Paternò (CT): la Madonna “laica” torna in discussione

Ricordate il caso delle immagini sacre presenti negli edifici del comune di Paternò, di cui l’ispettore della polizia municipale di Paternò (CT), Pietro Galvagno, aveva chiesto la rimozione? Il caso sembrava chiuso dopo il pronunciamento del giudice civile di Paternò (cfr. Ultimissime dell’8 gennaio e del 28 gennaio), secondo il quale una statua della Madonna non contrasta con i principi di laicità. E invece, a sorpresa, il tribunale di Catania ha accolto il ricorso, sostenendo che la vicenda attiene ai “diritti della persona”, e in quanto tale non deve essere giudicata in sede amministrativa. “C’è ancora speranza: la battaglia continua”, ci ha comunicato Pietro Galvagno.

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15 commenti

Massimiliano

Forza e coraggio Sig. Galvagno.
Io sono pronto anche a contribuire economicamente affinché questa Sua ( nostra ) battaglia abbia un esito positivo e riportare un stralcio di Laicità in questo Paese chiamato Italia.

Peppe87

Sono di catania, e onestamente questa notizia mi meraviglia e mi riempie di speranza!
Non mi sarei mai aspettato da una città come la mia, in Sicilia, in Italia, un’epilogo simile!
W la laicità!

GIANNI

Galvagno Galvagno.. cosà ti disturba una statua di Maria Santissima..ti impedisce forse di fare il tuo lavoro?…

Daniele Gallesio

Gianni Gianni…

Se sul tuo posto di lavoro pretendessero di installare la statua di Pannella ti impedirebbe forse di svolgere il tuo lavoro?
Ma non la troveresti fuori luogo?

Elia Ballade

Ragazzi, quando lo capirete che con Gianni si deve cambiare argomento cento volte?
Secondo voi è così stupido da non capire che non è la statua ma piuttosto l’investitura “pubblica” che ne deriva il problema?
Certo che no, ma secondo lui il problema è lo svolgimento del lavoro…
Vabbé, FORSE sono io che penso sempre male…

Giovanna

@ Gianni

Certo che solo a un feticista come te potrebbe venire in mente che una statuetta riesca a turbare la sensibilità di una persona responsabile ed seria, come ritengo il Sig. Galvagno sia. Penso che le immagini di cristi, madonne e santi tutti, che per alcuni hanno un valore sacro, dovrebbero essere bandite da qualsiasi luogo pubblico, non perchè potrebbero turbare la sensibilità ma perchè assolutamente non pertinenti alle funzioni per cui tale luogo è preposto. Qualche devoto impiegato si tenga pure la sua collezione di immaginette, rosari, cornini scacciasfiga e pupazzetti degli ovetti Kinder sulla scrivania (meglio ancora se nel cassetto), nel portafogli, in auto, in casa ma non predenda che l’ufficio sia anche un santuario. Ovviamente lo stesso dovrebbe valere per tutti i luoghi pubblici: scuole, palestre, tribunali, ecc. ecc. Esponiamo piuttosto opere di valore artistico (con soggetti di qualunque tipo) o riproduzioni delle stesse, che possano suscitare un interesse culturale, ma lasciamo i simboli puramente religiosi ai luoghi di culto e ad ambiti privati.

x Daniele Gallesio. Bellissimo il paragone con un’ipotetica statua di Pannella: mi ha fatta morire dal ridere!

paolo malberti

“Che ho da fare con te, o donna?”
Queste parole di disprezzo non sono di Pietro Galvagno,
bensi’ di Gesu’ Cristo (Giovanni 2.4).

vico

@GIANNI
gianni gianni non è che ti distrurbo se a fianco alla tua madonna metto, vista la mia passione x l’oriente, un lingam di uguali dimensioni?

Barbara

Bravo Sig.Galvagno:è una questione di principio,ed il giudice di Paternò prende anche in giro “non contrasta con il principio di laicità” è una statua rappresentate la madonna un simbolo della religione cristiana.

fatturi

salve amici uaar,

arrivo tardi (e mi rammarico!) ad aiutare l’amico galvagno in questa sua grande battaglia, ma ero a chiedervi, è pensabile, come suggeriva massimiliano sopra, una raccolta fondi per poter dare una mano all’amico pietro per le sole spese processuali?
(tutto documentato e rendicontato ovviamente con foto delle ricevute ecc)
che dite si può fare?

salvo, socio uaar catania

GIANNI

@ paolo malberti

ti riferisci alle nozze di Cana…le parole non sono di disprezzo, tutt’altro…la sostanza che conta sono le parole di Maria “fate quello che egli vi dirà”…cioè ascoltatelo…

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