Gentile Signor Baldo Conti (firenze@uaar.it),
le allego copia della lettera che ho spedito alla Dirigente della Direzione didattica statale del Circolo n. 15 di Firenze, in merito al fatto che il plesso scolastico di sua competenza imponga a mia figlia, alunna di scuola materna, l’insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) nonostante io abbia firmato l’esonero al momento dell’iscrizione. Tale insegnamento viene imposto, contro la costituzione e la legge italiane, a tutti i bambini dell’ultimo anno della scuola materna – inclusi quelli i cui genitori hanno fatto formale richiesta di esonero dall’I.R.C. – come specificato nel sito del Circolo scolastico (
La lettera che ho spedito, dalla quale ho cancellato i dati personali miei e di mia figlia, ha raggiunto lo scopo desiderato e per mia figlia è stata trovata un’attività alternativa da svolgere assieme ad altri bambini della scuola durante le ore di svolgimento dell’I.R.C.
Al di là della soluzione del singolo caso, il problema strutturale – che mi pare gravissimo – rimane, nel Circolo 15 di Firenze come, ne sono certa, in molti altri Circoli didattici in Toscana e in Italia. Resto quindi a vostra disposizione per ogni iniziativa contro quella che mi pare una prevaricazione dei diritti fondamentali di ognuno.
Cordiali saluti
Lettera firmata
Segue il testo della lettera:
Gentile Dirigente,
dal resoconto dell’ultimo Consiglio di Intersezione, ho appreso che mia figlia frequenta a scuola un progetto educativo a contenuto confessionale nonostante io abbia formalmente espresso richiesta di esonero dall’insegnamento della religione cattolica al momento dell’iscrizione.
Tale progetto educativo, che comporta la presenza in classe dell’insegnante di religione cattolica e coinvolge tutti i bambini – esonerati o meno dall’insegnamento della religione – viene descritto nel verbale sopracitato quale: “Progetto di religione che verrà svolto insieme alle maestre e si baserà sui valori condivisi: la solidarietà e l’accoglienza. Per il primo è stata scelta la storia di San Martino…”. Tale progetto si qualifica in quanto progetto educativo confessionale per i contenuti come per la presenza dell’insegnante di religione.
Con questa lettera, chiedo quindi formalmente che, come previsto dalla costituzione e dalla legge italiane, e come più volte ribadito da numerose sentenze della Corte Costituzionale e di vari Tribunali Amministrativi Regionali:
1. la scuola garantisca il diritto costituzionale di mia figlia alla libertà di coscienza e di confessione;
2. che la scuola garantisca i mie diritti costituzionali di libertà di coscienza e responsabilità educativa in qualità di genitore;
3. che la scuola non imponga alcun insegnamento a contenuto confessionale a mia figlia indipendentemente dal nome o dalla struttura pedagogica che tale insegnamento assume (che si tratti di ‘progetto religioso’ piuttosto che di I.R.C.; che sia condotto dall’insegnante di religione cattolica da sola o in collaborazione con altre insegnanti; ecc.);
4. che la scuola garantisca a mia figlia il diritto tutelato dalla legge italiana di svolgere nei locali scolastici un’adeguata attività didattica e formativa alternativa a tali insegnamenti confessionali;
5. che la scuola garantisca il diritto costituzionale di mia figlia a non essere discriminata in base alla libertà di coscienza e di confessione.
Tenendo conto di quanto riferitomi dalle insegnanti, vale a dire che la mia richiesta potrebbe essere respinta perché “tardiva” rispetto ai tempi organizzativi della scuola, sottolineo che il materiale informativo consegnatomi dalla scuola (incluso il programma di offerta formativa, P.O.F.) non conteneva alcun riferimento esplicito a tale ‘progetto di religione’, né ai suoi contenuti, né alla partecipazione della maestra di I.R.C.. D’altronde, come dimostrano i numerosi casi di genitori che avendo inizialmente scelto l’insegnamento religioso hanno potuto cambiare la propria scelta in corso di anno scolastico, è evidente che le disposizioni a finalità organizzativa non possono limitare i diritti costituzionalmente tutelati dei bambini e dei loro genitori.
Richiedo quindi formalmente anche che l’esonero di mia figlia dal ‘progetto di religione’, come da ogni altro progetto a contenuto confessionale, sia effettivo da oggi.
Lettera incontestabile. Ben fatto.
