Parliamo di un film che happresentato l’Italia al Festival Internazionale di Berlino nel programma ufficiale “Panorama”, ottenendo una menzione speciale “per questo documentario umano e personale sulla battaglia importante e continua di persone che si amano e stanno insieme, dimostrandoci che quando la politica diventa personale noi dovremmo perseverare e attingere alla nostra ironia per andare avanti”.
Come racconta il sito, la pellicola racconta la storia di Luca e Gustav. “La loro vita di coppia cambia radicalmente, quando il governo nel febbraio 2007 propone una legge sulle unioni di fatto estesa anche alle coppie omosessuali. Il paese si è così diviso tra chi si diceva a favore dei DiCo e chi gli sparava contro. Dai pulpiti delle chiese e dai salotti televisivi, si è arrivati a livelli parossistici di intolleranza. Gustav e Luca si sono trovati, così, in mezzo a un’omofobia crescente. Per capirne i motivi hanno iniziato un viaggio in un’Italia a loro finora sconosciuta“.
Ci risulta che il film non abbia ancora trovato una distribuzione. Non che la cosa ci sorprenda. Sul sito del documentario si trovano informazioni, spezzoni e articoli da cui traspare, fin troppo chiaramente, perché anche un film “delicato” come questo possa risultare troppo imbarazzante per l’Itaglietta declinante del terzo millennio.
Questo il trailer (tra parentesi, il primo trailer con una bandiera dell’UAAR che sventola, e sullo sfondo il cupolone…)
Il clima che si respirava durante la discussione sui dico era disgustoso. Oggi, calato il silenzio in modo così violento, è diventato stomachevole.
A Berlino è stato presentato anche, sempre sullo stesso tema, il documentario italiano “Predica Bene, Ratzola Male”, che non vedremo, naturalmente.
* ren
Il silenzio è calato perchè il tema non interessa al popolo ma solo ad una piccola minoranza.
La bandiera UAAR nel trailer sventola in due scene!
@Francesca
“Predica bene ma ratzola male” ebbi il piacere di vederlo l’anno scorso, proiettato nel palazzo comunale qui a Bologna.
Bel documentario.
Roberto Grendene
@ enrico
No caro il silenzio è calato per censura, che ora oltre il danno dobbiamo sopportare anche la beffa e addirittura sul NOSTRO sito mi pare troppo, mi astengo per amor di UAAR da ulteriori commenti !
Vero Enrico. Ma un popolo è democratico quando sa tutelare le minoranze.
Se potessero, i nostri democratici concittadini ci butterebbero tutti dagli aerei nell’oceano come il regime argentino faceva con i desaparecidos. Non lo fanno perchè in qualche modo l’Europa veglia su di noi.
io il docufilm lo guarderei solo per la scena finale del trailer
La storia del cristianesimo ci insegna che le minoranze sono pericolose… 😉
E poi se, secondo la tua etica, bisogna ignorare tutto ciò che riguarda le piccole minoranze, allora è etico non studiare le malattie rare.
Complimenti per la tua charitas… 🙄
Quando erano i cristiani in minoranza era giusto vietar loro di praticare il proprio culto?
Siamo tutti maggioritaristi quando in minoranza ci sono gli altri…
Una coppia gay è una famiglia. Su questo non c’è alcun dubbio.
Finchè in Italia non verrà riconosciuto questo semplice quanto ovvio dato di fatto rimmarrà sempre una gravissima discriminazione. Tutto cià deve cessare al più presto.
Quando un argomento lo si affonta in maniera sbagliata non ci si può lamentare delle conseguenze inevitabilmente fuorvianti.
I DICO rappresentavano e rappresentano un compromesso, quindi un pasticcio poco comprensibile.
Fino a quando non si riuscirà a capire che l’omosessualità è uno status proprio ed originale di una persona e non il frutto di una scelta, su questo tema si farà solo confusione e ideologia più o meno demagogica.
Quando sento affermare dall’on. Bertinotti che l’omosessualità è un’opzione sessuale si capisce bene lo stato di confusione che regna sovrana.
In Italia, e forse non solo qui, manca un’etica laica capace di elaborare un proprio codice autonomo che non si limiti, come invece succede, a contrastare quello cattolico o religioso in generale.
Addossare esclusivamente la colpa del mancato riconoscimento della dignità etico-giuridica dell’omosessualità alla chiesa cattolica, è fin troppo facile, ma allo stesso tempo è riduttivo, inutile e dannoso.
Quello che non si riesce a capire è che non ci sono dei diritti da riconoscere, bensì delle discriminazioni da annullare; e si badi bene, non è la stessa cosa.
La prima cosa che si doveva razionalmente chiedere, prima di regolamentare le convivenze di fatto, era l’ eliminazione degli ostacoli esistenti dall’ordinamento vigente in materia di matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Obiettare, come si è peraltro fatto, che se non fossero passati i DICO, men che meno sarebbe passata la modifica del codice civile, è solo una debole giustificazione di un’altrettanto debole capacità di impegno ed incisività sociale.
spero che prima o poi qualcuno lo metta su emule, se riesco a beccarlo al cinema vado a vederlo.
@Enrico
Dillo ai cattolici cinesi. Chiedi loro quanto “al popolo” cinese interessi se il governo di Pechino tenta di imporre i propri vescovi contro quelli di nomina vaticana.
Ciao a Tutti,
Stupisce sentir affermare per l’ennesima e sbagliata volta, anche qui nei commenti alle Ultimissime UAAR, che la legge sulle Unioni Civili, PACS, Dico o chedirsivoglia sia un “tema che non interessa al popolo ma solo ad una piccola minoranza”: questo la dice lunga sull’evoluzione civile, sociale e intellettuale degli italiani, anche in ambiti progressisti e progrediti come quello in cui adesso sto scrivendo questo commento.
