Le Figaro: Benedetto XVI in Francia dal 12 al 15 settembre

Papa Benedetto XVI sarà per la prima volta in visita in Francia, prima a Parigi e poi a Lourdes, dal 12 al 15 settembre. Lo scrive oggi Le Figaro (qui e qui), secondo cui l’organizzazione del viaggio tra Roma e la Chiesa di Francia è a un buon punto.
Il quotidiano francese cita “un telegramma diplomatico confidenziale” che fissa al 12 settembre l’arrivo del Pontefice a Parigi, dove dovrebbe incontrare Nicolas Sarkozy, ricambiando la visita che il presidente francese ha fatto in Vaticano il 20 dicembre scorso.

Quindi, il giorno dopo, Benedetto XVI dovrebbe celebrare una messa, non si sa ancora se a Notre Dame o in un sito più ampio, mentre nel pomeriggio dovrebbe rivolgersi “al mondo della cultura” in un posto ancora da definire. Momento culminante della sua visita in Francia sarà la tappa a Lourdes, in occasione del 150mo anniversario delle apparizioni della Vergine Maria.

Fonte: RaiNews24 

16 commenti

sabo

Manca stranamente Avignone. A questo proposito vorrei consigliare a Sarkozy, durante lo scambio dei doni che avviene nella cerimonia ufficiale di ridare al papa la chiave del palazzo pontificio, farlo accomodare, dire qualche parola di benvenuto e di buona permanenza, poi richiudere la porta ma questa volta non conservando più la chiave. Un grande teologo medievale come lui, solo tra quelle possenti mura medievali può essere sicuro che i mali del mondo non lo sfioreranno ,lasciando a tutti gli altri di vivere liberamente la propria vita.

N2RT

Domanda forse un po’ OT: Quando il papa va all’estero, noi paghiamo ???????

ci_acca

@ N2RT

Certo che si’. Per i suoi spostamenti a lungo raggio lo stato italiano concede gentilmente aerei ed elicotteri (come quello che portava Giovanni XXIII alla sua casetta in valle d’aosta per le vacanze estive) dell’aeronautica militare solitamente riservati ai politici e in particolare al presidente della repubblica.

Giovanna

Ecco dai, speriamo che qualche francese convinca B16 a fare un saltino anche ad Avignone.. Ma che voi sappiate, c’è mai tornato qualche papa turista in visita dopo i fatti del del XIV sec.?

enrico

S’è mai visto che non paghiamo noi? Se non altro per le illuminate verità assolute che si sognerà di dire.

Stefano Bottoni

Sia che voli Alitalia, sia che voli Aeronautica Militare, sia che voli Ministero degli Interni, sempre noi paghiamo. E per ringraziamento ci sputa addosso.
“Mi curioserebbe che saprebbi” se pure lui deve passare i controlli anti-terrorismo…

p.s.: Sarkò! perchè non fai come il civilissimo popolo degli Inuit? Ossia, essendo tuo ospite, perchè non gli presti tua moglie? Magari si sveglia, non è mai troppo tardi…

GIANNI

@ Stefano Bottoni
” perchè non gli presti la moglie?…” che eleganza…

anteo

non è solo un problema di biglietti aerei: quando si muove lo segue la corte e si attiva un gigantesco apparato per garantire la sicurezza del monarca.
Inoltre non si vorrà mica che le sue scarpette si logorino sul normale selciato e allora si lustra tutto , si stendono tappeti per la magnificenza sua. Milioni di euro dilapidati per accogliere un monarca assoluto sono un paradosso in una repubblica.

Stefano Bottoni

Gianni, che tu non abbia il minimo senso dell’umorismo lo abbiamo capito tutti.

schock

@ Gianni
Nel viaggio per la Francia pregherò Santa Ustica che lo preservi… ti va bene??

ren

In Francia non avrebbe vita facile. La gente legge i giornali ed è cosciente dei propri diritti, mica come qui, sempre prona. E’ una nazione moderna e si è già visto come ha trattato i tiranni. Se Benedikt si mettesse a dare istruzioni su tutto come fa qui, persino sulle modalità di sbucciatura dei mandarini non gli darebbero nemmeno il due …

Silesio

Si può aprire una sala scommesse su ciò che andrà dire. Ovviamente non potrà andare a parlare apertamente contro l’Illuminismo, ma incomincerà a disquisire sul rapporto tra la scienza e la fede. Dirà ovviamente di essere lì per sanare una frattura storica che si è creata con la rivoluzione francese. Ma ora anche la Francia è confluita nel grembo di santa romana chiesa. “Karissimi frattelli, un tempo la rivolutsione francese (oh, che disastro!) intenteva ribellarsi contro la nobiltà e il clero e perciò contro Dio. Oggi la nobiltà, nel senso di una casta di miliardari fannulloni che sfruttano il lavoro altrui e vivono di rendita, è pienamente ritornata. Adesso deve tornare anche il clero. Cosa aspettate dunque a porgere l’orecchio alle parole di Cristo?”

Sergio

Il canonico di San Giovanni in Laterano, al secolo Nicolas Sarkozy, presidente della Repubblica francese e con qualche velleità di rivedere il rapporto tra Stato e Chiesa, ha già disilluso i francesi: si è rivelato per quel che è, un bullo di periferia che credeva di spaccare tutto, rifare il mondo, e invece! Sono bastati i suoi comportamenti disinvolti, la sua arroganza (già nota invero) per far ricredere gran parte dell’elettorato. Persino il suo partito sembra voler prendere le distanze.

Chissà, forse per salvarsi si attaccherà alla tonaca di B16. Sarebbe una pessima idea. B16 può fare il buffone in Italia, ma all’estero – anche nella sua patria, la Repubblica federale di Cermania – nessuno lo …

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