Che questi dirigenti imparino che i genitori odierni sono molto più istruiti di loro ed informati sui propri diritti, e quindi poco disposti a lasciarsi prevaricare da tipi di organizzazione scolastiche filo-cattoliche.
nn so che dire alla signora….da una parte penso che sia innocuo insegnare ai bambini la storia di San Martino o cose simili (mi risulta nn stiamo parlando id preghiere)…..vogliamo abolire allora anche le storie di zeus e ulisse, dal momento che sono infarcite di dei e religione?!?…dall’altra sarei favorevole al massimo su questa cosa, ma a partire dalle elementari-medie…..meglio pochissimi cattolici autentici ma ottimi, piuttosto che una grigia massa di pecore che si dichiara cattolica ma che poi fa tutto l’opposto di cio che Gesù e la Chiesa insegnano….a scuola mia (II liceo classico) le lezioni di religione sn una barzelletta, e nn x colpa dell’insegnante, che è la migliore che finora abbia mai avuto, sempre pronta a dialogare e offrirci spunti interessanti, ma per colpa di chi, palesemente ateo e bestemmiatore, continua a frequentare la lezione (senza aver mai pensato a non avvalersi), sfa gruppetti e parlano in fondo all’aula, creando disagio per la lezione….alla fine c riduziamo a parlare solo io, altri due miei amici e poche altre ragazze……..alla signora suggerirei, di chiedere informazioni sull’insegnate e sul suo metodo di insegnamento, e di lasciarci andare la figlia se dicesse di sì, perché allora anche il non permetterle di andare a lezione sarebbe una coercizione e una discriminazione…..nn so se l’ultima parte ha senso, ma spero che questo post si accettato….
@ccarie
Non è affatto innocuo insegnare religione ai bambini, anche si trattasse solo di cantare fra martino.
Già solo la presenza di una materia siffatta nell’orario scolastico da alla religione un’importanza e una legittimazione che non merita.
Inoltre insegnare dogmi, per quanto in maniera bonaria e giocosa, in un’età così critica può condizionare pesantemente lo sviluppo intellettuale dei bambini.
La sostanziale differenza è che le storie di zeus & co vengono giustamente isegnate per quello che sono, ovvero mitologia, mentre i vair gsuisi senmartini vengono spacciati per La Verità.
Posto che un bambino non ha la capità di comprendere le raffinatezze dell’insegnamento di cose come mitologia e simbologia, questi pseudo progetti culturali sono solo il tentativo di indottinare anche i bambini che non frequentano l’ora alternativa.
Discriminante? La differenza è ricchezza culturale immensa. Ben fà un genitore ad impedire che la mente dei propri figi venga tragicamente appiattita e uniformata al nulla intellettuale e valoriale imposto da certa gentaglia.
Quanto ai veri cattlici… spero proprio che i miei figli non diventino mai nazisti astiosi e pieni di sicumeria come Nazinger o la Binetti. Prego studiarsi teologia per vedere le varie catto-aberrazioni.
peccato che insegnare san martino che dona il mantello al povero nn lo ritengo un dogma….e delle altre cose che ho scritto che ne pensa (suppongo che lei sia un adulto….)?
e delle altre cose che ho scritto in altre disxcussioni??
Non mi stupisco affatto, se pure una atea marxista come Lucia Annunziata oggi si lamenta di chi osa criticare il signor Ratzinger (sito di La Stampa)
Si comincia esigendo il “rispetto assoluto” (sic!) e si arriva a bollare le iniziative sulla laicità come pericoloso laicismo militante e aggressivo.
Povera Italia.
basterà digitare ccarie sul motore di ricerca uaar……cmq vorrei sapere perchè nn è stato dato alcun risalto alla notizia di venerdì 7 dell’attentato alla scuola rabbinica di gerusalemme?!è perchè si tratta del tanto odioso israele, o perchè era una scuola rabbinica??!vorrei proprio saperlo, perchè tra il nuovo sondaggio UAAR e un orrendo atto barbaro contro degli innocenti scelgo senza alcun dubbio il secondo…..
W L’ITALIA
W L’ERUOPA
W IL GRANDE ISRAELE
W LA PALESTINA LIBERA
Vi prego, vi prego sul serio, è una questione di principio importante: piantiamola di usare la parola “ESONERO” per indicare la scelta di non avvalersi dell’insegnamento di religione cattolica nelle scuole statali italiane!
La parola “esonero” si usava con la normativa vecchia, quando esisteva ancora una religione di stato, e quando la religione a scuola era una materia obbligatoria come tutte le altre, ma si poteva eccezionalmente chiedere l’esonero dichiarando che c’erano dei motivi speciali, e andando pure a raccontarli. Oggi non è più così: la materia è facoltativa, la scelta se seguire religione o no è paritaria, e non si è tenuti né a “chiedere” di esserne esentati eccezionalmente, né a spiegare a nessuno il perché.