Le Unioni Civili, PACS et similia riguardano TUTTI, prova ne sia che in Francia sono in netto aumento, mentre sono in calo i Matrimoni Civili:
http://www.corriere.it/esteri/07_ottobre_10/pacs_francia_coppie_monde_print.html
Inoltre, leggete cosa viene fuori dall’ultimo rapporto ISTAT:
http://it.notizie.yahoo.com/agixml/20080207/tit-istat-calano-matrimoni-aumentano-le-8968993_1.html
Bisogna poi ricordare che l’Italia è l’UNICO stato nella cosiddetta “Europa dei Quindici” (i primi stati che aderirono all’Unione Europea), assieme alla sola Grecia, a non aver ancora legiferato riguardo a questi temi, e sappiamo bene il perché.
Le Unioni Civili riguardano tutti, non solo i gay e le lesbiche (che peraltro non sono una minoranza) e le statistiche degli stati che hanno promulgato leggi in tale direzione ci suggeriscono una crescita continua e costante di queste forme di unione alternative al matrimonio.
Ma no, Enrico ha ragione! Basta leggere letteralmente la sua frase: i PaCS non è che non interessano al popolo, ma [non interessano] solo ad una piccola minoranza (i cattoloci fanatici come lui). Tutto torna!
@enrico hai ragione visto che aborto eutanasia cpnvivenza sono cose che interessano una piccola minoranza non capisco perchè il papa se ne debba occupare-
@Roberto Grendene
non si potrebbe organizzare una proiezione a bologna?
@ giol
una coppia gay è una coppia gay (legittimo)…non è una famiglia…
@GIANNI
DAL DE MAURO DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA fa|mì|glia s.f.FO
1 insieme di persone unite da un rapporto di parentela o affinità; spec., il nucleo formato dal padre, dalla madre e dai figli, che costituisce l’istituzione sociale di base della società: avere una f. numerosa, fare una riunione di f.; avere, tenere f., avere moglie e figli a carico | in funz. agg.inv., spec. con riferimento a confezioni industriali di prodotti alimentari o casalinghi, per indicare che rispondono, quantitativamente, ai bisogni di una famiglia media: formato f.
COME VEDI LA DEFINIZIONE INDICA PERSONE UNITE DA RAPPORTO DI AFFINITA’ PRESCINDENDO DALL’ORIENTAMENTO SESSUALE .
@ seasong
io sono enrico con la e minuscola e mi dissocio completamente dal pensiero di Enrico (maiuscolo).
@ GIANNI
anche una coppia non gay è una coppia (una coppia di cani, gatti, canarini , persone, due buoi no, sono una pariglia…boh).
@ enrico, e non Enrico !
Mi spiace per la svista, me ne scuso, lo terrò a mente per il futuro. Un saluto.
il problema del matrimonio gay è: chi farebbe poi la parte della donna, quella seviziata, malmenata, persino violentata (visto che la maggioranza delle violenze avviene nelle famiglie, io imporrei alle coppie gay di scegliere chi vuole essere la donna, ovvero la vittima, e chi il maschio, ovvero il carmefice)?
Eh! Buona vecchia famiglia etero…
PS: il tutto è umoristico…
Come al solito si fa una gran confusione sul concetto di famiglia.
Non esistono diversi tipi di famiglia, ma uno solo e cioè il legame giuridico tra due persone da cui discendono diritti e doveri regolamentati dalla legge indipendentemente dal fatto che i due contraenti siano di sesso diverso o uguale.
Voler introdurre un nuovo tipo di famiglia o un diverso regime giuridico è pericoloso perché da questo può discendere un processo discriminatorio inevitabile.
Per evitare confusioni o pregiudizi ideologici continuo a sostenere che prima ancora di introdurre la regolamentazione delle coppie di fatto è necessario eliminare le discriminazioni già esistenti nella legislazione attuale.
Ma, come si vede anche qui, ci si incaponisce a sostenere o a deligittimare una nuova legge che avrebbe senso solo dopo aver proceduto all’eliminazione delle disparità di trattamento giuridico delle persone.
Fino a quando non si riuscirà a capire questo elementare dettaglio di progresso civile l’oscurantismo ideologico la farà da padrone.
Il succo del discorso è che dagli anni 70 in Italia dal punto di vista del senso etico, civico e civile non è cambiato quasi niente. Siamo sempre governati da oligarchie ignoranti e oscurantiste sulle quali fanno pressione altre oligarchie oscurantiste in più autoritarie.
Gli altri paesi europei progrediscono, noi siamo sempre fermi al diktat e alle logiche delle parrocchie. Tipo il messico.
P.S. I gay non sono poi questa piccola minoranza. E’ gay il 10% della popolazione.
@ vico
si , ma si parla anche di figli, o no…e poi genitore significa colui che genera…cosa impossibile a una coppia gay..
Perchè, GIANNI, tu non conosci coppie etero senza figli (anche per scelta)?
Quelle non sono più famiglia?
E non sai che ci sono coppie gay con figli? Anche generati da loro (tipo lesbiche inseminate).
Neanche quelle sarebbero famiglia per te?
Dio ha pur un figlio senza essere sposato! E poi, vista l’essenziale importanza della famiglia perchè dio non se ne fa una dando il buon esempio?
* Ren
La chiesda messicana che è viva ha sopportato decenni di persecuzione ma è viva dire che l’Italia è nelle stesse condizioni è un controsenso.
Concordo con chi sotiene che senza apertura alla vita non è famiglia.
Io dico solo questo: ma lo stato ha un ruolo legittimo nel dire cos’è o casa non è un matrimonio?