrebbe voler dire proprio in termini di democrazia (quella che gli USA intendono esportare in tutto il mondo)?

Marco

Si ma ariconoscere questo ruolo sono gli ultraconservatori della Destra cristiana favorevoli alle guerre preventive e alla pena di morte, contrari a forme assistenziali e discriminatori. E’ una religione che disconosce i prorpi stessi valori cristiani, proprio come fa il nostro caro sistema cattolico vaticano. non mi meraviglio di questo plauso pontificio! Le vere chiese americane liberal protestanti in america sono progressiste e coerenti con ciò che proclamava il loro Salvatore, e sono sempre stati motori della laicità dello stato, a differenza di chi, ancora destra cristiana, vuole legislazioni anti abortiste e la preghiera nelle scuole e uffici pubblici. Se proprio deve esserci un candidato repubblicano, è meglio Mc Cain di tanti altri…

strangerinworld

gli usa? il paese dalle mille sette? dei testimoni di geova, dei battisti ed anabattisti, dei mormoni, degli amish, dei predicatori televisivi. ahahahahahhahahahaahhah

chiericoperduto

Nuovo ambasciatore…DIVORZIATA…per quattro anni presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
VIVA LA COERENZA VATICANA!

Silesio

“impegno di molti cittadini e governanti statunitensi nell’assicurare protezione legale al dono divino della vita dal concepimento fino alla morte naturale”. Questo ovviamente non vale se si tratta di cittadini vietnamiti, vietcong, afgani, iracheni, delle isole caraibiche ecc. ecc.

monicavita

A proposito di disconoscere i propri stessi valori cristiani, come dice Marco, ma ho letto male o l’ambasciatore è una divorziata? Allora due sono le cose: o il papa è dello stesso parere di Casini, Berlusconi, Fini e Bossi che la famiglia è tanto importante che è meglio averne due o tre, o ha fatto una gaffe.

Marco.g

Personalmente non sono d’accordo con chi dice che la laicità consiste nel negare qualsiasi ruolo pubblico alla religione. In realtà per i laici il fatto che la religione sia solo privata o anche pubblica dovrebbe essere indifferente. L’importante è che nello spazio pubblico ci sia spazio per tutti, e che nessuno, religioso o meno, pensi di poter limitare quello degli altri.

Per cui è senz’altro più facile “riconoscere un ruolo pubblico” alla religione dove le religioni sono tante e non ce n’è qualcuna che vuole prevalere sulle altre, e dove chi non vuole professare nessuna religione può farlo a sua volta anche in modo pubblico, piuttosto che in un paese come l’Italia dove c’è una sola organizzazione religiosa che semplicemente cerca costantemente in tutti i modi di allungare le mani sulla cosa pubblica.

In Italia non si tratta di negare il ruolo pubblico della religione, quanto di evitare che ne prenda più di quello che gli spetta.
Per quel che riguarda gli USA, semplicemente nel nostro paese non abbiamo una informazione corretta su quello che accade da quelle parti. Negli Stati Uniti c’è molta libertà di espressione per cui le minoranza hanno meno difficoltà a far sentire la loro voce. Anche gli atei, quando hanno deciso di farsi sentire (qualcuno penserà che l’abbiano fatto un po’ tardi) non hanno impiegato molto tempo per ottenere una audience importante.

Bruno Gualerzi

X Marco.g
Importante fino a che punto? La mia domanda era molto precisa e semplice: se un candidato ad una qualche elezione si presentasse come ateo, quale possibilità avrebbe di essere eletto?
Questa domanda, ripeto, la pongo essendo su un blog UAAR… per altre questioni riguardanti la libertà di parola e di pensiero, ne farei ugualmente, ma certamente tenendo conto di quanto tu e altri giustamente affermate.

Giovanna

Non avevo dubbi che tra American Taliban e Kattotaliban ci fosse intesa!! Evviva questo spirito ekumeniko!

schock

Ecco, se gli USA riconoscono il ruolo pubblico della religione perchè il Vaticano non trasloca negli States e si leva dalle bolls italiotiche?

Alessandro Bruzzone

Marco G.: il problema è: quale dibattito può esserci se a livello pubblico vengono espresse questioni di fede, e non invece argomentazioni razionali?

Capitan Spaulding

Anche io riconosco il ruolo pubblico della religione:

Frenare il progresso sociale e scientifico, fanatizzare le popolazioni, provocare massacri e genocidi, legittimare regimi autoritari, assorbire ingenti risorse economiche… etc…

Roberto Grendene

Attenzione.
Le religioni devono poter avere uno spazio privato e devono avere spazio pubblico come ogni altra forma associativa (traliasciamo la democraticita’ delle confessioni religiose).