Continuare a usare la parola “esonero” significa fare il gioco di chi vorrebbe la religione come parte integrante dell’insegnamento pubblico, e considera anomala la scelta di non farla. Per un laico, dire “io ho esonerato mio figlio dalla religione perché sono laico”, è una zappata sui piedi autolesionistica!
saluti
Lisa
il parroco e’ venuto per la santissima benedizione pasquale gli ho mostrato il giornaletto L’ateo….con un falso sorriso ha farfugliato amici come prima, ed io sorridendo ho chiuso la porta.
scusate non c’entrava molto con l’argomento trattato!
in effetti no….ma se lei è ateo/a perchè nn ha spiegato al parroco che nn voleva la beendezione delle case? è inutile che prima nn si avvisa il parroco di nn passare e poi si fa il martire della laicità violata dal parroco nn rispettoso…….se bisogna mettere i puntini sulle i cominciamo da noi stessi, nessuno escluso…….
in un piccolo paese, come quello dove vivo io, il parroco passa sempre
I bambini assorbono come spugne le storielle che vengono raccontate da persone che ritengono affidabili, come le maestre; e gli insegnanti che fanno rientrare dalla finestra gli insegnamenti religiosi mascherandoli da progetti di solidarietà o accoglienza si comportano in modo subdolo. La storia di san martino è dogmatica in quanto presuppone l’affermazione del concetto di santità.
Forse sarebbe meglio venissero incrementati i progetti di apprendimento di ortografia e sintassi.
I dirigenti scolastici non si rendono conto che stanno limitando e negando un diritto?
Per onestà devo dire che non è vero che da tutte le parti ci si comporta così.
Rispondo al primo intervento di ccarie:
Sarebbe senz’altro innocuo raccontare ai bambini episodi come quello di San Martino a titolo di exempla, facendo però notare come il loro valore stia sulla qualità dell’insegnamento, non sulla loro supposta divinità. Difficilmente però un insegnante di religione tratterà un episodio religioso come una favola di Esopo o le fatiche di Ercole, ma ne farà notare la presunta Verità (si noti come verità con la v maiuscola sia sinonimo di falsità).
Per quanto riguardo l’ultima questione, se non sia una coercizione privare la bambina dell’ora di insegnamento di religione, sarei d’accordo solo se questa fosse sostituita da un’ora, per esempio, di ateismo. Trovo infatti che l’atteggiamento migliore, nei confronti di chi è troppo piccolo per capire, sia rinviare la riflessione ad un momento di maggiore maturità intellettuale, evitando condizionamenti.
Su quest’ultimo punto ti invito a leggere cosa dice Dawkins riguardo i bambini “cattolici” o “musulmani”
avrei gradito anche un commento di capitan spaulding
Un insegnamento di concetti quali la solidarietà e l’accoglienza in un contesto di catechismo religioso penso sia il danno più grosso che si possa fare ad un bambino di quell’età.
Poi ci meravigliamo se troviamo adulti che non riescono a distinguere l’etica e la solidarietà dalla religione (da “una” religione) e che, se gli dici che sei ateo, ti guardano come se tu fossi Hannibal the Cannibal.
Non a caso Zapatero ha destinato questi insegnamenti ad un contesto di “educazione civica” più generale.
Quando si creano situazioni che non dovrebbero esistere ecco che nascono problemi assurdi. La religione non è materia scolastica, perché lo stato non è autorizzato ad impartire insegnamenti religiosi.
@ Sand
Anch’io abito in un paesino. Prima il parroco veniva ogni anno anche se ogni volta gli dicevo che non gradivo la sua presenza e non lo facevo entrare. Dopo il mio “sbattezzo” ufficiale non si è fatto più vedere. O meglio: il primo anno è venuto ancora ma quando mi ha visto è scappato farfugliando le sue scuse.
ottimo sand! 🙂
@ ccarie
“meglio pochissimi cattolici autentici ma ottimi, piuttosto che una grigia massa di pecore che si dichiara cattolica ma che poi fa tutto l’opposto di cio che Gesù e la Chiesa insegnano”
Qui ti sbagli, perché per chi sta in vaticano sei tanto cattolico tu quanto i tuoi amici blasfemi che frequentano l’ora di religione, e che magari solo lì perché i genitori, iscrivendoli, hanno accettato l’insegnamento, ritenendo il figlio cattolico solo perché battezzato…
Insomma, le statistiche interessano, non i valori: meno che mai alla CCAR
Lettere del genere pervengono a iosa nella mia posta all’indirizzo info@oraalternativa.it
Siamo davvero messi male.
