Veronella: problemi economici per la scuola cattolica? Li risolve l’ente pubblico

A Veronella la scuola materna ha per nome «Bambin Gesù». Naturalmente, è parrocchiale. Il suo compito fondamentale è quello del reclutamento infantile alla chiesa cattolica, come le consimili. L’apprendimento precoce di preghierine, incomprensibili ai pargoletti, fa parte del “pacchetto educativo”. L’immobile è di proprietà del Consorzio Zerpano ed è dato in comodato al comitato di gestione parrocchiale, che dovrebbe sostenere le spese di gestione ordinaria e straordinaria, ma non ci riesce. Anzi, il comitato ha ridotto l’orario del personale non didattico. La parrocchia ha avuto la solita idea: scaricare il problema sull’ente pubblico. Ecco il percorso: il Consorzio Zerpano cede l’immobile al Comune, il Comune sostiene le spese di ristrutturazione e di messa in sicurezza, secondo le norme di legge, e poi dà nuovamente in comodato l’edificio alla parrocchia. Il Bambin Gesù è in difficoltà economiche anche per un altro motivo: in due anni gli iscritti alla materna sono scesi da 50 a 40 ed all’asilo nido da 19 a 16.

Dalla Newsletter del Circolo UAAR di Verona (verona@uaar.it)

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7 commenti

Vash

In pratica una scuola per futuri integralisti ma per fortuna con una grande carenza di iscritti. Peccato per i soldi pubblici!

ren

Non importa. Possiamo scialare … Cosa son questi pochi spiccioli in confronto al miliardo di euro dell’8 x 1000 … Bazzecole

lacrime e sangue

Il problema degli asili è complesso ma di gravi conseguenze: la mamma lavora come il marito e non può – e secondo me non deve – stare a casa. Il pargolo dove lo metto?
1) dai nonni
2) nell’asilo pubblico. Si, se sei mono-reddito, non hai casa e sei in lista per la carità pubblica… Insomma, 4 gatti e per di più spesso stranieri
3) nell’asilo privato, sono ancora troppo pochi e troppo cari…
4) negli asili cattolici: poco costosi, diffusi sul territorio da più di cento anni e con un’immagine di buona educazione…

Il problema è il disinteresse delle amministrazioni pubbliche per la costruzione degli asili pubblici, pur contrastando con la politica del ventre sempre pieno che dx e sx stanno portando avanti da un decennio, per alzare il n° degli Itagliani [sic]… Ho il sospetto che noi ci siamo accorti tardi di questa piega clericale dei politici italiani, che l’idea fosse in ballo dalla caduta del craxismo, che i politici ci vogliano poveri e ignoranti per controllarci meglio onde evitare una nuova tangentopoli e non doverci mai rispondere di nulla.
Politica per le famiglie numerose > No contraccezione e aborto > Tanti figli > Pochi asili > molte, troppe madri a casa > famiglie monoredditto > povertà > ignoranza > maggior controllo sulla “pecorazione”, ops, volevo dire popolazione…

andrea berri

Art. 33 della costituzione italiana: “[…] Enti privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato […]”

Stefano Bottoni

– E io pago! – avrebbe detto il Principe della risata.

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