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La soluzione all’impasse è arrivata al termine di una giornata convulsa. In mattinata infatti Bettini aveva lanciato un ultimatum ai Radicali e immediata era arrivata la replica di Emma Bonino: “Non mi piace quel modo di metterla, chi ha rotto l’accordo non siamo certo noi”.
Più tardi a Bettini aveva replicato, con toni più morbidi, la segretaria dei Radicali Italiani Rita Bernardini: ”Una risposta chiara ed evidente è già stata data ieri pomeriggio da tutti i candidati, tranne Emma Bonino, recandosi ad apporre la propria firma di accettazione della candidatura nella sede indicata dal Pd, presso lo studio del notaio Mariconda”. ”Per quanto mi riguarda – aveva sottolineato Bernardini – ritenevo questa risposta puntuale e inequivocabile”
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Il lancio d’agenzia completo è consultabile su AdnKronos
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Ma c’è chi spinge alla rottura, fa notare Liberazione.
“Non mi piace quel modo di metterla..” Cosa? e soprattutto Dove?
HI HI HI HI HI
una rottura avvantaggerebbe ancor più berlusconi. Fortuna che hanno usato la ragione e non l’istinto
Quando si aderisce a un partito o ad uno schieramento, si deve lealtà al partito o allo schieramento che ci si è scelti! Le divergenze politiche, ideologiche, religiose o di coscienza sono legittime (mica siamo in dittatura!), ma vanno ricondotte a dialettica, alla costruzione di un’ “egemonia democratica” dentro il partito attraverso l’impostazione di battaglie sui bisogni reali delle persone. Questo vale per chiunque, democratici o radicali, teodem o laici, “dipietristi” o “garantisti”. E questo lo dico da ateo elettore del PD, ma con forte simpatia per le battaglie laiche dei radicali: la politica di massa è mediazione d’interessi diversi, e va costruita nel concreto combattendo per i grandi numeri, per l’egemonia. Anche a me piacerebbe emarginare i clericali alla Binetti o alla Bobba, ma questo richiede una politica culturale di massa su tempi lunghi.
Michele,
condivido pienamente il tuo intervento.
Bravo Michele, da condividere il tuo intervento “in toto”oltrechè la tua scelta di elettore alle prossime elezioni.
Michele tu sei come i preti, predichi bene ma poi razzoli male: potremo anche tutti noi, senza pagare l’ADSL, usare un computer dell’università? A me l’hanno sempre impedito.
Continuo a pensare che sia stata una mossa poco dignitosa da parte dei radicali, firmare e promettere di non parlare di laicità se dovessero mai vincere …
piu’ che una domocrazia mi pare un mercato.
E’ chiaro che questo sistema elettorale permette ai partiti di spartirsi le poltrone, il parere degli elettori e’ un puro formalismo.
Non andro’ a votare, pur essendo radicale (e di quelli iscritti a 1000 lire al giorno, per chi se lo ricorda).
Ma lo sciopero della sete per le poltrone mi fa semplicemente vomitare, cosi’ come la Binetti. Per non votare la destra, evitero’ di presentarmi ai seggi.
avanti popolo alla riscossa!bandiera rossa,bandiera rossa,etc…
Per i radicali si poneva un dilemma, andare da soli e scomparire, o provare a riciclarsi nel Pd, hanno scelto la seconda, e onestamente non li biasimo. Piuttosto ho letto che la cei e’ molto sospettosa di veltroni, visto che ha dirottato i teodem alla camera, per non fargli fare danni, e sembra che sia pronta ad appoggiare il nano batonzo.
Bella calata di brache. Maddai che me la aspettavo! Chissà perchè? 😉
Si sono comportati da idioti… Sia i radicali che quelli del PD…
Questa polemica non potevano risolverla in silenzio tra di loro??
Invece di dare ancora una volta l’immagine di un partito-coalizione rissoso?
In un Paese in cui c’è ancora il pericolo reale che vadano a governare i vari Berlusconi Bondi Schifani Calderoli Castelli, questi si mettono a fare tutta sta cagnara?
Assurdi, conta solo la cadrega…
Dei radicali mi importa solo la difesa della laicità. Del Pd non mi piace nulla, considerato che sulla laicità mi sembra un po’ in affanno: meglio la Sinistra Arcobaleno. Un giudizio sull’intera vicenda delle poltrone? E’ abbastanza patetica.