Silesio, non posso fare a meno di elogiarti
Lo farei ad ogni tuo intervento.
Hai la capacità di cogliere sempre il punto.
Ma chi sei?
Quoto Silesio!
La religione non dovrebbe essere materia scolatica,soprattutte quella cattolica visto che non è più religione di stato,propongo un referendum per l’abolizione della sudderra materia.
@ ccar
Secondo me bisogna innanzitutto ricordare che, nonostante ci siano preti e croci ovunque, non è ASSOLUTAMENTE OBBLIGATORIO per una persona conoscere la religione cattolica.
Questo non significa mancanza di conoscenza storica relativa all’azione che una determinata religione ha avuto nei fatti storici: significa non essere costretti a conoscere le preghiere, la ritualistica, la storia “interna” di una determinata religione. Noi sappiamo a grandi linee le basi delle varie religioni in Italia e nel mondo, e non vedo perchè mio figlio (che cristiano non è) dovrebbe conoscere il vangelo solo perchè vive in Italia. Eventualmente in futuro lo studierà per i fatti suoi, come magari studierà lo shintoismo o le religioni etniche africane.
A volte per giustificare l’irruenza all’interno della vita personale di una persona si afferma che il cristianesimo va conosciuto perchè è una questione culturale e storica della massima importanza in Italia: mio figlio (6 anni) sa che esistono i cristiani, ma non sa (e non vedo perchè dovrebbe studiarlo) cos’è una messa, che ruolo ha un prete, o cosa significa il “santo” nell’ambito cristiano.
Tantomeno conosce la vita di gesù, e se qualcuno glielo deve spiegare, quella sarò io (o mio marito): nessuno può imporre il suo metodo sul mio, tantomeno un istituto pubblico.
Se poi andiamo a pensare al meno peggio, scusate ma mi sembra assurdo. Come dire che tra una frustata e una lapidata preferisco la prima perchè fa meno male, anche se entrambe ledono i miei diritti.
Quindi non posso preferire la storia di san martino (quando oltretutto nella nostra letteratura ci sono esempi stupendi che prescindono la religione) ad altro: semplicemente non andrebbe presa in considerazione (neppure come paragone), perchè comporterebbe una conoscenza di una religione che , in una scuola pubblica, non è assolutamente previsto (almeno in teoria).
Se si leggesse di più i classici della nostra letteratura e di meno le storie dei santi, non credo farebbe male ai nostri pargoli e sicuramente ci sarebbe comunque un sistema educativo importante.
Inoltre non saprei proprio come accettare l’ipocrisia di chi predica bene e razzola male: non mi sembra infatti che san martino venga preso (o sia stato preso in passato) molto da esempio dagli stessi appartenenti alla religione che lo ha fatto santo: certo ci sono delle persone buone, ma quelle sono ovunque, anche il quei paesi in cui il nome di Gesù non è mai arrivato.
Mi dispiace questo sfogo, ma nessuno è obbligato a sentir parlare di cristo, tantomeno un bambino nell’età in cui è fortemente influenzabile soprattutto da quelle figure che ritiene insegnanti (e quindi considera dicano il vero).
Saluti
N2RT
PS: faccio notare come nel libro di italiano di mio figlio ci sia una poesiola natalizia (e come compito la letterina da scrivere) a gesù bambino che porta i doni. Ho dovuto passare una giornata intera in spiegazioni a causa di questa paginetta sul libro di testo di una scuola pubblica.
PS2: Domanda tecnica: ma gli insegnanti di religione possono fare supplenza ad altre materie? A me sembrava di no, ma pare che questa cosa accada nella scuola di mio figlio (ed ovviamente non c’è l’ora alternativa perchè di supplenza si tratta…)
Io non mi allarmerei più di tanto. Ho frequentato le elementari in un istituto di suore. Con il tempo, studiando materie scientifiche, ho capito che queste mi davano delle risposte accettabili, al contrario della religione, che mi dava risposte sempre più inaccettabili.
