L’Italia e il sesso insicuro

Allora siamo obesi, pigri, vecchi, alcolizzati, sempre più malati di sifilide e gonorrea, e sempre più soli con i nostri disabili a carico. Ce lo racconta il rapporto 2007 dell’Osservatorio nazionale sulla salute presentato pochi giorni fa. I dati principali li trovate su questo sito.Chi vuole rianimare i feti malformati a tutti i costi anche senza il consenso delle madri, chi vuole rivedere la 194 e il ruolo della donna nell’interruzione di gravidanza farebbe bene a leggere con attenzione questi dati.

In Italia sono circa il 10% le famiglie con almeno un disabile. Fra queste famiglie, 4 su 10 sono composte interamente da persone con disabilità, soprattutto persone anziane che vivono sole. Le persone con disabilità sono 2 milioni 609 mila, pari al 4,8% della popolazione.

Solo il 21% riceve un servizio di assistenza domiciliare, il 9%, non può contare, in caso di bisogno, nemmeno sull’aiuto da parte di persone non conviventi. L’80% delle famiglie con persone disabili non risulta assistita dai servizi pubblici a domicilio ed oltre il 70%, soprattutto al Sud, non si avvale di alcuna assistenza, né pubblica né privata. E questo significa solo altre spese per la famiglia. E un disabile in famiglia assorbe circa un quinto dei consumi privati.

Dunque i disabili e le loro famiglie sono sempre più soli ma anche un altro dato mi ha colpito fra quelli del rapporto 2007 del’Osservatorio sulla Salute e per molti versi è figlio della stessa cultura che vuole rivedere la 194. Nel 2005 la sifilide è quasi triplicata, anche tra i giovani. E in cinque anni, dal 2000 al 2005, l’aumento è stato del 320,3% per i ragazzi tra 15 e 24 anni e del 329,1% per chi ha tra 25 e 64 anni. In aumento – anche se non esplosivo come per la sifilide – è la gonorrea: del 33,3 % per chi ha tra i 15 e i 24 anni e del 52,2% per chi ha tra i 25 e i 64 anni.

E, dunque, aumentano sifilide e gonorrea. Ma, perché? Sono malattie dovute a rapporti poco protetti. In genere colpiscono i turisti di ritorno dalle vacanze del sesso, dalla Thailandia a Cuba. O gli italiani rimasti a cercare un’ora di sesso all’angolo di una strada di periferia. Che c’entrano i giovani? Dobbiamo pensare che frequentino sempre più prostitute e che lo facciano senza preservativo? E se è così non sarebbe il caso di farsi una chiacchierata con loro o di pensare ai libri adatti da far leggere per capire a che cosa vanno incontro?

Perché è evidente che i giovani non sanno. Nel 2002 il ginecologo Maurizio Valente, professore di ginecologia ed endocrinologica all’Università la Sapienza, realizzò un’indagine su 1300 giovani fra i 18 e i 25 anni. Per sei giovani su dieci l’unica preoccupazione è l’Aids. Sifilide, gonorrea, candida sono nomi di malattie che esistevano nell’antichità, come la peste bubbonica e quindi in Italia si corrono più rischi che all’estero, dove c’è più informazione e attenzione sul pericolo di contrarre malattie a trasmissione sessuale.

Per un giovane su tre (31 per cento) la sifilide altro non è che una malattia che colpiva i marinai del secolo scorso, mentre per il 28 per cento è una malattia ereditaria, oggi completamente debellata. Solo il 18 per cento ha risposto correttamente, dicendo che si tratta di una malattia a trasmissione sessuale, ancora oggi ben presente (secondo i dati Unaids ogni anno sono 12 milioni nel mondo i nuovi casi di sifilide). Per la candida, invece, l’ignoranza è quasi assoluta: il 43 per cento ha risposto che è un tipo di eritema o è un parassita che si insinua sotto la pelle (18 per cento).

E la gonorrea, che cosa è? Quasi la metà ha risposto che si tratta di un tipo di colite.

