ROMA (4 marzo) – «Il fatto che la salma di un santo si trovi in uno stato già di corruzione non ha niente a che vedere con la santità stessa della persona. Questo assolutamente no». Lo spiega il cardinale Josè Saraiva Martins ai microfoni di Radio vaticana dopo la ricognizione canonica dei resti di padre Pio, a quaranta anni dalla morte.
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L’articolo completo è tratto dal sito del Messaggero; in più, un lancio AdnKronos.
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Evidentemente, la Chiesa mette le mani avanti, minimizzando, se non smentendo, le trionfalistiche affermazioni dei giorni scorsi – riprese e distorte dai vari tg e da agghiaccianti programmi “in diretta dalla cripta” – secondo cui la salma di padre Pio si sarebbe conservata in maniera straordinaria (verrebbe da dire miracolosa). La salma infatti appare in così “buone” condizioni che subito è stato mobilitato un pool di esperti per avviarne il restauro. Ma nella “logica” del sovrannaturale una soluzione ad hoc si trova sempre: se il corpo di padre Pio si fosse conservato perfettamente tutti avrebbero gridato al miracolo (senza considerare le condizioni ambientali in cui il corpo era stato deposto); se il corpo invece appare un po’ “consunto” va sempre bene dire che i miracoli sono ben altri e che il corpo mortale non ha alcun legame con il lato sovrannaturale o spirituale. Sappiamo bene quanto la Chiesa in particolare abbia utilizzato uno dei due espedienti, a seconda dei casi.
Ma il vilipendio di cadavere per il Vaticano non esiste come reato?
Riguarda Giovanni XXIII, ma è comunque interessante: http://www.cisf.it/fc01/0122fc/0122fc32.htm
Qualcuno di voi ricorderà la meraviglia di quanti si stupirono per il “miracoloso” stato di conservazione (http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Petersdom_%28203%29.JPG)… sfido io!
necrofili….
Già ventilato il fatto che la chiesa avesse tentato il… colpo grosso. Se avessero scoperto il cadavere integro avrebbero gridato al miracolo, al miracolo! La cosa non è riuscita. Stanno cercando, a fini elettoralistici, prove nell’aldilà che non vengono più.
in pratica questi truffatori imbalsamano i corpi dei loro eroi e poi gridano al miracolo.
sono certo che se andiamo ad esaminare la salma sarà più conciata di una borsa di coccodrillo.
in ogni caso ci è andata ancora bene perchè nel caso che avessero trovato il sepolcro vuoto sarebbero ripartiti con la storia della resurrezione.
in sintesi qualche volta l’imalsamatore fa miracoli!
(ma non è dio a fare i miracoli? viene un bel sillogismo…)
svelato l’arcano: coinvolgono illustri professori di anatomia , quelli che hanno cognizioni scientifiche anche sulla manipolazione e conservazione dei cadaveri, anatomia quella scienza a lungo osteggiata dalla stessa chiesa che ne fa uso. Si contraddicono sempre.
A proposito di stato di conservazione, mi ricordo che lessi da qualche parte (la fonte non la ricordo, e sinceramente non so se possa trattarsi di una bufala o meno) una notizia che affermava pressapoco cosi’: vista la quantita’ sempre maggiore di conservanti che assumiamo (tramite cibazione), i tempi di decomposizione si sono quasi raddoppiati: ovvero, non siamo piu’ buoni nemmeno per i vermi. Stando a questa informazione, si potrebbe gridare al miracolo ogni volta che riesumiamo un corpo seppellito negli ultimi 25 anni…
Mio nonno, vecchio mangiapreti, lo abbiamo risepellito alcune volte visto il buon stato di conservazione, ed era in terra, ma non abbiamo ritenuto di gridare al miracolo
“Lo stato della salma non indica santità”
Non ho capito, che c’entra lo stato di Ratzinger? 🙂
Non lo dichiarano un miracolo anche perché la concorrenza è in vantaggio:
http://soyombo.splinder.com/archive/2007-08