Il danno sui bambini si fa non insegnando loro la scienza, piuttosto che insegnando loro la religione. Anzi, sono convinto che le proibizioni invoglino a trasgredire. Io non ho figli, ma, se ne avessi, piuttosto che impedire loro di sentir parlare di religione (magari col risultato di avere dei preti o delle suore in famiglia), li abituerei al confronto critico, finchè presumibilmente imparassero a comprendere come distinguere le baggianate e le bugie dalla conoscenza e la ragione.
@ccarie
“avrei gradito anche un commento di capitan spaulding”
eccolo qui:
Scusa se non passo le giornate a controllare se i miei post hanno ricevuto risposte ma non ho tanto tempo da perdere per stare a battibeccare inutilmente con gente polemica.
Non avevo capito che eri un troll (come hai dimostrato dagli interventi successivi) altrimenti ti avrei semplicemente ignorato anziché risponderti.
Poi mi spiegherai cosa significa “W IL GRANDE ISRAELE W LA PALESTINA LIBERA” ma a me pare un accostamento veramente idiota.
Io non capisco, e vorrei che fossi l’unico. Ma, insoma, Rosalba parla di “lettere a iosa” come quella qui postata, nelle scuole fanno come vogliono dei bambini, e NOI che rispondiamo? Capisco la delicatezza del problema, ma da questo dovrebbe nascere a mio parere una mobilitazione di massa. Non vorrei lasciarmi andare, ma siamo vicini alla violenza psicologica, e pensiamo che stiamo parlando di bambini di pochi anni! Non mi pare affatto il caso di stare buonini e produrre solo documenti di protesta! Io sono a disposizione, tanto per esser chiaro.
nel 1991,ho inserito il mio secondo genito nella scuola materna di un paesino della lombardia (vicino al lago di garda).La scuola materna era gestita dalle suore della carità e, non avendo io battezzato i miei due figli, pensavo mi avessero fatto delle obbiezioni:premetto che sono immigrato in questo paese nel 1990 proveniente dalla Sardegna e nessuno era a conoscenza di questa situazione.Nonostante ciò una signora(io penso la perpetua del paese) ha riferito alla madr superiora che lei (la perpetua) non avrebbe più portato suo figlio alla scuola materna ,perchè c’erano dei bambini NON IN GRAZIA DI DIO.La risposta della suora(che non avrei mai immaginato)è stata:si cerchi un’altra scuola.Mio figlio, come il primo, ha finito le scuole avvalendosi della facoltà di non frequentare l’ora di religione.
Lettera esemplare, non c’è che dire.
La religione fa parte della storia dell’uomo; dovrebbe essere insegnata la storia comparata delle religioni, un approccio aconfessionale che sveli il “contenuto mitico” delle varie fedi, i prestiti e le “riedizioni” che stanno dietro alle presunte novità epocali rivendicate dalle varie confessioni: un modo per riportare le religioni nel loro alveo naturale, non la sfera del divino ma quella del fin troppo umano; un approccio che, per quanto ne so, ha suscitato le ire del Vaticano fin dal 1907 (l’enciclica Pascendi di papa Pio X). Aggiungete l’insegnamento del passato e del presente della scienza sperimentale, i motivi della sua eccellenza (pur nei suoi limiti), e il gioco è fatto.
Infiniti applausi all’autore della lettera.
Insegnare ai bambini religione e’ uno stupro.
Tecnica utilizzata dai testimoni di Jeova, ingabbiarre la mente dei bambini sin da piccoli, in modo che da adulti e molto difficile venirne fuori.
approvo quello che dice alien……nn capisco…la “Pascendi Dominici gregis” di San Pio X era un’Enciclica in risposta ad un pensiero eretico (il modernismo, e nn contro la modernità come molti libri di testo hanno stupidamente scritto), come mai la cita un ateo, dal momento che non è nè ortodosso nè eterodosso nè eretico?
Io ho due figli, uno di nove anni e l’altra di quattro, e, per quanto m’impegni, vi posso assicurare che è praticamente impossibile tenerli lontano dalla predicazione religiosa. Hai voglia a non fargli frequentare l’ora, anzi le ore di religione. C’è la recita di Natale, quella di Pasqua, il prete del posto (vivo in un paesino del menga in provincia di Grosseto) che entra ed esce dalla scuola a proprio piacimento. Pensiamo appunto alle recite: i miei figli si divertono un mondo a vestirsi da pastorelli (il grande anche da Baldassarre [ahimè!]) insieme agli altri loro amici, e io come faccio a impedirglielo? Come faccio a escluderli dal “gioco”? No, ditemi voi come si fa, se non facendogli una violenza. Certo, mi consolo col fatto che da grandi capiranno, che è sono intelligenti e che alla fine assorbiranno i miei insegnamenti. Ma è davvero triste e ingiusto doversi conformare, anche solo in parte, al bigottismo della maggioranza per amore dei propri figli.