Molta ignoranza, ed è evidente che cosa non va. Tra i ragazzi che hanno dichiarato di essere informati solo il 13 per cento ne ha parlato in famiglia, così come solo l’11 per cento ne ha sentito parlare a scuola. La maggior parte dei giovani ha letto qualcosa su giornali e riviste e soprattutto ne ha sentito parlare in Tv. Possiamo lasciare che sia la televisione a educare i giovani sulle malattie sessuali o non sarebbe il caso di fare a scuola e anche in famiglia una corretta informazione sui preservativi e sul sesso sicuro? E possiamo lasciare che le donne non abbiano libertà di scelta quando si trovano davanti a una diagnosi di feto malformato se sono ancora e sempre sole?

Fonte: La Stampa

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7 commenti

Mirko

“La maggior parte dei giovani ha letto qualcosa su giornali e riviste e soprattutto ne ha sentito parlare in Tv.”

E come sempre in questi fantomatici “studi”, non si parla mai di internet (visto che per questi espertoni nemmeno esiste, cioè loro non sanno cos’è, dunque è chiaro che se non usano Internet loro allora non la usa nessuno…).

Per quanto ne so’, tutti (o quasi, diciamo il 98%) delle persone della mie età (17-18anni) che conosco, usano internet e l’hanno usato proprio per informarsi anche su questi argomenti (oltre che per scaricare del porno 🙂 )… io poi la TV nemmeno la guardo e i giornali o le riviste “di carta” non le leggo! …senza contare che se non leggo né guardo le notizie su quelle fonti è proprio perché sono sempre “di parte” oppure contengono informazioni “date male”… e comunque devi comprare, attendere, insomma sono mezzi scomodi: in internet cerchi e trovi proprio quello che vuoi sapere senza bisogno di attendere uno che parla e che si metta lanciare il servizio che ti interessa…
Internet mi sembra più libera (poi mi sembra uno strano concetto dove anarchia e democrazia sono la stessa cosa…) e molto più affidabile della berlusconi-TV e simili… al limite andando sui loro siti, si legge anche il loro punto di vista, ma se ci fosse un sito cattolico che insegna la sessualità (tra l’altro esiste, per caso ho visitato il sito del ”MOIGE”) si capisce che è meglio evitare certe fonti… se uno si limita solo a “leggere” o “guardare” è perduto! meglio pensare, “leggere” e pensare ancora su quello che hai letto… 🙂

Guastardo III di puglia

“Allora siamo obesi, pigri, vecchi, alcolizzati, sempre più malati di sifilide e gonorrea, e sempre più soli con i nostri disabili a carico”

sempre più soli con i disabili a carico?
aò se c’hai i disabili già nn sei + solo 😀 su con la vita

Jean Meslier

Mi sembra un po’ partigiano il modo di strumentalizzare questi dati.

Per chiarire: un “ferrariano” potrebbe ribadire che la lista pro-life non ha alcuna intenzione di abrogare la 194, ma di favorire le condizioni che permettano alle donne di tenere i bambini, anche se single, anche se senza lavoro, anche se malati…

Certo, tra il dire e il fare ce n’e’… bisogna vedere quanti antiabortisti sarebbero veramente favorevoli a delle politiche fortemente assistenzialiste, che inevitabilmente peserebbero sulla comunita’, ma non dubito che ce ne sarebbero.

seasong

Beh devo dire che leggere il commento di Mirko mi ha sollevato non poco, è bello ricredersi ogni tanto sui giovani di oggi, mi dà speranza per il futuro. io ne frequento, per motivi di lavoro, quotidianamente molti e a volte sono veramente sconsolato (tranne quando vado ai Gay Pride, ai No Vat o Poggio Mirteto là è veramente una gioia incontrare tanti giovani intelligenti, disincantati e con una sana voglia di lottare e divertirsi ). Altra cosa sono i giovani come guastardo, spero profondamente e con tutte le mie forze, per il suo bene, che sia un troll, altrimenti la vedo dura.

Asatan

Non mi sorprende che cosuccie comel a sifilide si diffondano: se si pensa che molti ragazzi sono ancora educati con l’idea che il goldone non è da macho e moltre ragazza con l’idea che da putt… chiedere di usarlo.

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