Ma chi parla di “ruolo pubblico” non si intentde questo!
Vogliono intendere che la religione sia istituzionalmente un soggetto importante: se si infila questa “importanza” nell’ordinamento giuridico, ne discendono finanziamenti, immunita’, spazi riservati nei mezzi di informazione, esenzioni fiscali, ecc. ecc.

Le religioni dal punto di vista dell’importanza pubblica devono essere trattate come le altre forme associative.

Roberto Grendene

Massimo

Il papa plaudirebbe qualsiasi cosa, purché proveniente dall'”alto”.
Daltronde loro la pazienza, l’ubbidienza e l’umiltà la sanno solo chiedere a chi, per sua condizione, è già paziente, è già ubbidiente, è già umile.
E solo contro costoro sono capaci di levare l’indice quando non osservano i loro comandamenti (per questo e solo per questo esistono le religioni).
E magari poi ci fanno anche uno sconto per quelle certe cifre che la Chiesa cattolica mede in USE ha da pagare a causa dei preti pedofili.

ren

Per i mormoni però la religione cattolica è in torto assoluto, più o meno un cumulo di sciocchezze. Pensano anche loro di detenere la verità assoluta attraverso le rivelazioni di Joseph Smith.

paolo malberti

davvero un bel discorso,
da ripetere (sostituendo opportunamente l’aggettivo statunitense) al nuovo ambasciatore presso la Santa Sede di: Arabia saudita, Israele, e repubblica democratica Ciaparat di Gattonia.

Opus Mei

@Roberto Grendene
Completamente d’accordo con te.
Le credenze religiose in politica dovrebbero essere trattate nè più nè meno di tutte le altre credenze, ideologie e filosofie. E le loro associazioni dovrebbero ottenere la stessa considerazione di tutte le altre, così come i loro aderenti dovrebbero avere gli stessi diritti e doveri.
Non ci dovrebbe essere alcuna differenza di prospettiva, vista dalla parte dello Stato laico, tra una religione e Scientology, tra una religione e la massoneria, tra una religione e il Rotary Club, tra una religione e lo UAAR, ecc. ecc.
Lo Stato dovrebbe essere neutrale (proprio la cosa che non piace a chi ha scritto il Manifesto dei Valori del PD!) e pertanto non dovrebbe esaltare o riconoscere in particolare il ruolo pubblico di alcuna convinzione religiosa, etica o filosofica di parte.
E quindi esimersi da ogni “concordato” o comunque trattamento particolare, perchè o lo fai per tutte queste filosofie (ed è impossibile) o per nessuno.
Affermare che in uno Stato democratico tutte le convinzioni devono essere permesse, compresa la loro libera espressione, fintanto che non violano le leggi, dovrebbe essere tutto ciò che c’è da dire.

Marco.g

Giustamente, “pubblico” e “istituzionale” vogliono dire due cose diverse, e allora perché non usare questi vocaboli col loro significato preciso? Per esempio se i laici dicessero che in Italia la chiesa non si accontenta di avere un ruolo “pubblico” (per altro egemonico) ma ne vuole uno “istituzionale” forse si farebbero capire meglio. Altro esempio: se una funzione religiosa è solo un evento “pubblico” e non “istituzionale”, ne consegue che le figure istituzionali non hanno alcun obbligo di presenziare.

Quanto al fatto che un ateo non si possa candidare alla presidenza degli Stati Uniti, le ragioni sono varie e, tra queste, anche il fatto che negli USA gli atei hanno sovente di meglio da fare: perché personaggi come Bill Gates, George Soros, Woody Allen o Steven Weinberg dovrebbero darsi alla politica? A differenza di noi, negli USA c’è tutta una serie di cose che nella classifica dei parametri del successo vengono prima della politica.

Cabraizinho

Per Bruno Gualerzi: per un politico americano dichiararsi ateo corrisponde ad un suicidio elettorale. Checchè se ne dica, negli States avrebbe più seguito un candidato mussulmano che un ateo….

Renzino l'Europeo

Marco.g ha ragione. Sono i cosiddetti laici che fanno confusione. Il ruolo “istituzionale” non e’ quello che si intende per “valore pubblico della religione”, che’ le procedure legislative non prevedono il passaggio dalla CEI.

Ma fa comodo per la polemica politica.

RR

San Gennaro

Silesio,
non c’è alcun bisogno di richiamare le belle imprese degli yankees all’estero.
Basta ricordare che, dopo il passaggio del tornado Katrina, i poliziotti sparavano (per uccidere) addosso alla popolazione (nera) che, non ricevendo aiuti federali, si aiutava da sé saccheggiando i negozi.

martire69

La pseudo – democrazia americana prevede il ricorso alla sedia elettrica e il non curare negli ospedali se non hai un’assicurazione decente.
Penso che in questo momento negli USA gli atei se la passino male come in Italia.

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