ccarie dice:
ma se vuoi che lo Stato paghi un’ora di dottrina per pochi interessati, allora fetevele privatamente al pomeriggio: ci sono già le parrocchie che le organizzano.
come vedi, comunque la rigiri, l’ora di religione cattolica a scuola è pregna di contraddizioni e la soluzione più corretta sarebbe toglierla.
ciò non esclude che a volte possa essere interessante. nel mio caso, avevo un pretaccio maligno e simpatico che ci faceva sempre discutere di attualità in modo animato. certo, quando alla fine di ogni lezione proferiva la sua Verità, faceva un po’ cadere le braccia, ma d’altra parte il titolare della lezione era lui.
P.S. modernità-modernismo, laicità-alicismo, cristianità-cristianesimo, fissità-fissismo, poi c’è anche il monoteismo, il magnetismo ecc..
non vi pare una retorica un po’ ridicola continuare a contrapporre vigorosamente i termini in virtù del loro suffisso?
@nicola
capisco la tua posizione…è pressochè impossibile tenere i bambini lontani dalla “religione” senza farli sentire esclusi….
Mia sorella (che ora ha 12 anni) non è mai andata a catechismo ma è stata per bene indottrinata a scuola! E ogni anno nelle elementari nelle recite di fine anno c’era sempre qualche poesia o canzone religiosa…ma cosa si può fare? le si dice “no, tu non canti quella canzone?” Sarebbe una forzatura brutale farla escludere.
E non parlo di un saggio oraganizzato dalla maestra di religione ma di un saggio organizzato da tutte le maestre di tutte le materie!!!La classica recita di fine anno!
Se poi aggiungi che la sua maestra di italiano faceva anche da maestra di religione il gioco è fatto.
Ora qualcuno (cattolico) dirà “cosa c’è di male nel cantare una canzone che parla di gesù?”
Io vorrei proprio vedere se loro sarebbero disposti a far cantare ai loro figli una canzone in cui si dice che Dio non esiste…insomma una canzone che parla di ateismo.
Io credo proprio che ci sarebbe un’insurrezione!
ccarie, la Pascendi enuncia principi di valore generale. Che fosse volta innanzitutto contro tendenze interne alla Chiesa non lo discuto: teologi e cardinali il papa non lo possono ignorare, chi fa obiettivamente il proprio lavoro di studioso, al contrario, la Pascendi la usa per farsi aria nelle giornate afose. Ma l’enciclica ha valore generale e nega la possibilità di una storia comparata delle religioni da premesse storico-critiche, ovvero aconfessionali; magari Ratzi parlerebbe di deriva relativistica.
Perché cito la Pascendi pur essendo ateo? Perché quando formulo un pensiero e lo metto per iscritto non sono solito interrompermi ponendomi da solo quesiti sciocchi.
Alien, ccarie: bene l’insegnamento delle scienze serie; perché però aggiungere insegnamenti che si basano su pseudo-argomenti teologici? La cosa ingenera inevitabilmente confusione. La religione deve essere insegnata in uno spazio privato, non nella scuola pubblica.
A Gianni:
perché ne dovremmo aver bisogno? No, spiegamelo perché sono curioso.
“La Repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i princìpi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado. Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, è garantito a ciascuno il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento. All’atto dell’iscrizione gli studenti o i loro genitori eserciteranno tale diritto, su richiesta dell’autorità scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione.”
Nel rispetto di tutti, ma anche delle leggi.
A proposito della discussa ora di religione,
anche provando a ragionare da credente, non
capisco a chi giovi questo avanzo di Contro-
riforma. Anzitutto carica i due aspetti, la
fede e l’ateismo, di significati estranei al
loro vero significato. La prima diventa odiosa
come tutte le materie di scuola, secondo un
costume stupido che disprezza ogni cultura.
La religione sembra servilismo e adeguamento
al potere, l’ateismo pare rivolta e lotta per
un mondo libero. Esattamente il rovescio della
URSS, con l’ateismo dei leccapiedi, e i cristiani
che identificavano religione e democrazia.
E non basta: essendo l’unico a non poter bocciare
l’insegnante di religione diventava lo zimbello
di tutti, e il bersaglio delle vendette destinate
ad altri professori.
