L’Aquila: il programma elettorale del vescovo

La Chiesa scende in campo anche a livello locale, per “avvertire” il popolo cristiano e ricorda a tutti alcuni valori fondamentali della vita, quando ognuno si troverà nell’urna a votare per eleggere il nuovo Parlamento. Una “campagna elettorale cristiana”, messa in campo direttamente dall’arcivescovo metropolita dell’Aquila, monsignor Giuseppe Molinari. Un carro sul quale molti politici penseranno di salire: ma il vescovo pone delle condizioni molto “restrittive”. […]
I consigli del vescovo per il voto dei cristiani [ma sarebbe meglio definirlo ‘programma’, NDR]:
1) la vita umana (non si possono scegliere partiti che favoriscono l’aborto, l’eutanasia, e tante altre manipolazioni della vita)
2) le librtà democratiche
3) i diritti e doveri dell’uomo
4) il pluralismo sociale e istituzionale, nel quadro del bene comune
5) il lavoro (per tutti)
6) la giustizia sociale e la solidarietà (è immorale ogni liberismo selvaggio: ma anche uno stato che fa solo assistenzialismo)
7) l’ordine mondiale fondato sul rispetto dei popoli, la pace e lo sviluppo
8) la famiglia, fondata sul matrimonio tra l’uomo e la donna (quindi rifiuto di ogni unione omosessuale)

Da “Il Centro” di ieri

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15 commenti

ren

Bel movimento, stanno pensando di chiamarlo Nostalgici di Dachau e Bergen Belsen uniti per la vita.

dany

Che tempismo, l’ho letto sul giornale locale l’altro ieri e avevo pensato di farvelo sapere io stesso… Che schifo, pensare che a me quel vescovo mi ha anche cresimato. Fortunatamente non è mai troppo tardi x pentirsi!!

silesio

La chiesa ha ragione a scendere in campo contro l’aborto. I suoi timori non sono per niente infondati. Si comincia con sopprimere l’embrione e poi si finisce con il sopprimere il prete. Infatti c’è qualcosa che accomuna queste due entità: vivono entrambi a spese altrui e fanno parte di un mondo “crisalide” imbozzolato, invaticanato, in attesa di “venire al mondo” ossia di acquisire la luce della ragione.

Pino

Il vescovo in questione forse non vive in Italia:non c’è nessun partito o coalizione che soddisfi tutte la clausole ed inoltre il rancore e l’odio che si legge tra le righe nei confronti di chi si professa non religioso(ateo,razionalista,…)non è da Xni.
E poi il sig vescovo non lo sa che la politica è il luogo per eccellenza del compromesso e questo vale anche per la chiesa casta prostituta.
Egregio monsignore se vuole fare politica si candidi poichè è immorale farla dal pulpito!!!!!!!!!!!!!!!

faidate

Punto 3) E la donna niente?
Punto 5) Lavoreranno anche i preti?

lacrime e sangue

@faidate
La donna coniglia e produce le braccia da mandare al lavoro e da usare per far pagare le tasse e la decima… Risolto in un unico colpo il lavorodella femmina-fattrice e del prete-fattore (che gestisce i conigli e le pecore…)

Aldissimo

è venuta fuori una faccina al posto del numero 8 seguito dalla parentesi…

cmq nulla di nuovo, questi cattolici sono tremendamente ripetitivi.

Luciano

La chiesa non fa altro che approfittare della crisi della politica. Se in Italia ci fossero partiti politici forti e realmente radicati come negli altri stati europei, la gente se ne infischierebbe dele stupidaggini clericali.

Giovanna

Ma perchè, già che ci sono, i vescovi non inseriscono anche qualche monito ben preciso nei confronti di divorziati, risposati, conviventi e famiglie allargate tutte ??? Se si sentono così forti nei loro princìpi morali perchè non danno una strigliata in tal senso anche ai politici laici devoti, kattofascisti, e reazionari di ogni tipo che da sempre fanno i loro comodi, sia nella vita privata che in quella pubblica, ma che vorrebbero il popolo soggetto a regole medievali e ubbidiente ai dettami del Vaticano? Forse la CEI ha paura di inimicarsi i potenti gendarmi dell’ordine pubblico? Poi non si dica che l’Italia non è un paese medievale…

Stefano Bottoni

Dovrò fare una ricerca, ma sono sicuro dai tempi del referendum sulla legge 40 che esiste un ben preciso articolo del Codice Penale per cui può essere denunciato e condannato un ministro di culto (qualunque culto) che faccia propaganda politica e/o dia indicazioni di voto ai fedeli.
L’unico problema, temo, sarà trovare un maresciallo o un poliziotto disposto ad accettare la denuncia… magari minaccerà di mettere dentro ME per vilipendio della religione…

Vassilissa

Alcune considerazioni (che poi sono sempre le stesse da decenni, uffa) :

La chiesa cattolica non ha riconosciuto la Carta dei Diritti dell’Uomo quindi che parl’ a ffà…
Vogliamo parlare della condizione dei lavoratori in vaticano? pensate che ci siano contratti regolari, sindacato e compagnia bella? E perchè i preti percepiscono uno stipendio e le suore no?
Le libertà democratiche sono un optional solo per i laici, loro si tengono stretta La Gerarchia.
e via così…

paolo malberti

ricordati che:
“Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no”
(Don Camillo).

Stefano Bottoni

“Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no”

Da: “Don Camillo e l’On. Peppone” (che appunto si chiamava Peppone, diminutivo di Giuseppe, e non Pappone: Guareschi era sì un cattolico integro, ma non integralista, e soprattutto intellettualmente onesto).
(Detesto le doppie parentesi, ma per uno di origine emiliana come me questi film sono dei cult. Così come i libri di Guareschi. Quindi ho ritenuto opportuno fare un’eccezione.)
Ah, quanto ci sarebbe bisogno di persone come Guareschi! Che si fece un po’ di patria galera per aver osato (lui, apertamente cattolico) criticare De Gasperi!
Certo, anche qualche personalità della levatura di Giuseppe Bottazzi alias Peppone non farebbe troppo male di questi tempi… In mancanza di uno Zapatero, un Peppone sarebbe comunque un grande progresso.

Barbara

Posso condividere se il tutto si limitasse ad essere un avvertimento,un suggerimento al popolo cristiano,trovo lecito che la Chiesa dica la sua.
Non mi sta bene quando la Chiesa vuole imporre il loro credo e le loro verià a tutti i cittadini

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