Forse nel mio lungo messaggio è passata inosservata:
Che voi sappiate, gli insegnanti di religione possono sostituire quelli di altre materie in caso di supplenza?????
x nicola…..”alla fine assorbiranno i miei insegnamenti” lo trovo un po’ inquietante…..
x filosofo….x la verità sono il primo a dire che gli -ismi sono sempre dannosi, in quanto vogliono dire de facto contrapposizione e imposizione……cristianismo: volontà di certi gruppi politici e o filosofici di imporre e fare imporre il cristianesimo…..quanti teo con (cattolici?macchè ateissimi) pensano di imporre il cristianesimo pur essendo loro atei: pensano che il cristianesimo sia utilizzabile come controllo sulla gente, che loro possono gestire liberamente (anche robespierre pensava di usare la religione cattolica come strumento per trasmettere le virtù repubblicane e per tenere a freno la plebaglia)…..bè m spiace ma il fascismo che alcuni pensano indebitamente di mescolare col cristianesimo nn si può adattare a nessuna dottrina religiosa, così come meno male il comunismo, il liberalismo, etc….x quanto a volte possa essere d’accordo con loro, nn aderirei mai a movimenti pseudo cattolici come militia christi, proprio perchè politica e religione (nn etica, che però può anche essere religiosa) nn s possono mescolare insieme: proprio questi movimenti cattolicissimi creerebbero un nuovo paganesimo, inteso come commistione di religio (superstitio) e politeia (perdonate lassenza di caratteri greci)……..sui teo-con: che colpo aver visto al tg ferrara (che certo stupido nn è: nn m dispiace in genere leggerlo o ascoltarlo), ateo, inginocchiarsi e baciare la mano al papa in visita in una chiesa di Roma……o pera che pur essendo razzista e ateo si diceva “cristiano”….se questi pensano che il cristianesimo è solo un baluardo e non una porta aperta, hanno sbagliato: le loro idee sono intelligenti da sole, hanno proprio bisogno di appiccicarci sopra uno pseudocristiaesimo per renderle valide?……
so bene che questo post ha un po’ eviato…..ditemi che ne pensate….saluti….
volevo scrivere “deviato”, dall’argomento principale….
a capitan spaulding….suppongo che x troll si intenda cattolico; nn faccio vittimismo, xkè in fondo m sn inserito a mio rischio e pericolo in questa chat, sn 1 ospite quindi devo rispettare prima d tutto l’ospite prima ke me stesso…..si è mai chiesto che cosa voglia dire il mio nick?…..x le mie affermazioni sul medio-oriente la cosa è facile: la cosa d cui c’è + urgenza è la PACE: io sn filo-israeliano e filo-ebraico, xkè credo che gli ebrei hanno diritto ad uno stato cm chiunque altro, soprattutto dopo le immense sofferenze che gli sono state inflitte (certo anche per colpa del pensiero cristiano successivo ai primi secoli), e sn insieme filo-palestinese (spero d nn essere affetto da maanchismo crozziano) xkè anche loro hanno sofferto e soffrono x quello che è + importante x un uomo : le radici e l’identità…..m dicono ke sn un tipo battagliero: è vero, ma è anche vero che se dovessi darmi una definizione sceglierei x me “fico d’india”: spinoso fuori e dolce dentro….io sostengo il diritto di uno stato all’esistenza e all’autodeterminazione di qualunque popolo…spero di essere stato esaustivo…….spero…..
@Ccarie: rileggi la bibbia, antico e nuovo testamento. L’imposizione della fede è insita nel cristianesimo. Concetti come “non permetterai che lo stregone viva” o la definizine del non cristiano come empio\stupido\disprezzabile (leggasi S.Paolo) presuppongono gioco forza la considerazione dell’altro come meno che umano. Posto che sono concetti presente nel testo fondate della religione è ridicolo di parlare di “atteggiamenti successivi ai primi secoli”, consideranto anche che la storiografia reale di quei primi secoli ci dà le comunità cristiane come niente affatto pacifiche. NOn per niente Costantino sceglierà di usare questa massa manipolabile e incline a passare alle vie di fatto come leva di minaccia politica.
Se usi edizioni Cei o Paoline cercati bibbie stampate PRIMA degli anni ’60, ovvero prima che iniziasse l’opera di epurazione del testo sacro e immutabile (basta vedere le modifiche e i tagli fatti solo nelle ultime 4 edizioni per inorridire):
a ccarie:
guarda che questo forum non è il display del telefonino.
promuovere un referendum per escludere l’insegnamento della religione (qualsiasi religione) durante le ore scolastiche,la parrocchia è la sede deputata a ciò.Vedremo se nel prossimo parlamento ci sarà qualche anima pia che prenda a cuore questa anomalia della scuola.
a nicola…prego?
a asatan….e il resto del post?
per secoli successivi intendo dal medioevo e dalla riforma cattolica…non intendevo risalire fino ad Adamo ed Eva…..faccio notare che la Bibbia, odifreddi permettendo, è anche altro (“amerai il prossimo tuo come te stesso” “voi siete la luce del mondo”), ma visto che sono un laico e un assoluto ignorante su questi temi poi preferisco nn avventurarmi in discussioni teologiche, dal momento che nn farei che arrecare danno al messaggio cristiano; ciò (difendere la Fede a parole) lo lascio fare a chi ha una laurea in teologia e a chi ha fatto studi esegetici, mentre io devo invece fare tra un anno l’esame di maturità e poi iscrivermi all’università, quindi….
sul telefonino: se ci si riferisce alle abbreviazioni e al linguaggio, non mi pare che questa sia una succursale dell’accademia della crusca……ma se desiderate che parli italiano lo farò seduta stante……..
@Asatan
Mi sembra che tu pur di screditare il cristianesimo faccia una grande confusione.
@Akrasis: ha mai letto bene la bibbia? Sopratutto l’apostolo Giovanni? Per l’NT TUTTI i non crisitani sono meno che bestie destinate a certa distruzione. Poco conta parlare d’amore e compagnia cantante, se poi questo amore si esprime nell’augurio di eterna distruzione per chiunque non la pensi come loro.
Quanto alla pacificità delle comunità dei primi cristiani basterebbe leggere i resoconti e le opinioni non lusinghiere dei loro contemporanei.
Su cosa faccio confusione?
Il mio riferimento alle manipolazioni della bibbia può essere confermato con una semplice ricerca via internet… dopotutto non sto parlando di roba vetusta come la totale alterazione della storia delle 3 notti di tobia fatta durante il medioevo, ma di fatti molto più recenti.
@CCarie: ehm sai si parlava di bibbia e prime comunità cristiane, quelle 2 cosuccie che hanno forgiato alle basi la cristianità. Certo se non vuoi confrontari su quelli che sono i fondamentei non proprio edificanti della tua religione fai pure. Io continuerò a ripetere che i vari Ratzinger, BAgnasco, etc… non fanno altro che portare avanti coerentemente una teologia di tal fatta.
non posso certo negare le cose poco edificanti della storia della Chiesa, ma fare di tuta l’erba un fascio, no questo nonc i sto , nella maniera più assoluta…..
Permettetemi di portare un esempio fra i tanti. Se a scuola, nell’ambito scientifico, si insegnasse ai bambini (ed ai ragazzi) la differenza tra embrione e feto, probabilmente al bambino verrebbero forniti i mezzi per capire quanto la religione cristiana, e i discorsi del suo capo spirituale, sia oscurantista, retrograda e arrogante (vedi presa di posizione sulla legge 194).
Di nuovo, il problema grave non è l’insegnamento della religione in sè, che ritengo negativo ma non più di tanto, quanto piuttosto le sottilissime e subdole influenze della religione nelle altre discipline di insegnamento e nella istruzione generale. Controesempio: nella materia “storia” dovrebbe essere insegnato che il cristianesimo è nato a seguito di una manovra politica, e che quel tizio di nome Gesù era un rivoluzionario esseno, un partigiano condannato dai Romani per sovversione e non per motivi religiosi.
Avendo la possibilità di fare questi confronti tra scienza e religione, il bambino sviluppa la sua capacità di discernimento. Se gli si proibisce qualcosa, allora si è debitori di spiegazioni, e se non si è più che bravi nel convincerlo che lo si fa per il suo bene (non vedo come poterlo fare, tra l’altro), allora si sortisce molto facilmente l’effetto opposto.
Un’ultima considerazione, scusate la lunghezza del post: non è il caso si sperare, come qualcuno ha scritto qui sopra, che da “adulto” si ravveda e scelga di rifiutare la religione. Io, per esempio, ho iniziato a rifiutare la religione quando non mi dava risposte soddisfacenti; avevo 15 anni, ed equivalevano ai 12-13 di oggigiorno.
Lucia Annunziata atea marxista? Non raccontiamo barzellette per favore.
Trovo che l’ora di religione sia giusta e appropriata;almeno si divaga con le fantasticherie.E’ tutto il resto(matematica,storia,italiano,educazione fisica)che andrebbe abolito.